Studi Sociali - anno IV - n. 28 - 4 dicembre 1933

6 Spunti critici e polemici NEGLI INGRANAGGI DI UNA POLEMICA. - C. Ben1er! continua, ne "L'Adunata" del 23 settem– bre u. s., la sua polemica con l'Unione Com.uniata Anarchica fra profughi italiani a Parigi, di cui par– lammo g!a da questa rubrica in numeri precedenti. ·E •la. continua, purtroppo, con lo slesso tono con cui l'aveva iniziata, reso anzi phi ·aspro e irritante, com'era prevedibile, dalle anteriori ritorsioni pole– miche, cosi deplorevolmente ecceasive anch'ease, dei suoi contrndditori. . Qui non ce ne saremmo più occupati, se Berneri non avesse inserito nell'ultima ~ma.replica un accen– no, che c'interessa dal punto ùi vista dei principii, a1 "pericolo che una Unione Anarchica possa easero volta verso l'investitura di una qualsiasi autor!ta per trattare da potenza a potenza cogli organi corrispon– denti dei partiti affini". Egli se ne appella a Gal– leani, di cui appunto adopera alcune delle espre:,3foni citate. Ma il nostro Galleani. avversario irriducibile ùel– ror~anizzazione e su ci6 in dissenso con noi, era perfettamente logico. Pei- lui l'organizzazione, come J'inteucliamo noi, era gin di per eé una manifeata– ziouc autoritaria; e quindi é RJliegabile che ancbe nelle possibili trattative fra organizzazione diverse egli vedesse qualcosa come una "investitura di au– torità da potenza a potenza". Questo per6 non ha ragion (li temere qualsiasi anarchico che, come n{)i, consideri invece l'organizzazione anarchica come una imJJrescfodlbile necessita per la lotta ed il movi– mento, -- ollre che per tante altre ragioni d'indole rivoluzionnria, - anche per sottrarre ,quanto più é poosibile Il movimento e la lotta medesimi alle in– fluenze autoritarie dell'ambiente esterno ed al– ti-esi per combattervi le possibili tendenze autori– tarie interne. Noi non riusciamo a vedere che pericolo co:1ti– tuiscn. il fatto cosi 11aturale di event.nali rapporti fra organizzazioni che hnnno l'l'n loro qualche, a.ffi– nit:i irleale o cli pratica- immediata, e sono costituito da Hlementi che la condiziono di proletari, !li perse– ~uitati e di combattenti contro il fascismo, contro il rapitalismo e contro i poteri vigenti pone dalht stessa pa.-te della barricata di fronte al medesimo nemico (1). Se ne sorge !"utilità o la necessita, altrettanto natura.le é che tali rapporti avvengano praticamento attraVerso gli incaricati di ciascuna organizzazione, per solito i loro organi esecutivi, - specialmente se si tratta di organizzazioni un 1>6 ampie o non esclusivamente locali, - sia che essi abbiano potuto, com'é da augurarsi, prenvvisare e rrteT]lullnTErhrtempo-tutti 0 H • sooci-a-t!, . I'); be ab. hiano ctovuto per qualche ur.zcnza improvvisa inter– venire di propri-a iniziath·a. fn ogni modo sarebbe iugit18to e 1rnerile pa.rlare di "autoritarismo" per le orgnnizznzioni auarchiche, poiché queste non danno mnl ai loro delegati nn lllundato deliberativo. Questi 11011 devono i;tnbilire o ùcllbcrare 11ulla, ma ·solo dh;culere, dire 11 parore proprio e dei compagni di cni hau cognizione,- e ~iferirc. l loro pareri, parole otl atti impeguano sol– tanto loro cd hauno sem1ilicc rnlo1·c di prnpO<ite. ehc i conssocinti posaono poi libera.mente accettare o respingere, in lutto o in parte. SEMPRE SUL CONGRESSO