Lo Stato Moderno - anno IV - n.14 - 20 luglio 1947

328 LO STATO MODERNO occidentale, il b:occo orientale si organizza e. si fa sempre più compatto anche per il crescente affermarsi dei comu– nisti all'interno. Così il comunista Gottwald succede al social– democratico Fierlinger a capo del governo cecoslovacco, e il comunista Dimitrov, asso della Terza Internazionale, al fascista filosovietico Gheorghiev a capo de; governo bulgaro; e mentre gl'Inglesi si accingono a sgombrare l'India e la Birmania, Mosca fa man bassa su:l'Ungheria e vengono eli– minate le residue opposizioni in.Romania e Bulgaria. · Il tono stesso che assume ogni conferenza tra Sovietici e Ang:osassoni (e noi lo facevamo osservare a proposito del– l'ultima conferenza di Mosca) è tale da esc:udere ogni possi-. bilità di vero accordo: da tali. colloqui non potranno uscire che cattivi compromessi, quando pure non esca una rottura. E i cattivi compromessi sono i paraventi dietro cui si celano talvolta le rotture, più pericolosi delle rotture stesse. Ecco perchè la rottura aperta, clamorosa, dichiarata del 2 lug'.io non ci spaventa più di qÙanto non ci spaventasse l'equivoco in cui si viveva da anni. Non che ci nascondiamo che la pace è sospesa ad un filo, e la guerra può scoppiare da un momento o:l'altro, in Grecia come in Manciuria: ma se nessuno vorrà che la guerra scoppi, la guerra non scop– pierà, esattamente come prima. E intanto, se le cose proce– deranno come sarebbe ragionevole attendersi, si comincerà a ricostruire: si ricostruirà in Occidente senza più paura del. l'accuso di bl~co. e si ricostruirà verosimilmente anche in Oriei1te; si avrà, se non una Germania, due Germanie, ma non . il caos di oggi; e si avranno, attraverso le intese economidw le basi di una possibile organizzazione stabile dell'Europa, che da ovest si potrà col tempo estendere anche ad est. • · Se la rottura del 2 lug:io ha chiuso in certo modo una serie di incontri internazion_ali falliti, la successiva conferenza a sedici per :a cooperàziorie europea - riunitasi pure a P~– rigi dal 12 al 15 luglio - ne ha -aperta, speriamo, una nuova. ridandoci il senso delle riunioni internazionali in cui ci si riunisce. veramente per conc!udere, e non si perde tempo_ e non si frustra la giusta attesa dei popoli. Eppure non c'erano solo rappresentanti di governi « capitalisti » e « reazionari » a Parigi. C'erano conservatori, democristiani e socialisti, soprat– tutto socialisti, e c'erano vincitori e neutrali e pe"rsino \"inti · che non erano più considerati come tali: ma, pur nella di– ,,ersità di posizione e di idee, parlavano lo stesso linguaggio. erano animati dalla stessa volontà di pace e di ricostruzione. Questo il primo risultato positivo della rottura del 2 luglio. Noi ci auguriamo che i due mondi, quando avranno ces– sato di punzecchiarsi a vicenda, e avranno ripreso a gustare la vera pace, ciascuno nel suo ambito, tornino ·ad avvicinarsi. o che gli stessi popoli europei oggi divisi dalla cortina di ferro Si avvicinino a poco a poco fra di loro. Ed è verosimile che essi saranno attratti verso quella parte che avrà dimostrato di meglio servire gl'interessi di tutti e di ciascuno. ANTONIO O.ASSO UNO SGUARDOALL'.UN·GHERIA Gli avvenimenti di questi ultimi giorni in Ungheria, in orientarsi politicamente secondo le proprie idee ed i propri particola1'e le dimissioni del Governq Nagy e la po:cmica tra interessi. Inoltre accanto e sopra il governo, i Comitati na- ' gli anglo-americani e la Russia, hanno posto quel· paese al zionali animati dai comunisti prendevano provvedimenti e primo piano dell'attenzione internazionale. Occorre dire che misure tali da accrescere in un primo tempo la generale per• la risonanza di questi fatti è stata più sentita, soprattutto plessità. . · . . pcrchè l'opinione pubblica