Studi Sociali - anno V - n. 32 - 22 luglio 1934

2 Tutti gli nomini a.spirano a migliorare la propria situazione; ma ci6 che costituisce la caratteristica ciel socialista é di voler emanciparsi insieme agli altri, e ·cli esaers diSJ)osto a combattere -e ,soffrire JH~r l'emancipaz.ì-one del popolo tutto quanto. Si anrn parla.re d'interessi, ct·egoismo, di hirrngni '? Sia pure'. ma resti ben inteso che quelli che vedono H proprio interesse, la propria sodisfazione nella fblicitù di tutti .s-ouo dei socialisti, mentre ehe co– loro che, f'.'iPnto110 il bisogno cli sodisfare i loro ap– J•etiti OJ)J>rimendo e '!7-il'ruttando gli nltri so110 dei Lorghesi. Si é eletto c·he i nostri martiri cli Chicago, i quali sono 11101·U per ùif.ondel'e ile loro idee, che sono anche le, llO,<stre. non hanno alcuna :-;0rte di mP.1•ito, 1rnrcl1é essi sentivano ti bisogno di sacrificare la loro vita, ma é pure vero che. al cospetto della 1,al nra, non E:iOnoresponsabili i giudici elle li banno f.Ptli assaRsinare. Ma <.:i6 non inqwdiRce che noi g! orificllia.mo i nostri compagni e disprezziam,, quelli che 1 li hanno uccisi per 1111 1mg110 d'oro con u1i la horg-hesia. li ha pagati. ruson1111a, siamo materialisti" quanto si vuole ma ennsideriamo e trattiamo i borghe-si come borghesi i vili come vili, i traditori <·ome traditori. ~e gli ~miei come amki. STGJH SOCU.LI la propria. origine. HHL I;i sua ten·denzn ratale sani di cercare cfimbrigliarla sempre più. No11 tanl-e-rù a diffi,clarne, ad averne p::u1r:.:i, :1 vederP in. lei U\. nf'mi·co. ]~ non esiter.i a ùtrl:1 nrnssacrare, preten· llcndo che le sue dven<licazioni souo esag-erate, ehe ormai ogni movhnento d'o-ppo-sizione h..1 solo un tarattere <·ontro•rir-O'luzionario, poiché secondo lui la rivoluzione si trova. romnlctameute ri-'.8Sunta nel nuovo organo govérnativo. Tale é la storia. di ·tulle le rivolu;i;ioni. da q11Plle del 1789 e del 1848 alla rivoluzione russa del U17, clte ci ha dato la caccia ag·li anarchici. la ::;oppres– sione d'ogni liberlà civile, il rnas;.;acro dei rivoln• z101nu·i di Cronstndl. la "N. 1':. P.". i lavori forzati per il })iano quin.rtn~J111ale, rt·r.. r.ce. epiKodi evldeutl del tragico rifoi·rn,n:;i d'una nuo\-·a <·lasse di domi– natori e- cl~ sfnttintori. ]:i.: pt~r eolmo d'jro11ia, ti ri– torno al passato. che 11011. potn\ non acceutuarsl. ven(1 g-abe11ato come la migliore preparazione delle conqui:-;te future! Basta con g·l'inganni ! Le vacanze della legalit(1 non hanno nulla a eh€ vedere con la dittatura, la cut prnua cura é stata '6.iempre, come s·é già detto, quella, precisamente di emanare una nuova ie,alltt\. Md ~lii potere costituito ha i nrnzzi. anche s~ all'i– nizio fa prova di una larga toll~ranza, dl trasfor· marsi rapi,ùamente in tirannia .. Non insisteremo qui, ancora una volta. su ci6 e.I.e v·ba di paradossale nell',espressione marxista di "dit– tatura del proletarinto·•. Ahbirm10 ormai una e1p&– rie.nza fatta molto eloquente, e tutti n& JJOiSsono gincliearP. La dittatura sedicente pro·letaria é bert df) che Hakuni11 ave-va preve<iulo, un inganno di plù, altretta11to pericoloso c111anto tutti i ~overni del pas– sato. Il potere. invece di pa·ssare sempre pill alla ''cla8so", si concentra nelle mani di alcuni ditta.tori, <·he finiscono col divi,llersi anch'sssi, ciascuno ml· ran<lo a comandar,e più cli tutti, ad es6ere il primo, il "duce .. onnipossente. Cerchiamo dunque d'intim,ne col fa.tti le vacanze defiuitive, il congedo assoluto, ..i. qualsiasi legalltA eù a Qualsia~i dittatura. LUIGI BERTONI. ERRICO MALATESTA. (Tradotto da "La Révolte'' di Parigi, - Anno 111, --- n. 39, dal 16 al 20 giugno 1890.) Lettere polemiche sulla Spasna Nota di Redazione. - La 8JJL•zzalura in due di quci-;to hreye . a.1·tic·olo (o sta la. in eonsegut111za d'un errore dd per1ocl1co da cui l'abbiamo tradotto. T:amico e compa– p:no. che fa per. noi la ri<:c•r1..:a degli sc·1·itli di ::\Ialate1-1ta nella_collezionc de '·La Révolte>", conlinuando a sfog-liar– la, sé accorto solo ora c·he l'~rticolo, che ci i..rit'-lmiBt' pcl 11. 