DELL'UNIONE A. NARCHICA COMUNISTA FRANCE-SE. - Un com. nagno che firma "Mario" batte anche lui addosso all"Unione Anarchica Comunista francese, a propo. sito del sno ultimo congresso, nel periodico "La f.,.1nterna" di Marsiglia, n. 4 di Ago8lo. L-e criticho non eono completamente ingilrnt:ifi– <·ate, lo ricono:-;ciamo. f..1e d( lil,erazioni pres-0 al con– gr-esso HOlJO troppo vagho, impreciHo e si prestano t1uindi a.cl e,;.;erc interpetra.to ma-le, specialmente quando, com e il c:r itico "i\lario", non c:i Hi sforza a 1·0111vrondero la situazione di:--a;:.iat.a dei compagni franceH.i ma ~i pane contro di loro c·o11 la lancia in res-ta. dell':H·versione preconeeLta ad ogni or.r;a– nizzazione. Cosi "Mario·· finiijce col !.liventare in– giusto, pur senza falsare il Lesto delle deliberazioni prese dai compagni del,1'\'.. A. C., m[1 derlvnndoue delle conclusioni esagerate. rhe sono del tutto il t·ontrario delle inteuzioui di coloro elle quelle delf– berazioni formularono eù a.ppro,·arono. ,Certo, quel voto per 1111 ··fronte 1·.Jmuuc lea.ìe co11 tutte le organizzazioni sindac:ali e coi partiti di sinistra'' contro il fa~cismo, é int'eli,~e- a:igai come dizione, 0111 derivarne l:t intenzione di fai· blocco addirittura coll'attuale J}art.ito cli governo che do– mina la 1;~rancia e urns~nern i .l\1nl'occhini, gl'hulo– einesi e i rpuni8ini. c-ome fa "~'l,11·io" c·i i-se-mhr:l \'olor llare alle parole un sit:;nifìc:llo cht" non hanno e 11011 possono a,·ei-e in b1)cc·;t di :n1nn·hic-i. Quantlo sono degli anarc:1.iici ehr llill'lauo di :·rontP comune di lolla, 110n .;j pult n on illtC"lltÌPn• . .;11\ tene11u della J!)tta ctirrt1;1, di tliazzn. 1><11,olart• e 1,roletari:.1, con mozzi d'a:,;ioue l·he, 1rnr JlOt('tulo o:;scrf' 11: ,rn.ti anche tlag-li altri, non i-;iano in eontraiiio eoi meto.Ji liiJer- 1ari H rivoluzionari lloll'a.nan·hhnno. - il ehe del (1) Qni 1,arliamn i11 li:11•:t ,li 111:11Ssima; t·hl! i,oi 11,m s,•1111u·,· ,. 11011 rulli i l'!lJ)J)OJ'li, ni· con tutti, ~onu con:--1i– ,-.:-lia1Jili.1\I (·ontra1·io, s11C'SfiO Jl081:iOnO ('~serd ragloul rli 1 nunrtnnit:'t. e> di U\lti<·a., d1·<--o~lan7,<' ,li t<'m110 ,.. tli luoµ;n, talvolta. perfino mot.ivi pcrson:tli, chf' SJ)inganu a rcspin– g, rii, in HJ}fl<•i(' quanclo si:'!. f'Yith'nt,• 1111:1lc-hc impura n1:1- 110,Ta J)(1lil krt di f'Ol01'0 r·h(• ~i• li•· f:tllllO inizi:111,1·i. STUDI SOCIALI resto é implicito ne-Ila i-iserva ùell"U. A. C. di man. tenere nella lotia "piena ed intera la propria auto. nomia''. Neppure noi abbiamo troppa simpatia per coteste formule di "front"e unico" o comune, purtroppo ado– perate spesso dai 1ioliilcanti per clivillere ancora di pii\ i! proletariato o per pascerlo d"erba ti-astulla. E gli anarchici francesi, 3econdo il nostro parere, invee-e d'inseguire il sogno di unita troppo generali e vaste, destinate a restare volo platonico, fareb. bero !orse meglio a proporsi lo scopo più modesto ma più urgente di un avvicinamento maggiore o pili .fraterno fra di loro, divisi e frazionati all'ec– cesso. Ma non bisogna, nel contempo, esagerare in pessimismo e screditare proprio queìli di ·loro cho si sforzano come i compagni dell'U. A. C., di fare qualche cooa e di trovare nua soluzione possibile per rianimare il movimento anarchico francese lnoltre, si facciano• pure tutte le possibili c1.