Studi Sociali - XII - n. 1 serie III - 31 ottobre 1941

nuove r'icerche, base. di nuov~ perfezionamenti~ Ecco tr_e domande che meritano o.trrettònte risposte, E qui sarebbe finito· q.uesfo _nç,to .se ·non ci fosse on{...._ coro do osservare uno coso importante, pe~ quanto non necessariamente vincolaia ·.al nucleo logico dell'ortico– lo. Dice Simon: "L'imperiofi·smo_ e le dittature totali- - torie sono condannate. dc:illo mo_ledizione che peso .sulfo tecnic; capitalista, che no.r,i 'vorr.crnno. e, in ogni coso· "·~n potranno riformare". 'PerchP. Lo crisi, insormon– tabile nell'ambito del vecchio capitalismo, pu6 trovare nelle dittature totalitari~ uno solu.zione, basato non più sul sol_orioto, mo su uno vero e proprio schiavitù. Tut1i Ritorno· .-à· Diò Miss Dorothy Thompson é uno donna straordinario. Alcuni dei suoi avversari non lo vogliono ·riconoscere.– Peggio per loro e non per lei. Ch, serve uno gran cau– so, rispetto i nemici, perché rispetto se stes.so. Porlo dei nemici onesti, soli degni di· questo nome. Miss Thompson é un.9 donna coraggioso, uno· persona che sente e penso, appartenente _allo scuoio del vecchio _li– beralismo nordamericano, che ebbe i suoi· migliori rap– presentanti -in Poine, in , Jerferson, in Thoreou-;- in Emerson e in molti altri. Miss Thompson é di quei liberali che hanno accettato l'opinione secondo cui le interpretazioni politiche e sociali di Jefferson e dei suoi seguaci non sono applicabili oll'epocò 'attuale, perché le condizioni materiali dello vita si sono modificate ed 'hanno adottato forme che non potevano prevedere i !iberoli· dello vecchio scuoio. . --Miss Thompson comprende che lo concezione d2llo Iiberto umane non é vincolato o nessun' epoca, o nes– suno condizione materiale; ch'esso éostituisce il- conte- ....... -•,.-:--· ... ~ -y.· .'...:.- ' nuto" più profondo dello nostro vita, che do_ lei emana ogni _cultura, ogni' progresso nello storia. L'ombient~ - materiale in cui viviamo si modifico continuamente e . éi_ impònè _nuovi . esperimentj e nuovi metodi, per6 lo - spirito· -d~lla liberto \r immutof?ile, ·_giacché rappresento il valore dello personolito, la dignito dell'esser~ U'710- no, sen-zo di cui lo vita· perde iJ ·suo contenuto. Dorothy Thompson é, sotto questo aspetto"' molto pit'.1 rivoluzionario di molti dei nostri radicali che, spaven– tati dal le terribi Ii esperienze del fascismo ross9 e bruno; s'off.errono oll'qttuole ordine di' cose ed han perduto . ogni capacito di vedere nuove prospettive nel futuro. ·11 ;:r,oggior merito d'uomini come .Poine e Jefferson fu d'aver rkonosciuto che ogni periodo ho i suoi problemi– speciòli e ch2 nessuno. generazione ho il diritto di pre– sèrivere un modo di vita olle gene.razioni dell'avveni– re. Niente esiste· per l'etèr,nité._ Il- cambiamento conti--· nuo delle còse. é lo gran legge dello Yito. In _ogni reo- ' zione politico _e ,sociale i _promotori_ cercarono sempre di legare gli. uomini o urio ··cond.izioni esistente ed han volu_to ilY)pedire ogni sviloppo ulteriohi. , · 'Miss Thompson lo fa notare. Per questo cerco lo sal– vezza, non nel· passato, mo nelfo -sviluppo d'un nuovo spìrrto che sorge dal bisogno di- l_iberto -dell'esse.re uma– no e cerco di. adottare le condizioni mot·erioli dello vita o ·_·questo necessito. Comprende i pericoli del monopo– lismo· politi'co ecl _èconomico e lo g~on nec~ssito· d'una ~ésformazione di tutti i valori spir.it.uoli ie materiali. Fa ,.