Una città - anno I - n. 4 - giugno 1991

racconto di un genitore di un tossicodipendente PER ME ERANO SOLO DELINQUENTI Non ce ne siamo accorti, que- cendo che sarebbe andato "a sta è la verità. L'abbiamo sa- menare i drogati'·. Proprio lui puto quando siamo andati in che faceva il bullo c'era poi questura: ci avevano chiamato caduto. Non si poteva tenerlo perchè volevano parlarci a imprigionato in casa, poi aveproposito di nostro figlio. Per va trovato un altro lavoro e la strada io e mia moglie pen- quindi usciva ogni giorno e noi Vai, vai a fare la tua vita." Lui stava in silenzio e piangeva. '·Qui non c'è nessuno che può aiutarti. O vai in una Comunità o non c'è niente da fare.'' Ha acce11a10l'idea della Comunità e allora è salito. E' stato savamo di tutto, un incidente o sapevamo cosa covava sotto. tremendo, perchè non sapevaqualcos'altro in cui poteva es- Le regole che il CTST, il Cen- mo cosa dire e cosa fare. c'era sere stato coinvolto, ma mai ci tro Tutela Salute Tossicodiha sfiorato l'idea della droga. pendenti, ci aveva dello di selnvece l'avevano preso in una guire: non assecondarlo, limirelata in un luogo frequentato targli la libertà, fargli fare le da tossici, perchè anche lui si analisi ed i colloqui con gli bucava. operatori erano cadute una ad Questo è stato il nostro impatto una. Perchè quando questi racon il problema. No, non l'a- gazzi tornano a casa pare che vevano arrestato. Dopo la reta- siano tutti agnellini. In realtà ta era stato rilasciato. Voleva- stanno solo prendendo un pò di mo andare a prenderlo, ma ci respiro dalla vita del cavolo hanno subito avvertito: lui è che fanno. Così ha fatto nostro maggiorenne e non può essere figlio: piano piano ha ricominobbligato a tornare a casa; non ciato a non ascoltarci, a rifiusolo, ma gira con gente perico- tare le analisi e i colloqui perchè Iosa. State attenti. Non ci ren- ·'posso farcela benissimo da davamo conto di niente, tranne solo·'. E noi ci siamo caduti, ci che il mondo ci era caduto ad- siamo fidati. A ripensarci oggi dosso. Ci sentivamo pugnalati sembra incredibile! alla schiena. La nostra visione Ci avevano detto che se lui non della famiglia, della nostra fa- avesse rispettato le regole noi miglia, completamente disin- avremmo dovuto cacciarlo di tegrata. Ci sembrava di aver casa. Ma ti assicuro che è più fallito in tulio, sentivamo un facile dirlo che farlo. Ti prengran vuoto e lo stavamo riem- dono mille dubbi: ma sono sipiendo di sensi di colpa. Per- curi questi operatori di quello chèerasuccesso?Doveaveva- che ci dicono? Sanno loro co1110 sbagliato? Cosa potevamo s'è un figlio? E poi cacciare un fare? Abbiamo cominciato a figlio di casa è come ammettescavare nella nostra vita e tutto re la propria incapacità! E la appariva sollo una luce diver- gente cosa dirà? Insomma sa. Ad esempio quando il ra- siamo andati avanti un anno in gazzo tornò dal servizio mili- una situazione di confusione tare non era più lui, non era più per noi e per il ragazzo stesso. quello che era partito. Noi ce Poi non ce l'abbiamo falla più, ne accorgemmo, ma non dem- gli abbiamo dello che non pomo eccessiva importanza alla teva pretendere di rovinare la cosa, invece tutto forse è co- sua famiglia e che doveva anminciato allora. Aveva come darsene se voleva vivere come un distacco dai problemi fami- gli pareva. E lui se n·è andato. liari, cominciò ad uscire tutte Eravamo esasperati. Maschele sere e poi a fare sempre più ravamo tulio, ma lo so io rultardi. Naturalmente eravamo cera ... Cominciammo a partepreoccupali, però a sentire in cipare a riunioni con famiglie giro pareva che tutti i ragazzi di ragazzi