Una città - anno IV - n. 36 - novembre 1994

di religione e altro L'AVANZATA DELLA NEW AGE Medicina alternativa, massaggi, pranoterapia, omeopatia, shiatzu, channelling, iridologia, eccetera: si sta diffondendo un nuovo tipo di panteismo? Il sogno forse narcisistico di una nuova armonia, fondata sulla cura di sé. Una cultura neoborghese che potrà continuare a crescere nell'assenza di grandi conflitti. Intervista a Aldo Natale Terrin. Aldo Natale Terrin insegna Storia delle religioni presso l'Istituto di Scienze Religiose di Urbino e presso l'Università Caltolica di Milano. E' autore di New Age, una religione post-moderna. Ed. EDB. Lei ha definito il fenomeno della new age una religione post-moderna. Ci può spiegare? Dire cosa sia la new age, quel fenomeno che negli ultimi anni si è molto diffuso anche in Italia e che i giovani conoscono soprattutto tramite la musica, è difficile perché comprende molti di quei fenomeni religiosi o para-religiosi nati durante gli anni '70-'80 negli Usa, riconducibili alla cosiddetta cultura post-moderna. Il termine new age, che risale a Alice Bailey e alla teosofia degli anni '40, indica un intero spettro di fenomeni "religiosi": dalle tecniche psicosomatiche orientali come le saune, i massaggi, lo shiatzu, la pranoterapia, l'omeopatia fino a una visione globale dell'esistenza come coscienza ecologica. New age significa "epoca nuova", e coincide con l'età dell'Acquario, che ha avuto inizio negli anni '60, durera2000 anni circa e dovrebbe essere un'epoca di spegnimento delleconflittualità, del ritrovamento progressivo di armonia, serenità e pace dopo l'epoca dei Pesci, che fu epoca di conflitti. E' una visione ecologica ed olistica della vita, che vuol vedere l'intero e non i dettagli, rimproverando alla scienza e alla tecnica di avere disumanizzato l'uomo e volendo recuperare tutte le dimensioni dell'uomo a livello più spontaneo ed immediato. Qualcuno ha parlato di una specie di ontologizzazione delle sensazioni, nel senso che si ritorna a gustare di più lo sguardo, i sensi, le cose e meno a speculare su di esse. Sembra effettivamente il ritorno a un romanticismo vecchia maniera, ma con una nuova mentalità che riprende tematiche care all'Oriente, vicine alla visione tantrica, dove si dà molta importanza ai colori, ai. suoni, a questi aspetti della vita che in una società tecnologizzata valgono poco o nulla. Non c'è dubbio che si tratti di una concezione dell'uomo di sapore religioso, inquanto indica unmodo per superare questo mondo tramite una concezione globale della vita e attraverso un'esperienza di dio nella natura. Per questo la new age viene accusata di essere panteista, cioè di non mantenere più una distinzione chiara fra dio e mondo. Il che è anche vero, ma perché la new age vuole avvicinare dio al mondo e il mondo a dio, tramite un'esperienza religiosa che incontri l'esperienza umana in modo più immediato, quello che progressivamente s'è perso nel mondo delle religioni istituzionalizzate. Per lanewagedio non è l'Altro, ma è immanente a questo mondo e noi prendiamo contatto con lui tramite GROUP INTERNATIONAL il contatto con la natura, con il verde, con i fiori. La new age è un movimento abbastanza unitario, esiste una sorta di Chiesa 11ewage o si tratta solo di un movimento culturale? Anche se vi sono riviste new age, non esiste un movimento strutturato, non c'è un leader o un gruppo che possano dire di essere i rappresentanti della new age. In realtà si tratta di un movimento molto vario, a ombrello, che comprende un'.infinità di piccoli altri movimenti: anche il buddismo zen, recentemente diffusosi in Italia, può essere ricondotto in qualche modo alla visione new age. I leader di questa sensibilità presente in moltissimi strati sociali - più che di un movimento si tratta infatti di una sensibilità- sono Frijof Capra, insegnante di fisica nucleare a Berkeley e Marilyn Ferguson. Il leader della comunità di Findhorn è George Trevelyan. una visione ottimistica dell'esistente Ora, la new age da una parte è sostenuta da numerosi scienziati fisico-atomici e dall'altra da psicologi dell'ultima generazione, cioè sostenitori della psicologia transpersonale, come Charles Tart e altri, presenti soprattutto in California, ispirati da Jung e poi dal pensiero positivo di Joseph Murphy. La stessa attrice Shirley McLaine ne è una grande protagonista, non solo per il cosiddetto channelling, un'appendice