Studi Sociali - XVI - n. 4 serie III - 20 marzo 1945

STUDI SOCIA.l.-1.7 Sébasiien Cfaure . . . . \ . La sua vita, · ta sua opera, il. suo apostolato ' ,"' \ Quaodo nel luglio del 1941 le agenzie annunziarono fa morte; «del celepre anarcliico» Sébastien Faure a -Royan, sentimmo stringerci il cuore e soffrimm·o, non preparati a:· rassegnarci' di perdere. un cosi ·grande uoino, eh.e u– niva il coraggio l!,lla fede, il pensiero al'l'aziohe, l'in– telligénza superiore a:lla moì'Iestia, 1:audacià ·alla tenacia; le con~inzioni profondamente senJite alla lotta infati– cabile, alla con,tinuita di una militanza di piu di . 65 anni, alla propagazione• pell'anatchismo. Che irreparabile perdita per il nostro movimento! Eravamo amici da anni, ave:qdolo io conosciuto per la prima volta a -Neuchatel (Svizzera) nel 1908 in oc– casione di uno dei suoi giri di conferenze; ma posso aggiungere che -lo CO,IlOSCf'lVO ·gia spiritualmente .da quan– do, -fopse quattordi-éenne,-·avevò-letto nellà traduzione ita– liane i. tre opuscoli, ch'ébbero tanto successo negli am– bienti sovversivi dell'epoca: I delitti di Dio, 12 prove dell'inesistenza di Dio, Risposta alle .parole · di un cre– dente, edite, se ben ricordo, dal Serrantoni di Firenze. M!~, prima di entraFe nèi molti ricordi personali, dia– mo unà 'breve biogFafia per quelli chf'l,· giovani, igno– rano chi sia, le. sue origini e la vasta seminagione che a fatto dell'ideale ohe"";aveva abbracciato. Sébastien Faure era nato a Saint Etienne da una fa. miglia borghese e · profondamente cattolica, portando cosi, dalla sua ·infanzia, una pesante eredita di mistici- smo., . -· -. . .. Giovanetto entro in· un collegio diretto <Ìl!.igesuiti. e subito si fece notare per le sue doti e le sue .disposi– zioni ad esserf'l cogli anni un importante gerarca dél sacerdozio, aven,done tutte le qualita. Senonché il pa– ·dre morente e rovinato negli affari, ottenne che il figlio ri-nunc-iasse; quando era alla vigilia d'essere consacrato prete, alla ·carri~ra eccle&iastica, per aiutare con altre occupazioni," la madre e le sorelle. - · · Vedendo allontanarsi la loro ·preda, i dirigenti dell'i– stituto St. ·Michel, non avevano alcun sosp.etto che di– ventasse uno dei piu grandi avversari della ·Chiesa; ma la crisi duro qualche -anno prima ch'egli si· liberasse. il cervello dai dogmi e delle cose sacre · e. poco._ manco _çhe andasse a èadere per · sempre «nelle prof onde notti di Gesu». Vigné d'-Octon, in uno studio fatto gia nel 1922 su Faure, della sua crisi religiosa scrive: «Ah! questa 'crisi di cui S. Faure .fu preda, altri fra i piu eminenti. dei nostri contemporanei la traversarono quasi alla mede– sima ora délla vita, nelle medesime ·condi~ioni di lui, e, come lui, dopo indicibili scosse in tutto n· loro èssere fisico e morale, ne uscirono vittoriosi; ben _decisi a com– battere fino ·all'ultimo sospiro il grande errore mistico, al quale avevano rischiato soccombere, e che, da piti . sècoli, tiene le masse sotto il giogo delle vili rasse– gnazioni». E - Vigné d'Octon, dopo aver citato altre personalita fra cui Renan, Clovis Hugues, Ferdinand Fabre ( che a– vevano scosso l'acre .tanfo di sacrestia ed i santi e le madonne era~ fuggit~ via, come diceva il nostro: Gori), co:qclude: «Cio . che -d,i queste tre. persone c9nosèo, m~ 'èlice che non c'é e· non ptJo esserci, nella vita: interna di un· uomo, un dramml!, piu angoscioso e. doloroso; ·ed indovino o piuttosto. so quel che ha provato e sofferto S. Faure in quell'ora decisivll della sua_ esistenza». Infatti doveva essere un missionario e ·divenne ben · presto, nella nuova via che aveva s-ce!to: l'interprete piu_ forte e mag_giore dell'avanguardia sociale. Il suo biso– gno di pròselitismo nè fece uno , degli_ orator:i piu a– scoltati, una del1e individualita piu- conosciute e discus- se in tutta- la Francia. · · · · Le suè prime attivita nel