Studi Sociali - XIII - n. 2 serie III - 30 aprile 1942

30- STUDI ,SOCIALÌ v:;:rit~, ma ci sembra anche indizio di una tranquillita di spirito poco consona con le recmfa sinistra che ci si presenta, in Francia e nel mondo. Spesso l'autore_ parla del risorgimento necessario, ineluttabile del · movimento· rivoluzionario, del Terzo Campo, d( front3 alle demo~ craz•ie irÌ décodimza ed ai sistemi totalitari. " Se continuassimo a credere all'in2luttabilita d'una ~o– èieta soèialista, ereditiera del capitalismo moriçondo, potremmo fors3 co~parti re quest'ottimismo. Pero se, co– m3 creG!iamo, bisogna r-icostruire integralm~nte un mo– vimento1 solo con materiali dispersi,. volonta e sforzi, ollora bisogna spaventarsi del gig_antesco lavoro che ci aspetta. Due fattori· ci sono indispensabili: la lucidita . {Glifront3 ai, fatti come di. fronte ai nostr.i• propri mo~ vimenti) e l'onesta nell'azione. · E; vero che rimangono in Francia elementi rivoluzio-– nari sani, e son loro che possono trovare la strada pra– tica della lotta in condizioni nuove, scegliere G nuove forme d'aggrupparsi, le direttive -adeguate. A chi sta in esilio· rimane il lavoro d'analisi dei fenomeni sociali nuovi e lo studio dei problemi che ha messi in pubblica · luce il crollo francese. · In aml;>edue i terreni possiamo _::_giacché nulla çi ri– mane----'- 1ovo,are~ins1eme a militanti ·come ·1"'1ven, il cui libro çlimostra- eh~, _se una quantita' di dirigent.i op3rai attualmente si orientano verso Berlino o verso Londra, ce ne sono altri che sono sempre 'piu fedeli all'ideale d'un socialismò lib'.,rtorio ed intemazionalista. ed alla !orta per arr'ivarvi. Abbiamo notato, nelle ultime pub– bi icaz1oni del Fronte Operaio lnternazjona1e e dèl Partiro Soc1a11sta vperaio e 'Contadino francese una tendenza verso posizioni ·piu s3mplici e piu sçme di ·fronte ai pro– b1ein'i 1mernoziona!L han liquidato, per esempio, -le il– lus,oni _che restavano su· 1·u.k.S.S., sulla democrazia bb,gnese, sugli imperia-lismi democratici. L'esperienza iberica e ·francese sono state utili. Rimangono, cio non o_tanre, tracce del1a. vecchia po.;izione "soc1al'ista di si– nistra·•, mo1to pronunciate nel I. L. P. {l"'artito- L aburi– sta ìndipenoenre) · ing,ese, la- cui r ~ppresentan.za· par– lamentare 1mpedisc'3 una radica1izzoz1 one piu eff etriva. Le letiere di l"'Wert al Generai De-,Gaulle possono es– sere un document0 d'altà politica, ma ci sembrano piu che 01tro un gioco di bamoini zd un gioco ·pericoloso. In ogni mouo; vedere una tendenza operaia accen– tuare la' sua linea rivo1uzionaria é incoraggiante. Un mov1ménto libertanò lucido ed attiyo avreooe su quèsto seuor ~ ~n· int,uenza benenca: 'Pero in questo senso le denomin,az,oni anriclìe han perso ogni significato e noi ancne· aoo,amo nostri anòrch1ci partig_1ani di Chur– _ch11I (]). RIDEL. (1) Non sappiamo che ci ,siano anarchici partigia,ni del co11~erva,ore \...Uur"n,11. Potremmo r,petere qui quel che a,-.;"v"'mu nè,1e · noce a1l'art1eo10 ai José 1v...aria Lun, l[uan– ao 4ue,,_Li, r,,.erenaos1 ai compagni cne no,1 ,a v sin:;"'no co1ne .tu, pa.r,a u1 •·torri a avor;o·' ea aLn s.m.ll , eose .. :!'<on s, po'creooero lasc:,ar éta parte le etichette, e he sti- 1-;·,u'ci.1,o l<J iuee e tras,.prmano_ ia ct11Scus,s1one -c.h_e. é u-Lle -- 1n ·,nutile po,emLa? Si d1seute la :qoscra p0s,z10ne di r, vo, uz,ona.r 1 an uiascisti di· fronte alla. guerra, posizione che -cllpenue àa l .c oncetto che d s.amo fatti ae1 rasc1smo, dc.d éVO-lt.C._(Jne u.el \..0.jJ-Lt.11.l~J.uU e u.c.l Vèl'U Sìgnuica,.o tt.eua guGI"ra stessa. Le accuse, le ·alhisioni, personali non pos– sono che intorbidare ci(! çhe ci dobbiamo sforzar di chia-· rire. La reda.i:ione. N.. N.: PU.NTOSDE VÌSTA Y BASESPARA UN TRABAJO-DEINTERESCOLECTIVO. Bue– rios Aires. 1941 . E' il titolo modesto d'ur.i opw;çolo di 32 pagine. Se ci fosse arrivato in tempo ne avremmo parlato volentieri nel numero anterior3, mettendolo in relazione con tutto _·quan•o vi si diceva, sullo stesso vìtale argomen+o. Pie– . colo conforto, nella catastrofica ora présente, questa coin– cidenza di sforzi, di orientamenti, d'inter\zioni,_ questò accordo spontaneo sulla- lin3a da seguire. Il lavoro d'interesse collettivo di c-ui parla l'opuscolo é la creàzione d'un "Bollettino d'Economia sociale", che studi la produzione e la distribuzione nello societa ot– tuole e le loro possibilita di trasformazione e sviluppo attravérsò Uri 5Upéramehto rrvoiuz,onado del~a crrsi c:d~ pitalista. Gli organizzatori si rivolgono alla stampa nostra ed affine .e sop-ratutto .ai sindacati., che sono i naturali organi di stU<;lioper