tossicodipendenti. facessero così. Del resto lavo- Noi eravamo molto spaventati rava e sul lavoro era anche a saperlo in giro in quelle stimato. Così piano piano ti condizioni,ci aspellavamoche abitui ... Un'altra stranezza, di ne combinasse di brutte. Ma cui solo oggi ci rendiamo per- tulli ci raccomandavano di fettamente conto, era che dor- disinteressarci, guai a fargli miva ogni volta che poteva, capire che eravamo pronti a dormiva troppo. Alla domeni- cercarlo e a riprenderlo. ca era capace di saltare i I pran- Lo abbiamo visto spesso paszo e dormire anche 16 ore! Si sare vicitiO a casa. Avanti e risentimento e paura, non c'era fiducia. Piano piano i rapporti si sono riallacciati e poi, sapessi come s'era ridotto! Mangiava una volta ogni tanto, andava a Cesena o a Ravenna a chiedere la carità per la strada ... Va bè, abbiamo preso contatto con gli operatori del Centro e l'abbiamo inserito in una Comunità. E' passato un mese e per ora sta andando bene. E. tranquillo, contento e convinto della scelta. E quel che più conta anche gli operatori ci hanno dello che i primi segnali di ripresa sono incoraggianti. Siamo pieni di speranza ... e col fiato sospeso. Non si può abbassare la guardia. Intanto cerchiamo di capire qualcosa di più su quel che è successo. Ci sono venuti in meme episodi in cui abbiamo vietato qualcosa. o in cui non abbiamo potuto esaudire qualche suo desiderio, come quel lo della biciclella, quando era piccolo. Però non abbiamo trovato cose più importanti di queste. Abbiamo ripensato alle discussioni fra noi genitori, ai periodi in cui non ci si capiva proprio. ma è pur vero che cli figli ne abbiamo avuti altri e non è successo niente ... Insomma, noi non riusciamo a trovare i motivi, le cause sicure di quella scelta. Adesso abbiamo l'impressione che ci sia capitala una disgrazia come tante, come ne possono capitare a tutti. All'inizio c'era anche il senso di vergogna, ci sentivamo mortificati. Un paio di volte lui è finito sul giornale, quindi f"igurati ... Gli amici. i conoscenti stavano a testa bassa, parlavano del più e del meno facendo finta di niente. Del resto com'ero io prima di questa storia? La droga per mc era un problema come tutti gli altri che la TV ti butta in facestraniava sempre di più dalla indietro, solo come un cane. E eia: ammazzamenti. violenze, famiglia e poi anche dal lavo- poi niente. L'ho anche incon- ,•nferVeftfO ro. Dopo la convocazione in Irato alcune volte per la strada, questura passarono circa dieci magari lui era da li' altra parte e Nonhonumeristatisticiesalti,masono giorni prima che lui tornasse a io facevo finta di non vederlo, certochenonsarannoindispensabiilni casa. Ovviamente il nostro al- di non essere minimamente in- questocasopersostenereladrammateggiamcnto nei suoi confronti tcressato a lui. Non ti dico lo ticitàdel problema.I morti per eroina sono certamentenel nostro paese era completamente cambiato. strazio' Dopo 20 giorni dove- centinaiaognianno,secontiamosolo Nei giorni in cui era stato fuori va essere alla disperazione. coloro che vengonotrovati stecchiti di casa noi sapevamo dov'era. Non era nemmeno capace di ancoracon lasiringanellavena,o coMia moglie mi faceva girare rubare, lo prendevano subito o munqueimmediatamentdeopoesserlullo il giorno con l'auto per addirillura prima I E allora ha si iniellati unadosedi eroina.A questi vedere di portarcelo a casa. Poi suonato al la porta. Mia suocc- dobbiamoaggiungerei morti perAIDS (l'Italiaèunodeipochipaesial mondo un giorno arrivò un ·'messo", ra aveva r ordine di non aprir- doveil veicoloprincipaledi diffusioneè un suo amico che ci avvertiva gli, ma