Studi Sociali - VIII - n. 5 serie II - 28 marzo 1937

8 giacché mancano di quell'assoluta immoralitA e di quel minimo di dinamismo che sono indispensabili ~elle gerarchie fasciste. Legato alla sorte della d~– mocrazia in putrefazione. inutile per il capitalismo ,, per il proletariato. il "socialismo" arge11tino spa– rirebbe se il suo avvenire dipendesse solo dai suoi capi attuali. Per6 é nn partito che ba alla sua base un settore ,considerevole della massa proletal'ia ed una gioventù sana e vivace". Dopo aver fatto riue– sto quadro dell'ambiente in cui é nata la crisi. l'au– tore \'iene a parlare della crisi stessa. cioé della scissione del socialismo argentino in due partiti: un.o tradizionalista e <li destra e un altro di sinistra. .-\.!l'elemento glova'1e di quest'ultimo rivolga A. A. la sua parola e il suo augurio. Sembrerebbe che m1 partito di sinistra che ripudia il riformismo. ri-schi di diventare una copia inutile del partito comunista o di lasciarsi assorbire da questo. Ma una gioventù che rivendica la sua indipendenzia d'azione e di pen– siero di fronte all'oligarchia dominante nel proprio partito. non pu6 sottomettersi alla l}OCO virile di;,0i– plina del bolscevismo. proprio quando questo ha perduto ogni spirito rivoluzionario e si presenta come una corrente opportunista e democratizzante. I giovani socialisti potranno trovare la loro vera strada solo abbandonando com_pletamente la menta– lità legalita,•ia. che, addormentando le masse. le rende incapaci d'attivitA it1Jsun·ezioi1ale, anche di f 1 ·onte all'e1·oico sacrificio d'una minoranza (si ve– da l'esempio austriaco). Quando arriveranno a que– sto, capiranno "che i termini della crisi socialista contemporanea non sono solo riformi-smo o rivolu– zionarismo, ma anche socialismo autoritario e socia– lismo libertario". La crisi argentina, aggiungiamo noi, é in ritardo sull'evoluzione internazionale. ma i problemi ch'essa offre alla nostra meditazione sono attuali e palpitanti in tutto il mondo. LUX. Scrittori Libertari RAFAEL RARRETT I I (Continuazione) E quest'enorme e lancinante preoccupazione d'es– sere utile fino alla fine gl'lmpedl di dedicare la necessaria attenzione a ci6 a cui egli non dava im- 11ortanza. giacché il Carlo significava subordinare l'azione al -corpo. la lotta alla comodità ed al riposo. Per questo visse prodigandosi, dando tutto se stesso, allegramente; non con amarezza ma con spe– ranza, serenamente, semplicemente; la sua tristezza uidé la _._ ·lltti..-!t-6., con I tlne -prestab11!to d'al– lontare dal mondo l'altrui sofferenza, la tristezza altrui. Ebhe coscienza della sua ntilitA. Si consicler6 utile e lo rn. Fu nello stesso tempo artigiaho e strmnenlo cli lavoro. Sempre lo diceva. Lo dlcono anche i suoi scl'itti e le sue opere che sono il ri– flesso della sua vita. Per questo diceva sempre: "E" necessario che l'uomo guardi se stesso e dica: lo sono uno strumento di 1avoro". "Per quanto si rap– presenti poco, arriveremo ad essere tutto con una dedizione completa". "La nostra missione é quella di seminare i brani del nostro corpo e della nbstra iutelllgenza". Tristezza allegra la sua, che non abbatte, ma re. conda, che crea, non castra, tristezza di uno spirito <{rande, giusto, buono, ma docile mal. Per6 non mise in mostra il suo dolore profondo, né dette in t,asto al pubblico le sue allegrie e le ,me pene. Fu spe– cialmente riservato su quest'ultlme, giacché senti.va ehe é da vanitosi anteporre il propri.o dolore a quello degli altri, Il chiedere attenzione e pleta Invece di basare sulle proprie angoscle l'azione dest.inat,. a confortare te altrui. Il suo patrimonio di forza spirituale, che Jpese senza economia. proviene dalla sua fanciullezz11. Ge– neroso e grande, non abbandon6 mal la sua s~mpli– clta, come se avesse voluto conservare nella vita la sua anima di bimbo. Cosi fu sempre - In linea retta - diritto e spontaneo come una buona inten– zione, come quella buona promessa che si deve es– sere fatta fin dall'Infanzia e che ha confermato