Terza Generazione - anno I - n. 1 - ottobre 1953

Anno I • Numero I N el comporre questo primo numero ci siamo sentiti addosso la curio- • sità, l'ansia, il desiderio di scan– dalo, l'aspettativa e lo scetticismo di molti fra coloro che hanno ricevuto la « Presentazione ». Abbiamo perciò cer– cato di comporre un numero esempla– re, soprattutto per il metodo di proce– dere, restando fedeli alla « Presentazio– ne >, convinti che il maggior pericolo è quello di stimarci autosufficienti. Nella composizione del numero abbiamo pen- 1 t 1 Mensile di ricerca e d'iniziativa * Bartolo Ciccardini Ricchezza del nostro paese Baldo S..assellali Per una autonoma im• ziatwa gwt'anile Piero Ugolini Una Pompei de, no• stri giorni Salval<•re D'Elia Lettera dal Molise Claudio Leoni. n i Piero Spalletti Su, problemi della poesia Natalia Ginzburg I rapporti umani Pier Alberto M usizzs Lettera G. B. Atto di libertà Ludovico Incisa Agostino Paci Lettere Emanuele F. Caruso Cri.t1ca della g101entù Autocritica Renz., Calligara B. S. Commento ad un fatto IL problema della ge• nera;;1one B. C. I capi giovanti, Ludovico Incisa Nazionalizzazione delle minoranze Gianni Baget L'ideale e il possibile * Direttore: Bartolo Ciccardini EDITORI Baldo Scassellati e Et!ore Sobrero Redazione: Roma • Piazza I. Nievo, 1 (sede pro\visoria) Tel. 581.035 'mministrazione e Direzione: orino • Corso Ptschiera, 41 Tel. 380.211 sato quindi di tenere 1,n anda– mento « dal basso verso l'al– to >, dalla situazione, così co– me la interpretiamo, alla di– scussione, alle iniziative, alle ipotesi culturali. Abbiamo cominciato con un articolo « Ricchezza del nostro paese » che fosse la descrizio– ne in positivo della situazione giovanile, così come nella « Presentazione » avevamo ri– i erito le esperienze negative. E questo era un nostro debito perchè apparisse chiaramente che siamo mossi non da di– sperazione, ma da speranze. Al– la luce di questo, abbiamo vo– luto chiarire, in termini par– zialmente nuovi, i problemi che stanno di fronte alla gio– vane generazione nell'articolo « Per una autonoma iniziati– va giovanile ». Lo scopo che ci interessa raggiungere è questo: un mes– saggio all'iniziativa giovanile. Il compito immediatamente conseguente ci è parso allora quello di ·cercare di descrivere realtà più vere di quelle nar– rate dalla nostra abitudine corrente: realtà più vera si– gnifica coscienza storica più sviluppata, orientamento più sicuro nel proprio ambiente. Abbiamo guardato alla realtà con gli occhi dei giovani, sia nell'inchiesta su Siena, sia nell'articolo sui pùesi dell'Italia meridionale. Nell'inchiesta ci siamo pro– posti di rompere la retorica delle « città del silenzio > di dannunziana memoria e di 1'endere, shacciati gli orpelli della vanità provinciale, la ibliotecaGino,Bianco necrosi della convivenza delle nostre città, in un punto si-– gni ficativo. Anche le lettere saranno un aspetto caratteristico per la nostra rivista: esse rappresen– tano un contatto diretto, un contributo insostituibile di f or– ze che da soli non riuscirem– mo ad esprimere. Purtroppo dalle molte lettere pervenute– ci - quasi tutte lunghe, zeppe di problemi e non di generico consenso - ne abbiamo potu– te pubblicare solo alcune: nel prossimo numero daremo loro più spazio o forse faremo ad– dirittura un supplemento se– parato. Abbiamo scelto una lettera sui problemi della poe– sia, una sulla situazione cul– turale in provincia, una sullo stato della coscienza naziona– le, ed una significativa per un'esperienza di condizione umana che è esemplare per molti. Tutti problemi che so– no fondamentali nella tema– tica della nostra generazione e che abbiamo voluto far no– stri dalla parola viva di chi ci ha scritto. Alla lettera sui problemi della poesia, a cui abbiamo affidato il compito di intron durre una rubrica, abbiamo unito un saggio inedito di Natalia Ginzburg « I rapporti umani », come lettura e me– ditazione. Abbiamo ,Poi aggiunto una critica, sinteticamente riassun– tiva deUe riset·ve manifestate– ci sia a voce che per iscritto. Accanto ad essa un' autocriti– ca che espone le deficienze e i limiti che oggi noi sentiamo, perchè chi può aiutarci a cor– reggerU si faccia avanti. Dopo la discussione abbia– mo pensato di introdurre due 1 onno. Ottobre J 953 rubriche: l' « Invito alla ricer– ca > e l' « Invito all'iniziativa> . Come detto dai titoU, vorrem– mo in esse proporre temi di studio collegati ai ,Problemi e alle iniziative che via via sor– geranno dall'esperienza della nostra generazione. Per co– minciare, abbiamo proposto nella prima il problema della genet·azione e nella seconda il tema dei capi giovaniU: stret– tamente legati ambedue ai giudizi dati sulla situazione nella prima parte del nu– mero. Nell'ultima parte, dove in– tendiamo svolgere e dare im– postazione ad alcune questio– ni teoriche, siamo partiti esa– minando due temi che ci sembrano pregiudiziali alla formazione di un atteggiamen– to e di una coscienza all' altez– za di quanto la situazione og– gi richiede: il problema del– l' élites nella nostra storia na– zionale,· il problèma del me– todo di azione individualisti– co e della sua ct·isi. Soluzioni? No, piuttosto riflessioni per muovere alla loro ricerca. Questo è il filo del discor– so di questo numero. Lo avremmo voluto più ampio, ma le pagine non sono basta– te. Avevamo progettato un « montaggio » di letture si– gnificative, di tutte le parti della cultura mondiale., sulla ,Presente situazione del mondo, per dare un orizzonte ai temi che ci stanno a cuore: speria– mo di poterlo presentare nel prossimo numero. Ora la nostra fatica è ter– minata: ci affidiamo alla vo– stra, quella di leggerci e di ca– pirci, q1,ella di diffondere la rivista tra i giovani perchè possa essere conosciuta.

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=