quando l'ha visto l'ha la siringadei tossicodipendentie) per che lui avrebbe voluto tornare ripulito e 111 'ha telefonato. lo le altremalalliecomeadesempioepatiti a casa. Vuoi non riprenderlo? ho detto di sballerlo fuori. virali o altre lesioni epatichegravi. Però non ti dico le sfuriate che Quando sono tornato dal lavo- Dobbiamoaggiungere,alla casistica ci sono state! Noi ci sentivamo ro l'ho trovato nel souoscala, sopra espoSla,le centinaiadi morti ammazzatinella guerra di malavita così colpiti, così traditi ... Mi seduto con la testa tra le ginoc- (mafia,camorra,etc.) per il controllo venne anche in mente un cpi- chia. "Pcrchèsci tornato acasa? del trafficoe dellospacciodi stupefasodio,chcgli rinfacciai subito: Cosa vuoi da noi? Non hai centi.Ci sono poi le carcerinostrane unBìc6u{r ai ce cancC3In'ornB'ia n cooo di detenuti,di cui una guerra, cose su cui dire qualcosa ma che in fondo sono lontane, non ti riguardano. I drogati per me erano solo dei delinquenti. Anzi ti dirò la verità: della droga sapevo così poco che pensavo addirittura che la usassero, come dire ... come alternativa alle donne, per raggiungere l'orgasmo. Ora che il problema lo vivo dall'interno, mi rendo conto che i drogati sono persone normalissime che, una volta cadute nella rete, fanno cose che non si sarebbero mai sognate di fare. Poi è tutta una catena: sentono che la società li rifiuta e si ritrovano fra di loro a vivacchiare come possono. Ma non c'è amicizia, sono attratti l'un l'altro perchè sono emarginati e c·è complicità. Certo, se la società non li rifiutasse forse sarebbe diverso. Ma la società deve difendersi, lo capisco. Solo che non si può mettere in galera gente che è solo malata. Chi si droga, così mi dicono, è spesso una persona molto sensibile, ma anche molto debole e con una grande carenza affettiva. Dubito che possano essere aiutati con la galera. Invece è proprio questo che la gente comune vorrebbe: la galera. Ma io non posso stupirmi, perchè è quello che pensavo anch'io. Era molto più comodo Iiquidare tulio così. E senza conoscere il problema. Purtroppo chi non vive questa situazione dal di dentro, sulla propria pelle, non può capire. A meno che non venga messo in condizione di sentire le storie dalla viva voce di chi c'è dentro. I servizi televisivi e gli articole11idei quotidiani servono, sì, a qualcosa servono. però che fine ho ratto io? Impreparato, non sapevo niente. non ho capito niente. Perchè credo che ormai se ne sentono e se ne leggono di tuni i colori e la gente si chiude in sè stessa. nel la propria famiglia, come per proteggersi. C'è paura di quello che sta succedendo. c·è un rifiuto psicologico, si fa finta di niente così sembra che non esistano i problemi sennò ranno troppo buona parte sono tossicodipendenti costrettiall'illegalitàquotidiana(furti, scippi, prostituzione,piccolospaccio ect.)dallaschiavitùdella"roba"(edello spacciatore).Da questo non breve elencodi disgraziesociali,nonè possibile ometterelo sfacelo umano e spessoancheeconomicodi migliaiadi nucleifamigliarliacuiesistenzèamessa tragicamentein discussionedallapresenzanel suo seno di uno/a o più tossicodipendenti. Direi che tutto ciò è sufficienteper sostenerecheviviamoin unasituazionedi emergenzachevaaffrontatacon· coraggiosemisure di emergenza.Di queste,certamente,nonfannopartei provvedimentpi revistidallaLeggeentrala in vigorenel luglio scorso.che sostanzialmentneonincidonosul problema,anzipossonoaggravarlonella misurain cuicriminalizzanolo statodi tossicodipendente. l'essere conmale. E' un.illusione, adesso lo so. Ma è molto umana, credo che non si possano condannare le persone che fanno così. In