La Terra vista dalla Luna - anno I - n. 2 - marzo 1995

paesi dove i prodotti verranno commercializzati sono sempre pronti a muoversi dove si ottiene un miglior servizio a prezzi più bassi. In Bangladesh ad esempio esistono alcuni dati strutturali negativi rispetto ad alcuni paesi vicini, come il Vietnam e la Cina: innanzitutto un bassissimo livello di alfabetizzazione della forza-lavoro (l'analfabetismo fra le donne rurali è tuttora dell'89%) che la rende utilizzabile solo per lavorazioni molto semplici e ripetitive, e poi un tasso di morbilità elevato con aspettative di vita molto basse fra questi strati di popolazione (54 anni) Quindi è possibile e forse probabile che le future commesse, ma addirittura capitale per joint-ventures e per investimenti a più elevati contenuti tecnologici, si rivolgano verso paesi come il Vietnam e la Cina dove sono state aperte le porte agli investimenti stranieri e dove le condizioni strutturali sono certamente migliori: non solo la forza-lavoro è abbondante, istruita, con tassi di alfabetizzazione decisamente più elevati, ma è anche politicamente molto più controllata. Sono dunque prevedibili sviluppi ed esiti molto diversi per i vari paesi dell'area. Per gli ultimi arrivati, come il Bangladesh, il futuro appare molto incerto. Ma quali prospettive vedi in generale per la nuova industrializzazione in A~? . Un dato spesso trascurato è che l'accumulazione nei paesi più forti dell'area (Corea, Taiwan ecc.) è avvenuta in condizioni di mercato molto diverse da quelle attuali e soprattut-· to nel quadro di un "regime capitalistico pianificato di stato". Voglio dire che, al di sopra della retorica del "libero mercato" utilizzata durante la guerra fredda (i Nic sono stati presentati al mondo come modelli di economie basate sul mercato e sulla concorrenza in contrapposizione ai paesi ad economia centralizzata comunisti), il successo di questi paesi è soprattutto legato al ruolo dello stato nei processi di accumulazione. -Di fatto l'economia della Corea del Sud, la Nic per eccellenza, può essere meglio descritta come un regime di capitalismo di stato, dove lo stato ha contribuito a sostenere lo sviluppo industriale non solo facendo leggi sugli investimenti e il commercio che favorivano le imprese nazionali, ma impegnandosi direttamente nella produzione, e con successo. L'esempio più evidente di questa politica è la Pohang Iron and Steel Company (Posco ), costruita negli anni Settanta nonostante l' opposizione della Banca Mondiale, ma che nel 1985 era già la più efficiente acciaieria del mondo, in grado di produrre una tonnellata di acciaio con metà della forza-lavoro della British Steel. Questa situazione è stata tollerata dagli Stati Uniti fino a metà degli anni Ottanta quando gli imprenditori americani, minacciati dall'enorme afflusso di prodotti sui mercati nazionali o esteri da loro prima dominati, si sono uniti e hanno richiesto al Congresso americano di mettere in atto tutta una serie di misure punitive. Ora è impossibile percorrere la strada dei primi Nic, sia perché ai paesi indebitati non è più permesso un ruolo dominante dello stato sull'economia, per gli accordi con la Bm e il Fmi, sia perché allo stesso tempo si chiede libero commercio, che tradotto in altri termini significa distruzione delle nascenti industrie locali. ♦ BibliotecaGinoBianco comunità che vivono sullapropriapelle l'emarginazione qui da noi, e lavorano per la realizzazione di politiche sociali in Italia che creino uguaglianza e giustizia. Questo collegamento tra il sociale in Italia e nel Sud del mondo può contribuire a rendere popolare e credibile la solidarietà internazionale, quella della gente e non quella delle agenzie governative e non, che esportano un modello di sviluppo riccofunzionari e cooperanti con stipendi altissimi. Non crediamo che la presenza di volontari e cooperanti -salvo rare eccezionicontribuisca a una cooperazione chef avorisca le popolazioni del Sud. Le Ong in Italia devono riacquistare la caratteristica "non" governativa, collegarsi alla società civile per svolgere un ruolo propositivo e critico realmente popolare, fare politica e cultura della solidarietà. Questa in prospettiva è l'unica possibilità che hanno di incidere in modo significativo sulla realtà sociale, e non sopravvivere come ministeri, in silenzio, burocrati a vita. In questo senso è fondamentale il sostegno alle Ong del Sud del mondo, il praticare e favorire l'autosviluppo delle organizzazioni locali. Cre.:. diamo in una cooperazione che sia interscambio e collaborazione paritaria, ascolto reale delle associazioni dei paesi impoveriti, a partire dai loro bisogni essenziali. ♦ COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

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