Lo Stato Moderno - anno IV - n.24 - 20 dicembre 1947

LÒ STATO MODERNO PURGA MONETARIA Gettiamo lo sguardo, nma volta tanto, fuori dal nost.ro « piccolo orto». In questi giorni, infatti, vi è• stata in Russia una manova monetaria che merita qualche attenzian,e. Intendiamoci: n:ente di straordi– nario per i paesi capitalisti, che questa manovra, im– perniata sul cambio della moneta, hann'.{ già attuato con varia forUUJna.Ma manovra che, in Russia, acqui– sta un particolare sapore, data la sua struttura economica. Anche in Rr.l!Ssia,come in tutti i paesi che han– no partecipato alla seconda guerra mondiale, si è ve– rif:cata l'emissione a getto continuo di rubli. Sic– come nel frattempo, per ovvie ragioni, la produzione di beni di consumo non poteva essere aumentata (an– zi, venne diminuita fortemente per una più larga de– stinazi01n·e del reddito naz;onale alla prodluzione di beni bellici), si ebbero i soliti e ben conosciuti feno– meni inflazionistici. Cioè aumento dei prezzi e, so– prattutto, spostamento del potere d'acquisto moneta– rio da alcune classi ad altre. 'Le autorità sovi,etiche cercarono in tutti i modi di' mascherare questi iJenomeru inflazionistici che, data la particol3re st1,uttura politica del paese, pone– vano in luce stridenti sperequaz:oni tra i vari per– cettori di redditi. Cioè bloccarono i prezzi, dando luogo a quotazioni politiche. Istituirono tesseramenti differenziati che, in sostanza, significavano aumento del potere d'acquisto di certe categorie in confronto ad altre, a parità dì redditi monetari. Consentirono la vendita di merci sul mercato libero da parte dei con– tadini, e, infine, aprirono negozi di Stato, dove si vendeva a prezzi di mercato. In questa situazione era ben difficile valutare il potere d'acquisto del rublo, giacchè, a seconda che la moneta uscivia dalle tasche di un salariato o dell'altro, aveva possibHità di com– perare quantità assai differenti di merci. Questo guazzabuglio non poteva più durare, ed ecco le autorità sovietiche attaccarsi al cambio della m001eta. Da quaJche tempo circo:,avano voci intorno ad una corsa agli acquisti di beni di consumo. Queste notizie non erano nè smentite nè ton.fermate. Adesso se ne sa il perchè. Evidentemente la voce di un pros– simo cambio della moneta si em sparsa, e chi aveva dei tesori monetari ,in tasca, si affrettava a farli fuo– ri per tema di vederli volatizzati da pross:mi drasti– ci proved.ime.iti. I provvedimenti sono venuti e stabiliscono una d'scriminazione assai interessante tra le diverse forme di tesoreggiamento monetario. I biglietti in circola– zione saranno scambiati al tasso di un rublo nuovo contro dieci antichi. Così si tende a colpire partico– larmente coloro che non si fidarono delle bainche di Stato depositandovi i loro risparmi. Difatti, per i de– positi bancari, si è adottata una scala di decurtazione meno violenta e differenziata. Per i depositi da tre a diecimila rubli· i primi tremila rubli saranno scam~ biati alJa pari, mentre il resto sarà conteggiato in ra- gione di tre rubli vecchi contro dl.l'e nuovi. I depositi superanti i diecimila rubli saranno cambiati ,nel se– guente modo: i pr:mi diecimila rubli saranno cam– biati alla pari, e il rimanente sarà cambiato in ra– gione di due rubli vecchi contro uno nlUJOvo. Il denaro delle cooperative e delle imprese coUettive sarà cam– biato in ragione di cinque rubli vecchi contro uno. Infine anche i rubli iln.vestiti in prestiti di Stato sa– ranno cambiati in ragione di tre rubli vecchi contro uno nuovo. Come si vede, alla radice di questa manovra mo– netaria, vi sono chiarissime ragioni livellatr'ci. Per spingere la produzione si •erano via via adottati criteri d·scriminatori assai a;:centuati 111ellerimunerazioni. Probabilmente in Russia la differenza di paga tra un manovale e un imprenditore (cioè direttore delle of– ficine di Stato) è maggiore che non nei paesi capita– Esti. Questo divario di rimuinerazioni aveva determi– nato la formazione di un cospicuo· risparmio che, noo potendosi investire in beni strumentali, tutti di pro– prietà dello Stato, manteneva la caratteristica forma •l'quida di denaro tesoreggiato o di depositi in banca. II ,cambio adesso attuato probabilmente avrà riper– cussioni sfavorevoli sulla formazione del risparmio nuovo. Ripercussioni rnòubbiamentc negative, perchè nell'economia sov:etica i prestiti, da qualche anno a. questa parte, hanno acquistato una grande importanza. Il cambio della moneta attluato dalle autorità so– vietiche ha indotto a considerare le possibili ripercus– sioni di carattere internazionale. Non si deve dime>n– ticare che il rublo potrà diventare, nel prossimo fu· turo, una moneta largamente circolante nello spazio economico che sta al di là della cosiddetta cortina di ferro; spazio economico abbastanza vasto, ma certo assai meno libero, dal punto di vista degli scambi eco– nomici ilnternazionali, di quello anglosassone. Tut– tavia, perchè il rublo travalichi i confini dello spazio economico sovieti~o, occorre che i suoi prezzi interni si adeguino a quelli internazionali. E' assai difficile che, per il momento, ciò avvenga. Gli scambi interna– z:onali russi sono strettamente legati ad iln regime di baratto. Inoltre i costi di produzione russi non pos– sono essere considerati alla stessa stregua di quelli sopportati in Paesi ad economia di mercato. Infatti i costi russi sono in sostanza costi congiunti. Ciò offre all'ente sovietico che si occupa dell'esportazione, una grande possibilità di manovra sui mercati interna– zionali, im quanto i prezzi possono essere formati senza tener conto dei costi sopportati all'interno. In altre parole si può fare del « cfomping » senza averne l'aria. In queste condizioni è diffi,c:ile che il rublo, per quanto grande sia la sua copertura aurea, possa af– fiancarsi al dollaro e alla sterlina come terza moneta di conto mondiale. LIBERO LEN'n

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