Studi Sociali - XII - n. 16 serie II - 31 luglio 1941

8 Leo. poeta sensitivo. canta: Come d'autunno entra nell'uva il sole Abronza i chicohi, empie il succo di miele, e strizza i grani che gonfi6 la pioggia d'inutil acqua, fin che il grappo asciutto pesi so I di I icore e all'aria splenda, coti soavemente in me discendi. Il poeta che ,porta impresso nel suo animo il tor– mento della questione umana ed ideale, non può che riflettere questo stato d'animo in tutto quello ch.'e– g1i pensa, dice e scrive: e di questo torment::> ri– senle la poesia, tutta la poesia di Leo Ferrero. Nel 1111'J niclo di lag,giù in ,patria avevo fra le poche eone care un pastello dello Sbelley, dono di un valente artista. amico a me assai caro; in quel pa– stello le "verginee forme•· dello Shelley erano ri– tratte con una tendenza sempre pili al fanciullesc.:>, etl io guardandolo, ogni volta mi domandavo, se sa– rebbe stato rnai imrmaginabile uno S·helley vecchio cl'anni e di spirito, rngoso e bianco per antico pelo, ed in cosi stridente contrasto con J'efe·bo dell'"A· 1astor" e ùell"'iEpipsyohidion''. E se la morte non fosse, per caso, venuta a difendere tutta la purezza idea le, fisica ed intellettuale del poeta, che col "Pro– meteo liberato·• aveva dato all'umanità l'alta prova del suo genio. 'La stessa riflessione mi vieue di fare guardando la imagine adolescente di Leo Ferrero, e conside– l'ando l'opera sua maggiore: "Angelica". NINO NAPOLITANO. Nota. - .Non ('l'edo eh(• i ver8i clel .\leli. tradotti in tcde:sc·o dal Goethe o dal Gregorovim;, in frances,:- da.llo C'haterct, in italiano dal F'os<·olo, abbiano bisogno di ver– ::-ione, che, l·omunque, diamo: O pastor~lla dalle treccic ad onda - l'h<" ti riparl dal t:tole con la mano ~inistra. Ulft cl invita gi{t ci chiama. - Primitvcra ·ntra i fiori - Ogni fron<l:i l'i ùi<'o ,Hna - L'aria 8les:::a spir:1 :tmorE'. Appunti sulla vita di Luigi Fabbri (continuazione, vedi numero precedente) Per risponùere a <Juesta necessita d"una rivista cli studio, e he completasse l'opera dei giornali di pro– p,iganda, sorse per opera cli Luigi Fabbri a Roma "Il Pensiero", rivista che ebbe vita lunga e fortunata in eR-freato-oU!esi-st.~ etfi.ms :ra-dL,,q-Uasi tut iB pulJblicazioni d'avanguardia. Fu una rivista rtnindicinale, redatta -come tlice– Ya la copertina- da Pietro Gori e Luigi Fabbh. In realta ,Gori, ohe era appena tornato dall'Argentina. tutto preso da altre forme di propagan,ìa, dalla sua poesia e dalla sua tisi (ch'egli curava poco <' a cui non sacrifico mai -quel che considerava suo dovere, ma che ,pure tHminuiva la sua rapacila di lavoro) 1faceva. solo ,qualche n.rticolo ogni tanto. Tut· to il peso della redazione, stampa, amministrazione. spedizione, ricadeva sulle spalle del giovane stu– dente venticinquenne, aiutato ben presto, in queat.i ultimi aspetti ciel Javorn, dalla s~a fidanzata e ru– .gina Bianca. destinata acl essere, dal 1907 in poi, !:J compagna della sua vita e della sua battaglia. · L'influenza di quest'amore sulla vita e sulla men.