Lo Stato Moderno - anno IV - n.9 - 5 maggio 1947
Aooonamento pe,r- un anno L. SOCI soc. Ed. Lo Staio Moderno - Am- ~sce il 5 e il 20 di ogn,i me11e mfntstrcizione e Dlreztone: Milano, Via Senato 38, lelef. 72.ffO, 71.911 LOSTATO MODER CRITICA POLLTICA ECONOMICA E SOCIALE Anno IV - N. 9 5 MAGGIO 1947 Una copia L. 30 SOMMAlllO •GAETANO BALDACCI: Il mo,.do ad occhi afJerti •ARRIGO CAJUMI: I papabili , U. S.: Forse come prima ROMANUS: Lettere romane - Crisi a destra e a sinistra , GUGLIELMO ARISTE!: Do.fJOle elezio"i sici– /ialle 1 FERDINANDO VEGAS: Civiltà e scuofo laica • GUIDO MORPURGO TAGLIABUE: I giovalli 11011 SOilo giacobini , FRANCO CINGANO: Disoccupazio11e e piani di ricostruziolle pag. 189 » 191 » 192 » 193 » 194 » 196 » 198 » 201 •L. L.: Programmi elettorali. . ,. pag. 202 IOTTO MATZKE: Le teorie del « Full Em- ployment » » 203 T.: Borsa nera dei titoli . • MARIO A. TIMBAL: Interesse nazio,iale e di– ritto di sciopero . • A TONIO BASSO: La sesta conferenza di Mosca , CARLO DE CUGIS: Il conflitto indocinese RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA NOTE QUINDICINALI . » 205 » 206 » 207 » 209 » 210 » 211 » 212 IL MONDOAD OCCHIAPERTI Le caratteristiche di quella che usasi chiamare • civiltà moderna » debbono convincerci che lo spa– zio vitale » di una grande potenza· è oggi il mondo: come ieri era l'Europa, l'Africa, ecc. ecc. Due sole grandi potenze hanno respiro adeguato per la con– quista di t.ale spazio: l'America e la Russia; il mondo sarà dominato, d'ora in avanti, dal «conflitto» (e quando dico « conflitto » dico « competizione » e non necessariamente « guerra ») tra l'America e la Rus– sia. Dobbiamo rivalutare l'aggettivo «satellite» ed abituarci a considerar tale ogni altro popolo, inglese compreso; satelliti di maggiore o di minor peso tut– ti gli altri popoli, a seconda che siano capaci o meno di organizzare le energie residue, di unirsi tra loro e di farsi ascoltare in virtù di un linguaggio che non 1ia esclusivamente quello della potenza industriale. i nostri nazionalisti piangono la perdita dell'impero coloniale, ma non riflettono che il colonialismo è og– gi un atteggiamento romantico della politica: oggi, quando l'Inghi'lterra perde sostanzialmente l'India. (Vorreinotare che la nostra jatt1,1ra nazionale è l'ana– cronismo politico per cui diventammo « nazione » quando declinava in Europa il processo di unifica– zionenazionale dei popoli, « colonialisti » quando il colonialismo agonizzava, « democratici» di· tipo ot– tocentescoquando la democrazia sta trasformandosi). li fatto che America e Russia siano oggi padro– lne del mondo (fintanto che la casa sopporterà, con– tro ogni legge di natura, due padroni), essendo Ame- rica e Russia differenti versioni di un identico feno-. meno - fenomeno che si chiama « massa » e si svol– ge sotto il segno della tecnica, del _progresso scien– tifico, dell'organizzazione, ecc. ecc. -, significa che ciascun'altra entità nazionale dovrà rivedere le pro– prie interne posizioni alla luce di alcune « verità » (o « non verità»: ma è lo .stesso) che ci vengono dal– l'America e dalla Russia. Vediamo di riassumere. 1) E' finito il tempo della democrazia parlamen– tare « vieux style », dell'esecutivo debole, del suf– fragio universale «quantitativo» (come lo chiama Paggi), ed è cominciato il tempo delle «oligarchie». Tutto sta I! vedere se coteste oligarchie saranno del tipo di quelle cl}e successero alla democrazia in Ate– ne; del tipo sovietico; oppure di un tipo nuovo, an– cora in elaborazione, quali ci propongono i d:;iti del– la realtà contemporanea. Comunque, 1-a tecnica di governo del mondo è diventata troppo complessa perchè la si possa affidare interamente e non sol– tanto per indicazioni sommarie alle « masse » livel– late e acefale. Il mondo, di fatto, è stato sempre retto da oligarchie. Il problema consiste nella natura de– gli oligarchi, pokhè possono esservi oligaTchie che traggono il loro presunto diritto da un « mito » - e sono oligarchie fisse e impenetrabili - ed oligar– chie, ~nvece, mobili ed in continuo ricambio che so– vrastano ad un mondo in movimento basato sul– la libertà d'iniziativa: le oligarchie americane, per esempio; esse sono dominate dal giuoco i11tensivo dei
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