Lo Stato Moderno - anno IV - n.10 - 20 maggio 1947

216 LO STATO MODERNO centri italia,ni, promossi dal Partito d'Azione, sotto l'etichetta cara a questo raggruppamento politico dell'Unità Sooz'aiista. Nei suddetti raduni Jnterverranno socialisti di tutte e due le osservanze; e si spera, si fanno voti per lo meno, che una vo'.ta riusciti, a racoog:iere gli antiohi soda:i sotto un unico tetto, sia pure per breve ora, qualcosa di buono dovrà sortirne fuori. Le direzioni dei due partiti affermano però di non saper nulla •di questo tentativo; in proposito si è adottata anzi la formula diplomatica d'uso che le eventuali adesioni sono a tito'.o puramente jnd:i,viduale. Alla tattica deU'attacco frontale Si!one avrebbe preferito, dunque, la manovra di aggiramento e di accerchiamento U:.Jeali; e nei suoi sforzi per rimediare a:Ja grande scissione che si è prodotta nel gennaio scorsoe riappiccicare J oocc,i del vaso andato in pezzi, egli ha l' appog. gio dei più autorevoli esponenti dei partiti socialisti europei, in primissimo luogo dei socialisti belgi nella persona di Jean Rous, il direttore de: Peu.ple. Al solito i socialisti costituiscono il settore più movimen. tato e turbolento de:J'intiero schieramento politico; ma non è detto che anohe altrove le acque siano agitate in minor grado. Di questo, però, diremo una prossima volta. ROMANUS AUGURI RIENTRATI Dopo più di due anni dalla liberazione, il Governo trascinato <lai Paese - si è accorto che il primo problema era quello volgarmente detto di far quadrare il dare con :·avere. I-I gabinetto Parri, a cui mancò troppo presto So:eri (il quale non era un grand'uomo, ma che allevato alla scuola giolit– tiana teneva sempre l'occhio al bilanoio), non se 11epreoccupò pur avendo un presidente del Consig:io di questioni econo– miche non certo digiuno: gJ'jmportava d'impiantare il sistema dei C.L.N. De Gasperi, per natura e formazione insensibile e impreparato a tali problemi, concluso l'esperimento Ricci, si affidò dapprima a Corbino, :a cui politica consisteva ne!– l'aJ:tendere; e poi ai suoi compagni di partito, di cui è meglio dimenticare i nomi, e che anche superato ·lo scog:io Scocci– marro, non cavarono, pel Paese, un ragno dal buco. Credo che la Tinocerontesca indifferenza de: tripartito per le cose finanziarie (salvo a schiamazzar che « la crisi l'ha fatta la Borsa», come se a determinare un fa:lirnento non bastasse la persistenza nel:o spendere più di quanto s'incassi) si spiega proprio per l'ideologia e la struttura mentale dei tre partiti; ed è perciò che entro in una materia che di solito lascio ai più tecnici. La Democrazia Cristiana per sua natura non è per la buona amministrazione. La Chiesa ha avuto sagaci uom1111 d'affari, ebrei e cristiani (non è vero padre Geme:li?), ma lo spirito che l'anima è che i conbi, se .non tornano in questo mondo, si bilanciano nell'a'.tro. Mi sarebbe facile faT arrossire l'on. De Gasperi citando certe sue <profezie e meravig:ie di due anni or sono, in materia finàn:zriaria, a persona di mia conoscenza viva e vegeta; ma non è mia abitudme incrude– lire. Debbo però dire che non gli mancarono i pubblici (si vedano g:i articoli del senatore Frassati nella Stampa de:– l'estate 1945) -nè ~ privati avvertimenti. Chi da:Ja D. C. si aspettava quindi quel:a ,passione per il bilancio stata'.e. che fu de:Ja Destra Storica e poi di alcuni uomini della Slllstra, andò da Sonnino a Giolitti ed ogg·i è di Nitti, è un ingenuo. Le quadrature non l'interessano: parlate di. Poo,ti, ~·iieali, di sottigliezze clericali, e si appassioneranno. I. bLancio. Questi po:itici di sagrestia, lo abbandonano a! ca'.