-iticho agli atti o manifestazioni cli queRta o quella orga– nizzazione anarchica, ma per migliorarla e renderlo più efficiente, non per negarla, respingerla o cli– struggerln, rome paro vorrebbe "Mar!o": ·__ · poiché, chEX!ché si dicn. la di3organizzazione e il polv eriz. zarnento all'infinito delle iniziative, o porta.no alla pili desolante iuattivitit e impotenza, o determinano prima o poi forme ancor più imperfette <li organiz. zazione coi peggiori difetti di accentramento anti– libertario e di autoritarismo. UN FASCISTA CHE, PARREBBE IMPOSSIBI. LE, HA RAGIONE LUI! - Ci riferiamo a,I faacista Fiorino Da.lpadulo che, est$endo stato trattato da "ex anarchico" da giornali concentrazionisti di Parigi o d'a.ltrove, ha protestato in nn fog1io fascista di non essere stato mai anarchico, ma "soltanto m1 sindacalista e nient'altro che sindacalista". Il periodico sindacale riformista "L'Operaio Ita– liano" di Parigi, n. 237, dei 7 settembre u. s. ha l'aria cli non credere a quelln dichiarazione, di pi– gliarla per un inutile gioco di parole da "paglietta'', come se 8i11dacalistn, o ma~:1ri sinùacalista rivo~ luzionario, e anarchico non sia.110 in fondo che zuppa e pan bngnnt.o. Ha torlo "L'Operaio Italiano" otl ha ragiono quel Fiorino Daltl8cl11lo, - o noi anar– chici abbinmo il piacere di riconoscerlo. perché nou pu6 non farci piacere il poter dimo'ilraro che ·u11 fascista di que-1 gonere non ha fnlto mai parte della nostra famiglia.. Purtroppo anche noi anarchici al>biamo ùato al (asciAmo la nostra parte di rinnegati, benché in numero infinitamente minore a qualsiasi delie altre forze politiche sovversive, - si pu6 dire proprio ~ · o..s..t.r· 11 x" i possono ,onta1~ suHe--d·ita, - e sarebbe puerile formalizzarsi per un rinnegato di piii o di meno. Ma Insomma, senza formalizzarci punto, il fatto sta che non eolo il Rignor Fiorino Dalpadulo non é stato mal anarchico, ma era un avversario degli anarchici anche quando facova Il sindacalista 11 puro", o q11ando si dicevano "sindaca~ Hsti 1rnri" quei seguaci del aindacalismo che non volevano essere ro11f118i con nl"Ssun partilo, l'anar– chico r-om1n·-erio. 11- Dalpaclulo rra un 1:iindacalista non anarchico, anzi pinttoato antianarchico, come gli interventisti Conidoni e Ral'ni, e come i futuri ras-cisti Olivetti. Ciardi, 1\fasotti, ecc. con una spiccatfl tendenza al 11oliti<'nntismo, anche in quel tompo lontano: 1111 polltiea.nl.ismo dPma.gogico roaao ncc~o. che si op pone,·a al politicantismo utilitario rosa paliitlo d,._.i riformiati e tlel confedcralisti più per rivalitfi. con la bottega di fironte, .che per differenza reale di l,0nvinzioni e di opere. ·J.:articoiisL1 dc "L'01leraio Italiano•·. che l'i 1rn1·1• poco al corrente del passalo movimento sindacale italiano. o per lo meno del Iutto dimentico c1e,11:t SlHt storia (egli pn.rla di nn "Comitato Sindacalo Italiano'' invoce che d-ella ''Uniolle Sind,11·alo Ita. liana.'") ignora c·he fra ranarrbismo (}(I il :-:in-lac~– Jismo v'é una cliff-erouza. Hdst..unzialc r non ~olo ,Jj parole: ('I Pbc, specialmente in Italia, i due mo\'i– menti han Jll'OCl'dnto s-c.m1n·e :-teparati. <:On !:lt>ir:cat:t fisouornia lll'Opl'fa, anche se molti loro nomini si sono u·ovati occa.Hionalmon1e a Ja,,orarc insieme sul terrc·no tomuue