internazionale aveva avuto il tor- Il regime provvisorio ebbe termine con le elezioni del to di trascurare in passato ciò che stava avvenendo in un 4 novembre 1945. Fare un bilancio della sua opera non è paese che, dopo aver sofferto come pochi altri la tragedia cosa agevole; è certo però che se non agì ,proficuamente come della guerra, si era messo con estrema decisione sulla via si proponeva, non diede nemmeno ~uei ,pessimi risultati che dell'assestamento democratico. ritengono gli screditati esponenti delle passate amministra· La nuova Ungheria data dalla costituzione di quel go- • zioni. Basterebbe pensare, per rendersene conto, alle enor- verno provvisorio di Debreccn che il giorno di Nalale del mi difficoltà che gli toccò affrontare: alle distruzioni provo· 1944 raccolse intorno a sè gli esponenti antifascisti nel su- cate dalla guerra, alla deficeriza di viveri, alla catastrofe ecn. premo tentativo di romperla con l'ignominioso passatÒ. Si nemico-finanziaria ohe sfociò in un'inflazione senza prece• trattava di un governo di minoranza, di cui erano gran par. denti, e, infine, allo smarrimento morale provocato dalla scon– te gli esuli che rimpatriavano dopo un più che ventennale ·. fitta. In un ambiente popolare, tradizionalmente uso a dis'in– -esilio, sconosciuti o quasi al •paese. Man mano che la guerra · teressarsi delle questioni politiche, l'opera del governo prov· si andava spostando, e alJ/occupazione tedesca faceva seguito visorio ed ancor più quella dei Comitati nazionali agì come quella russa, i gruppi antifascisti potevano delineare me- lievito nuovo, un Jmpulso di vita sincera i cui -benefici effetti glio i loro programmi ed assumere la fisionomia di partiti. si potranno meglio valutare in seguito. Si deve oomutique Nel:a capitale liberata nell'aprile 1945, e prima ancora nelle ad esso se l'occupazione russa, imponente per numero, non città e gi_ùgjù fino ai villaggi, vennero formati dei Comitati soffocò il paese <-'Oli l'applicazione integrale dcli' armistizio. nazionali. molto simili ai nostri Comitati di liberazione, che · Le elezioni del novembre 1945. avvenute in piena liber- presero le redini del governo locale. Li teneva uniti il cosid- tà e segretezza (i ru.ssi avevano proposto il sistema della detto documento di • Szeged •• località dove era stato sot• lista unica ma di fronte al!'opposizione del partito dei piccoli toscritto un particolareggiato programma per la ricostruzio- proprietari non insistettero), mutarono radicalmente la fisio• ne democratica del paese. L'Assemblea nazionale immedia- · no!Ilia legale del paese. Il partito dei piccoli proprietari atten- tamente costituita vedeva -assegnati 323 seggi alle sinfstrc ne 246 seggi e la maggioranza assoluta; 71 seggi andarono (comunisti, social-democratici, partito nazionale dei contadi- ai social-democratici, 67 ai comunisti, 22 al filo-<:omunistl ni), e 175 seggi a tutti gli altri partiti messi insieme (piccoli partito nazionale dei contadini. ·Rimase ugualmente un go- proprictari, liberali, eoc.) con l'esclusione delle estreme de• · verno ·di coalizione, che proseguì sia pure con minore slan– stre colpevoli di CQllaborazionismo. Occorre dire che il go- cio l'opera precedentemente iniziata. Nel febbraio successi– verno, benchè andasse progressivamente allargandosi. aveva 'vo, con la proclamazio~e della repubblica, la situazione si • del paese una rappresentanza legale che non era certo quel. stabilizzò nel seguente modo: i piccoli proprietari ebbero la· la reale.' Confuse, sbalordite. travolte da un terribile dram- presidenza ,della repubblica con Zoltan Tildy (che era anche ma. le masse non avevano avuto il tempo di riprendersi e· di il capo della resistenza), la presidenza del governo con Fo

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