Lo Stato Moderno - anno IV - n.14 - 20 luglio 1947

330 . ·_. o STA T O M OD E R N O I RASSEGNA. DELLA STAMPA-ESTERA Sviluppi d~I piano Marshall La rapidissima successione degli avve– nimenti di queste ultime settimane - annuncio americano dell'opportunità di un sistema di aiuti collettivi all'Europa, In luogo di aiuti particolari a questo o a quello stato (a tanto si riduce sinoro il piano Marshall); incontro di Bevine Bi– dault a Parigi e ]oro comune invito alla Russia per una conferenza preliminare a tre che ponesse le basi di una sueces– ;;iva più ,3mpia conferenza con la par– tecipazione degli altri Stati; incontro dei tre Ministri degìi Esteri a Parigi risoltos.i dopo pochi giorni con il ri– fiuto di Molotov; nuovo incontro Bevin– Bidault ed invito agli Stati minori; con– ferenza delle sedici Nazioni dopo la rinuncia più O meno forzata degli otto -stati della zona d'influenza sovietic3 - costituisce certamente un fatto senza precedenti nella storia diplomatica. E' chiaro ch'esso deve attribuirsi a una .situazione pure senza precedenti nella • storia economica dell'Europa, che im– pone a tutti coloro che possono agire con una certa libertà dalle pressioni sovietiche di non perdere tempo: è in ·gioco infa ti! per questi paesi tutto il loro avvenire. Naturalmente i princi– pali di gesti avvenimenti - massimo fra tutti il brusco rifiuto di Molotov - hanno suscitato nella stampa inlern,– zionale un vivacissimo contrasto di giu– dizi e di previsionJ. Soprattutto in Francia, dove la Conferenza ha avuto ,, luogo e dove è più vivo i! contrasto fra i comunisti, campioni dell'Oriente. e gli altri partiti, più o meno ~ssertori convinti dell'intesa con l'Occid~nte, so– -no apparsi commenti degni di rilievo. TL RIFIUTO DELLA RUSSIA Così su Le Figaro del 10 luglio François-Poncet, a suo tempo amba– sciatore a Berlino e a Roma. fa osser– vazioni particolarmente. a.cute sullll situazione attuale. • Il fai ìimeflto del– l'incontro dei tre ministri, le dicllia·ra– zion,j fatte in tale occasione dai signor Molotov illuminano di una luce cruda i sentimenti, i risentimenti e le preoc- · cupazioni 'dominanti dei dirigenti del Cremlino. Costoro non possono rasse- . .gnarsi a . vedere l'America occuparsi troppo d!1 vicino degli affari dea'Eu– ropa. Essi •vorrebbero, viceversa, allon– tanarla, disgustarla. Secondo loro essa • ha di già preso troppo piede sul Conti– nente. n pian 0 '1Marsha!t servirebbe, se realizzato, da pretèsto al suo intervento permanente; e~o le fornirebbe il mezzo per da.re corpo bolla • dottrina Truman• e per •pesare sutl,a, politica degli Stati europei. Perciò i bolscevichi non sol– tanto non lvi collaboreranno, ma · si sforzeranno di farlo fallire. I Russi de– ntmciano l'• imperialismo del dollaro• e Si presentano come difensori dell'in– dipendenza e della sovranità dei po– poli.' In realtà la loro preoccupa– zione è un'altra. Ai loro occhi l'Ame– rica è anzit·utto una guastafeste. Senza d; lei chi sarebbe in grado di opporre 1ma resistenza efficace 'ai disegni so– vietici? L'lnghdlterra confessa che le manca il .,.espiro. La Fr-ar.cia, indebo– lita dalla guerra e 1 minata dal comun·i– smo, rimane esitante. Senza l'America, I' U.R.S.S. avrebbe in Europa campo libero. Lo si è ben visto quando Mosca, in Gr,ecial e in Turchia, ha urtato nel- . l'ostacolo, bruscamente innalz~.to, de- , gli Stati 1 Uniti. Con un'insistenza par- . ticolare e quasi minacciosa, il signor Molotov ha messo in guardia i rappre– sentanti della Francia 'e dello, Gran B·retagna contro la formazione d'un « blocco occidentale• e la divisione del– l'Europa in due campi. 'Egli• ha certo· ragione di. pensare che quest:i divisione è funesta e gravida di perico ~- Non 'è però men vero che ess!I< è già sin d'o·ra un' fatto acquisito e per colpa della· Russia. Infatti, se il blocco occidentale deve ancora nascere, il blocco orientale, invece, esiste senz'altro •. pore che esiste un mondo senza polizia· di stato, dove l' indiv-iduo ha il diritto dt pensare, di 1 scrivere e di agire se– condo ciò che crede essere la verità· giacchè non i suoi milioni di morti rap: presentano per la Russia Sovietica la eredità più pesante, -m,'.J' i suoi tnilw, 11 di superstiti che poco o molto sono stati a contatto con altri uomini abi– tanti le patrie ·rimaste fedeli alla libertà dello spirito». CONTRAS·TO DI CIVlLTA · Quanto alle conseguenze per la Fran– cia, la maggiore è certamente Ja fine dc'.le illusioni di una sua possibile me– diazione nel campo internazionale, e del partito socialista in