Studi Sociali - XII - n. 16 serie II - 31 luglio 1941

:\[0.'.\TE.VlDEO, 31 LUGLIO Hl41 • RIVISTA DI LIBEROESAME Per ,·entil1uattro numrri l'er doditi numeri $ 2.– ,, l. 2i> (All'estero lo stesso prezzo, equivalente in mone~ ta degli Stati Uniti a due dollari per 24 numeri ed un dollaro e 25 cent. per 12 numeri.) SOMMARIO l,'11/nr i11 scc11rc la l?ussia (Ln:iA Pt~1m.\R1). Fossia11w r,srr 1· 11r11lrnli di fro11/e. olla minaccin totalitaria ( 1)11:<10 A. DE i-;AliTILl,.~x), '/'ne I, ;·i,·isfl' r i uionrali (l,t·x). ()urlh l'h1• ci lcw·ia110 - ,!acq1ws .Ife.mii - {frus– s1ttli (l,n:E FABBIU), U·ibliografi,z (1. f. e )JL,o N.\POLITAXO). :lpp1111ti sulla ,·ifa di l,11i11,: /l'abbri (L1·c1; F 111- H1u). Entra in scena la Russia Non <''I' 11osto per duti Lo Stato totalitario non pu6 essere na– ;>liona le. Non pu6 ammettere la divisione del mondo iu nazioni, come non pu6 ammet– tere la divisione dei sudditi in JJartiti. To– talitario vuol dire integrale. E il tutto den') essere unico. Non se ne possono ammettere due._ Nel Medio Evo si faceva questo ragio– namento Jler provare l'esistenza d'un solo Dio e com battere il politeismo; ma il ra– gionamento rimaneva fra le 11ebbie della scolastica e il volgo non se ne occupava. Oggi ragionano i fatti, e il ragionamento si riferisce a ·quel nuovo Dio che é lo .Sta– to totale. E nessuno pu6 rimanere estra– neo od insensibile agli argomenti ferrei di questo discorso. 11 fascismo é sorto all'interno d'ogni na– zione per conservare il privilegio di classe; 110n ci riesce se non trasformandolo in • privilegio di casta; e da qualche anno ha Jll eso egli stesso coscienza di questa mo– tlific-;;zione nei suoi fini e nella sua tatti– ca. E' sorto come nazionalismo, per le ne– c·essita della sua lotta contro il movimento operaio che aspira all'Internazionale. Ma anche qui s'é corretto:il mito della Nazio– ne (sorto dalia Rivoluzione francese) s'é trasformato nel mito dell'Impero, eredita romana che non ha nessun carattere na– zionale. Diffondendosi nel mondo, la ten– denza fascista alla dominazione ùi casta, confluendo con l'idea germanica della raz– za privilegiata, ha creato il nuovo tipo d'imperialismo: l'aspirazione al domini0 d'uua razza (identificata con una nazione) f>ul mondo. Questa razza sara la casta pri– vilegiata 11ell'Impero universale, come un tempo gli Incas nel Peru o gli Spartani nella piccola Laconia. Nel fascismo la nazione si diluisce nel– l'idea dell'Impero universale; nel bolscevi– smo (che ha trasformato anch'esso in Rus– sia la lotta di classe in dominio assoluto di casta e, retrocedendo dal punto di par– tenza della rivoluzione d'ottobre, s'é in– contrato co1 fascismo che ha avanzato ab– bastanza sulla strada della distruzione del capitalismo privato) l'internazionale ten– de a trasformarsi anch'essa in un'aspira– zione all'Tinpero universale con il suo cen- Per la redazio!1e e l'Amministrazione ri– volgersi :1.: LUCE }'AUURT, rhist11 "Stmli Sociali" l'usilln de ('ol:ri>o 141 JTO'.\''l'EVIDEO (TTrug1rny) Redactor r-esponsable J, B. GOMENSORO 25 de Mayo 467 Montevideo lro a Mosca. Questa seconda forma d'im– perialismo non ha alcun interesse -per ora- ad adoperare l'arma deHa conquista e s'appoggia o tenta d'appoggiarsi sul mo– vimento operaio dei vari paesi. E' gia stato !':tudiato piu volte in questi ultimi tempi il processo di progressiva identificazione del totalitarismo 1 bolscevico e di quello fa– scista, che pure hanno punti di partenza cosi diversi. La differenza principale si ri– duce ora al diverso centro di gravita; ma uguale é il carattere totalitario e univer– sa,e del loro assolutismo, •uguale é lo sboc– co del loro processo di burocratizzazione politico - economica, uguale (per lo meuo come punto d'arrivo) é l'irrigidimento del ,-ecchio capitalismo privato in un assor– bente capitalismo di Stato. E, ripetiamo, non c'é posto nel mondo per due totalitarismi. I vecchi ambienti borghesi e democratici souo travagliati dal conflitto interno fra chi sogna un'impossi– bile persistenza: del sistema attuale, chi spera segretamente nel trionfo del fasci– smo p~r conservare nel vuoto pne1nnatkn i suoi moribondi privilegi e chi sente che non c'é liberta finché esiste la catena del danaro. Però il totalitarismo é travagliato in modo anche piu acuto da questa sua im– possibilita di diffondersi nel mondo senza crearsi rivali. Per questo, anche vittorioso dapertutto, questo nuovo tipo d'assoluti– smo é destinato a provocare sempre nuove guerre fino ad arrivare all'Impero unico e senza confini. C'erano in Europa, oltre il nazismo