della new age che si occupa di sedute medianiche, molto diffuso negli Usa, ma anche in Germania, Francia e Italia, soprattutto nel milanese, ma per i libri che ha scritto sulla positività e I' ottimismo. La sensibilità che anima questo movimento, infatti, si basa su una visione ottimistica del reale e dell'esistenza e sull'idea che se noi pensiamo in maniera ottimistica, abbiamo più energia, ci sentiamo più in salute, siamo più creativi. La new age non sostiene apocalissi di fine millennio, ma semmai vede una coscienza che si sta espandendo nel nostro mondo per diventare una super-coscienza. E' una visione simile a quella di Teilhard de Chardin, nella quale tutto I' universo parte dalla materia via via sviluppata per andare verso lo spirito: dalla biosfera alla noosfera. Si recupera la visione ottimistica di una storia che condurrebbe a un punto omega di super-coscienza dove l'umanità capisce meglio se stessa e si immedesima col divino stesso. Nella newage è molto accentuato il ruolo dell'individuo? Lei faceva riferimento a pratiche attraverso cui l'individuo può arrivare a una sua armonia, o a riscoprire sensibilità nascoste ... Sl, questo in parte è vero. Cè una FORLI' P.zza del Lavoro, 30/31 Te!. 0543/31363 Fax 34858 Corriere Executive: già consegnato. centralità dell'individuo. Di più, direi che c'è una specie di narcisismo: l'individuo guarda se stesso e cerca di dare il massimo di sé per diventare più efficace e più creativo, non tanto in rapporto agli altri, ma per la propria realizzazione personale. Ma questo, a mio avviso, è una conseguenza del fatto che I' uomo post-moderno non crede più nelle ideologie passate, non crede più in nessuna ideologia, e non sapendo più in che cosa credere, si rifugia in se stesso, nella speranza di poter stare tranquillo, in pace, dato che non è in grado di stare in pace con gli altri. La new age si fa portavoce di quest'uomo che non crede più a nulla e che riparte come da zero, dalla sua realizzazione personale, dal suo corpo, dal sentire il contatto con se stesso. Solo così quest'uomo recupererà un·energia vitale che sembrava assopita e quasi spenta in sé e una pace con se stessi che sarà condizione per recuperare anche la pace con gli altri. D'altra parte questa è anche la visione orientale: non si guarda molto agli altri ma si guarda a se stessi, nel buddismo classico si dice, per esempio, che chi fa il bene per sé lo fa anche per gli altri. E' possibile quantificare l'estensione del movimento 11ewage negli Stati Uniti e in Europa? Devo dire che, proprio perché è più una sensibilità che non un movimento organizzato, è difficile dire quanta espansione abbia. Certo è che si coglie nell'aria, questa sensibilità, e negli Stati Uniti, spprattutto in California, ci sono tantissimi centri chiamati Metaphysic Centers, dove si pratica meditazione trascendentale, si studiano i testi orientali o si fanno riflessioni sui tarocchi. l'inizio fu la svolta a Oriente degli anni 60 Anche i centri new age sono molti, ma non è possibile dire quanti possano essere coloro che aderiscono alla new age; si sa soltanto che i libri che escono in continuazione nelle collane di esoterismo, di sciamanesimo o neo-sciamanesimo sono ormai il 15-20% del totale delle pubblicazioni. E' una richiesta enorme perché va dall'iridologia alla musico-terapia, dalla talasso-terapia al la riflessologia. al le terapie attraverso i profumi. i colori. i suoni. alla parte più legata alla psicosomatica e alla medicina alternativa. Sono tutti temi che potremmo qualificare. anche se in maniera un po· larga. new age. Anche in Europa si dice che le case editrici 11ewage abbiano dal I O al 15% del mercato. Naturalmente. come ho già detto. questa sensibilità si lega a quella che negli anni '60 fu la svolta ad Oriente. alla diffusione di libri che riguardano il tantrismo, lo zen, la meditazione trascendentale, i grandi maestri di yoga. Naturalmente questo interesse è maggiormente presente nelle città e nei ceti medi borghesi. In genere sono economicamente benestanti coloro che vanno a comperare un libro sullo zen, sullo yoga o sullo shiatzu, che si permettono di fare dei corsi di talasso-terapia, eccetera. Coloro cioè che, pur godendo di tutti i comfort del passato, e senza rinunciarvi, sono scontenti e delusi della società della tecnica e cer~ano qualcosa di nuovo. II movimento 11ewage che rapporto ha con le confessioni religiose