Studi Sociali - XII - n. 1 serie III - 31 ottobre 1941

.·Re vìsi o ne E' opnuone assai dififusa che la tecnica mode!'na a-b'bia considerevolmente aumentata la proàuttività del lavor-0 urna.no . Statistic'he nordameri·cane han perfino :provato -cbe cosa mai non si ·pu.6 far pro– vine alle statistiche?- C'lÌe con l'ap;parato ·produt– tivo esistente basterebbero tre o quattro ore di la- , voro -quotidiano per assi.curare · ciascun.o il proprio mantenimento, e quello della fam·i,glia. Di qui si ar– r,iva alla conclusione c.he se il macchinismo non ha risposto a tutte le speranze che aveva fatte nascere la colpa s.petta al capitaiis•mo. La tesi ~ seducente e !'li ;pr-esta ad effetti .facili per la - p1;opa,ganda.. Pero s\gnora generalmente che critiche e duo.bi son sorti à questo -pr.oposito. Alcuni economisti in– dipendenti 'han .fatto notare anzitutto che il capi– talismo trascinava la tecni.ca verso la ricercli della velocita, con il corrispondente spr"eco di lavoro u– mano, e verso :uno svilup.po esa,gerato deila dimeu– sion~ delle imprese, con :una diminuzione crescente del rendimento, diminuzione •che comincia a :Partire da una cert;:i. grandezza. Poi un marxista austriat:", in una serie di studi molto fini e di.fificili, che ancora 11011 sono stati refutati, ha dimostrato che la teoria marxista stessa· contraddiceva la dottrina dei ,partiti socialisti sul progresso ,continuo della tecnica . .Egli aiffe1~mava che il· caipitalismo odierno, lun,gi daJl'au– mentare il potere ·produttivo del lavoro ·umano, io spreca, lo diminuisce, ed esaurisce le ricchezze ua– turaff di cui disponiamo. E ,concludeva che non ba– sterebbe -espropriare il capitalismo per rendere lP– macchine e le officine capitalist~ ·utilizzabili co11 fine di :Progresso umano. Per dimostrare l'aumento della prod 1 uttivita del Ja,voro st u,sa ,paragonare il rapporto fra la ,quanti.ta I d'operai impi(' ,, ;a.ti e ra quantita d•ella · merce pro- dotta, in un'impresa qualsiasi, in due epoçhe d~ter– minate. Per esempio é e-osa corrente leggere che una certa fabbrica di scarpe, che, vent'anni ,fa, im– piegava una :fIUantita x d'operai per ·produrre una quantità y di :paia di scarpe, o,ggi impie,ga gli stessi operai pei.' prodiirre un numero di 1rnia di s·carpe tUeci volte maggiore. Ma ,questa forma di .para,gone, molto usata nella propaganda di tutti i partiti d'e– :::trema sinistra sfugge ad ogni r•i,gore scientHico eè ha in,gannato tutti. Per avere un .confronto meno inesatto bisogne• reb'be ·per lo meno tener ·conto della durata della giornata di lavoro, de-ll'intensità del lavoro stesso e della ,qualita del prodotto. Per il momento possiam0 lasciar da parte :la durata e l'intensita del lavoro ~cr non .fermarci. -che sulla -questione della •qualita del prodotto. Se una ,persona aoquista un ,paio di scarpe a meta prezzo di ,quelle ohe .porta, non avrà fatta un'e.conomia reale altrn che se le scarpe sono di qualità simil?- e rendono lo stesso servizio. Se la qualita •é inferiore e la. durata é di tre ,quarti del tempo abituale, l'economia non sara ehe del 25, ':'·~; se le scar,pe non durano e;he la n'J.età, l'economia non esiste :piu. Es.Primendosi in altro modo si pu6 dire, per esempio, ,che produrre -<.011 meta lav.oro delle \ scar,pe che durano la meta del tempo non modifica affatto la ,quantita annuale di lavoro che si deve im– piegare per calzare un reg.gimento di soldati, un col– legio cli ragazz.i o la po,polazione femminile di Pa– rì,gi. 4 necessar_1a .Nel caso dei ,prodotti alimentari, in c·ui la •qualità sfug.ge ai paragoni aritmetici, gli 'effetti d'.isiolo,giéi dell'abbassamento della qualita devono essere lllles,si fn conto ·per un apprezzamento valido del pro,gresso tecni-co. La panificazione moderna della d'arina di grano ,ha ridotto in ,proporzione notevole la durata della :fermenta·zione della pasta; .pero ,questa avvie– ne attraverso un ,processo chimico completamente diverso il cui •p.rodotto é molto méno assimilabile e nutriente per l'organismò timano. ,Si ·pu{>dire chs ci sia stato -progresso? ·Per regola generale, nella _,produzione moderna, ogni aumento di produttivita é stato accompagnato da un regress,o nella qualità del prodotto. Questo non .é sempre vero, e neppure é sempre ,possi:bile ~c– certarlo. Per6 :basta ci·6 si ,possa constatare neiln, maggfor parte degli articoli d':uso corrente. Non si contano più le scarpe. di suola di -cartone C'he si scio– glie alla ,prima piog.gi_a,le ,stof.fe che si rovinano alla prima lavata, i mobili ,che si contorcono e ,sii ,gon-. fiano al primo cambiamento di tem,peratura, ,gli stru– menti che si J)iegano e ci ·rom:pon·o al ,primo s,fMzo ... ,Ci-0 non significa che sia -i.in1)ossibile ,produrre «1 piu lavorando men-o. ,Si,gnifica $Olo che ,questo non succede nella tecnica ·Capitalista tanto .vantata. D'altra parte, un parago1ie che non tien ,conto che dell'oifficinà · di trasformazione, ultimo anello d'un::i lunga c,atena d'imprese, di materie -prime, di ll)rodu– zione d'ener,gie, · di fabbricazione di macchine - stru– menti, di montaggio, di trasporti, etc., é un paragone insufficente. L'apparente svihup·po della tecni-ca ha avuto· comti condizione necessaria la dhrisione del lavoro in seno all'i.mpresa· e in seno -alla societa. Nell'impresa le funzioni sono state divise in serie e, parallelamente al pernonale o,peraio s",é svilup.pato un insieme di sor~ veglianti, di control1ori, d'ingegneri, di contabili, d'impiegati d'ufficio, di spedizi.Ònisti, che in genere non é ,compreso nel ,personale ·produttivo, ,benché n suo lavoro sia non meno indispensa:bile alla produ · · zi,one. Una parte degli operai che lavora.vano nellr-1. fahbrica di èalzature vent'anni .fa, é ora occupatiì nei servizi annessi e negli uffici dell'impresa. In seno all'organismo sociale le funzioni commer:– éiali si sono separate dalle ,funzioni di produzione, le funzioni finanziarie dalle_ ,funzioni commerciali, l'o1~ganizzazione dei trasporti dall'organizzazione del co~mercio. A-bbiamo visto coSltjtuirsi :giganteschi e– serciti di -funzionari, venditori, ferrovieri, comines3i viaggiatori, a,genti di pubbUcità, etc, Una parte de– gli o,perai c,he lavoravano ,prima nena fabbrica di scarpe sta ora ,fabbricando macchine - strumenti, producendo elettricita, sommand.o, sottraendo, mol– tipHcandQ e dividendo numeri, disegnando progetti o cartelloni di pu·bblicita, vendendo nei negozi, etc .... Il lavoro di tutti questi impiegati e :funzionari non é considerato come una parte del lav-oro necessario alla ;produzione, eppure, senza di loro, q11esto non sarebbe possibile sulla stessa scala. Vicino all'attrezzamento ,particolare della fa,bbri– ca privata, esiste un ap•parato collettivo d-i •prod•1- zione d'energia, di condottura dell'acqua, di scolo e distruzione dei residui, di .ferrovie e veicoli, di strft– cle, ponti, canali, chiuse, .porti, navigli, :poste e tele– g-r:afi, moli e magazzini, etc., etc., attrezzamento_ col-

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