con tutta la sua vita, di lottare per liberare gli uo– mini e per dare al fanclulll l'allegria lumlnofa di vivere tra le carezze, senza la miseria, senza peri– colo d'abbandono. E riusci a eonsacrarsl a q11esta lotta. con tutta la sua senslbilitA, con quella mo• destia che non l'abbandon6 mal, con {Juel suo JllOdo J'ovente di dire la verlta a tutti e in tutti I toni, con quel suo grande amore per i diseredati per cui ebbe cuor di fratello, perché Il senti.va desolati. e tristi, come era stato ed era ancora egli stesso. Per i diseredati lott6 con Inverosimile cor11gglo contro gli sfr-nttatorl ed i governanti. Per loro si fece oratore. propagandista, agitatore. Pensando a loro trov6 nell'anarchismo H cruoglolo delle sue Idee e delle sue preoccupazioni e sopl)Ort6 coraggiosa– mente e senza debolezza ci6 che la prepotenza gli impose: l'esilio, il carcere, la minaccia, l'abbandono; per loro e coerentemente con le sue ·idee, rinunci6 STUIH SOC'L\.LI perfino ai benefici che gli produceva la sua pro– fessione d'agrimensore, confermando con l'azione queste magnifiche parole: "Che'? ·parlare contro la proprieta. tutti i giorni, con feroce ripetizione, e subito dopo misurare terre vaste come oceani ed autorizzare in esse l'esattezza dei limiti'? No!" B a questa rinuncia segui l'abbandono dei suol stru• 1nenti. delle sue maternatiche; e questo significaba. in poche parole, fare alle sue idee ed alla tran– quillità della sua coscienza il sacrHicio del suo pane e della sua salute. Per6 questa sua attitudine di coraggioso disprezzo verso la salute fisica, che rispon.deva al desiderio a·uniformnre l'azione al pensiero c01ne a un severo e rigido modello, non lo rende incomprensivo per le attitudini degli altri uomini. Censore implacabile dei suoi propri atti, é benevolo e comprensivo per le azioni e i problemi degli altri. Ci6 non vuol dire che !asse solidale coll'errore o compassionevole. Al contrarlo. Egli che fu e si sentf artefice del proprio destino e della propria vita, prov6 sempre disprezzo per chi cerca nel fattore economico o nella natura la gLustincazione delle proprie claudicazioni o la spiegazione delle proprie debolezze. Ebbe un concetto elevatissimo del valore morale dell'uomo, della forza interiore che incoraggia e spinge ad essere migliori al di sopra di tutti gli ostacoli economici e fisici. Credette ardentemente -che non sia solo un problema di tendenze ideolo– giche o di scuole filosofiche l'idea del superamento morale, del bene, del coraggio, del sacrificio. Sulla base di questo concetto pronunciava davanti al la– voratori del Paraguay queste frasi: "Socialisti. a– narchici, neo-mistici, neo•cristlani, spiritisti, teosofi. .. Che vuol dire tutto questo? Che vogliono dire que. sta tendenza universale verso la religiosità, questa filosofia che div.enta sentimentale e profetica, que– sta letteratura che si preoccu1>a dell'al di la, questi poeti, storici e critici che si fanno 1•iformatori so– ciali. questi propagandisti di bellezze che erano state dichiarate inutili? Che vuol dire questa rina– scita dell'Inquietudine, del misterio, della sacra an– gustia salvatrice di germi? Dite che siamo sventurati? Non per colpa della natura ogni giorno pili sottomessa alla nostra v" !onta e al nostro genio, ma per colpa nostra. Questa sete di cambiamenti profondi é sete di perfezione. Un -vago rJmorso et rattrista; ci sentiamo interiori ai nostrJ ideali. Trasciniamo con noi, chiusa nel Condo del nostro essere, la radiosa realtà di domani e, mentre questa. ci Inebria, la realtà di oggi cl umilia. cl macchia, ci esaspera. Siamo disgraziati perché presto cesseremo cli esserlo. Soffriamo per– ché stiamo per guarire. Il nostro dolore é Il dolore del nervi sani e forti: é Il dolore della vita in mar– cia". Sintesi ammirevole In queste fras.i: semplice, forte. serena; e tutta pervasa dal desiderio ardente e tormentoso di credersi, di farsi migliori. Vi si uni– scono la vastità e la grandezza del concetto con la chiarezza e la brevità dello stile; uno stile che non vuol produrre quella scossa, quell'orgasmo superfi– ciale che quasi sempre é infecondo. E' la pressione soave della mano amica, che ci richiama alla cruda realtà e che cl fa euperare la nostra disperazione ed I nostri mali, facendoci trovare la ragione del nostri desideri, facendo nascere In noi l'ansia del miglioramento. (,Continua). VIRGILIO BOTT·ERO. Libri ricevuti in dono A. Longuet: ENCRUCIJADA. - Ed. ImAn. Bue– nos Aires. 