quello interno. tr; le correnti • occidentaliste » · e quel:~ • slavofile•· · Particolarmente su quest'ultimo aspetto si sofferma Raymond Aron in un art,- CALCOLO ILLUSORIO colo sullo stesso Figaro (5 luglio): , La Un3 tale condotta - secondo l'opi- · rottura tra i comunisti ed it governo . nione dell'articolista - è giustificata era stata provocat1' da una divergen.:o dalla convinzione esistente pr,sso i Rus- sulla politica sa /ariale, I motivo tanto si • che l'America è meno pericolosci di più fragile in quanto i ministri ave•' quanto sembri. Essi la immaginano de- . vano alla, fine concesso, a pezzettini e stinata <! gravi disordini 'economici, che sotto 1 1a pressione degli scioperi, ciò che . il piano Marshall dovr-ebbe prevenire, Maurice Thorez raccomandava, d'accor- a profondi torbidi sociali provocati dal- dare in un sol colpo e con llbeTa deci- la legislazione ,zntisindacale !de.I paf'- sione. Fintanto che la \nostra diploma-, tito repubbi'ieano. Essi hanno fiducia zia adottava ufficialmente i! principio · nel successo 'della prop~ganda del si- dell'astensione e la parte dell'onesto anor Wallar.e e credon'.l !volentieri cl>" sensale, il conflitto tro colorc1 che voi- davanti al caos dell'Europ1, e alla dif- gevano gli occhi a Mosca e quell,i che ficoltà 'di porvi rin'wdio gU Stati lUniti guardavano verso Londra o Washington Ticadranno in una crbt di isolazioni- non ·era ufficialw.n te riconosciuto. smo. Non vi sarebbe dunque 1 che da · Esso appariva quotidianamente nella alimentare questo caos e guadapnare stampa dei partiti, ma i ·nostri ministn tempo•· Che su calcoli tanto fragili Ja avevano il diritto di considerarlo fil· Russia possa costruire una politica così tizio od inattuale, di immaginare 11na pericolosa sorprende qualunque osser- nozione comune di interesse nazionale valore. il quale è naturalmente indotto che avrebbe 'trovato 1:1 consenso degli a concludere col François-Poncet: • Ciò uni e degli altri. D'ora in poi, il !in• che ci stupisce lè 'che un uomo di Stato, guaggio vu, avvicinandosi alla realtà ed inteUipènte e che si dice • realista», il 1 gioco parlamentare al veTi problemi... co.m-e Stalin non si renda conto come, S'invoca la parentela marllistica dei nella misura 1 in cui ,il blocco orientai-e, comunisti e dei socialisti come se i so- ch'egli da buon erede della tradizione vietici ed il laburismo ibritannico non zaristo va formando. non si fonda sul • · fossero i pepgiori nemici, come se Mau– libero ed entusiastico I consenso della rice Thorez, il cui gran viaggio ebbe mapgioranza delle popolazioni i,n eguale · MoscO' per destinazione, e Léon Blum, misura esso non è u11a sorgente di . persona grata a Washinpton, avessero forza. ma piuttosto una causa di debo- • probabib!ità di incantarsi, come se esri leua ». fossero separati soltanto da 'sfumature Senonchè l' atteggiamentu di Stalin nel!-u• concezione del rapporti fra la risponde ad una logica più forte di ,materia e lo spirito. La verità è che qualsiasi intelligenza e di qualsiasi rea- nella nostTa epoca, così per l'individuo lismo. Come giustamente osserva Fran- come per la nazione, la scelta decisil>a è çois Mauriac sul Figaro (4 luglio). « si una scelta plobale, per così dire geo- può ben fingere di credere che la Rus- r,ra•fica. Ci si colloca nell'universo dei sia non dovrebbe f<i,r altro che con- paesi litieri O nell'universo sottoposto sentire al pia.no M'.l'rshall per avere alla rude legge sovietica. Cfa6cuno, da la sua parte della manna americana, ora ,in · poi, , i·n filroncia dovrd render e che essa siederebbe nel Consigl!o de- pubblica la propria· scelta•· pii Stati Unit; cl' Europa se i suoi dir i- Il quadro non sarebbe però completo penti, per passione ideologica. non vì se non riferissimo quel che ci ha rac– ponessero 1 ostaco1o. In verità ciò non contato Umberto Segre di ritorno d~ dipende da loro. Vivere separato dalle. Parigi: un deput3to comunista da h.u <Lem.ocrazie, preservato dalla loro in- intervistato gli avrebbe dichia11Jto dt fltienza, ckJ oimi avvicinamento con la non credere all'esistenza di blocchi nel loro 1civiltd, tale è ;,!! legge fondamen- campo Internazionale, ma solo ali'op· tale. essenziale, del mondo sovietico. posizione di forze antagoniste all'inter– Gli occorre rimpastare prima l'Europa no dei singoli stati: per esempio_ 1~ a sua immagi.ne affìnche i suoi figli Bevin e gli elettori !aburisti oppositori non 1 rischino più di scoprire con stu- della sua politica! Ar, 8 ·

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