Lo Stato Moderno - anno IV - n.14 - 20 luglio 1947

\ LO STATO MODERNO 327 ·SJGNJFJCATO. DtL .. DUE LUGLIO L"avvenimento verificatosi il 2 luglio col fallimento, in Con.çiglio dei Cinque m;nistri degli Esteri creato a Potsdam, ne,sun modo attenuato, de:la Conferenza a tre di Parigi è riunito a Londra daE'll settembre al 2 ottobre 1945, termina - o potrebb'essere - di q1,1elliche fanuo epoca ne:Ia storia. con un • niente di fatto" e da allora non si riunisce più. li 27 Moltilo hanno capito, e non pochi se ne souo al:armati,' anche ottobre 1945 Truman nel discorso per la giornata della Ma. più di quanto non si fossero allarmati all'atto dell'enuncia- rina proc:ama i dodici punti de:la sua po:itica, che preannun– zione della dottrina di T,ruman, quasichè la rottura senza rin• ciano, senza averne ;·aggressività forma:e, la « dottrina " del viodi Parigi significasse la guerra. 12'" marzo 1947. Nel dicembre 1945 i tre vice-grandi si riu- Noi riteniamo tuttavia che in questa va:utazione ci sia · niscono a Mosca ed emanano a conclusione dc:la conferenza un errore fondamentale, e. che non ci si debba affatto allar- nn lungo comunicato in cÙi illustrano i risu:tati raggiunti. Noi m.ire della cosa in ·sè. Non già che non vediamo noi pure il in·un articolo su Stato Moderno (n. 2 del 1946) dimostriamo pericolo d'una terza guerra mondiale, o che, vedendolo, non come, ancora una volta, accordo di fondo non ci sia stato: non ne sentiamo· orrore. li per\colo c'era, gravissimo, e gra- c'è stato accordo ne:la procedura per la stesura dei trattati l'l,simo rimane. di pace, sostanziale resa degli Anglosassoni di fronte al punto Se non che il 2 :uglio non ha fatto che riconoscere, traen· di vista sovietico ne:ta questione dei governi bulgaro e ro– <lone le conseguenze, una situazione esistente. che noi ab- meno, accordo nella questione dell'energia atom:ca per ia biamo sempre denunciata tutte le vòlte che abbiamo toccato creazione di una commissione che dopo un anno e mezzo non dei rapporti tra Sovietici e Anglosassoni, ma che i più non avrà ancora nulla concluso, niente di fatto in Estremo Oriente. capivano, nel suo reale valore, o agivano e parlavano come Poi, iungo tutto il 1946, l'odissea dei trattati di pace, che, ,r non l'avessero capita: l'inconci:iabilità, rebus sic smntibus, imposti col sistema del· Diktat ai vinti, richiedono nondimeno clr:Ia posizione dei due antagonisti. . più di un anno per essere elaborati, e· a sei mesi da:la firma Tale inconciliabilità, ben nota a que:la parte che sapeva non sono ancora oggi ratificati; trattati che non rispondono a esattamente quello che vò'.eva (e poteva. tanto più facilmente nessun principio, di cui i vinti han ragione di lagnarsi e i saperlo in quanto ad essa presiedeva e presiede una volontà vincitori non sono soddisfatti, di uno dei quali :._ per fermarci unitaria) ma non aveva necessariamente interesse a dichia- al trattato con l'Italia - i più ragionevoli tra i vincitori rinun– rar!o pubblicamente, appariva meno chiara all'altra. la cui ciano subito per proprio conto ad attuare talune clausole, e si \',ilontà è in definitiva la risultante di forze e vo:ontà diverse richiede la revisione prima· ancora che sia entrato in vigore. (stampa, opinione pubblica, Congresso, Amministrazione); e Ma <lo,·e il paradosso raggiunge le yette più alte è in soprattutto appariva meno chiara a tutti quegli Stati, diremo seno all'O.N.U .. I vincitori hanno giustamente pensato già così, intem1edi, che, in attesa appunto di questa impossibile durante la guerra ad organizzare stabilmente i rapporti inter– c-onci!iazione, non osavano prendere posizione; contribuendo nazionali in un sistema 'di pacifica collaborazione, e l'Orga– con ciò a ritardare ogni principio di soluzione.. , nizzazione così creata è già costituita e in grado di tenere la Questa è la situazione paradossale in cui ha vissµto