Lo Stato Moderno - anno V - n.3-4 - 5-20 febbraio 1948

94 LO STATO MODERNO RAS:,EGNA DELLA STAMPA ESTERA Una Commissione disgraziata La Oomrrùssione che l'O.N.U. ha in– v'ilato nei Balcanoi per oon/rollare g1i drn:-identi d,i :frontiera tre la Grecia e i suoi VliaiJrui settentrionati non sembra avere un destino fortu,nato. Senoo un mandato preciso, mutilata nella sua composi2lione per d'asse!Ula dei de:e– gati dell'Europa orienta.le i quali hanno dich:arato di non voler partecipan-e ai lavori de:la C:mmJssione, il nuovo or– gano dell'O.N.U. era destinato a riuscire sgradito a tutt:. Non ha il fuvore dei grooi di Atene oerchè, pr.:,vo di un ef– fet;t,iv,o potere risdliu ti v,o, esso si deve limli.tare esclus;vamente a fornire dei sugger:menti ali' Assemblea Generale. Cosa che il governo di Scdlu1is non vede con, piacere per 1e comPl.:cazioni inter– naziona,:i che ne sorgono. Dii questa o– pinione sj fa mterprrete il Messager d' Athènes del 28 gennaio aifi:fermando che « i.a disfatta evervvua.te delil.a Grecia n-ehl.a ,srwa totta sigm!i,ficherebbe Ila fme deli:e Nazi,cm,i Umte .... E' dovere di .tuVti ooL:m> che ,armano ,zn Grecia ,e ,a llilbe,rtà non oo!o_ di ,ai1itia.re ,matertòai1mente ta Gr~ia ma ~Oln'a ttutto di sOlitemer!a mo– ralmente ». D'altro canto ~ composi– :llicne a base strettamente occidentaJe deKa Commissione, i,a porta a prendere delle r:soluzion1, prive di efl''caaia è ve– ro, ma forse per qu~to ma;gg'iormente ilITiil:a:nti per le nazioni si.ave che con– Jlilllano con la GTecia. Il secondo ra_p-– porto :nviato da,JJa Commiss'one all'As– semblea generale, alla fine del mese di gennaio e n~ quale era ape,rtaml:>Ilte stigmatizzato l'atte.ggiamento bulgaro e albanese, ha causato l~mmediata e vio– lenta reazione dei Vicini de!Jla Grecia nonchè del govemo di Markos. L'uf:fii– oioso j,ugoslavo B()lrba ha accusato ;,l 3 flebbraio la Oomimissione di essere « un mezzo di ,aperto ~wte-rvènto degii Stati Uroiti 1'n Grooila ~; e il] quotildiiano a:ba– nese Bahskim. in un artiCO:O dal tito– lo: « Azioni irlegali di una Oommissione iL!egale • aMe,i,ma in data 2 febbra'.IO: • 1 !a Gr.ecila ,è rpielna id1il s,vie anglo-ame– ri.ooine che, masohera,te ,da osservatori e partamdQ 1.ruf)le ,wro macchine l'in,çegna deili1e NG2lilcm.i Uniite, ,si •,mu,ovono libe– ramente rocoog-!ierulo tutte !e infor– mazilOlni di cwi hamin-0 b'isogno ... Un ,/11'an numero di pr,ovocazwrv. sotto ta guida di agenti am,er'i.'canj sono state svoLte oo.wtr,o l'AU>am,ia, dopo l'amvo debla pse-udo-com,m,i,ssione >. La CommissiOl!le svolge Ìlll tal modo una fulllziOlll:e d: cuscinetto Jira Je girandi pO'tenze, desiderose di non compromet– tersi a fondo neli'alffa,re greoo. L'e!ogfo che il Messa,ge,r d' A thènes del 25 gen– naio ne fa dicendo: « La, Commi0'sione è pa.zienJte e vig&ante », ha un saoore ir0- nlco non fuoilmente trascurabile. La sorte del Continente nero E' ooto che Ja poli41ca oo:omaJe bri– tanni'ca si sta orientando illl questo im– me.diato do,po~ern-a secondo una nuova ooncerume stra,teJ()ica. Aif.llieivoli tasi la in.flluenza britannica neJJ'Estremo Orien– te. costituiitasi in republlléJca indipen– dente la Birmania, sottratta