Lo Stato Moderno - anno IV - n.9 - 5 maggio 1947

LO STATO MODÈRNO 207 LA SES1A CONFERENZA Dl MOSCA La conferenza conclusasi a Mosca il 24 aprile è stata il più lungo e meno conclusivo degl'incontri fra i rappresentanti delle maggiori Nazioni Unite svoltisi nel:a capitàe sovietica da:I'inizio della seconda guerra mondia:e. La ,prima confe– renza a tre, che precede l'intervento in guerra degli Stati Uniti, vi si rium: dal 29 settembre al 2 ottobre 1941; segui– rono quelle dell'agosto 1942, con :a partecipazione di Stalin e di Churchill, quella- importantissima dell'ottobre 1943, che emise le quattro dichiarazioni suJ:'organizzazione postbellica, sullaresponsabilità per :e atrocità tedesche, sull'Austria e sul– l'Italia, e preparò l'incontro dei tre grandi a Teheran; :a con– ferenza ang'.o-sovietica dell'ottobre 1944 in prosecuzione di quella ang:o-americana di Quebec; e, a guerra terminata, la seconda conferenza dei tre ministri degli Esteri {l'organismo creato a Jalta e da cui la Francia è esc:usa) dal 16 al 27 di– cembre 1945, che defirù la procedura per la conc'.usione dei trattati di pace con gli Stati satelliti deJ:a Germania, stabilì una serie di accordi per l'Estremo Oriente, fissò le condizioni per il riconoscimento da parte anglo-americana dei governi romenoe bulgaro, e si accordò _per :a creazione di una Com- 111i,sione deEe Nazioni Unite per l'energia atomica. La recente conferenza costituisce invece la quinta ses– sione del Consig:io dei Ministri degli Esteri creato a Potsdam, che avrebbe dovuto comprendere tutte e cinque le grandi Potenze {e così avvenne ne:la prima riunione londinese), ma che di fatto per la trattazione dei problemi del:a pace in Eu– ropa si limita a quattro so:e: i tre « grandi » e la Francia. Programma: r 1 intesa sui p11.ntiforulnmentaU del trmtato di pace con fo Gemumia, per il quale i « Quattro » erano assistiti da un Consig:io di sostituti composto da Vyscinskij per l'U.R. S.S., l\'lurphy per gli Stati Uniti, Strang per la Gran Bretagna e Couve de Murville per la Francia; e la messa a punto del trattatodi pooe con l'Austria, ,per cui li assisteva un aìtro Con– sigliodi Sostituti (Gusev, c:ark, Hood e Paris). Le previsioni, almeno le nostre, basate sulla precedente esperienza e soprat-. tutto sul!'analisi dei veri termini del problema tedesco, che è poi un aspetto di quello europeo e mondia:e, furono estrema– men te pessimistiche,, In realtà, come per la Conferenza a cinque di Londra del 19~5,i Quattro non si sono neppure preoccupati di salvare la faccia, non hanno neppure abbozzato i: compromesso di ri– piegonè emanato il comunicato pietoso che vestisse di paro:e più o meno vuote qualche .iccordo marginale. Tuttavia la Pracda ha potuto scorgere « un risultato d'importanza capi– tale• nel fatto che « la conferenza ha permesso di definire la posizionereale delle Nazioni in rapporto al problema tedesco c alle decisioni di Potsdam », e Marshall nel suo discorso il'a– diodiffusodel 28 aprile alla azione ha considerato come un risultatopositivo la chiarificazione delle posizioni delle Quat– tro Potenze, anche se essa significa la messa in luce di diver– geute profonde . .:\el nostro articolo su « La difficile pace .de::a Germania» (cfr. Stato Moderno n. 7 del 5 aprile 1947) abbiamo già indi– cato 1 1Jrincipa1i motivi di dissenso sui problemi economici, che hanno determinato il fallimento. Le posizioni non si av– vicinarono ne::e tre settimane seguenti. Una proposta ameri– cana avanzata il 1• e ,precisata il 3, che ammetteva, sotto de– terminate condizioni, il prelevamento - voluto dai Russi - di riparazioni sulla prochizione corrente, urtò contro l'opposi– zione di Molotov. Nessun preciso accordo neppure sull'altra gro,sa questione della formazione di un Governo provvisorio tedesco, se non nel rinviare {12 aprile) i punti controversi ai sostituti