realtà ti difendi solo se ti muovi, se fai qualcosa. Vedi, non si farà mai, ma un'assemblea sul mio posto di lavoro forse servirebbe più di qualunque articolo. Perchè si capirebbe anche come la tragedia non riguarda solo il ragazzo, ma travolge tulla la famiglia in modo disperato. Quando ci presentammo la prima volta al CTST un operatore ci disse subito: ''Adesso pensate a guarire voi". Noi? "Voi, voi, adesso il problema è il vostro, non dovete più angosciarvi, dovete capire e cambiare. Solo così potete sperare di fare il bene di vostro figlio". E aveva ragione. In questa situazione c'è una cosa che è angosciante: l'idea dei ''tempi lunghi.'. E in questi tempi lunghi è importante l'aiuto che puoi ricevere. Dall'apparato pubblico non ci si deve aspettare molto. Il CTST se funziona è grazie ad un paio di persone che non sono neppure dipendenti cieli' USL. perchè gli altri sono estremamente freddi, non ti mettono a tuo agio, non ti aiutano a tirar fuori tutte le cose che hai dentro. Manca il rapporto umano. Un aiuto vero. grandissimo, è stato quello del!' Associazione delle famiglie dei tossicodipendenti. Famiglie che, scoraggiate proprio dal le strullure pubbliche, si sono associate e si riuniscono periodicamente. E' un aiuto morale, basato sul1' esperienza ed anche materiale per tutte le cose che in quei momenti servono tantissimo. In queste situazioni ci vuole competenza. dedizione e calore umano. Anche noi ci stiamo coinvolgendo adesso con questa associazione. Pcrchè, per fortuna. non tulio il male vien per nuocere e se nostro figlio davvero recupera la sua situazione tutta questa storia, alla fine, ci sarì1servita tantissimo per aprire gli occhi su questo mondo. a cura di M. Tesei sumatore.Ci vuolebenaltro. E' necessariointerveniresul mercato deglistupefacentiogliendoallacriminalità organizzatache lo gestisce il terrenodacui traei suoi immensiprofitti. E' necessarioliberareil tossicodi· pendentedallecatenechelo leganoallo spacciatore(colui cheha la "roba") e chelocostringonoarubareedaprostituirsi. Va salvaguardatala salutedel consumatoredai micidiali "tagli" che vengonoeffettuatisull'eroinaper aumentarei profittidichilaspacciaV. anno colpite le organizzaziondi irettamente al cuoredei lorointeressi:il mercato,il traffico.lo spaccio.Questoè possibile soloseil tossicodipendentpeotràavere unaccessoalternativoallasostanzaa cui è legato,cioè se l'eroinasaràdi· stribuita legalmentesotto il controllo delleistituzionisanitarie.Nonvedoal· tra manieradi intervenireseriamente sul problema.Certo l'eroinasarà di· DROGA. IL PUNTO DI VISTA DI UN MAGISTRATO intervista a Carlo Sorgi Quali sono le prime impressioni che si ricavano dai dati forniti sull'applicazione della nuova legge in tema cli tossicodipendenze'? Distinguerci una prima ~cric di clementi. as~olutamcntc prevedibili e gi:1anticipali dagli addelli ai lavori ancora prima dell'emanazione della legge, da un a~pello che non era ~lato a~~olutamente previsto eche ha trovato gli addetti ai lavori sorpresi cd impreparati al riguardo. Sollo il primo profilo voglio ricordare la procedura di segnalazione al Prefeuo nei casi di tossicodipendenti trovati in possesso di quantitativi di droga inferiori alla dose media giornaliera, che ha manifestato nel la pratica auuazione tutto i I suo contenuto ideologico e la mancanzadi col legamento con il dato reale della tossicodipendenza. Basti pensare che le prime statistiche ufficiali parlano di segnalazioni su tulio il territorio nazionale con medie giornaliere che non superano le quaranta unità. Questodatoquantitati vopuò risultare insufficiente per unacittà di medie dimensioni, figuriamoci