1936. - $ 1. N. N.: 7 V 8 DE ENERO. - LA HUELGA DE LA CONSTRUCCION. - Ed. C. R. R. A. Buenos Aires. 1936. - $ 0,10. G. Lerda: INFLUENCIAS DEL CRISTIANISMO EN LA ECONOMIA. - Ed. Iman. Buenos Aires. 1936. - $ 1. Joaquln Maurin: HACIA LA SEGUNDA REVOLU· CION. - Ed. Alfa. Barcelona. 1935. - Ptas. 5. Luigi Fabbri: LA VIDA DE MALATESTA. - Ed. Gullda de amlgos del libro. BarceJona. 1936. Ptas. 3. José Portogalo: TUMULTO. - Ed. Imàn. Buenos Aires. 1935. - $ 1. Motta Dante: SANTA CRUZ - CHACO (teatro). - Montevideo. 1935. Emilio Frugoni: EL REVALUO DEL ORO. - Montevideo. - $ 0,05. F. G. Ruffinelli: EL VINO V EL PAN DEL HOM– BRE. - Montevideo. 1936. F. Orcajo Acuna: TEATRO DE HOY. - Ed. So ciedad Amigos del Libro Riop1atense. Montevideo ruenos Aires. 1936. Antonio Pacheco Padr6: EL CRIMEN YANKI EN PUERTO RICO. - llabana (Cuba). 1934. Stella Blagoieva: L'ATTIVITA' ILLEGALE DEI RIVOLUZIONARI ITALIANI. - Ecl. di Cnltura So ciale. Bruxelles. 1936. - l•'rs. 1. Vari Autori: MATTEOTTI - Xli ANNIVERSA– RIO. - l<kl. Secci6n de Buenos Aires ciel P. Socia– lista italiano. Buenos Aires. 1936 . Vari Autori: COMUNISMO, SPERANZA D'ITA-– LIA. - Parigi. 1936. - }Or. 0,50. A. Barbé: CONVERSATION ENTRE UN FRAN– çAIS MOYEN ET UN PACIFISTE INTEGRAL. - Supplément au "Semeur". Pierre Ramus: WHY DOES ANARCHISM PRO– GRESS SO SLOWLY? - Ed. Man. S. l•'ranclsco 18. l'). - $ 0,05. Clement Moreau: 20 GRABADOS. - !~cl. lmùn Buenos Aires. 1936. - $ 10,00. Theodor Plivier: ... PERO QUEDARON LOS GE– NERALE$. - Ed. Imàn. Buenos Aires. 1irn6. - $ l.50. D. A. de Santillan: EL ORGANISMO ECONOMICO DE LA REVOLUCION. - Ed. Tiena y Libertacl. Rarcelona. J 93G. - Ptas. 2,50. lgnacio Sllone: "FONTAMARA". - Ed. Biblioteca· Democracia y Libertad. Montevideo. 1936. - $ 0.60. Pascuale Scipione: LA CONQUISTA DELLA FE– LICITA'. - Helenson Press. New York. 1936. - $ 0,40. Stefan Zweig: EL CORDERO DEL POBRE. - Ed. Imàn. Buenos Aires. 1936. - $ 1 (m. a.). Norman Angeli: LA PAZ V EL PUEBLO. - (Bi- blioteca Interamericana. Xì. Glli. Barcelona. 1936. 1 N. N.: THE STRUGGLE FOR LIBERTY IN' I SPAIN (1840 -1936). - Free Ttaly. Series n.• l. Oc– tober 1936. Fourpence. I Commissariato del popolo della giustizia dell'U. R. S. S.: RESOCONTO DEL PROCESSO· DEL CENTRO• TERRORISTA TROTZKISTA -ZINOVIEVISTA. Ed. del Commissariato. Mosca. 1936. Vari Autori: ESPAFlA HEROICA. - Biblioteca O~ mocracla y Llbertad. Montevideo. 1936. -- $ 0.60• (m. u.). Bilancio Amministrat di "Studi Socl11 li" n• 5 del 28 marzo 1937 ENTRATE Boston. - G. Oddera p. abb. a mezzo Bet– tola doli. 2, al cambio . . . . . . . . . . . . . . . . $ Br'ooklyn. - Sciploni, Phlladelfia, doli. 1; Musarella. New York, doli. 1; Ienuso, por rivendita doli. 1. 20, tutto a mezzo Ienuso per cheque doli. 3. 20 ..... Brooklyn. - S<:lploni doll. 1; Milazzo doli. 1; a mezzo Ienuso al cambio . . " Struthers, Ohio. - G. Greco doli. 2 sott. al ca1nblo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " Géelong. - Meneghini 11., sterlina au. straliana a me-zzo Panlzzon, al cambio " N lzza, - S. Giorni a mezzo vaglia posta• le r. 43,10. pari a ................... . 3.6S- 3.66- 3. 66" 2 .80· 3 .31 Totale $ 22. 94 Rimanenza in cassa numero precedente " 358. 62' Totale entra te 381..56" USCITE Composizione, carta e stampa n.• 5 $ 61. 50 Spedizione del n.• 5 (compresa l'affran- calura) ............................ . Spese di corrispondenza (redazione e am- ministrazione) ..................... . Abbonamento alla casella per 1 anno . . " Spese vari.e .......... . 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