– talitfl. di Luigi Fabbri 1 a cui la consacrazione intera a uu ideale aveva dato fino allora 1qualposa di asce– tico, fn enorme e dur6 quanto la sua esistenza, au- 1nentando in lui la comprensione di tutto ci6 che é umano e addolcendo la rigidezza della sua morale giovanile. Un anteriore fidanzamento, che aveva avuto ori– gine sui banchi della scuola e i cui ricordi erano legati, nella memoria di L. Fabbri, alle radici gre– che e alle formule chimiche, era finito appena, ce~– sate le 1persecuzi-0ni, le relazioni epistolari attraver– so cui gli innamorati (o che tali si credevano) mu– tuamente si idealizzavano, erano state sostituite dai colloqui tranquilli per le strade di Roma. Dalle discussioni con cui L. ~. cercava d'avvici– nare al suo spirito la su'a ,futura compagna nacque• rv le "Lettere ad un.a donna sull'anarchia", che l'autore negli ultimi anni considerava come opera giovanile e superata, ma che, ,quando si puhblica– rono, prima sull'"Agitazione" di Roma e po\ nel 1905 in volu,me, furono assai bene accolte e disimpegna– rono la loro funzione. Nel 1923 13. casa editrice "La Protesta·• di Buenos Aires le pubblicava in spagnolo. 11 fidanzamento datava dal 1902; ma fino al 1907 non si poté fare il nido, perché mancava non solo ii necessario, ma anclle l'imprescindibile. Erano an– ni a{ miseria per lo studente che passava un tempo assai più lungo a scrivere articoli, a far conferenze e a correggere bozze di stampa che a studiare rea– ~doni chimicihe e a seguire corsi universitari. La letteratura, la storia e la sociologia l'attraevano as– sai più della clumica (nel 1902 scriveva su Rapi- S'l'UDI SOCIALI sa1xM. 1 e su Bovio, TI$l 190,4 nn 01puscolo su Pisae,ane, pubblicato eia Serantoni); pure agli stndi letterari non avrebbe sacrificato il suo dovere, la chimica, se nn dovere mag,giore, la propàganda delle aue iiiee no lo avesse distolto, con i·mperiosa esigenza. dal 'pensare alla parte .materiale del suo avvenire. Una malattia del compilatore dell"'Agitazione", Cel;– carelli, che obbligò ,Lui.gi !Fabbri a incaricarsi d~l o-iornale, 1fu il fattore decisivo in <1uesto senso. rn ~nell'anno 1902 approfittò anche d'un viaggio (aV,, per ragioni cli famigJia in diversi ,paesi della Roma– gna per far propaganda fra gli operai di quella 1·~– .gione, ,particolarmente preparati a ricevere la semi– na rivoluzionaria. Parl6 agli indecisi, par16 soprtt– tutto ai socialisti ed ai repubblicani, profondamente divisi da rancori tradizionali. Nello stesso perio{l.n Gori faceva 1111 giro di conferenze. GiU si cominciava a parlare clel "Pensiero". . In ottohre Luigi ll'al>bri torn6 a 1-t0111a per gh esami; per-O non contava sulla sua. carriera, _chr~ sentiv.a irrimediabilmente compromessa, ller nsol– ,~ere il problema n1ateriale della vita. ,Scriveva da una parte e dall'altra pe1· cercare lavoro. Aspetta\'a a questo proposito una risposta (,gia allora!) ~'.' Montevideo; gli avevano !atto pro.messe Serantont. Cucuccioni, Gori stesso. 