tutto cio che si riferisce alla pro– duzione. Q1 1 esto lavoro di studio, dice l'autor3, forma parte del– lo difesa preventiva della rivolu.zione, giacché questa non potra essere vitale, se non porter6 lo distribuzion~ al livello, tecnico della produzione; se non tagli3r6 il nodo gordiano, costituito da.Ila rela:i:io-nedi dominio (che definisce la societa attuale) fra l'impresa politica e le attivita produttive; se non abolira attraverso .l'organiz– zaziong liberà e socialista della vita collettiva, 'il prima dei _due termini. della relaziÒne, cioé lo Stato. E non po.tra fare tutto questo se non si baser6. su Una cultura rivolUzionarid, che studi i principali problemi della vita del proletariato: alimentazione, 'vestito, alleggio, t3rro, liberta salute, sviluppo intellettuale. Si puo sconfiggere le co~trorivoluzione soio dimostrando, come s'é dimo– strato nei. primi tempi in Russia e rec3nteme'nte in Spa– gna, che il mondo é in condizioni di poter vivere fuori della disciplina statale, autoritaria e capitalista. :- La crisi decisiva puo essere piu prossima di quanto ~on si creda, ed e$Sa deve trovare i sindacati ed i nuclei operai' in condizioni tali da poter ordihare l'! produzi<;>ne ed imprimere un impulso al progresso tecnico, oro in– te11z1onalmente ostruito,· ve_rifrcando docJmentalmente . il .maggior rendimento che potrebb3ro dare I' agricoltu~a e l'industria organizzate su basi socialiste (p. 15 - 16). Un lavoro ben orientato di çapacitazione tecnica d_ei produttori potrebbe servire anche da con!raoneso e · dq compel')so all'eccessiva -ed abbrutente. specia.lizzazione, che é la car'□-tteristica delle grandi fabbriiche moderne. I lavoratori, per il -loro quotid.ian0 e diretto contatto con la recita, so'no i piu adatti 9 concepire e ad el,,– boràre una societa in cui regni l'ordine spontaneo. "11. metro~ la squadra, il livello, gli struménti di precisio~e, lo relazi-one con la terra, con la natura, con la materia, familiari all'operaio come il. suo pane ed i suoi figl_i, gli parlano della pratico ·vivé 0ella ragion3, della mi– sura del sensato equilibrio, e di quell'unita umana che sem~re,.é distrutta da Ògni autorita. . . . .. In questo sen– so iI confronto tra le esperienze poi itiche di pot3re e -dittatura, e le' esperienze _-accumulate durante lo sviluppo di noti fatti rivoluzionari, é altamente istruttivo" (p. 21). Le stesse sf~re capitaliste piu intelligenti tendono al capitalismo di Stato; questo e l'esperièriza russa· ci di– mo:;trano che non basta l'abolizione dello forma· privata 'di produzione perché sparisca il dominio sociale di mi– noranze 8irigenti. E per arrivare alla gestjon3 diretta della. produzione da· parte dei produttori, ·é-necessaria una prèparazione culturale per ~cui l'autore proponé' tutto un programma di studio, di cui il futuro bollettino, o cui "Studi Sociali" augura una rapida nascita ed una vitb prospe'ra, dovrebbe essere l'organo. Qùesto studio si riferisce naturalmente sopratutto ali' Argentina: · il re– gimk di· proprieta della terra; le vari3 industrie- nel loro grado di relaz.ione con I'atti vita basica (rurale) del. paesg; le materie prÌme ed altre ritchezze _reali e po– tenziali della_ regione; i costi di produzione; le riserve; ii meccanismo d3i cambi; funzione attuale del danaro e. conseguenze probabili della sua_ aboliz'ione; funzione "regolatrice" dell'oro; rendita dei capitali; profitti delle imprese; nozioni amministrative; auto-regolazion3 sinda– cale e sociale della pr~duzione, ecc {p. 23 - 24). Per attuare questo programma di studio, i futuri com– pilatori del bollettino s1 propongono dare impulso,, olle relazioni int:?rsindacali e tra le persone e i gruppi; far circolare inchieste sulle condizi0ni di lavor0, salari, o– rari, alloggio, · costo della vita, ..,sistemi di · prodl/zione, ecc.; divulgare noz-ioni di geografia economica e noti-zie sulle scoperte scientifichg e i. perfezionamenti tecnici; cf')iPdere che si redigano relazioni e memorie -basate sull'osservazione personale- su_diversi, aspetti clella vita economica. Essi vogliono inoltre che il bollettino "coo– peri alla necessaria vincolazione di tutte le orgai;iizza– zioni di carattere· ecoKJomiè:o, tecnico, social3, ideolo– gico, che in gran numero si sviluppano senzd ,tutele autoritarie, come sindacati, e:ooperative, associazioni di mestiere, organismi tecnici e probssionali, scuole e nu- .. clei dì studio, biblioteche, pubblicazioni e centri scien~ tifici di carattere vo!ontario e libero". ' Questo lavoro é gi6 cominciato, anche prima che e. / /

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