Lo Stato Moderno - anno V - n.3-4 - 5-20 febbraio 1948

LO STATO MODERNO 53 lica », è poi eufemistico dichiarare che « questo magistero pastorale non può essere accusato 1 di politica »: non si vuole forse influire sulla scelta cli uomini che hanno un mandato politico? E non è compito specificamente politico dirigerne la scelta? Ammesso questo, è ,prevedibile: 1) che le « Dispo- - sizioni » del Cardinale Schuster influiranno, elettoralmente, come un efficiente appoggio alla Democrazia Cristiana; 2) che sarà ingenuo d'ora innanzi levar meraviglia del fattd che i sacerdoti in quanto sacerdoti facciano aperta propaganda per il « competente partito ». Come -implicazioni più lontane, 'è da chiedere alla Chie– sa se essa intende il Concordato nel senso lche le 'liste elet– torali debbano,- per poter essere ,accreditate dinanzi ali'o– pinione pubblica, ottenere una sorta di imprimatur dalla Chie– sa: ciò che oggi tocca ai comunisti, "cl.omanipuò toccare ai fautori liberali, poniamo, del regime cl.;separazione, e "quindi di revisione •del Concordato stesso. Non siamo poi 'cl.iquelli 1 che credono la Chiesa così igna– ra delle esigenze del liberalismo mbderno, da non essersi po– sta essa stessa, prima di emanare 'Ì:lispos-izioni di tale 'gravità, alcune questioni fondamentali: sono lecite pressioni di carat– tere soprannaturale sulla libertà cli coscienza politica? Non andremo incontro, per un_lato, a rivolte della libera religiosi– tà clell'italiano nwcl.erno, rivolte - inevitabilmente anche se impurmnente - coalizzate alle forze del deprecato « materia– lismo» comunista; e per altro ad un conformismo morale e LA Felicetta « la rossa » è quella bella ragazza accusata di avere, qualche mese fa, ucciso un giovane democristiano che attaccava mani.fosti elettorali a Roma: durante il suo soggiorno a Regina Coeli sembra che un agente di polizia volesse al– zarle le gonne a farle cose di cui tacere è <liscreto; siochè, giuntane notizia oltre le mura del carcere, la questura del– l"Ucrbe(che non ha ancora presa la buona abitudine di chia– marsi « Città di Roma » come ·da noi democraticamente si usa) stampò un comunicato, che io ho letto nel « Messaggero », dicendo che Felicetta era tuttavia vergine patentata, e lo sbirro punito. Come apertura elettorale, l'episodio mi sembra carino, e qui lo narro perchè non ce n'è di migliori, i quattro morti di Puglia rientrando nelle classiche disfide di Barletta, così come le col:ane di vituperi che i caporioni dell'uno o pe:l'altro partito si sono offerti per cotillons, durante il carnevale, salvo a pentirsi in quaresima, con baci ed abbracci in democratica « tregua ». A gara con la storia di Felicetta può concorrere solo quella dei funerali cattolici di Raoul Palermi, la quale peraltro ha confermato l'opinione diffus;ciche in una repub– blica di « compari », quale si avvia ad essere la nostra, le più straordinarie alleanze sono possibili, e la Chiesa e la Masso– neria scozzese possono andare sottobraccio, -recitando le ot– tave del Morgante (c. XVJII, st. 114-116) che dovrebbero es– ser prese come inno nazionale: ... -io non t'ho domandato, se se' cristiano, o se se' saracino o se tu credi in Cristo, o in Apolline. Rispose aUor Margutte: - A cl.irte! tosto, io non credo più ,al nero eh'al!'azzurro mà nel cappone, o lesso I() vuogli arrosto; e credo alcuna voita anca nel burro... sociale di pura ·vernice, ad un « ftmziona/ism.o » morale e poli– tico, che finisce col lasciare ancora più -gravemente minacciata . la Casa del Signore e insieme più fiacco e 'malcerto il costume palifico italiano? •Non dubitiamo che questi o altrettanti dubbi si siano presentati alla Curia milanese pri,na che a noi; e che solo il tim.ore di un pericolo imminente ecl estremo abbia con– ;igliato cl.i oltrepassarli, per entrare decisamente sul terreno della lotta politica, Qui si fa evidente >ilconflitto tra una mi– naccia presente e un dovere eterno: minaccia che si prevede riJolta alle condizioni elementari :di sopravvivenza cl.elleisti– tuz-io•1icattoliche e dei loro rappresentanti, dovere etemo cli non -immischiare mai nè compromettere nella lotta terrena un potere soprannaturale, col rischio cl.iinaridire l'iniziativa stes– sa e ·la gratuità della coscienza religiosa. La Chiesa ha scelto di parare immediatamente, con le armi dell'eterno, 1 un pericolo terreno. Per gli ossen>atoridi un 'fatto ,storico, il pas– so del Cardinale Schuster è ·estremamente eloquente: esso palesa, meglio di molti analitici avvertimenti, 'il giudizio de/la C hii.esasulla attu.ile situazione internazionale. Quanto alla coscienza liberale, essa, pur facendo 'la parte che 'deve alla storicità della Chiesa, non può non mettersi in una situazione di allarme, dal momento che la Chiesa non si limita oggi -a raccomandare agli uomini di 'regolarsi secondo coscienza, ma prescrive già _inanticipo alle coscienze il ·contenuto stesso del 'loro dovere. MARIO SANDRI E' APER1A ma sopratutto aie! buon vino ho fede e credo che sia salvo chi gli crede. E credo ,ieUa torta e nel tortoello, l'uno è la madre e l'altro è il suo figUuolo, e ',! vero pat1'rnos~ro è ii f-ega.tevzo ... A metà febbraio, data in cui comincio a scrivere, il pano– rama è tranquillo. Quella gran paura del comunismo, se don ·Palmiro farà cessare scioperi e prepotenze varie sino a,l 18 aprile, sbol:iTà gradualmente, e c'è da far conto allora su di una buona affermazione del « Fronte » socialcomunista con an– nessi e connessi di accademici fascisti, qi letterati laureati da Galeazzo, Polverelli, Bottai, ecc., aspiranti <lirettori e redat– tori del « Nuovo » Corriere della Sera, di generali che non hanno mai vinto una battaglia, e di attrici. Gran caute:a e nervi a posto, acqua nanfa a tutto spiano, strizzatine d'occhio ag:'inteJ:ettuai:i e industriali di centrosinistro, e all'ombra della testa di Garibaldi il colpo sarà fatto. Gente fina, i democristiani sono inquieti e scontenti di do– ver rappresentare la « reazione » borghese contro il popolo, e ·hanno un bel dare un'occhiata ai loro compagni di bordo, il garibaldino di Spagna Pacciardi' e gli enfants-gdtés del socia– lismo mondano, Saragat e Ivano Matteo: non si sentono sicuri. In Italia, i preti, sono l'unica tradizione superstite, e con mil– lenarie radici; ma anche il Decamerone, gran libro, fa sempre testo, e se ci saranno fitte schiere di zoccolanti e disciplinati elettori, molte altre potranno soggiacere alle tentazioni del Maligno, e votar per i gesuiti wssi anzichè per quelli neri. Per fortuna della D.C., le destre monw-chico-fasciste-qualun– quiste la coprono impersonando la « reazione » schietta e im– pura, ed essa può presentarsi ancora - legittimamente -

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