1 Ma il suo destino sembrava. essere quello di mangiare per molti anni il pane amar-o del giornaliw10, che non arriva mai a s!:t– mare interamente un corpo animato da uno spirito non pieghevole; e tanto meno ne pu6 sfamare due. Malgrado queste diCficoltà, ,malgrado la salute non eom.pletamente buona (il carcere e l'isola ,gli aveva– no lasciato 1u1 catarro gastrico che tard6 molti anni aù anelarsene) l'entusiasmo non diminntva e non diminuiva neppure Ja cura paterna che la poli'zia italiana si prendeva di lui. R-0ma era allora a111ibiente ,propizio alla boht!me Jelleraria e giornalistica .. Malgrado il fondo di se- 1 ietà che ebbe ~:iempre il carattere di Luigi Fabln i, ben poco propizio alla scapigliatura, le necessita del suo lavoro, la sua gioventù, i suoi gusti letterari (in quel periodo un modesto musicista di Galeata metteva in ,musica dei versi suoi), la sua condizione di studente relativo, tutto contribuiv-a a fargli a·,. vicinare i capi scarici del 1nond-0 intellettuale ro– mano. E con alcuni di ,questi fondò la società dei "Filos-~fi di Farfa", di cui formarono parte :rw1euccio Hnini -che più tanli fu per breve tempo 111inistro-·. Lucatelli che collaborava al "Travaso delle Idee" sotto il r,seudonim-0 di ·Oronzo Marginati, Filiberto Scarpelli, caricaturista magnifico (1rnre ciel "Tra– vaso''), la cui firma !armata da due scarpe seguite eia "Ili" era ben nota a tutti .gli italiani ciel primo ventennio di Questo secolo, etc. Quest'ultimo appun– to, poco tempo prima di suicidarsi (era diventato fascista per obbligo di .mestiere insieme al giornale che gli <lava il ,pane e il lavoro di ·prendere in gi:''l la gente non doveva sembrargli pili molto gradevo- 10) scrisse -credo sulla "Sta,mpa"- un articolo gu– stoso in cui ricordava le scampagnate e i non pan– tagruelici banchetti di •questa società di ~iova,ii cavalieri della penna e del lapis, che sognavano d·arte e di gloria ecl amavano le risate allegre e l'ironia mordace. I../articolo era accom'pagnato da qualche schizzo. C'era anche la testa di Luigi Fa;,. bri vicino alla copertina del suo "Pensiero". Sca,·– pelli se ne doveva ricordar ,bene perché quella co– pertina l'aveva disinteressatamente disegnata l 11i. Era una bella testa di pensatore, di cui il riquadro del "Sommario" nascondeva il quarto inferiore .si– nistro. Per questo gli amici la chiamavano: la teRI a tagliata. Tra quei giovani giornalisti c·era anc,he Luigi Federzoni, destinato ad essere 41iù tardi il capo del nazionalismo italiano e, piti tardi ancora, minist1·0 di Mussolini e pezzo grosso del fascismo. Si lir– mava allora Giulio De Frenzi e nutriva idee di si– nistra. Quando si fond6 "Il Pensiero" promise 1a su:1 collaborazione. E infatti, nel numero 9 ciel 25 no– vembre 1903 e nel seguente apparve una sua no– vella "Veglia cli studio" dedicata a Giovanni Cena. Poi, più nulla. La collaborazione era gia cessata. Quando Luigi F'abbrl l'andò a trovare per chieder– gli {]Ualche altra cosa, la sua risposta testuale fu: "Non posso darti più niente per •·n Pensiero". Ho deciso d'ingreppiarmf'. In quella risposta c'era tut– ta la sua vita futura di uomo politico, letterato molto lodato, minist1·3 fascista' e -credo- accade– mico. Più fedell' :11 "Pensiero" rimase Antonio Agresti che era anarchico a quel tempo, 1na che pill tardi percorse anch'egli altre e più ,Proficue strade. A– veva sposato Olivia Rossetti, nipote del .gran poet,t inglese e scriveva libri, versi, articoli di sociolo– gia. E versi ed articoli clava di tanto in tanto ana rivista non pagante di Luigi Fabbri. Collaboralore abba:;tanza assiduo del "Pensiero .. nC'lla snn prima epoca, amico cli Faibbri. e -se non shaglio- - filosofo di Farfa, fu anche .Sem Benelh► rhe credo non avesse pubblicata ancora "La cen...'t rle!le befff•··. ma c:be gi;i godeva d'1una bella notn• rietà. (Continua.) LUCE FABBRI. .Bilancio Amministrativo di STUDI SOCI.ALI n. 16 del 31 luglio 1941 ENTRATE Need~am. - Ilario Bettola doli. 3; P. Paolncei rii Roxbury do11. 