29 cli "Studi Sociali" eontinuava nel numero sus• :-:t'guen te, c·ol medesimo titolo e e-on questa avvcrten:r.:1 clella red:1.zìon< ': "Quesla. prtrle dell'artic olo fi l a c:on– l'iusione clc- -L J H'N•ùde11tc•, c·hC' enl stata climentica.ta rn·l- l'impaginazione·· · le Vacanze d lla Legalita La. mia. J.eltera. su la situazione spag-nuola. puh blicata. nrl Quacler110 n. 10 cli Giustizia e Liberta cli Parigi, - cui si riferiva, un trafiletto degli "Spunti critici e polemìd" in "Studi Sociali .. df'l 21 aprile 11. s. - aveva pili che altro il compito di richia– mare l'attenzione ,dei militanti sinceri della librrt;'1, sul fallo •che nella Spagna, retla. a repubblica l' governata fino a ieri eia una coalizione repubblicana .. socia.lista, si era fatta una politica reazionaria, c1e• strissima e. in certi <:asi, addirittura fascista. Detta politica. volta so11ratutlo conlro il protcln- riato della. "Cou[oderaci6n Nacional del rrrabajo'' - non bilanciata da riforme sostanziali e reali - a– veva lnasprito buona pari.e dei lavoratori, che a.ve• vano protestato, disertando le urne; cla cui il trionfo delle destre. e non per,ché avesse fatto fallimento H concetto di •democrazia. inteso nel senso migliore I socialdemocratici Ri dicono avversari ciel holsce· dol suo significato. Vi conreggevo altt'elìi qualche Tismo, ma restano, malgrado i ripetuti inni all~ inesatter,za erouologica di un articolo pre-ceclent.P ----~l,_._i.,.berJJL tro__p 1 • n il.ci. .a..r..e._n_c..h' 91 del 1irof. A. Tns<·a. sulla Spagna cli ieri C' rli ogg-i, di tanto in tanto qualche g-rano d'incenso alla ,,~d-lt~--,-s=e=n~zaacrim6nia e senza tìeisS117TIC"]_)Mrti , ~. , 1 Mn. male me ne incolse: 11 Tasca si é adirato ù tatura del proletariato". mi ha scaraventalo ·addosso diverse pagine della T•em,po arclclietro dei socjalisti da-vano a cote,ta rivista. irte cli note e cli citazioni. in modo -da tra• menz.ogna bolscevica una interpetrazione, se I>O!si~ visare e spostare le origini della nostra di.sctH:rnione. 1 Fra 11altro A. rrasca, 11er difendere .il governo spa• bile 1 più menzognera. ancora. Uù deputato france-~e gnuolo, cita l:l concPssionr ilel "volo allC' <lonnr·· ,ebbe a dire, - e qualche socialista italiano ebbe e la legge (ancora sulla carta) su ''l'insegnamento ..: a ripeter• in più d'una occasione, - che il periodo <' si moslra con ci6 un riformista meno esigente. (}ella dittatura corrisponderebbe alle "\'acanze deHa cli fronte a.J ~averno cli Azn.na e Caballero, del radi- cale Ortega • Ga,ss,et, il quale rimprovera a detto legaIHR.", cioé al periodo ril'oluzionario propriamente govflnio di non aver fatto nulla mentre rambientH detto. durante il quale l'azione dir,etta delle m::u;se era più che 1wopizio, aggiungendo: "Mni niun go•• non ancora soggethi ad un potere solidamente sta• ve1·1w dispos-c di una massa più docile e preparata bile ,si mani[esta anarcllicamente 111 tutto un paese, a ricevere la nuova formazione. E neppure ricordo. a traverso della st.oria, un governo più inetto e fa.ieendo opera di demolizione, di h'asformazione e di dissennato. Perfino i settori della destra. turbati ricoatruzione. secondo le necessita imperiose <tel dal'\a. loro secolal'e responsabilit:..'i., •erano n1ssegnati momento. ad accettare le norme imposte dalla rivoluzione''. Tas.c;n sosteneva e sostiene, che la 8ituazione O· CosI ,ecco cleriniti come "dittatura" quegli inizi di dierna della Spagna é eguale a ,quella del 1868-1874, rivoluzione) in cui i politi-canti vogliosi di poter& e cerea. cli spiegarP tale