tradizionali e quindi con protestanti e cattolici negli Stati Uniti ed in Europa? Soprattutto negli Stati Uniti domina una sorta di interconfessionalità: un cattolico si permette di fare cose che riguardano la new age senza difficoltà, spesso anche un evangelico. D'altra parte gli adepti veri di questa sensibilità nuova dicono di essere credenti, cristiani, e non vedono nessuna contrapposizione con le confessioni cristiane. Anzi, succede che diverse persone a volte si convertono al cristianesimo o proprio al cattolicesimo in seguito alle out of body experiences, le esperienze fuori dal corpo e alle neardeath experiences, leesperienze vicino alla morte, ossia le esperienze della morte clinica o dello stato di coma in cui le persone dicono di raggiungere l'aldilà e di vedere ciò che avviene, di vivere quindi l'esperienza post mortem. La situazione in Europa diventa più difficile, perché la Chiesa cattolica non vede bene le correnti new age e in parecchi documenti, anche ufficiali, afferma che bisogna stare attenti perché la new age non è un movimento che possa accordarsi con la visione cristiana. Il che è anche certamente vero perché la new age è una specie di gnosi, di auto-salvezza, un'autoosservazione del l'individuo, in cui non c'è bisogno di Cristo, non c'è il senso della salvezza tramite Gesù Cristo. Anche se occorre dire che i fondatori di Findhorn si richiamano in qualche modo alla figura di Cristo. La 11ewage ammette una dimensione comunitaria o è puramente individualistico? Ammette una dimensione comunitaria, ma non le dà molto valore. Ammette, semmai, una sensibilità cosmica. una sensibilità ecologica che tutti dobbiamo avere. ma perché ciascuno abbia a pensare a se stesso.L'importante nella 11e1r age è vivere in armonia con se stessi. e con gli altri naturalmente, ma questo non significa ancora aiutare gli altri. andare incontro agli altri, fare qualche cosa per gli altri. E' più un'armonia di tipo spirituale. di tipo energetico quasi, che non veramente comunitaria, per cui I' uomo che nasce dal la new age non ha molto da dire per quanto riguarda CASSARURALEDARTIGIANA - FORLI' NEL CUORE DELLA CITTA' gli altri. Essendo uno sforzo per stare bene a livello psicosomatico, non ha in mente altro che I' individuo nel suo piccolo mondo -e per questo si può dire che sia una gnosi- e non pensa certo a una salvezza tramite una comunità. Qui però bisogna chiarire che, se la new age è una gnosi, è però proiettata in avanti, come possibilità del1' uomo se sarà in grado di migliorare se stesso, di entrare in una nuova fase, nell'età nuova dell' Acquario, dove vivrà in armonia e sarà in grado di creare una supercoscienza. Semmai l'ideale della new age è questa super-coscienza, che in qualche modo dovrebbe diventare il divino stesso. Ed ecco ancora il ritorno della gnosi, indirettamente. Infatti dio lo si recupera tramite se stessi e attraverso la meditazione e un'interiorizzazione e non attraverso opere pratiche di valorizzazione dell'altro. E' una nuova realizzazione dell'uomo che avviene tramite l'espansione dello spirito, non tramite l'azione. E' ancora la mentalità orientale che domina in questo contesto culturale e religioso per cui è il potere dello spirito ad agire dentro di noi: tramite la meditazione e la riflessione, noi ci espanderemo sempre di più, recuperando la visione divina. Da un punto di vista storico-religioso, la 11ewage sembra un mix di orientalismo, cioè di tendenze orientali diffusesi negli anni '60, e di sensibilità post moderna ... Lei dice bene, perché la new age presenta proprio questa commistione di orientalismo e di cultura post moderna, e dunque ha qualcosa di vecchio e di nuovo insieme, mette insieme tanti rottami e cerca di ricostruire un edificio. E' difficile qualificarla e dire che cosa sia in grado di portare avanti perché viene da un passato che è molto eclettico, la visione new age stessa è molto eclettica in sé. E proprio attraverso una sensibilità in cui il relativismo è predominante a livello culturale la new age cerca di ricucire qualcosa del passato. Dire se è riuscita davvero a portare avanti un qualche filone nuovo è dire qualche cosa di importante per l'uomod'oggi. lo penso che lo si possa affermare, tanti miei colleghi lo negano, vedendo in essa la pura ripresa di temi della teosofia del secolo scorso. il possibile aiuto alle grandi religioni A me pare che la new age nasca da una