nnstro ambiente furono precedute da qualche anno di permanenza nelle file del partito socialista della tendenza di Jules Guesde, detta estremista. Ma, accortosi subito che fa chiesa rossa aveva press'a. pcico,;.,_"Iemedesime pratiche · della nera, ruppe cori: Guesde e si dichiaro anarchico. Comincio· una seri~ agitazione nel dipartimento della Loira e nel · sud della Francia e queste regioni còn Lione-. e Marsiglia, non smentirono ,mai la buona acco– g,lienza · iniziale in tutta la sua lunga vita di propagan• ,dista. . Il nuovo agitatore non tardo ad essere conosciuto dalla polizia e 1a vepdetta dei tribunali, negli anni ·chia– mati «il period_o -eroico», cadde sul suo capo a Lione,. icondannandòlo à ·13 mesi di carcere. Erano i t'empi di Rava-chòl, Vaillant, Emi-le Henry, Caserio. I principi \libertari difesi da uomini come Eliseo -Réclus, Kropot– kine, Jean Grave, trovavano udienza ogni giorno piu lnella gioventu. Era il tenipo di tutta uria generazione µ'artisti, come Paul Adame çhe scriveva l'elogio {li Ra– vachol, come Octave Miibeau · che presentavà; qcon un'ec– cellente prefazi~ne, la Societa Morente e l' Attarchia di J. Grave, come Taillhade che magnificava «l'A·narchia portatrice di fiaccole». S. Faure imprigionato in seguito a Marsiglia e ·vià via a Tolosa, Niines, Aix, Clervaux~ nei silénzi del carcere, -scrisse un importante volume di ,dottrina, «La Douleur Universelle», precisando le aspira– zioni libertarie, affermazione scriità, che suonava ven- ·aetta contro i togati che, imprigionandolo, avevano sof- - ifocato la sua voce ·e la sua talentosa parola. Nel '94, la · reazione cieca e bestiale imperversa, ed ecco il famoso processo dei trenta, .montatura mostruosa della polizia, che inaugura le leggi scellerate, per trascina-re nel banco d'accusa oltre il ·Faure, Grave, Martin, Gautier, ecc., che. fini con l'assoluzione di · quasi tutti gl'imputati dopo )ma -magistrale _difesa di Sébasti-en che stJ!ìappo al pub– blico entusiasmo e lacrime, anche se· il procuratore Bulot l'aveva chiamato il commesso viaggiatore dell'A- narchia. · . Prima d'essere imprigionato avevà nel '92. redatto un /Almanacco Anarchico e collaborato nella «Révolte» e al <<P~rePeinard» A Marsiglia "lancio _ il foglio anar– chico .<<iL'Agitation» che l'ascio nel 1896 quando fondo a. - Parigi «Le Libertaire» che_ usc~fino al 1939 e· fu sop– presso colla dichiarazi_one di guerra. - L' CL/fareDreyfus Uomo- ·d'azione,~ agitatore· instancabile, oratore impa- _ reggiabile ed eloquènte, si getta a capofitto 0 nella batta– glia per salvare un innocente e, q9antunque la . sua attitudine non sia piaciuta a molti compl!,gni, difese la sua posizione contro il cesarismo militarisfa allora mi– nacciante, e nella lotta contro le bande antisemite fu ·di :una comb'a~tivita straordinaria, rispondendo ad ogni pro– 'Vocazione degli ... apaches realisti. In quel periodo d'a– gitazione fu direttore del quotidiano <<]ournaldu Peu– ple» e sono memorabili le sue ca:rqpagne per disputare la vittoria agli stipendiati, mangia ebrei, Drumont, Gue– rin, Rochefort. E il trionfo _in qualche_ buona giornata d,i lotta fu opera di S. Faure e di un gruppo di fedeli compagni che gli erano a fianco giornalmente nei bou– levaràs, sopratutto alla manifestazione di Longchamp (giugno 1899) ed alla. contromanifestazione del forte Chabrol (agost9 1899). · Su questa, ·agitazione in cui gli anarchici con Séba– stien, si erano gettati corpo ed anima, Faure, dopo la fine, pubblico l'opuscolo les Anarchiste§ et .l'àffaire Dreyfus, s_piegando il comportameqto sùo e dei compa– gni che l'avevan,o fiancheggiato. Quelle paginè sono an• ,cora oggi di piena attualita, · perché il fronte unico di tutti .i partiti ,d'avanguardia di quell'epo·ca, pur mante– nendo. ogni gruppo la sua autonomia, _fu ginnastica rivoluzionaria e salvo la repubblica, che èra minacciata

RkJQdWJsaXNoZXIy