per sua prima assemblea a quattro mesi dalla fine della guerra. nitre due anrti il mondo, e in patticolare l'Europa: que:la si- Se non che un'organizzazione siffatta non può funzionare tuazione a cui dobbiamo se in due e più anni poco o nu:Ja che in una situazione di concerto com'era quel:a determina– •si è conc:uso nei rapporti internazionali. senza che per questo !asi dopo l'a:tra guerra: mentre nell'Europa e nel mondo re– fosse allontanato il pericolo di guerra: chè anzi in situazioni gna oggi, per effetto dei rapporti russo-anglosassoui, una si· false ...:omcqueste la guerra può scoppiare da un momento tuazi<;me di equilibrio delicatissimo, di sospetto, di rivalità,. alraltro, in Cina come nell'Iran, .in Grecia come a Trieste, di guerra :atente insomma. Accade. così che 1'U.R.S.S. si tenga nello stesso momento in cui i grandi, sempre formalmente al- fuori <li tntte le organizzazioni tecniche delle Nazioni Unite, lcati, stiano trattando, così come stavano trattando nel 1939 una dove le Nazioni Unite debbono mettere in comune qua:t•he ii,1possibile - dopo i: siluramento di Litvinov - alleanza cosa, non foss'altro che- le informazioni: e che l'O.N.U. non· Russi e Ang:o-Francesi quando l'improvviso viaggio di Rih- · riesca a raggiungere nessun risultato, a far nulla di costrutthro, hentrop a Mosca denunciò la realtà della situazione. . . a causa di questo contrasto che nel sistema del veto ha il mezzo· Dopo di allora, e dopo altri due anni di un nuovo equi- :egale per paralizzare ogni movimento. Con quanto discredito, 1 oco, Russi e Anglosassoni hanno combattuto. insieme la per l'istituto ·e per i principi cui s'informa, appare evidente. ~uerra contro la Germania, si sono insieme seduti ai tavoli Il dissidio insanabi:e - allo stato de:Je cose - fra mondo di numerose conferenze, hanno firmato trattati: ma tutti que- sovietico e mondo anglosassone impedisce ,ogni movimento, sti avvicinamenti sono ·avvenuti sem.pre su basi negative, <leJ:a ogni progresso ,·erso situazioni nuove, tanto più che l'U.R. ~uerra contro il nemico comune e della necessità di vincerla. S.S. si oppone a qualunque attenuazione del principio gret– :\ questa preoccupazione di vincere la guerra gli Ang:o-Ame- tamentc nazionalistico de:Ja asso:uta sovranità degli Stati, 1icani, auspice Roosevelt, ,hanno sacrifie.ato ogni altra consi- · nemico di ogni feconda intesa internazionale. In queste con– derazione: per questo .a Teheran e a Jalt,t essi hanno sostan• dizioni nessun passo può essere fatto verso quegli Stati Uniti zb:mente ceduto a tutte le richieste sovietiche, senza chie- d'Europa che pur trovano sempre più numerosi assertori in clcrsise con questo non rinunciavano a procurarsi carte per il paesi e partili differentissimi, la Germania non può avere un gioco di domani. se non costituivano per_icoloseipoteche. Sen· go,·erno che ne cominci la ricostruzione pur da tutti ricono– nonchè Roosevelt s'illudeva che l'alleanza di guerra fra i tre sciuta indispensabile all'Europa, e - ciò che è -enorme - non grandi potesse trasformarsi automaticamente nell'alleanza di si riesce a stendere un trattato di pace con quel!' Austria che pace. · gli Stati Uniti non vorrebbero neppme considerare nemica, e A Potsdam cominciano le prime resistenze. e la situa· che per contro è costretta ancora a ventisei mesi dalla fine– zione determinatasi dopo la capitolazione del Giappone in delle ostilità ad ospitare quattro eserciti d'occupazione: , Cina, in Manciuria e in Corea accentua il disagio tra gli Al- Così, mentre in occidente gl{ Stati minori, a cominciare– :eati. Comincia, tra U.R.S.S. e Stati Uniti, que:la ohe è stata dalJa Francia, esitano a stabilire fra loro legami che pur sa– recentemente chiamata in America la « guerra fredda "· Il rebbero naturali e benefici, perchè Mosca grida al blocco

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