iii classo e rlell'a.zione diretta. IL SEGUITO D'UNA DISCUSSIONE INTERES. SANTE. •-- Contiuuiamo a f:nht da fjccanaai nclJil disc11ssio11r. l'ra. un rompagno JI0SIro che firma Com. Lib. o la rC'-c.la.zione dPll'''Avanli!" òi Parigi, 01·~ano ùci massima.listi, !li cui ci siamo occupati nel 1111- mero scorso cli "8t.udi Sociali'' por rilevare rJualche eiTore di. .. vocobola.rio <li quel 1~ompagno, a J)rn– nosiio cli rep11hhlit,1, rlemoerar.ia, rlittatura, ecc. E~li cont.inu:.i. la. rl i8rnssione nel n. 14. de11'8 ot. iohr<' 11. s. del sud,detto periodico; ma. questa volta la ronl'nsiono ling-11isti<:a. fa ~1pJlt:1w <"a.poli110in 1111 paio cli righe. fqucl ro1n1,agno ha l'aria di 11011tiare impor1nnza. nlla fllHBtione- di parole), o !i,·iluppa invece più touc-rct.am -cnte il suo concetto, che é nuche il nos tro e 1log ,li anarchici lutti in gc·11eralC', -d1e uno dei primi u1ti della l'h•ohtzione, a.ttraver;;o l'insurrezione trioufantr, d-evc o:~sC'rr. quello di e– s-propriare i <·apitalisti dei mozz.i di produzione <· lii scambio e dar mano subito alla tra5"formazione r ricostruzione sori.aie su bnsi Jlh'1 liben.nrie od n~mt– litario, - senz.a :tt;1letlarl:' dm :ii formi un ~o,•erno 1,er arfidaro nel ,,sso 1.a,lc compito, poiché. qualaiar;i ~o,·erno o non ras~wlvr1·ù arfot·to o lo assolvoi-6 a. proprio vantag·gio e della. casta parassita.ria r·1ie si formera attorno a lui. Ahbiamo cerr.ato invano nel commento della reùa– zion-c massimalista una obiezione seria a queata posizione concreta, o la. dimostrazione eh-e non :,in possibile que'llo che dice Com. Lib. La redazione– se la ,!nva col trattarne le idee da "vecchi e sup-e– ratissimi motivi ideologici della teoria anarchica" e coll'aft'ermare la impm-·i,,ibilitii "di rovesciare un alstema senza sostituindi1111 · nn altro, senza par;– sare attraverso un pi?rio-:lu più o meno Jungo di transizione e sistemazione·· n'..!I quale sani. nece:1tm– r!a la dittatura <le!.pr.-lctaria!o. ·•r,:: impossibile (in. siste) da un giorno all'altro cambiare la struttm·a sociale di tutto un sistema e sostituirgliene nn al– tro''. Ma Com. Lib. non pa1~lava. di edificare la nuova societa "eia un giorno atraltro"; egli parlava del fatto materiale dell'espropriazione della ricchezza, che può benissimo operarsi nel primo breve periodo insurrezionale, e di dar mano, cominciare ·la rico– struzione ritrova, ii" che pure si deve e pu6 iniziare subito, senza. pretendere (s'intende) di ultimarla "da un giorno all'altro·•. Si procederà nelht rico– struzione meglio e prima che ai potrà, ma ne•Jsuno• pretende l'impossibile. L'importante però é cli met– terci mano subito, Sf'lli::a aspettare la manna del governo, e sopratutto di c:reare subito, durante l'in– sun-ezione o immediafamente dopo, il fatto compiuto, dell'espropriazione, cl1e to.:;lierft ogni ragione o pre– testo cli ricorre1:e alla non mai abbastanza depre– cata diliatura, cosidetta del proletariato. Ma da que– st'orecchio il massimalismo non c:i sente. sorl~O come suo cugino il bols-c-evismo! ANARCHICI ADERENTI ALLA CONCENTRA. ZIONE? - Nello stesso numero succitato clell"'A– vanU!", la redazione, nel riapondere a Com. Lib., allude incidentalmente a "molti anarchici" che sa– rebbero rimasti aderenti alla Concentrazione Anti. fascista anche dopo che i massimalisti ne sono usciti. ,Ecco una cosa cl1e, Cbme suol dirsi, ci esce dn un fianco! Che degli anarchlci, e "molti" })er giunta .. stiano nella. Concentrazione, non importa se entra– tici prima o dopo dei massimnll:;ti, non lo sapevamo ecl anche ora, francamente, 110!1 lo crediamo. E' sicuro l""Avanli! 