~!i ~lettorali. . Ana.Jogamente si regolano i comu111st1.E chiaro che chi si propone come ultimo dichiaroto scopo :a distruzione _del capitalismo, non ha •il pregiudizio borghese di far quadrare le entrate con lie spese. Il bilancio è materia di demagogia e!et– torale, -di spontaneamente organiz2Jate « manifeStazioni di massa_ », •. Corbino ht silurato perohè era l'uomo de'.le destre, e '.Ja Oonfmdustria, non per aver voluto risanare il bi:ancio; infatti non aveva neppure tentato, in ciò perfet– tamente pari al suo collega e corresponsabile Scoccimarro. (Ciò non esclude che quando si tratti di cose interne del par– tito, o deì capitalismo di Stato dell'U.R.S.S., anche i oomu– nisti tendano ad amministrare con criteri di rendimento squi– sitamente borghesi). Restano i socialisti. I quali, in Francia, hanno la gran fortuna di Blum che, come ebreo, « sente» il bilancio, men– tre da noi l'ariano don Pietro e l'ariano Giuseppe Saragat se ne stropicciano. Per costoro, j) bilancio non esiste, bensì la pianificazione, la nazionalizzazione, j consigli di gestione. la economia dell'avvenire. Di quel:a quotidiana, del conto della serva, non se ne preoccupano: vivono con Louis Blanc nel '48, si dedicano a esperienze sociali, e trovano per es. giu– stissimo che :e materie prime ,paghino il 0,25% di contri– buto alle inuti'li Sottocommissioni industruali, che il carbone che arriva in tiitta Italia paghi L. 35 per tonnellata a com– penso della differenza di rata sbarcò a Fiumici110, e così via. Sidney Sonnino quando g:i ,portavano gli «stanziamenti• per nutrire i gattii del ministero, 1-icancellava sostenendo che i gatti debbono mangiare i topi. Ma egli dorme nel:a sua villa del Romito, e i suoi successori pensano che più balzelli inutili si mettono, meglio stanno i « pro!etari » che in defi– nitiva pagano tutto. Che cosa pensino i -pjù piccoli partiti in materia di bi– lancio, è abbastanza faci'.e sapere. Per esempio, i repubb:i– cani per bocca -di Pacciardi ,avevano trovato •la sanatoria ge– nerale, ne:l'annullamento dei prestiti fascisti•, ma non si chie: sero se (il denaro ha !e sue sporche leggi) ci satebbero pcl 1 stati llitri ,presbiti: meglio ritirino il bollente oratore, e man– dino avanti La Malfa, che eresie di queste genere non no dice. Le destre dichiarate, sono per la -politica de:Ia Con· findustria; i qualunquisti, per il liberismo puro. lì P. <l'A. per bocca di Lombardi ebbe delle coraggiose ,affermazioni (sulla necessità dello sb!occo d~ licenziamenti per es.), ma la CO· stanza e la « scuola » che aveva il vecchio partito ìiberale (il nuovo, sa·ìvo Einaudi, si occupa di filosofici intrighi di famiglia) nessuno rha ereditaba. Chi ha qualche pratica di affari, sa che non ci sono due modi per risanare una società che va al fallimento, ma uno solo, che passa per i soliti classici provvedim~nti. I par– titanti fanno -invece in questi casi la politica deJ.:o stru~zo, negano l'evid~a (in 10 giomi De Gasperi ridusse il defie1t, a parole, di 300 miliardi!) e si comportano come g:i emprun– teurs di professione. Quand'ero più giovane mi meravigliavo della serenità con cui uno di costoro viveva sul filo del ro· soio debitore verso tutti. « Caro lei - mi disse un biellese - fino a che il nostro amico trova :e u:time mille lire, ha mgione lui, e noi s:iamo, per par:ar toscano, dei g;u!li.. M: la <tragedia comincerà il giorno in cui non trovera piu 0 :e mille, nè 1Jecento, nè le cinquanta lire ». I partiti della triarchia ragionavano (e temo ragionino.

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