-nofore' ina'lfre- che, ·néllo gran lotto contro lo barbarie ,' ciellG Stato totalitario, lo libérto pu6 trkmfore solo se si foggie le su~. proprie armi e non le prende nell'cir– se~le diilcf tir~nniçi. Per questo suono in. h1odo orcor_a i comb1omentì di rotto nel campo clelio tecnjco ,sono. possibili· in un regime totalitario, che non _cerco ·più,.:.. come fine ultimo, i mercati, mo addirittura -come al · te'mpo del Sacro Romano Impero- il dominio. del mon– do, e eh' é legato non o uno determinato classe .sociale più o meno indipendente (come sqrebbe q4ello dei tecnici),· mo ~olo allo suo proprio immenso burocrazia, di cui i tecnic·i dello produzione non sono che uno "porte. Mo questo é uno discussione che si pu6 fore ___ -'-- un' oltr~-- volt~ ~ in separato sede. LUCE FABBRI. più strano lo suo offérmozione che "il nostro terribile periodo deve e·s.sere attribuito ol fotto d'aver esclLl:;o dallo vita umano il concetto di Dio e d'aver creato in cambio un vuoto spirituale che òggi cercano di rieri1- pire un Hitler o uno Stalin". · Non sono cii quelli che han pouro dello parola Dio. Se chiamiamo Dio _o ~oturo lo gron ragione prim_a..di 0 tutte le cose, non per questo siamo piu vicini o com– prenderlo. 11 nostro pensiero si muove sempre nel gu-– scio dei concetti ch'egli stesso si creo. Possiamo dare al mondo e .dallo vita diverse int~rpretozioni; mo con questo non togliamo il velo dietro cui é nascosto il gran mistero. Né lo religione; né lo scienza possono in-– formarci o questo proposito. Le· concezioni moteriolisle e quelle teiste s'alternano quasi in ogni periodo dello storia; pare perfino che ci sia tra loro uno solidorieté. Con lo loro apparizione alternato: creano un certo 'li• vellomento del nostro pensiero. E' come uno bacchetto che s'é incurvata do un lato e che, perché si mantengo dritto, deve essere i_ncurvoto dall'altro. Pero é _falso, pericoloso ed ingiusto voler cori~are su un certo modo di pensare lo responsobilité di ,èleterminoti fenomeni sociali.-- Senza dubbio un despota pu6 mette,e o pro– fitto certe idee per i suoi- fini, per6 cì6 non provo che un'idea, in sé e di per se stesso,._sio despoti~o. 'forse i peggiori . delitti sono stati con::,messi" jn nome di Dio. I . Se si potesse dimostrare che i periodi di credul ito re- Iigios; sono stati· è~enti do guerre, odio e persecuzioni, non avremmo bisogno di discutere il problema._ Però Je _guerre religiose son9 state finora appunto· le ~iù crude Ii di tutte le guerre e n;n c' é quasi despota eh{" · non abbia giustificato 'lo suo tirannia __con il nome di Dio. Le crociate, le guerre contro gÌi albigesi, bogo– mili ed hussiti, lo guerra dei Trent'anni e lo guerra degli ugonotti in Francio ne sono ✓eloquente testimonio. Hitler é senza dubbio un uo_mo religioso che si crede fermamente uno "strumento di -Oio" sullo terra. Que– st'ideo fonotiè_o riappare in tutti i suoi -discorsi. ·Pero il suo .ex-omico_.·Stalin pensavo ·con Marx che "lo re– ligione é. l'oppio dei popoli". Hanno concezioni com-– pletomente diverse sul problema rèligioso, E!ppure am– bedue sona,orrivoti allo stesso despo_tismo. Non é questo 1,;no provo del fo_tto che il vero pròblemo é un po' piu i:._ profondo? _TorqÙemodo, che bruciava i corpi per sal– vare le anime, ero fuor di dubbio un rappresentante dell'ossolùtisrno politico e religioso. Mocchiovelli ,e Hob– bes, in cambio, non credevano né in Dio, né nel Dia– volo e, ci6 non ostont~, sos.tenevono l'assolutismo sta– tole. S'é fotto o Darwin il rimprovero che lo sua teoria dello lotto p.er l'esistenza sia responsabile:? del!' egoismo sociale del nostro tempo. Pero s'é dimenticato che, se-– condo· lo suo proprio. confessione, precisamente quello po,rte, deilo suo teoria ho subito in grado not~vole hn-• · ; fluenzo delle dottrine maltusiane. Malthus,· che· soste•.·

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