Studi Sociali - XII - n. 1 serie III - 31 ottobre 1941

LaSicili,a dopo il 1860 IL "GOVERNO PIEMONT~SE" Con il Risorgimento lo corte piemontese vide l'Italia ingrossato (p;er darlo ìn posto ai profittatori) _e non moralmente e politicçimente ingrandito. Se si fosse tr~t– toto d'ingrossare il po~se, senza inolzore il suo livello rr.orole, si sarebbe potuto fare appello o Re Bombo. Ed il Bovio osservavo: "Fu gronde lo pkcolo Grecia, e non l'immenso Prussia; fu gronde lo piccolo Toscano e non l'immenso Russia, perché ivi é gronde un paese dove voi non cercherete, c_ome dice bene Isocrote·, di ingrossare, mo d'incivilire. Un'Italia gronde non é un'Italia con grandi 'imperi in Africa ed altrove, mo é un'Italia civile, con– forme a-1 suo spirito di risorgimento; che abbia istitu11 e leggi onde· elio sia imitabile o tutte .quante l'oltre •, • Il noz1on1. Oro di tutto cio nullo si vide sotto il governo dei Savoia. Esso continuo o credere d' o~er prscuroto con l'unita un diritto feudale allo corte piemontese: di li– berto amministrativo, di aspirazioni popolari, il gover– no Sabaudo non volle mai sapere. Ed il Bovio ammo– nivo: "I Municipi e le regioni sono lo vita, la· varieto, L:i grandezza d'Italia. Le provincie sono ar_tificioli. Le vorieté di_ terra, di clima, di acque, di genio, di dia– letti e di scuole chiedono instontemente un Iibero de– centramento e consigliano di fare una Roma grande, non grosso. Invece si ostinano sempre piu nel fare il contrario. Avrete uno Roma grosso ed ~no Italia ti– sico. lo leggo con pori diletto le poesie ·di Carlo Porto e di Giovanni Meli. Oh, la Lombardia! oh, -lo Sicilia 1 ' Non le comprimete co' proconsoli prefettuoli ! Aria alle terre del Co-rroccio e del Vespro! Aria e sole e libere broccio di lavoratori, e libere amministrazioni, e liberi comizi e conti dialettali -restituite a loro cio che é loro- e non imponete ai vivi lo uniformité de' cim·i- - teri I E', restituite o Firenze le ·glorie sue, i cori parenti e l'idioma! E alloro capirete Romò, che non é lo Bonea unico, né la cassazione unico, _né palazzo Broschi .." Mo l'Italia piemontizzoto dolio monarchia ero domi– nata da quest'ultima coll'antico concezione fe~dale dei Biancamano. Ancoro il Bovio: " ... E' compiuto l'evoluzione dello rivoluzione;, No: lo modernité non ho detto l'ultimo parola. Dopo lo rivoluzione religioso ( rinascenza_ e riforma,!; ·dopo lo rivoluzione politico (dichiarazione de' diritti dell'uomo, 1792, e delle nozioni 1848-60) stà lo rivoluzione so– ciale ( redenzione delle plebi) . ,::ate la genesi ed il progresso dello rivoluzione, e tali • cose bisogno sapere per addentrarsi nello vero filosofia del lo rivoluzione. Che· qllo rivoluzione politicq debbo succedere la ri– voluzione sociale é chiaro o chi consideri due cose: l'uno, che olio sovranité dell'uomo e delle n_ozioni_ pro– clamato dolio rivoluzione politico non si perviene sol0 emancipando 1'uomo do uno doto formo dello Stato ed uno Stato dall'altro, mc emocinpando, che .piu im– porto, l'uomo dall'uomo; l'altra che lo_ gronde rivolu– zione politico essendo riuscito, quanto all'effetto, a 22 beneficio dello borghesia, cioé del capitole, lascio, dietrò di sé~ tutto intera lo· rivoluzione ,sociale - emonèipo– zione èlol capitole. E, per alzare lo- chiarezza_ od evidenza, fissiamo in formule· precise il nostro pensiero: 1. 0 C'é uno filpsofio dell'evoluzione ed uno filo– sofia dello rivoluzione: lo vera filosofia le comprende _entrçimbe, perché, o determinato tempo, l'evoluzione e– splode e lo rivoluzione evolve. 2. 0 Lo rivoluzione intera procede per tre periodi: primo é rivoluzione religioso, poi é politico, .poi é so– ciale, pe-rché il pensiero primo si ribello contro il dogma, poi contro lo Stato, poi· contro lo costa. 3. 0 Nessuno ribellione é vero se non comincio con– tro il dogma, fondamento d'ogni vecchio ordine .so– cidle. 4 ° Essendo stot_a europeo ,lo rivoluzione religioso, tale fu lo rivoluzione politico, e tale ,dev'essere lo ri– voluzione sociale. 5. 0 partiti radicali devono essere studiati tra lo rivoluzione politico che é fotto e lo sociale che si a– vanzo; i partiti conservotòri devono essere studiolti trà la Chiesa ·cne tramonto e lo Stato che le si sostituisce. Se lo ragione dei partiti present_i non é legato o questi. c_opi, lo -loro fisonomio sfugge. Alloro si potré parlare d'intrighi fotti e disfatti. do ministri, do poli– ticanti, do demo_goghi nel retroscena o nella piazzo, secondo lo piccolo opportunité, gli accorgimenti del– l'a_mbizione abile, i colpi delle maggioranze, le sor– prese delle minoranze, ecc .... " Orbene, in Italia i seri studi per dare al paese un os,.,etto sociale degno d'una nazione civile erano con: ~iaeroti argomenti di Ògenti_ provocatori, tendenti o sovvertire lo quiete nozionale, compromettendo le sorti dello completo e bello rivoluzione, glorio e vanto dello dinastia guerriero e leale. . . ecc., ecc. E lo dimostra il fotto delle invocate condanne o mor– te contro Mazzini, il monito omicida d'Aspromonte, e le navi di guardia olio scoglio di Caprera, per tenere d'occhio il Leone che ruggivo contro lo molo genio di ladri.· < r ·Ed oro vediamo in quali condizioni si dibattesse lo Sic il io sotto i profittatori del o rivoluzione del '60, per decidersi o riprendere le armi contro di_-essi al grido di: "Vivà lo repubblica, Abbasso i cappelli, Vivo la libertci". "Contro lo verité storico, -scrive il Coloionnl– contro il buon senso, contro le esplicite e reiterate di– chiarazioni di Garibaldi e dei suoi piu intimi, _fu offeso l'amor proprio degli isolani col proclamarli conquistati dai Mille e col dichiararli barbari per bocca del gene– rale Govone: insulto o distanza di molti anni -stolta– mente ripetuto dal generale Corvetta. E do barbari furono trcrttati, e si tento d'incivilirli cogli stessi metodi umani adoperati. . . do Livroghi' in Africa. Aspromonte e Fantino certamente non furono avve– nimenti che poterono cresc.ere stimo ·al governo in Si– ci Iio; mo gli animi nelle classi lavoratrici soprotcitto si esasperarono colici introduzione dello levo militare, "ca– rico nuovissimo, -scrive il generale- Corsi- odioso oltre ogni dire", · e collè misure odiosissime per arre– stare i renitenti. Il militarismo alloro col martirio del sordo-muto Cappello, coi fotti crudeli -di Petrolio oc;! opero del tenente Dupuy, mostro di che coso potevo esser capace". ",Tutte le liberto, scriss~ altro volto,

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