in tutto l'est asiatico (in particolare, la diffusione dell'istruzione elementare e dell'assistenza sanitaria, e l'abolizione del latifondismo) si verificarono nei dìversi paesi della regione in modi differenti tra loro. In alcuni casi, anche il lavoro degli stranieri fu di aiuto, ad esempio, nelle riforme territoriali a Taiwan e nella Corea del sud. L'utilità di cui la Cina dopo la riforma, orientata verso il mercato, ha potuto disporre grazie alla sua storia comunista prima della riforma, rientra in questa diversità. 6. Le funzioni deidiritti politici e civili Nelle considerazioni precedenti la Cina è apparsa come una sorta di ''ragazzo d'oro", con molti successi alle spalle - un esempio da cui l'India potrebbe trarre vantaggio, ma non lo fa. È giunto il momento di spostare la nostra proseguono, in termini di sviluppo economico, allora sarebbe piacevole J?Oterne usufruire, ma se l'accettazione di questi diritti rende meno probabile o più lento il processo di sviluppo economico, allora è necessario giudicare quale deve avere la priorità. Una energica presentazione del Push ci induce 9.uindi a domandarci: cosa dovrebbe venire pnma - eliminare la più nera miseria, J?Overtà e indigenza, o garantire i diritti politici e civili, che non fanno una grande differenza a chi è in condizioni di assoluta miseria? È questa la giusta prospettiva con cui affrontare tale questione? C'è ovviamente una superficiale plausibilità in questo ragionamento. Per prima cosa il migliore andamento economico della Cina rispetto all'India già conduce in quella direzione. Esiste già la generale •&.- , , -r------i ~.z-~~~~1---- attenzione dal Posh al Push. Il rispetto per i diritti politici e civili è sempre mancato più in Cina che in India. Con tutte le sue imperfezioni, il sistema democratico pluripartitico del~ l'India, che garantiva libertà politica e mezzi di informazione relativamente superpartes, ha dato ai cittadini indiani diverse opportunità e libertà di cui i cittadini cinesi sono stati privati. A volte qualcuno sostiene che queste libertà hanno valore solo per le poche persone relativamente ricche, e guesto fornisce una delle principali giustificazioni di chi sostiene il Push e costituisce anche l'argomento ufficiale di difesa, da parte della Cina, di quella linea politica. Non è chiaro come questa affermazione possa essere provata, dal momento che i comuni cittadini sono privati dell'op)?ortunità politica di esprimere i loro punti d1 vista in proposito. È quindi interessante notare che quando il governo indiano, sotto la guida di Indira Gandhi, ha provato ad affrontare l'ar.:. gomento, per giustificare !'"emergenza" che. aveva dichiarato a metà del$li anni Settanta, fu indetta un'elezione che divise i gru_()pipolitici proprio su tale questione. Nell'elez1one, combattuta per lo più sull'accettabilità dell'emergenza la proposta di soppressione degli elementari diritti politici e civili fu respinta con fermezza, e l'elettorato di uno dei paesi più poveri del mondo non si dimostrò meno deciso a protestare contro la negazione delle libertà e dei diritti elementari di quanto faceva per la miseria economica. Dato che non c'è stato alcun modo di provare la verità dell'affermazione che i poveri non tengono in conto i diritti politici e sociali, l'evidenza confuta tale affermazione. Il riconoscimento che questi diritti basilari abbiano una certa importanza per le persone - che siano povere o ricche - è difficile da negare. Anche gli assertori del Push si astengono dal negarlo, ma per lo più sostengono che,,per quanto siano importanti questi diritti, le conflittuali rivendicazioni dello sviluppo economico e il soddisfacimento dei bisogni economici sono preponderanti. Se questi diritti politici e civili non comportassero un prezzo, così l'IANETATERRA convinzione che uno studio comparato delle situazioni internazionali mostra che i diritti politici e civili ostacolano la crescita economica. Una sorta di "teoria generale" di 9uesto genere è stata articolata dall'ex primo ministro di Singa_()OreLee Kuan Yew. Certamente, alcuni•stati con un governo relativamente dispotico (come la Corea del sud, lo stesso Singapore di Lee,,e anche, ovviamente, la Cina) 1:ianno avuto una crescita economica più veloce di altri stati meno dispotici (come India, Costa Rica, o Jamaica). Può questa testimonianza essere decisiva per provare la correttezza della "ipotesi di Lee"? L'ipotesi di Lee, in effetti, si basa su informazioni molto selez_ionate e limitate, piuttosto che sull'esame statistico generale dei dati disponibili su larga scala. Non è possibile sostenere che l'ottimo andamento economico di Singapore o della Cina in Asia sia una prova ineccepibile del fatto che i regimi autoritari funzionano meglio nel eromuovere la crescita economica. Non è possibile nello stesso modo in cui non possiamo arrivare alla conclusione opposta basandoci sul fatto che uno dei paesi dallo sviluppo più rapido del mondo, il Botswana, che registra la miglior crescita economica del!' Africa, sia una vera oasi di democrazia in quel continente. Il quadro globale è molto più complesso. Gli studi statistici sistematici non convalidano l'idea che esista un conflitto comune tra diritti politici e andamento economico 18. La relazione sembra dipendere da altre circostanze, e mentre qualcuno nota che il rapporto sia lel$- germente negativo, altri trovano che ve ne sia uno fortemente positivo. In realtà, risulta difficile non accettare l'ipotesi che non esista alcuna relazione tra essi, sia positiva che negati- •va. A questo proposito, se la tesi in favore dei diritti poli_tici e civili non può basarsi sulla loro probabile influenza positiva sulla crescita economica, allo stesso modo questa tesi non può essere demolita dall'idea che abbiano un effetto probabilmente negativo su di essa. Visto che tali diritti hanno valore in se stessi, la tesi in loro favore, allora, sembrerebbe valida.
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