Studi Sociali - XIV - n. 3 serie III - 30 aprile 1943

-STUDI SOCIAl-"I 7 Dialogo attraverso il Plata Le· strade dél ftltùra . . ' . . . FORZA, GIUSTIZIA E LIBERTN L'ènorme potere matedale, sciimtificamente .organizza– to, che le diverse nazioni han messo in gioco nella guerra. attua'le, prepara per il futuro situazioni singolari, che devono essere viste e previste. Questo pote11e é stato/ e còntinuera ad essere cçmcentrato al massimo. grado, per. la logica stessa dello sviluppo della guer11a, quando non sia per mettere a prt>fitto, a beneficio dello Stato, le cir- costanze della guerra ·stessa. , .. Questo po'tere sparira, una volta terminato l'aspetto militare del conflitto che involucr.a tutti i continenti; tut- te le nazioni? . . Il potere militare non·· sparira, gia-c'cl:1é · fa sua crisi fi– nale dovrii ·essere una crisi di forza. Il piu. potente ini-' porrii la sua·. volontii al piu debole, sia che questa debo– lezza 'si manifesti nei fronti dii battagli-a, s-i~ ~he risulti . da uno seonquasso interno. Posi:;i~mo· desidérare un'in– _terruzione simUltanea del conflitt~ da afi1bedue le parti ed un,a f<raternizzazione ,di ,popoli e d'i combattenti, che porti 'a c'ordi ali ctelibe·razioni. e ad t;ffettive e razionali gara~zie di pa'ce. Pero cio non puo essere niente di ·piu d:un d'esiderio senza }?Ossibilita pratiche (1). Le due ipotesi a) Se l'asse fosse alla fine il pm forte, non c'é dub– bio che inipo,:rebbe su· scàla mondiale, a tutte le nazio– ni, a tutti i conti~ent1, sottomissioni e trjbuti, che, per. il fatto di non essere volonta,r,i, esigerebbero· una pernia- . nente pr~s?ione° della sua potenza, a cui s'aggiurigereb– bei;o _i mej;.zi materiali tolti' ai popoli, vinti., Se da. un lato ila sùa sèonfittà potrebbe rappresentare la caduta 'dei gruppi milita~i, industria.ti e gòvernanti che e~ercil:ano la direzione fascista della guer.rà , daill'altro ·un 'suo trion– fo associerèbbe a questa direzione centinaia di migliaia, milioni di piccoli vincitori -che, dop:o aver partecipàto ,al corifli~to,- .contribuirebbero -per co~vinzione o per nepèssitii- ad accrescere H p:o•tere deÌ tr-iorifatore e, per goderè dej - benefici della vittoria, ad impor~e ai piu deboli obblighi di lavoro ed. obbedienza (2). Le armi' continuerebbero ad essere 1~ l~gge: · b), Se il settore degli "alleati'' fosse alla fine ,il· pm for.te , neppure avrem:mo il disar~o._Non l'avremmo per~ ché la forza avrii 'ìl .còmpito di regolare la 1 vittoria,\ im· ponendone le condizioni e . vigilando il vinto; pe11ché non. si sarari risolti iptegralmente tutti i proble~i mon– diali;, perché l'esercito non esiste. solo per. una guerra; perche, nella migliore ~elle possibilita, l'enorme-mecca– nismo industr~a,le e fi~a:O.ziario dell'industria di guerra' -la famosa inte~nazionalé degli. armamenti- non si ras– ·segnerebbe a tramontàre' e a sparire; perché l'organiz– iazi~ne militare non S\é costituita solo per la guerra fra le nazioni, ma "per 1 salvaguardare la pace interiore". No~ c'interessa qui far co~getttire su chi sarii, alla fine, il piu ·forte. I nostri desideri sono ben nod. Quel che ?esideriamo. non é immaginare come p~treb– bei:o andare domani le cose, ma dedurlo dagli avveni– menti presenti. L'uomo -che guarda all'avvèniFe ,deve con– . siderare il presente e il pos·sibile, sotio pena di cadere in allucinazioni o di crèare immagini perfette, molto belle, pero~ d'un valo~e puramente _estetico; e l'avvenire sociale no.n si elabora· con ingredienti estetici o 'co_nper- fette costr.uzioni razionali. '· Carattere della vittoria Le disposiiioni' dei vincitori sa~an solo di natura mi– litare ed economica o avra~no ;inche un carattere poli- Ùco, culturale e sociale? ' , Rispondiamo: la guerra· é totale e si fa con· tutti i .mézzi; la "pace" sarii anch'essa . totalt;, .e ·comp.rend_erii disposizioni per i di~ersi !!Spetti della vita delle nazioni ·e dei popoli. Non saranno le stesse norme per tutte le· ' nazioni. Il· vincitore puo imporre la monàrèhià alle une .e . la· repubblica alle altre, stahilira l'jndipendènza di queste ed un regime di protettorato ·per quelle ... Si dir ii che -tutto cio é .provvisorio, che una· simile situazione durerii solo il tempo necessario per la riol'– ganizzazìol}e delle nazioni; pero é sic.uro che; alla fine -della guerra, ci· sarii un viridtore militar'3 e che qQ.esto vincitore. considera ·fin d'ora 1~ conseguflnze ·politi~o - sociali a cui porterii ià cessazione d'elle ostilitii;. é sicUl'._O _ ch'egli imporra alle nazioni ed ai popoli determinati regimi interni e garantirii con la •sua forza'' l'esistenza ' nazionale di codesti paesi, solo a. condizione ·che questi acce!tino gl_i ordi~anienti imposti, che, possono arri~arè ad includere il dirittp d'intervento armato contr,o clìi non . .ubbidisce. ' ' · ·Come potranno, ;lllora, i popoli, sottom~ssi alla• ferula militare; alla ragione della 'forza, · evolvere, progredire, , · cambiar~ le proprie condi.zioni ,economiche e politjcoi. sociali o qu~lle che sono ·state foro, imposte?, Nel caso a) la risposia é o,vvia:' in nessun modo im– mediato. Rimarrebbe infatti totalmente indebolita non · pili la lotta, mà la semplice resistenza . contro il fasci– smo. Bisdgnerebbe fare allora con là forza 9uel che con la forza non s'é _potutr far prima? Q c'é forse un ·alt~o ~odo 'di vincere il fasci,smo? (3). Potrii variare la tee~ nica dell'azione, péro il metodò é quello, per quanto gli si possa aggiungere un este~o, intenso, cauto, diffi-. cilissimo lavoro di propaganda e di cospirazione · fin dentro i' numerosi ed agguerriti, èserciti dell'Italia,· del Giappone, della. Germania e dei' loro satelliti. In uria parola: fare con successo quello che non avrebbero· po– tuto fare -r milit~~i_..,,c-inesi, inglesi, russi, australiani, cen~ troamericani e sudamericani, ecc., messi insiemi (4). Nel · caso b) le possibilitii hanno caratteri esterni di– versi ed aprono la strada alla ·speranza d'un mag'gior rispeuo per la volonta _,popolare. Vediamo "queste sttadè e queste speranze'' che si presentano in maniera diversa secondo ·che si tratti: 1. 0 dei popoli delle nazioni direttamente vincitrici. 2. 0 dei popoli liberati dai vincitori, a-Icuni con go– verno gia riconosciuto in · antic ,i.po, altri senza regime attuale definito (Austria, Lettonia, ecc.). ' 3. 0 dei popoli le cui nazioni sono .state direttamen– te scenfitte (Germania, Ungheria, Italia, Finlandia; ecc.), (5) . Esàminiamo quindi punto per punto.

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