per tulla I" Italia. Era. per altro. fin troppo evidente che il meccanismo sarebbe stato utilizzato con estremaparsimonia. in considerazione della carenza assoluta delle strullure chiamate a gestire tali segnalazioni. Ancora sollo I" aspello della prevenzione, della formazione professionale degli operatori, della predisposizione di struuure, si assiste al solito ballello di cambiamenti di nome e di competenze senzaperò che il dato reale,cioè la carenza in questo campo. sia sostanzialmente modificato. Non faccio al riguardo che anticipare i risultati della ricerca dell"Osservatorio sulle tossicodipendenze organizzato dal cartello ··Educare e non punire'· di Milano che pubblicherà a breve i risultati della sua analisi. Così come eraprevedi bi le checon il potenziamento degli strumenti investigativi predisposti dalla nuova legge, punto sul quale voglio ricordare vi erapieno accordo anche da parte dei critici del nuovo testo normativo. si siano raggiunti alcuni risultati nel campo della lotta al grande traffico anche sequesti successinon hanno amio parere ridimensionato la capacità criminale delle grandi organizzazioni dedite a tale allività. Dove invece la nuova legge ha avuto effetti non previsti anchese non ancora definitivi. è stato il settore delle sanzioni nei confronti dei casi di medio e piccolo spaccio. li nuovo dato normativo. eliminata la modica quantità. aveva introdollo i I concetto di fallo di lieve entità prevedendo pene per coloro che commeuevano fatti riconduci bi i a quel concetto certamente più adeguate alla modesta gravità dei falli in contestazione rispello all"ipotesi principale di reatoche prevedeun minimodclla pena di 0110anni. Era logico prevedere che in questa ipotesi attenuata di reato. che per altro consentiva un maggiore adeguamento della pena ai casi concreti. venissero ricondo11i tulli quei casi nei quali alcuni indici indiscutibili (quantitativo della sostanza. tossicodipendenza del reo. valore economico del la droga) indicavano una pericolosità moderata dclI·autore del ra110l.nvcce si assiste ad un orientamento giurisprudenziale. della Corte di Cassazionee di alcuni giudici di merito. di estremo rigore a riguardo: per rare degli esempi concreti basti pensare che la mera detenzione di tre o quauro grammi di eroina secondo tali interpreti porta a peneche partono daun minimo di 0110anni. La stribuitasoloa chi è giàtossicodipendentee certamentenon a chi voglia cominciareunanuovaesperienzam, a in quel caso l'eroinadovràesseredi buonaqualità,a prezzopopolare,tagliata con sostanze innocue ed in quantitàsufficienteal fabbisognoquotidianodi ogni singoloconsumatore, evitandoognischedaturapoliziescaed ogni limitazioneche possa indurre il "tossico" a rivolgersiulteriormenteal mercatoclandestino.Nonsi trattaqui di esprimeretolleranzanei confronti dei drogatio delladroga,nèdi essere superficialmentpeermissivi.Sitrattadi essererealistie di averevogliadi affrontareil problemaallaradice.preoccupandosiinnanztiuttodellavitaedella salutefisica e mentaledi migliaiadi giovani. Del resto se ci si pone dal puntodi vistadel principioastratto,io credochebenpochialmondopossano dichiararsifavorevoliall'aborto.Eppu· UNA ClffA' conseguenza ancora più grave è che in tali ipotesi. anche con le auenuanti e con le riduzioni consentite dal nuovo processo penale non si può scendere fin alla soglia dei tre anni di pena che consente soluzioni alternati ve al carcere. quali l'affidamento in prova e la wspensione dell'esecuzione della pena. In sostanza se tale orientamento dovesse consolidarsi si assisterebbeaduna risposta giudiziaria in mera chiave carceraria senza