a-1dorrnnio diretto 1'Lndia, il centro dell'impero bri– tann,:co sembra si vaida sp0stando nel– l'AJlrka centraie, su11a linea Sudan– Kem'a-Sud Afrilca. Il pro]:,]em.a è acu– tamenite studiato dal noto commentato– re sovi:etJ.co , ma,ggtior generaile Ga,:ak– tionov nella ri,v,isita Qulindicina,le uffi– ciosa '.temPi Nuovi. Dooo av,ere esami– nato t~u111i arbi.coU-ideltla stampa bri– tannilca degLi u1t.:imi due anni sull'ar– g:m,ento, e dopa avere elencato quel'.! che eg!,: ch:ama « i p:anf di espans.one britannka sul con,tinente nero». :•l com– mentatore sovietico stabi1:isce un oa,ral– Jelo tra il progetto dli un impero colo– nda1le africano e le gravi difficoltà che attualmente attraversa la Gran Breta– gna: « A1!!e prese con una grav-e crisi ~inanz\:rri<a • ed economioa, l'imperial:i– smo bri tanm/iJo o n.on V'UO!e tuttavia Ti– nwnoi.a-re aUa ,poU,tica dì ·esrpa,n.$,on-.smo cggressiv-o dite ,g!i ha tolto findipen– d,e,nza di fronte a,if..i SDa.ti U,n.iti. E~s,J oenca una via d'usdvt:a facen,do ,nuove ccm,cessi,oni ai 'swo ,a,/.!eato e richlòe-dendo dei compernsi sui contin ,en.te africano». Uno s-:hematico piano dii dJvf.sione deJ Continente africano vJene ooi abbozza– to daillo sortttore s:'Vlietico. Imoortan,ti · concessioni verrebbero fatte agli Stati Uruit.: n.el: 'Arrica Settenriona,e e nel V'oino Oriente, mentre la G«-an Breta- · "lna cercherebbe di manitenere a q,ua_ lunque costo Gibilterra e Malta e di conso:rl.dare le prop!'ie oos:mni nella zona del canale di Suez. Dopo le ace-use di imperialismo Galak– Uonov att,acca il sistema di ammini– stra2l'.one c0<lonia,Jebritanmcb sulla base orma: tradizionale a•lla prOJ)aganda s0- viebica per sostiei\ere i nazionaEemi co– loniali: « 1['imperiia,!ismo britaimn.ico è appo.-rso MS>:ùutia,m,mte incapa1ee di c-rea,– re 1comdicioni: dli v,ta soovortiabui nei ienritor. posti •sotto mandato e neU,e co– lonie. l,l •rei;lilme appli,oat,o im. Africa c:m– duce all'estinzione dei popoli di quel conCi.ne-nte. L'wnico ~ di svuuppo che t'impericlismo b-ritiammiico è stato ca,pa,– oe di -ren!izzan-e ote! KenJiKL ie ,negU attri territori s,;>t,t,o ![a IS'tl.<l giur.i,sd<zione è qu.eVZ.O che !i 'Tt'lnide basi di ope,rozioni •;,'ri1bari .e oonnpi 'dli prova veri nuovi m-2z– zi inumani di distruzione in massa ». Nella Germania orient:ilf, La pubb'l'Wa:llione d~Ua carta della B:– zona, avv,enuta id 7 febbraio, ha causato le previste e inevitabiiLi reazioni della stampa dehla zona onenta.:e o di QUella oomun,ista nelhle wne oe'aidenta1i. Il Neues Deu.tschLand parla del nuovo or- · d,i,namento come dt u.n messa,ggio deùJo s1Jran.i.ero, quasi u,na sfida ad democra– tici tedesm1 che hanno a ouoire l'unità del proprio popolo: « La carta è un ten– tativo sen.