1, a mezzo Jlellolo. in tutto doli. 4, al cambio .. Philadelphia, ,fra compagni cli diverse Io– caliti1. a mezzo Luigi Alleva, doli. 16, per chéque .......... . Brooklyn. Ciiovanni Renganeschi, sott. cloll. 5: t.:. lcnuso, sott. doli. 1, riven– dita doli. 1.50; iu tutto doli. 7.50, ,per <. héque ........ • • • • • • · · · · · · · Buenos Aires. - K l". $ 1; N. N. per ab– bonamento, $ 1; J. R. $ 1; in tutto Montevideo. - Mariani $ 9. Il 36. 32 17. 00 3.00 2.0(} Totale ,$ 67. 76 I Rimanenza in cassa numero precedente ·, 448. 54 Totale entrate $ 516. 30 USCITE Composizione, carta e stampa del 11. 16 $ Spedizione, compresa l'affrancatura S1pese di corrispondenza 73 .00 12.50 6.50 !spcs. ru:ie.. --------=====,..,...--''-"'----.,-- r,,noro in tipografia 10.00 Totale ttsci te $ 108. 25 RIM,ANENZA IN CASSA$ 408,05 Ai compagni Abbiam.o. ricevnta 110<·0 tcm1w fa 1wa lettera <la u.n comvagno che s·interrssci vcr "Stucli, Social-l", -in ,_:u; di si fa un ,ç'ltggeri1nento rhc ci sem,bra buono. Vis-~a firrcgolarit(i con c-ui csr·e il giornale <' J:i?nvossibilit,i ctassicunirne l'uscita binicstralc, eletto cmnvagno d co·1siglia cli trasformarlo in u,ia rrra e vro])ria rivi– sta. non solo rirl conten1Lto. 1na anche neffa11parr·nia e.-;teriore e ne! nunicro cli J)aginc. Sollo questo asvetto. che permetterebbe <li .,,,olye– t·e 1tn'opera vi1.l a1nvia e profon!la, la rivista. anche u,.,:;ccnclo or,ni tre o (Jttalfro mesi. clisimvcgnercb1,c 11na funzione c11e il giornale cosi com·é att'llal1nentr non vu6 conip.icrc. Sottomcssci lCLvroposlCL ad alc11:11i t·ompagu i, é sc1nbra.ta a tu,tt,; eccellente. C'è 1tna <lifficoll<i, e<l ( la ,nagyiore spesa. Un qua– <lerno cii 36 vagine (cov<'rtha comvresa) stampatu In 1000 covic verrebbe a costare. solo cli spese di tinografia co1nvlessivamc11tc drra $ 162 (moneta 1.– rny1tai.a1w); in 1500 r·i1w1 $ 200. Se voi, co,nc zr, maggior varte degli amici cousu,ltati desidera, si vo– lesse vortare -il n'lt1ne,·o di. 11agin<' a 48. avrrmmo ver m,ille copie un prezzo <li drca $ 220 e JJC'r m il1e <? r.,:11q1iecento un vrezzo di circa $ 260. Anche le sl)ese cli :;·peclizione a1t1nente,·ebbero. A. 1)aritci cli tiratura (1000 covie circa) e cou clov1iio 1 nate1·iale (36 11gg.). la rivista v< rrel>-br a costar,, circa il clopvio ài quanto rosta att1tal1ncnle. Jla. ila (J'llanto ci si scrive, 1000 covic non sarebbero crr– tmnente S'lt,fficcnti. 111 ogni 1nnclo si votrcbbe comin– ciare con 36 vagine .. (tal1 1 0 a 1mssarr 11i1l avanti al– le 48. Ora la varo la é ai <·om paani che hanno aiutato, aiutano cà han l'intenzione cli rontinuare aà aiutare la rivista. Vale la 1>enadi fare lo sforzo? T--'a rcclazione.

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