perchè presentino un nuovo rapporto alla prossima sessione del Consiglio. Lo stesso giorno vennero rinviati per nuovo esame al Consiglio di Controllo cli Berlino i problemi della smilitarizzazione e democratizzazione della Germania, Nel novero dei prob:emi politici attinenti· alla sistema– zione tedesca che restano insoluti sono egualmente, per par– :are solo dei principali, que:Ji della frontiera orientale, de:la Saar, de:la Ruhr e del!a Renania. Sul problema della fron– tiera orientale grava l'ipoteca dell'infelicissima risoluzione di Potsdam, con _la qua:e ancora una volta, come già a Teheran e a ]alta, g:i Ang:osassoni - pur cominciando a resistere su a:tri punti - capitolavano di fronte a Mosca. Accadde allora che con procedimento assolutamente insolito fosse fissato, a tito'.o provvisorio, indipendentemente da ogni stipulazione di pace, il confine orientale della Germania, e questo solo; e rosse fissato un confine che, contro ogni senso di equità e <li umanità e contro lo stesso buon senso, o:tre che contro i pr.in – cipi della Carta Atantica, sanciva l'attribuzione di vasti ter– ritori tedeschi all'U.R.S.S. e alla Po:onia, e l'immediato sgom. bro forzato di essi da parte dei loro abitanti ammontanti a mi– :ioni; e rosse fissato· in assenza della Francia, che era pure la \J_)rincipa'.e interessata ai confini tedeschi. E' quindi perfet– tamente legittimo che i: Governo francese si rifiuti di sanzio– nare questa enormità, e hanno formalmente ragione gli Anglo– sassoni quando sostengono che :a decisione di Potsdam aveva carattere provvisorio e non vinco'.ante per l'avvenire. Ma quale maggior prova de!la colpevole leggerezza con cui si giocano le sorti dei popoli quel:a dei dirigenti ang:osassoni che auto– rizzarono, con questa de:imitazione, una così: imponente tra– smigrazione di .genti se ,pensavano <li potere tale del,imitazione modificare a distanza di due anni? La spiegazione è nel fatto che allora durava la guerra col Giappone, e non si voleva dar l'impressione del disaccordo fra g:i aJ:eati; pertanto, .quando Stalin s'impuntava, gli occi– denta:i cedevano, anche a costo di avallare assurdi politici e mora:i, pur che accordo ci fosse. Ma è una spiegazione, non una giustificazione. Oggi che gli Anglosassoni non sono più disposti a cedere, .Ja Russia ha ormai in questa materia una posizione assai forte, che a ~ua volta legittima in certo modo :e pretese della Francia nei confronti della Saar, della Ruhr e della Renania e ie f;ue proposte per ovviare il pericolo del:a sovrappopolazione tedesca. Sula Saar pertanto, per :a quale esisteva anche il prece– dente dell'altra guerra, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno già in sostanza acceduto al punto di vista della Francia, re– spinto invece da Molotov. Non così per la Ruhr, che i Fran– cesi vorrebbero sottoposta ad un'amministrazione interalleata oomprendente le Grandi Potenze e i vicini occidentali della Germania, .e i Russi vorrebbero invece soggetta a un semplice controI.:o a tempo determinato de:Je quattro grandi Potenze, senza mutarne lo statuto po:itico: mentre gli Anglo-americani hanno buon giuoco a rispondere che non c'è nessun motivo di sottoporre a controI.:o internazionale la Ruhr, inclusa neI.:a zona di occupazione ing:ese, quando l'altro grande bacino minerario e industria'.e òeJ:a Germania, l'Alta Slesia, è stato incorporato nè più nè meno nella Polonia, senz'altra inge– renza che quella, non ufficiale, dell'U.R.S.S. Quanto alla Re– nania, la richiesta francese, presentata il 10 apr.ile, di con– tro[o permanente intera:leato trova tutti nettamente contrari. Due a:tri dei principali problemi trattati a Mosca in re– !azione, se non col trattato di pace, col problema tedesco, fu– rono :e proposte americane rispettivamente per la limitazione

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