à'.t p-recedell>ti di =entra-re nei ,nuovi o-rgasni di ,gavemc ,i vote-ri che un tempo eram,J di spett,a,nza del Reu:h. Bemchè il.a Ca-rba sia st:aba cr-eata con io a,ppoggio di pochi tedeschi responsa.bi – U, essa ,non ha certa,mem,te avuto ['ap– vrova:znon.e .deL ·papcf..o tedesico ». Particolarmente maQe accetta è 1a ri– forma :tiina=iaria prevista per 1a Bi– ,zona, che la Tiig[ich,e Rund.schau, orga– no sovieti.oo della oilttà di Berlino. coo- danna decisamente: « Una tal decisione non può ·essere presa se:nza il.a pa-rteci– pa21ione del popolo tedesco. E' venuta l':>ra !clii ~titu.itre un'amnninist-ramone fi,nanziaria qmtral.e .in Germ.am,ila e una Banca -cemtrM.e ,di emissione. La rifar~ ma finamzia,r'ila cootrilbuvrà az.ia rico– sti,tuzione deWunJità tedesca, wUa demo– craMzzazion,e e a,U:a ricost-ruzi,on.e della industria di pa,ce ted,esoo. ». Duriss'mi p0i 11:liattacchi mossi dalla stampa sotto contre>IIlo sovietico, in Ger– mania e altrove, contro la conferenza tripartita di Londra i<lliz:atasi i,; 23 feb– braio. che i,l gover,no sovietioo ha d•i– chdara to il[eg:a:e viQil,azicl!le deg'\i accor– di di Potsdam. Elc-co quanto sulla oold– t:ca degli an•~:<Hlmericani in Germania scriv,e il quotidtano polacco Zyoie Var– zawy del 9 febbraio: « Fino dallb. fin.e de! d-i;ce,mb-re scorso M wrsha,l! ha ordi- 11.a,to ai .aovernaltori delLe zone ang:o– amertcane di iirote,ngvficare ,ia ,r,ep-ressi,o– ne del!La resistenza te,desoo al.ba pOilitica o.ng! o-americana ... Berri,chè gl, uomini <bi sta.to .d,ell);'occ&lente abbiano ,semvre so– stenut:> che l'im,dustri!a de!.l.a ·Germania oocild,enta,!e ,era La chiaive deùla :,,noosbru– zione deh!a _C?erm.amMl,Q'imdustria Legge– ra ·tedesca e stata completamente Liqwi– data né.da Bizona, divenuta ora un mer– cato rper /.a produzione amerioana •. Preoccupazioni inglesi L'Economist del 13 febbraio, descri– vendo le Presenti difficoltà 'lll Gran Bretagna come una resp0nsahilità di famiglia che causerà pri.vaz:oni in tutti i settori del,la collettività. scrive: « La vera necessità è che opemi ,e ,dirigenti adottino 1.1/n,a giornata ,T,avorativa :l)'i.-ù lunga, •ottenendo una produzione mag– piare, ·ma •mantenendo ~nvariate /Le <re– trib1\Ziorni. In ,ta! modo potrebbe ·esse-re prodotta per !'esportazione una quan– tità maggiore ,di m,e.roe, ·senza ,compiJe-re un -nuovo sfarzo -:finanziario per -devi>a.r– !a la! -consumo nazionale... Inoltre co– loro i •qua!i, ma!grad,:i •L'attuale •ridotto t-ive!!o -di ,vi,1'a, ,vossono ancom !1)ermet– ter.~i -il lusso di 3pen,dere. ,dovrebbero aumentare i! 1!o-ro contributo aUa fi– nanza. mazicmm!e: ,tasse •più farti o de– curtazione ,dei 1dividend-i, e tun 0òrvbroUo dette iSPfi!Se,costituiranno un aiuto po– litico ,e anche, tino 'a un · certo ,punto. economico, coo-rcbln=do .la a1.11estwne dei salari 'alla ~ù estesa politica finanzia– ria ,necessaria per impedire i! fCJJl!i– mento economico .all'estero e ,'l'inflm– zione -a,!l'inter,w •· Il N,ew Statesmlam della st~ssa data P<>ne i s'ndacati in primo i,'ano. Dopo aver osservato che ti discorsi di Attle e d,i Criip,AS durante la ooe de'.LJ.a set– timana hanno causato una crisi di fi– ducfa fra i loro sostenitori, i1l giornale osserva che per affrontare la siiuaz:io– ne è essenziale che vi sia molto Sel!lSO dii responsabiwità da parte deù s;rula– oailii e de'i loro J)IOrtaVIOCep;a,rlamen– tari:. « Un so!o i /wte-re.ss ,e - scrive la rMsta - è d'importam,za capiitall.e per !e ,organizzazioni de! Javaro, e cioè che i! ,governo 11abu-rlsta vinca i!a i.atta nei prossimi mesi cruciali•· v. o.

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