te– desco in rapido e prepotente sviluppo, altri due Stati totalitari: la Russia (in cui la magnifica rivoluzione socialista del 1917 é E",tata trasformata ed uccisa dai germi as– solutisti della dottrina di Marx -che si sorio sviluppati come Bakunin aveva pre– visto...:_ e dall'eredita tenace del zarismo) e l'Italia (in cui, contro la volonta del po– polo, s'é imposto a ferro e fuoco prima che altrove il fascismo). C'era una nazione dis– sanguata dalla guerra civile e ancora tutta scossa dall'emozione della grande avven- 1ura rivoluzionaria soffocata uel sangue: la Spagna; e i suoi dominatori non erano e non sono, nel campo totalitario, che mal- 5icuri apprendisti. E poi c'erano molti piccoli e grandi Sta– ti, retti da istituzi ni d!!mocratic'.he e le cui classi dirigenti aspiravano a un fasci– smo nazionale o, in mancanza di questo, a una vittoria del tota.Jitarismo hitleriano i;1 t-utta Europa. In uno solo cli questi ultimi Stati, l'in– glese, il po_polo é riuscito a imporre la po– litica della resistenza contro la valanga fascista, politica aiutata dal fatto che le vecchie forme cli capitalismo e il vecchio tipo d'imperialismo (il coloniale) non so– no ancora in Inghilterra ·cosi deboli come altrove e una parte della classe dirigente spera ancora: di conservare, contro l'inva– dente capitalismo di Stato, il sisllma libe– rale clell'eta dell'oro borghese. Per i regimi fascisti (in potenza nei partiti o gia in atto nei governi) si pre- SElRIE IL N." 16 IUV:E:\ Dl'l'A: (Negli altri paesi lo stt"sso prezzo, equiva·ente a cent. 5 di dollaro. - Sconto d'u:;o ai rivenditori.) 'Imp. L.I.G U. - Paysandu lOU sentava un dilemma: o accettare la supre– mazia della razza tedesca, perdendo il carattere di movime11ti nazionalisti, per conservare solo quello di movimenti rea– zionari ed antioperai al servizio dell'Im– pero totalitario con centro a Berlino (é la via che han scelto -per forza- i vari Qui– sling e Lavai d'Europa e le correnti fasci– stofile dei paesi americani) o trasformare il proprio nazionalismo in imperialismo Lliventando rivali in prospettiva del nazi-'– smo tedesco. Il fascismo padre, l'italiano, incurabil– meMe debole per la mancanza assoluta d'appoggio popolare (il popolo italiano é quello che meno si pu6 stregare coi miti), s'é dovuto piegare, per sussistere contro il nemico interno e l'amico esterno, alla pri– ma soluzio11e. Il fascismo spagnolo é nato e rimane schiavo dell'italo - tedesco, mal– grado pa1·li, come l'italiano, d'impero. Hit– ler ha veramente unificati i tre quarti del– l'Europa nella schiavitu totalitaria e nella lotta contro la liberta, che é anche, per paradosso, la lotta contio la vecchia forma -non totalitaria- d'imperialismo. '.Natu– ralmente quest'abbandono da parte dei fa– scismi locali del loro programma naziona– lista ha provocato lotte interne, che sono arrivate a manifestarsi esteriormente nei dissensi della Guardia di Ferro rumena, nell'atteggiamento d'un settore del falan– gismo spagnolo, nel malcontento diffuso. (antifascismo di nuovo conio e di cattiva lega) in alcuni ambienti nerocamiciati ita– liani. I fascisti si vanno accorgendo in tut– to il mondo che il totalitarismo non pu6 essere nazionale altro che in una sola na– zione, la privilegiata, la dominatrice. Restava la Russia, che, per le caratteri– stiche del suo attuale regime d'assolutismo integrale del nuovo tipo, aveva il suo po– sto naturale al fia11co di' Hitle1·, tanto con– tro le sopravvivenze di capitalismo privato, quanto ed assai piu contro le forze della nuova liberta che stanno faticosamente sorgendo dalle rovine di quello. Per questo il patto dell'agosto 1939 non ha sorpreso che gli ingenui. Pero, per le sue origini e per le sue in– nate aspirazioni al]',universalismo, il bol– scevismo russo non poteva arrivare, sulla strada delle concessioni, cosi lontano come il fascismo italiano. Era quindi prevedibile che i due mostri si gettassero l'uno sull'al– tro all'indomani. d'un'eventuale sconfitta dell'Inghilterra. Stalin aiutava Hitler con– tro "l'imperialismo capitalista" e metteva a profitto il tempo affilando le unghie per la lotta suprema la cui posta sarebbe stata il dominio del mondo. Che il conflitto fra Berlino e Mosca scop– piasse durante la guerra anglo - tedesca. questo no, non era prevedibile. Perci6 é necessario vedere le cause e le possibili conseguenze di quest'anticipo. Ha rngiono Molotoff Molotoff l'ha detto il primo giorno del– l'attacco tedesco: la Russia non ha fatto niente per provocarlo. Ed .ha ragione.

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