stato cli cose cO'l fatto che non l'hanno ancora cons'eguHo, oppure non hanno gli internazionalisti bakuniniani cli allora si clisin•• avuto il teinpo di ben consoli'darvisi e sono forZati teressn.rono della politica del paese, non vollero cli• fendere la repubblica contro il ritorno della mo• d'obbedire quasi sempre all,e inginÌ1zioni popolaTi! narchia. non vollero maudarre. malgrado il consiglio L'affermazione é veramente troppo audace, per non di Engels, nessun deputato alle Cortes, ecc. d'ire impudente. · Siccome gli anarchici <lei 1931 seguono le orme Vacanza <li Je,gaHtA significa vacanza di potere, e ~Iieti~~:;e~le~r~t~i 6 d~uii~•~s~eo~~i~~~i~~~~~i'p~~~nil~~i~~~\~ 11iente affatto dittatura. Quest'ultima si atabili1ce, al a ripetizione per "tener in eserci.zio le •masse", non contrario, quand9- uua nuova legalità di nuoTi usur• vogliono difendere la repubblica (1), il Tasca, coi patori viene a sostituire l'antka .. Che poi i dittatori stÌoi ricorsi, mette le mani avanti: se la repuh• blica sani travolta, la colpa 11e sar{L, non, della inca· non si. attengano sempre neppure alla legge propria, pacita di governo degli pseudo sodal•democratici. ana non esitino a ricorr,ere aU'arbitrlo pill ca.ratte· ma degli anar.cliici che avranno lavorato, magai'.i non ristico, questo non cambia nulla al fatto che nnzit- volendo, per la reazfone. . . tuto é proprio con la fine de11e "vacanze della lega:• No. questo gioco di .scarica·lmrile nqn deve più Htii" che una dittatura s·i.usta,ura. essere pewmcsso: a ciascuno le proprie rcspousa• bilita. E per giuùicare ,degli av'v·enimenti odierni uon .n vero rivoluzionaTio sa. per ·una lunga e dolorosa bisogna travi,sare o falsare la cronaca. di ieri. esperienza storvca che I~ rivoluzione, al)pena viene Nella sua replica Taaca si guarda bene dal por- asservita ad un nuovo potere, si ~rava per co&f. dire taro la minima prova .a sostegno della sua tesi. Dire che la i-e1rnbblica del 1931 ha ere<litato gli stessi stra·n,golata, perché ·i nuovi padroni l!la•ramio rOrzar 11 roblemi _ lotta contro la monarchia. contro il tamente -s,pinti a· ·ri'c01;rere a tutto ·1'aT·mam·entario di feudalismo. contro la chiesa, riforma agraria, ,ecc. Tepr~sion~. d:e,i ve cclii 'goverll,'i ,ed a rimettere co,i - "che già si ponevano in Spagna mezzo seco1o in p~edi molto di ci6 ~he .era. stato abbattuto, per !::s: 0 ~01 1 1 1 ~.a~i0St3:1~a vt~:r~:ir;ba:~ 0 ~~ioPe~ 11 t~ !~n~~i·!: ipre~aliers~~~.3: ~oro .volta. Ed é '3a.pen<lo questo c.11.e r~ion<' che anche l'Austria, la ,Germflnia, l'Italia il rivoluzionario si sforzerft s~p~atutto a .sa1vagnar• hannò, in forrfia 11ill aggravata - malgrado mezzo dare l'autonomia. locale più larga, a rlv-endi,care per sec_olo di ·app'licaziono in g,raucle ·stile çlei meto,,ii che Engels consigliava agli internazionalisti della tutti ·e pe1· ciasc_uno il diritto di libera iniziativa e· 1' :repubblica _ gli stessi probleJD\ che ba la S.1i;, di. Hbei:a esperimentazior~e, aù·opuorre. clo1•unque rtn. gna <li oggi. ··, dipendenza all'autorita... ~ ..;.; Bisogna tener conto, poi, del fatto· che la S_paglla Con la !in e ·cJ.elle .vaoanze,-della lega lita avremo ùon é · stala percossa da·! f!agèllo ·della" guérra, che Crr\·, 11eg'lf. a'itri· 'Stati 'una·. situazion·e rivoluzionaria. anche H principiO' d-ella fiue tleHa rhr.òluziou.e ste.■sa. __ . . •1.':- , Il nuovo potere, lo prevediamo, a vra quasi certo a..i principio dei riguardi per quella folla da cui deriva (I) 11 tentativo di ,Sanjurjio fu sventato claA"li opci-ai dr-li:! e•. N. T., prnclamanclo, eom'rra. stato il<'lihC'l'alo in 11re>cc>r!P11Za, lo sciopf'ro generale>. ll punto l'ondanwntale della controversia é que-– slo: J:• Credo il Tas<:·:c clie applicando la I.altica 8ocialista, anziché quella anarchica, ne.lla Spagna di ic•ri. la situazione del nroleta,riato spagnuolo sarebbe oggi migliore'? - 2.