La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 3 - aprile-maggio 1995

Berl-usconi qualcuno di qùeì magistrati. Merito loro, va riconosciuto, che non hanno accettato). · · Insomma, senza voler rendere estremo il. discorso, qualcosa davvero scricchiola se avverti amo · (n~ occorre che il professor. Mannheimer ce lo confermi dalla televisione o dal "Corriere della sera") che i magistrati sono divenuti i maggiori opinion-makers. Rien:trà nei loro compiti? E questa sovraesposizione sarà anche obbligata, con quel che ~ta succedendo, ma quali ne sono i costi? Per tutti, a in:- cominciare dalla giustizia. 6. A proposito, bisogna insistere su una contraddizione. Da un lato le iniziative Mani pulite sono funzionali - non lo si ripete mai abbastanza--:- alle regole della democrazia; e.insieme sono scomode per chi caratterizza la sua azione politica e di governo con l'insofferenza. verso le regole: con- un malcelato (ma spesso nient' affatto celato, anzi esibito) fastidio verso i controlli democratièi. Ieri il Caf, oggi il Polo delle libertà. · · · D'altro lato però l.e iniziative Mani pulite. hanno il consenso anche di un'opinione pubblica (continuiamo a citare Bobbio) naturaliter di destra. Opinione pubblica che se le· traduce nella propria lingua, con pochissimi sforzi, facendole diventare proprie immagini, dai connotati appunto giustizialisti e autoritari: e così le r.itiene importanti presenze nel proprio mondo politico. · . La contraddizione si è aperta a carico del governo Berlusconi e del minis.tro Biondi: che per esempio non hanno potuto emettere un decreto salva-ladri né infierire_sugE inquirenti quanto si immagina avrebbero voluto. Ma una contraddizione forse va ad aprirsi. anche dentro l'impresa: Mani pulite: che prima o poi si vedrà presentati i conti da quell'opinione pubblica; si sentirà chiedere ragione d'un mandato eccessivo, improprio: e connotato anche in termini di illusione repressiva, d'insensibilità alle garanzie .. Qui preme segnalare un tale punto di fragilità dell'immagine della giustizia: un punto di fragilità intrinseco alla sua stessa forza; e che può interagire con altri punti di fragilità insiti invece nella debolezza di quell'immagine. 7. Ne diciamo ades·so. Accanto all'immagine vincente e sull'altare della giustizia, Mani pulite, ce n'è - abbiamo già accennato - un\dtra. È un'immagine. perdente e nella polvere, negletta, feriale: l'altra giustizia; ·là rimanente, quella non impegnate). a combattere ·e vincere Tangentopoli. Quella che anzi - secondo l'immaginario collettivo - da sempre è condomina del Palazzo, ne divide le responsabilità. È (o· era) un ramo nobile della burocrazia pubblica, però adesso vive relegata in uno dei piani più decaduti e fatiscenti, meno in vista: a custodire tutte le disfunzioni. La giustizia con la "g" minuscola, dei disservizi e dei ritardi storici:· ·quella che poi finisce con l'essere .aulicamente "denegata". · . È inutile farla lunga: ma milioni di cittadini da questa giustizia s'aspettano qualcosa, che spesso _pe_rmolti di essi .è molto; e spesso . aspettano mvano. 8. Due immagini confliggenti: e una - la prima, quella forte .e vincente - sinora prevale sull'altra - la seconda, quella debole e perdente. BibliotecaGfnoBianco COSTITUZIONE TRA DIFESA E RIFORME Alessandro Baldini Alessandro Baldini è uno dei coordinà.tori dei Co-: mitati per la Costituzione. Per informazioni rivolgersi a: Centro San Teodoro, via Ab~azia 28, 40050, Montevegliù (Bologna). Fax 051-6.702367 •• Pochi giorni dopo i risultati delle elezioni del 27/3/94 Don Gius:eppeDossetti che fu uno dei protagonisti della Assemblea Costituente, scrisse al Sindaco di Bologna Walter Vitali, che lo aveva invitato alle celebrazioni del 25 aprile, le seguenti parole: "Pur nel costant'e deside- . rio di completa e unanime pacificazione nazionale che ha sempre ispirato tutta la mia vita e che tutt'ora fermamente mi ispira, tuttavia non posso non rilevare che attualmente i propositi delle destre (destre palesi e occulte) non concernono solo il programma del futuro governo ma mirerebbero· a una rriodifièazione frettolosa. e inconsulta del patto fondamentale del nostro · popolo nei suoi presupposti in nessun modo modificabili. Tali presupposti non sono solo civilmente vitali ma anche, a mio avviso, spiritualmente inderogabiliper un cristiano ... Perciò, signor sindaco, mi sento profondamente solidale con gli intenti unitari che quest'anno ancor più, . le celebrazioni indette vogliono rivestire. Auspico in questo senso che le celebrazioni indette siano il più unitarie e limpide possibili. Auspico ancora la sollecita promozione a tutti i livelli; dalle minime frazioni alle città, di e,omitati impegnati e òrganicamerite collegati, per _unadifesa dei valori fondamentali espressi dalla nostra costituzione: comitati che dovrebbero esser prÒmossi non solo per riconfermare ideali -e dottrine, ma anche per una azione veramente fattiva e inventivamen,te graduale, che sperimenti tutti i mezzi possibili~ non violenti ma sempre più energici, rispetto all_oscopo che l'e-_ mergenza attuale pone categoricamente a tutti glì uomini di coscienza. Si tratta cioè di impedire a una maggioranza ·che non ha ricevuto alcun mandato al riguardo di mutare la nostra Costituzion~: si arrogherebbe un compito che solo una nuova Assemblea Co·stituente, programmaticam·er,ite eletta -a sistema proporzionale potrebbe assolvere come veramente rappresentativa di tutto il nostro popolo. Altrimenti sarebbe un autentico colpo di stato". . ·· . . Questa lettera, resa pubblica con l'esplicito consenso del suo autore, suscitò una granae sor-. presa ed emozione in coloro che si ricordavano ancora· del breve ma folgorante passaggio di Dossetti sulla scena politica italiana: egli incarnò infatti per un momento una grande speranza di inveramento della democrazia nascente; speranz~, che ~g(i attfngeva alla lezione di responsabilita e di liberta del vangelo e ché assumeva non BUONI E CAITIVI

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