possibili alternative. certamentepiù adeguateper il recupero ed il reinserimento del tossicodipendente autore di reato. A che cosa ti fanno pensare casi come quelli di Maradona e della Antonelli? Ti sembrano casi emblematici o comunque significativi del fenomeno droga? Ad una lellura ~emplicistica si potrebbe affermare che la droga contiene una valenza democratica. in quanto non compie distinzioni tra ricchi e poveri. Per altro questaosservazione è vera solo in parte perchè c · è droga e droga e difficilmente ho visto benestanti subire conseguenze drammatiche dall"uso di sostanzestupefacenti. Una considerazione amara si può fare con riferimento acome i mass media hannotrallato i casi. Al di là del contenuto scandalistico delle vicende si è potuto apprezzare un aueggiamento di solidarietà umana nei confronti dei soggeui coinvolti. E. triste notare come tale disponibilità e tale comprensione, del tutto assentenei confronti del fenomeno in generale e dei comuni tossicodipendenti. venga invece fuori nei confronti dei miti del nostro tempo che hannodimostrato delle debolezze umane. Purtroppo bisogna sempre fare i conti con tutto quanto è collegato alla droga e ricordare che sono i tossicodipendenti a rubare ed a scippare e chiedere di avere solidarietà nei confronti di chi ti rompe il vetro della macchina sembra un'impresa non in sintonia con i tempi. Rimane la soluzione antiproibizionista che consentirebbe di eliminare il fenomeno della microcriminalità collegata con la tossicodipendenza oltre che a garantire maggiormente da un punto di vista sanitario, per non parlare della sottrazione di ingenti guadagni alla grande criminalità organizzata. Personalmente credo che sia solo una questione di tempo e che prima o poi si arriverà a posizioni antiproibizionistiche anche da parte di coloro che oggi lanciano anatemi e scomuniche contro la droga. Quello che mi convince in questa previsione è la chiave di lellura economica nella qualedeve ormai essere lello il fenomeno droga. Tra cinque o dieci anni le spese alla lolla contro la droga sarannodivenute insostenibili per i paesi che la comballono e si sceglierà la strategia diametralmente opposta. Sicuramente la scelta antiproibizionistica potrebbe ridimensionare drasticamente il numero dei reati commessi da tossicodipendenti. Ho qualche dubbio sulle conseguenze negative nei confronti della grossa criminalità organizzata. perchétemo che avrebbecomunque lacapacità cli riconvertire i suoi guadagni. L·aspettochecontinua a lasciarmi personalmente molte perplessità sulla prospeuiva antiproibizionistica. con riguardo alle droghe pesanti. è quello sulle conseguenze umane: credo che si traili in buona sostanza cli una scelta razionale per un problema che a livello di individui affonda le sue radici in qualcosachecon la razionalità non ha niente a che fare. i\ rnra di M. Tesei re gli italiani, in un recentepassalo, hanno giustamente votato a maggioranzaunaleggeabortistaperché,in quellafaseeprobabilmentaencoraoggi, il problemaprincipale(l'emergenza) eranolemigliaiadi donnechemorivano di aborto clandestino.Edoggi gli abortisi praticanonellestrutturesanitariee pubbliche. Per l'emergenzadroga io chiedo un realismosimilare,cioè il coraggiodi mellereal primopostolavitadeltossicodipendente.Poi vorrei che per un attimochiudestegli occhied immaginastecosasignificherebbepermafiae camorracancellarel'immenso,inesauribile,altamentelucroso,mercatodell'eroina. Adessoriapritelie provatea ragionare su perchéin Italia un provvedimento del genereè, con ogni probabilità,irrealizzabil.e.. RodolfoGaleotti

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