-0 Negli Stati, dove si é fatto sociaHsmo in pieno, la situazione odie·rna é migliore rii quella della Spagna? Tasca non ha. rispoelo e non rispondcr:i a queste~ domande; il cimitero marxista rhe lo ~ irc·oncta glie· lo imp('l(lisre. In o~ui modo, nell·attesa, io cerclter6 di provair~ che la Rituazione delln Spagna odierna é migliore che non fossP nel 1868: rhP é migliore anche ll<'i con.fronti di altre nazioni, e che ri6 - ne prenda 1}ota il 'rasca. - é dovuto al metodo, o, se "metodo·· é parola hnpropria, dir6 alla tattica, alla scuola. Dll.-ll'Chica. E' facile •dimostrare 1 che hj situazione politko• ~oc-i-a:-I c--dffla -~n-n. eH-03-¼f tw-ttett--te•»·&JH-1 conto, come vuole il Tasca. delle conquitste sociali che, sopratutto in materia cli orari di lavoro ba, per chi lavora, la sua importanza, - é migliore di quella che non fosse 110! 1868. c•é colà - sconosciuto ai più, anche a. quelli che v.-111110JH~1· la maggiore - 11n !"nperbo movimento _proletario anarco•sinclacalista. che 1 oltre ad essere la più forte organizzazione di classe, possiede una .:;tampa importante: due quotidiani, prima degli ul• timi. avvenimenti. e cioé Solidaridad Obrera a Bar• cellona (che esce <la qualche giorno con norne cam• biato) e c. N. T. a Madrid. e una. infinita c1i setti– manali' e riviste. Una fitta rette di a.tenei e di scuole Jibel'tarie coprono quasi tutta la Spagna. •raie movimento di massa riempie cli sé tutta la vila polilica•sociale ,della Spagna; e di fronte alle relativarnente limitate sezioni della 1.R Internazio- 1)ale la differenza é sostanziale. Nel quotidiano icLa Tien-a·· di Ma<lrid. rlel 2 sellembre 1930, il suo di– rettore Cervantes - Canova:.;. che deve conoocere la. Spagna per lo meno come Tasca, scriveva: "Nella $pagna il sindacalismo. l'abbiamo eletto ripetute Volte, ha un grande avvenire: oggi stesso. senza il suo concorso, é impossibile 1a vita norm~le della repubblica·'. "L'Heraldo" di MacJ,rid. del 4 agosto 1933, diceva nell'articolo cli fonclo: "La C. N. T. continua ai mar• gini della poliUca; la potente organizzazione -operaia. 11e9eu110 pu6 disdegnarla'". - "El Debate" del 30 maggio 1931 annotava: "li vero problema della Ca– talogna é oggi' il sin<laca11smo ·organizzato; queSt8. forza raggrnp11ata nelle file della 'C. N. T .... quesli 500 mila operai preparali a qualsiasi violenza, Que· sta forza consiclerevole 1 la unica verament~ 01·~a– nizzatq, pianta in Catalogna un gravi8simo problem1 sOciale ed econoinico··. " . :') Lascio ai letto,rj i commenti del caso e continuo. :N'on s•eguo Tasca nelle iSue divagazioni: il "diché'' ,del perfetto rivoluzionario comunista lo conosco cla un pezzo. Secondo questo contano solo i movimenti che riescono, quelli che non Tiescouo sono contro• rivoluzionari; e nell'attesa del movimento certo del· la riuscita, non :si fa 11ulla 1 si lascia ljbero passo al fascismo; libertt'i, civiltf\, progresso son roba da piccoli borghesi.,. Sono i clue meiodi, i due programmi 1 che bisogna esaminare al :lume dell'esperienza, quello socialista e quello anarchico, onde evitare, ee é possibile, pel' l'a1rvenire gli. ,errori del passato. Pe1· i socialisti la violenza, 1o sciopero generale, l'insm•irezione, :le bande armate (quanta. ironia si é fàtla. e· ·si ·ra. su quell~ di Be nevento!) era roba {'fa pazzi. Per Nenni il mer:ito princip8.le ·di ·,~ ura.ti é. ·qneno ·.cli aver .,spazzato via ,d all'Italia~ 11i no me del .1 .. narxi~p10, le:)lh1sioni .~el so.c.iaHsn\Q- .b.akuniuia• .1~9::,Ir.:~1:a., ~cl~ll!} TiY.o.Jt}zJ~t~i ·e_ra.trama~~taia p~· sern• pre: bisognava lae,ciare libero il pais,so all'evolu· zione: 1'avveni1re de.I socialismo era fatale, inc7ita· bile!

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