La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 4 - giugno 1995

l, LEZIONI Dietrich Bonhoeff er Alberto Gallas DIECI ANNI DOPO. UN BILANCIO SUL LIMITARE DEL 1943 Dietrich Bonhoeffer (traduzione di Alberto Gallas) Dietrich Bonhoeffer (1906 - 1945) è uno dei maggiori teologi del secolo. Venne impiccato a Flussemburg perché era uno dei con~iurati che prepararono con l'ammiraglio Canaris il fallito attentato a Hitler del 20 luglio 1944. Della sua opera, curata per la Queriniana da Alberto Gallas, si ricordano i lavori postumi Etica e, nelle Edizioni Paoline, Resistenza e resa, da cui è tratto il testo che presentiamo, pagine "offerte a Hans Von Dohnanyi, Hans Oster, e EGérhard Bethge in occasione del Natale '42". Un es.emplarefu conservato sotto le travi del tetto della casa dei genitori a Charlottensburg, in Marienburger-Allee 43. · Alberto Gallas insegna Storia delle religioni all'Università Cattolica di Milano. Collabora a "Servitium ", "Linea d'ombra" e altre riviste. Ringraziamo le Edizioni Paoline per aver autorizzato la ripubblicazione di questo storico testo. ♦ Dieci anni rap_present~no un periodo non breve per la vita d1 qualsiasi persona. Essendo il tempo il bene più prezioso che ci sia dato, perché il meno recuperabile, l'idea del tempo eventualmente perduto provoca in noi una costante inquietudine. Perduto sarebbe il tempo in cui non avessimo vissuto da uomini, non avessimo fatto delle espèrienz'e, non avessimo imparato, operato, goduto, sofferto. Tempo perduto è il tempo non pieno·(unausgefullt), il tempo vuoto. Tali certamente non sono stati gli anni trascorsi. Noi abbiamo perso molto, abbiamo perso cose inestimabili; il tempo perduto non è andato perduto. In realtà le conoscenze e le esperienze -di cui si diventa consapevoli a posteriori sono soltanto astrazioni dell'originario, della vita vissuta. Ma se da una parte la possibilità di dimenticare è una grazia, dall'altra la memoria e la riconsiderazione della lezione appresa fanno parte di una vita responsabile. Nelle pagine che seguono vorrei tentare di rendermi conto delle esperienze e delle conoscenze comuni che negli ultimi tempi ci hanno coinvolto. Non mi riferisco ad J.fJ.Kll:!.1 esperienze _personali, ma qualcosa di siste1 tizzato, a discussioni e a teorie, ma a risul cui siamo pervenuti in certa misura assie tra persone animate da un comune orier mento, nell'ambito di ciò che concerne l' ·mo; risultati considerati l'uno a fianco dell tro e collegati tra loro solo dall'esperie concreta; nulla di nuovo, cose da lungo risa te nei tempi passati, ma che ci so"no state e da sperimentare e da conoscere in modo n vo. Non si può scrivere di questi argom, senza ·che ogni parola sia accompagnata da sentimento di riconoscenza per la comuni spirituale che è stata serbata e testimoniat: questi anni. Senza nulla di solido sotto i piedi Ci furono mai nella storia uomini con terreno tanto insicuro sotto i p~edi, cui tutt alternative possibili al loro tempo siano s, brate egualmente insopportabili, ostili alla ta, insensate; che abbiano dovuto cercar fonte della loro forza al di là di tali alternai nel passato e nel futuro; e che però, senza e re per questo dei sognatori, abbiano pot a_spet~arsila vit~o~i~della lor? causa con t; fiducia e tranqmlhta come 001? O, al contrario: hanno forse sentito ma modo diverso da noi oggi coloro che, tra appartenenti a un generazione posta davar una grande svolta della storia, si sono fatti rico di pensare in mòdo responsabile - J prio perché si trattava del sorgere di quale di nuovo, che non poteva esaurirsi nell'ami delle alternative possibili al loro tempo? Chi resta saldo? · La grande mascherata del male ha scorr ginato tutti i concetti etici. Per chi provi dal mondo concettuale della nostra etica tr zionale il fatto che il male si presenti nel!. gura della luce,. del be_neoperare, della ne, sità storica, di ciò che è giusto socialmente un effetto semplicemente sconcertante; ma il cristiano, che vive nella Bibbia, è appunt conferma dell'abissale malvagità del male. Palese è il fallimento delle persone "ra. nevali", che animate dalle migliori intenzio misconoscendo ingenuamente la realtà cn no di poter rimettere in piedi tutta l'impa tura crollata usando un po' la ragione. N loro miopia vogliono rendere giustizia a tu contendenti e vengono così stritolati n scontro delle potenze contrapposte, senza ; raggiunto il benché minimo risultato. De daWassenza di ragione nel mondo, si ved

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