Studi Sociali - XVI - n. 4 serie III - 20 marzo 1945

26 STUDI SOCIALI 1w I T CONVEGNO DEI GRUPPI LIBERTARI DEL- . L'ITALIA LIBERATA - Napoli\ 10-11 set- . tembre 1944 degli altri· paesi soi:ga la possihHita di una. pi1i co:qipleta precisazione p»ògrammafica. DELIBERAZIONI L I compagni dei Gruppi ecc. esaminala la situazione _politica presente l. 0 riaffermano le• volonta socialiste e liber– tarie dell'anarchismo come fondamento della azione comli!ne dei compagni e· dei Gruppi; .. decidono, lasciando da .parte le discussioni di dottrina, di_ dedicarsi: per una parte a combat- . t.ere lo ~Stato e la Chiesa, ed ogni forma o ten– denza autoritaria della vita sociale,.e per l'altra a portare contributi positivi per la ricostru~ione del nostro Paese, con studi e realizzazioni di libere asso~iazj.oni,. di gestioni pubbliche, di ge– stioni collettive, tendendo con costanza ·alla ri– voluzione sociale da cui deve nascere il libero Comune ed il lavoro senza salariato: ·2. 0 vista là sorgente dei nostri mali sociali nello spirito di autorita, l'ostacolo map:~iore alla ricostruzione sociale· nella mancanza di chiarez- -za della lotta politica, e la forza maggiore per la nostra lotta rivoluzionaria riella unione di tutti 'i lavoratori:, sia manuali che intelÌettuali, deliberano· di escludere dalla loro azione; sia personale che- collettiva, ·ogni mezzo antiliberta- . ' . rio~ escludon·o del pàri i~ possibìlita di acc~rdi perman,enti dei Gruppi con qualsiasi partit9· od assodazione che non siano esplicitamente anar– 'chici, e la partecipazione a qualsiasi Istituto del regime presente dai Municipi al Gover,no,, ?. 0 . invitano quei compagni che si son·ò fi- , nora appoggiati. ad altri aggrupoamenti politici a staccari;ene al piu presto, affinché l'attivita . politica çlei nostri Gruppi risulti ben distinta,. senza alcuna possibilita' di malintesi, 4. 0 i~pegnano su questo orientamentò col– lettivo l'oiJera dei propri aderenti, in attesa che· ~al contatto con i compag~i •di tutta Italia e e la coordinazione indispensabile fr'a i divers•i settori industriali, evitando i rischi del corporativismo. La professione per6 sarebbe .chiarnata a collaborare con i poteri pubblici. Dei ·c-0mitati consultivi paritari sarano messi al fianco dei Com·missari. Nel compi– mento della fwnzione degli Uffici professionali '--:cen,– simento delle imprese, d.istribuzione delle materie prime, programma d" produzione, ecc.- il Commissa– rio dovra chiedere· l'opinione del Comitato paritario, composto meta· da rappresentanti dei padroni ....:...Pic– coli i'Ynpresari, produttori indipen'àenti ed artigiani compresi- e meta da rappr@sentanti dei tecnici e degli operai. Ecco l'_organizzazione professionale eh.e s'é data la' . Francia liberata. E,. un'organizzazione preparata di lunga mano, i cui elementi principali si trovano gia tutti nel rapporto del Qomitato .Nazionale di Studi, pubblicato per la prima volta in Francia, clandesti– namente, nel novembre del 1943. Non é un'organiz– zazione di lotta, ma ài collaborazione di classe. JULIEN OQFFJNWl'. II. . I compa~i dei Gruppi ecc. riconosciuto, fuori di ogni. discus.sione teori– .ca, che le. intese permanenti ed organiche tra i Gruppi. so!-1-o indispensabili per l'efficienz.a del comune l~voro, . · · · riaffermano a base di tali intese l'autono.mia dei. singoli Gruppi~· come l'autonomia dei sil:l– goli compagni, e la volònta che la loro colla– h()razione realizzi un primo saggio di societa anarchìca. Decidon0 di costituirsi in ALLEANZA GRUP~I LIBERTARI. come liber~ federazione dei Gt~ppi ·pr~motori, ai quali potranno aggrngarsen.e_ altri via via éhe si ristabi-liranno le comunicazioni con il resto del Paese, ·. _ · · restando espressamente rimand~ta 0/1:ni deci~ sione programmatica circa il comune lavoro a ,quando sara possibile una rinnio11;e plenaria dei Gn;tppi ~ compagni di tutta Italia. · . · III. I compagni dei GruppÌ ·ècc. esaminata la presente situazione sindacale . l. 0 ·considerato che l'unita sindacale propu– gnata daj fµnzionari di Partito alitonominatisi al centro- della C. -G. I. L., nQn é 'altro che la prosecuz_ione dello pseudo-sindacalismo totali"' tario e<l oppressivo del fascismo, 2. 0 considerati che i metodi ailtilibertari po– sti in atto tra i laV'oratori dai detti funzionari, e dalle burocrazie sindacali ai loro stipendi, non lasciano ,alcun margine per una opposizi one ef– ficace daH'ìnterno delle organizzazioni aderen.ti alla C. G. I. L., . 3. 0 affermano che il Sindacato, come allean– ià: di tutti i lavoratori sul tèrreno specifico del loro lavoro, non puo na~cere che .dal .basso e · per liberi accordi, e deve poter ammettere in sé ulo~ini e .donne di. g~als_ias_ipeJ?,~ier~ politic~, 4. · deliberano d1 cost1tmre, via via .che n– . sulti localmente p>ossibile, · dei ·Sindacati dissi– denti per tutte le ,organizzazioni aderenti. alla· C. G. I. L., ~ 5: 0 deliberano inoltre di costituire GRUPPI 1 DI DIFESA SINDkCALISTA in seno a tutte le org_anizzaziòni sinda<:ali ché restano autonome, sia rispetto ai Partiti che alla C. G.· I. L., con lo scopo di vigilare per la· èonservazione di tale loro indipendenza, 6. 0 ed ìncaricano i ,compagni Bottino, Da– miani, Cicatiello, Preziosi di funzionare da col– legamento tra i GruP,_pi in questo campo parti– colare, e di avviare lo ,studio della ricostituzione della UNJONE, SINDACALE ITALIANA, com.è libera federazione di Sindacati non sottoposti ad alcun controllo politico, rimandando espressamente ad altra riunione della A. G. L. la detta costituzione, e senza e– . sclwlere per questo ·compito· definito l'eventua– -1e collaborazione con lavoratori inacdtti àd altri ag~ruppam~ufi politfoi.

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