con un gruppo di amici nel cimitero per dimostrare che lui, no, non ha paura dei morti". H. in realtà non esiste, è una metafora che ben rappresenta però le storie narratemi dalle assistenti sociali del Servizio sociale ministeriale per i minorenni di Venezia. E nel monitoraggio che ho svolto sull'applicazione della misura della "messa alla prova" nel Comune di Venezia tra il '93 e il '95, la maggior parte dei casi esamin.i.tiriguardano ra~azzi come H.: con basso livello d'istruzione (licenza elementare o diploma di terza media, quasi nessuno frequenta le scuole superiori), nessuna occupazione lavorativa se non saltuaria e provenienza da zone della città (centro storico veneziano o terraferma mestrina) caratterizzate da disagio sociale. La maggior parte di questi ragazzi, d'età compresa tra i quindici e i vent'anni circa (un minore è imputabile solo dopo i quattordici anni e può ottenere l'applicazione della "messa alla prova" anche da maggiorenne per reati commessi da minorenne), vivono infamiglie disgregate attraversate da lutti, separazioni, incapacità e frustrazioni dei genitori che condizionano pesantemente la vita dei figli. Famiglie senza padri, in cui la figura paterna è -· i ... ... BUONI E CATTIVI inconsistente, minata dalla malattia, dalla dipendenza da sostanze, o in cui si aggiungono le aggravanti della disoccupazione o di gravi povertà economiche e culturali. Famiglie senza madri, in cui la figura materna appare sbiadita e schiacciata dalla responsabilità di condurre la casa e di allevare i figli senza una vera autonomia dal proprio partner. Famiglie povere, soprattutto, di capacità relazionali e affettive che si manifestano nei rapporti tra i diversi componenti con l'ambiente esterno. Famiglie che si trovano nella impossibilità di attivare risorse per reagire alle difficoltà della vita quotidiana. Non è un caso, dunque, se molti di questi ragazzi scelgono di autodeterminarsi con scelte devianti (commettendo soprattutto reati contro il patrimonio, di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, detenzione e spaccio di droga, ecc.) e sono tossicodipendenti: alcuni sono eroinomani, altri fanno uso di droghe leggere, altri ancora di alcol.4 Cosa significa allora attivare un progetto di "messa alla prova" in grado di coinvolgere questi ragazzi, di recuperare le risorse esistenti nelle loro famiglie e nel loro ambiente di vita, di reinserirli nel mondo del lavoro o della
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