critica che non è casuale riguardo alla concezione meccanicistica della fisica classica, ali' oggettivismo che ha portato avanti, e al positivismo passato. Mi pare che la new age dica qualcosa di nuovo e sia in grado di darci anche un metro di misura di quello che potrà essere l'uomo di domani, che in qualche maniera dovri1 liberarsi sempre più dalla vecchia concezione meccanicistica, quasi cartesiana, e avere coordinate più allargate per quanto riguarda l'uomo. Questo mi pare il positivo della new age. Ma c'è un'esperienza del sacro? E' difficilissimo dirlo. lo. nel libro New Age, 1111areligione post-1110dema, ho cercato di cogliere gli aspetti positivi di questo movimento. dì dire che c'è una esperienza del sacro, c'è un'idea del divino e che questo è forte anche se è un sacro molto personale, molto narcisistico.Ciononostante mi pare che la 11ewage non si chiuda su se stessa quando pensa che per guarire davvero l"uomo di oggi, malato psicologicamente, abbiamo bisogno di orientarci verso la trascendenza stessa. Coglie questi motivi della psicologia trans-personale, li incorpora nella sua visione e sono motivi fondamentalmente religiosi, naturalmente non cristiani, ma sono religiosi perché sono uno sguardo sull'aldilà, sulla realtà ultima, sul senso della viia. Su questo lanewagesi interroga anche di più, dando poi solo delle mezze risposte rispetto a quelle delle religioni istituzionalizzate, molto più elaborate e confermate dalla tradizione. La new age potrebbe anche fallire nel giro di dieci anni, ma, data la visione borghese verso la quale si sta incamminando la società occidentale, a mio avviso è probabile che avrà un'ulteriore espansione e che dalla new age possa anche venire la salvaguardia di una religiosità aperta su valori spirituali, aperta alle grandi domande dell'esistenza, pur non essendo portatrice dei valori spirituali specifici, classici, delle religioni istituzionali. E che un domani possa aiutare anche le religioni istituzionalizzate a svegliarsi dal sonno in cui si trovano e in cui molti, soprattutto i giovani, non si ritrovano più, non riescono più a stare perché si sentono ingabbiati, stretti. L'opposto della 11ewage è il fondamentalismo? Se noi guardiamo il fondamentalismo islamico, oppure i nuovi fondamentalismi che nascono anche nello stesso oriente, in India, eccetera, sono chiaramente l'opposto della sensibilità new age. Perciò a mio avviso, se la new age è legata a una visione borghese e alquanto relativistica della cultura, il fondamentalismo, ali' opposto, cerca di vedere una verità ancora fissa e stabile, valida per tutti, vuol affidarsi a un testo sacro, a una dottrina, e dire "quella deve essere valida in senso unico, definitivo". pluralismo e mortificazione del tutto E' una mentalità opposta a quella borghese, una mentalità del nostro passato e che potrebbe ritornare anche nel nostro mondo se i conflitti diventassero più forti, spingendo ciascuno a chiudersi in se stesso e a difendere il proprio patrimonio culturale. Se nelle nostre società ci saranno situazioni gravi anche a livello economico e sociale, ritorneranno di nuovo forti totalitarismi, sensi di dominio in cui si cercano solidarietà di altro tipo. Ma se la nostra società continuerà a sviluppare questa sua cultura neo-borghese crescerà anche la concezione 11ew age con cui le chiese, e anche la Chiesa cattolica, dovranno fare i conti. Ma si può immaginare una società senza conflitto, in armonia appunto? Io parlo di grandi conflitti perché anche la cultura di oggi è fatta di tanti conflitti, ma sono piccoli conflitti. Sono i grandi conflitti che creano le grandi opposizioni e i grandi blocchi, invece nella nostra società di oggi è proprio la mancanza di conflittualità, accompagnata da una microconflittualità, che porta ali' appiattimento delI'uomo. Sarebbe interessante ricongiungersi al libro di Fukuyama La crisi della storia e I '11/ti1110101110, in cui appunto si mostra che nella nostra società contemporanea la mancanza di conflittualità ha come risultato il relativismo e l"appiattimento dei valori. E l'uomo occidentale va verso una specie di esaurimento di forza, i valori si espandono liberamente, c'è pluralismo, ma c'è anche una mortificazione di tutto. Questo è l'alveo entro cui si colloca il mondo della new age. - Tutfll a sceÙll chevuoi Viale dell'Appe1111ino, I63- Forlì

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