0 ' cli quel che dice. o 11011 piutto:--;to é vittima cli qualche equi,·oc-o o di informazioni sbagliate? Oppure scambia per ' 1 molt.i" qua,lrhe ec– cezione individuale ed... originale? \.'f)ro e che 1;i potrebbe essere involontnrinmente aderenti alla Concentrazione, 1rnr l'adesione ad essa di qualch~· organismo cui si appartenga per l'orzate ragioni <ff lavoro .o magari er ualch n c I it•· ·u > r·o ·e rii' lotta, che noi per6 non sappiamo quale possa ~– sere. In ogni modo, si tratterebbe sempre di qua:~che caso del tutto sporadico o individuale. più o meno, scusobHe o criticabile; e l'uA,·nnti!" l'n. molto male ad esage1·nrne la portata e a generalizzn.re . Di certo, ripetiamo, l'organo nrnssimalista .si i,ba– g·lia di grosao: quei "molti amn·chici'' non esji:;tono~ o si riducono a quakhc mia-ero e inHigni[icante fiore solttal'lo c-he... non fa primavera! CATILINA. LA 'l.'0::llHA Hl ;\L\LA.1'}:S'J'A "Il Risveglio Anarchico·• di Gi.,evra, n. 881 del 9' settembre u. s. pubblicava questa laconica corrispon,. denza da Roma, di Elena Melli: «In questi giorni é stata fatta la tumulazione della Ealma del nostro indimenticabile Errico nella tomba che ho acquistata per lui. Si trov.1 al riquldro 30mo~ terza fila, tomba n. 20. E' sem,pli-:issima: una pietra rettangolare, con solo il nome e cognome per in. tero, a lettere alte 11 oentimetri; data di nascita. e di morte, a lettere di 4 centimetri; e una fiorera· con la sua fotografia di smalto incassata». Uno di noi ha riCèVuto all'incirca ta ".;tessa coc municazione. La tumulazione é stata fatta il 3Q' agotto u. s. La to-mba si trova a sinistra della co. lonna s.pezzata, pre-ci.-samente dietro l'ostario. La· pietra rettangolare é leggeramente inclinata. Il nome· e cognome, per intero, e le date sono in lettere di" zinco. La compagna E.lena Melli che negli ultimi dodici' o tredici anni di vita ha assistito cosi amorevol. mente il nostro Errico Malatesta, creandogli attorno– il tepore del focolare domestico ,. permettendogli di. go-dere almeno nell'intìmitil della casa e della fa,. miglia quel p6 di tranquilliti c·h'"ra ancora possibile· in mezzo alla tem-pestosa vita italiana e sotto le– pertecu.zioni inquisitoriali del regime fascista, é riu •. tcita con la sua tenace volonti il provvedere che ì reati del nostro caro scomparso avessero una se– poltura degna e durevo-le. Poiché ella é stata aiutata, in quest'ultima opera d'amore, dal concorso finanziario di molti amici e– compagni d'ogni dove, ci prega di farci interpetri presso di loro della sua piLI viva ricono seenza. o•a1.. tra parte noi crediamo d'interpetrare, a nost.ra volta, il sentimento dei -compagni tutti nell'esternare ad· Elena MeMi la maggior gratitu.dine per tutto quello– che ha fatto, perché un giorno ci sia permesso al. meno di portare un saluto ed vn fiore tul breve spazio di terra sotto il quale il corpo di i:olui che– fu Errico Malatesta si é ricongiunto alla universa:. materia.

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