Terza Generazione - anno II - n. 12 - settembre 1954
Anno II • Sett. 1954 12 Mensile di . ricerca e di iniziativa * Claudio Leonardi Nessun eroismo ma una rinnovata morali– tà nel lavoro di ogni . giorno B. C. Dopo un anno dj. la– voro Carola Gugino Contessa Entellina: U· na storia di contadini siciliani Felice Del Vecchio Paese d'Abruzzo, mo– numento di cose man– cate Gabriella Boyer Poli, una festa reli- giosa espressione della coesione della comu– nità : il Corpus Do– minj Bartolo Ciccardjni L'Unione Goliardica Italiana e Rocco Sco– tellaro Renzo Caljgara A proposito di una ideologia inconfessata. Gabriella Boyer Teoria e pratica deJ servizio sociale Giovanni Artusj Una mozione Sandro Fè d'Ostiani A questo è ridotta la ijbertà d'iniziativa nel nostro Paese Gennaro Giovannini E' j1 sindacalismo una via concreta per ~ gio– vani del Mezzogiorno? Paolo Trionfi Impressione di Spagna Ettore Sobrero Considerazioni sul va– lore umano nell'im– presa Gianni Baget Il movimento civile dei cattolici jtaliani tra Giuseppe Toniolo e Alcide De Gasperi * DIRETTORE Bartolo Ciccardìni EDITORI Baldo Scassellati e Ettore Sobrero BibliotecaGino Bianco I problemi che siamo andati proponendo e dibattendo in questi ul– timi numeri si vanno poco per volta chiarendo, e abbiamo e avremo così la possibilità di sciogZ,iere gli equivoci che possono essere sorti in questa fase di allargamento della problematica che, necessariamente, T.G . ha condotto in questo tempo. Problematica che ha suscitato alcune nette repliche, di cui non possiamo occuparci in questa sede, ma che ri"chia– meremo, come è nostro costume, in opportuni dibattiti culturali. Quello che ora ci interessa è di sottolineare come sia unica la dire– zione in cui ci muoviamo, quella di far sì che ogni cittadino prenda su di sè i problemi della co1nunità in cui è inserito, e cerchi di risolverli: la sola protesta o la sola richiesta non sono, da sole, che posizioni di possività. E' inutile, tra l'altro, per i giovani, che essi attendano solu– zioni da qualsiasi parte; bisogna che le soluzioni vengano da loro stessi. In questo nessuna contrapposizione allo Stato, ma anzi nascita e con– tinua rinascita dello Stato dal suo momento, per così dire, generativo; il momento in cui non è ancora istituto, ma è realtà che ·si ordina nelle s1.·ngolecomunità. Per questo risulta importante al nostro discorso vedere di che tipo siano oggi i problemi propri del " mondo delle professioni ", dall' atteg– giamento morale alle concrete funzioni; come è importante esaminare a che punto sia giunto nel Paese il tasso di imprenditorialità. Il constatare a proposito del primo un errore radicale e a proposito del secondo una diminuzione gravissima non è che il primo passo, ma indispensabile, verso il compito di rimettere in movimento azioni e iniziative il cui va– lore di incidenza storica sia visibile. Lo studio del movimento civile dei cattolici italiani da Toniolo a De Gasperi è il nostro pri1no contributo propriamente culturale al chiari– mento di un compito per i cattolici italiani, e contemporaneamente per una piena comprensione del termine di democrazia. Bisognerà anche, poco per volta, comprendere culturalmente, perehè ne risultino compiti ade– guati e non illusori nuove professioni, come quelle raccolte sotto il ter– mine di " servizio sociale "; ed anche posizioni giovanili, come quelle dell'Unione Goliardica Italiana. La ricerca da noi avviata, fin dal primo numero della rivista, di comprensione della realtà nazionale, vede ora un primo contributo non richiesto e non diretto dalla redazi·one. la inchiesta su Contessa Entel– lina che pur nei suoi limiti sia1no contenti di pubblicare. Come lo siamo per lo scritto di Felice Del Vecchio, che partendo da una felice intui– zione del mondo contadino, narra la vicenda di un paese, anche se non sempre riesce ad esser fedele alla sua intuizione e ad adeguarvi i suoi mezzi conoscitivi e narrativi. l
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=