Lo Stato Moderno - anno IV - n.8 - 20 aprile 1947

LO STATO MODERNO 187 RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA Sulla Costituzione L'interesse della sbampa cantiruua aid essere Motito a<lla ortirtii·oa d.eig.~ aT1JicoJ,i più C()IT\'Prometten.ti d~ Oostlituzi.one. Sul voto dell'art. 7 ha preso ohiara posizione don Sturoo (« Volontà popo– lare e Concon:lia!llo •. niell Domami d'Ita– lia del 6 aprùJ.e): non nel senso di una riso~uta fiducia nei poteri conservatori deJI articolo stesso (e Non sono d'accor– do con coloro che affermano cne !a pace religiosa, bene inestimabiLe, può essere reLigiosa poteva es&ere C<m!IJ)1'omessa se i patti Lateranensi non erano aperta– mente citati ne!l.a Costituzione. La pace compromessa anche domani con tutto l'art. 7, se queg!i stessi eh.e l'hanno vo– tato - o!tre àgLi oppositori - crede– ranno di inaugurare una po!itica anti– reLigiosa in Hallia »); ma nel SEalSO di una sua va,l'llclèJtà democratica. DON STURZO E L'ART. 7 Le argome-ntazion.i di don Sturzo sono sostanzia-imeni.e qu~ste: l'aort. 7 è sta.bo vot.ato da·l!Lamaggioranza di ,un'assem– b:ea democra ti<:amente e:ietta: dunque forma•:men~ esso è demooratico; demo- · cratico è, poi. :perché non .im'J)lica af– fatto che f.l Concordato non possa es– sere modificato coo una procedura de– mocraticamen,te garantita. come deve avv>:nire in uno stato moderno; inftne esso, insento ne~la Costituzione della Repubbl!'..<:a, « serve a canceUa11e i! ri– cordo de! fascismo così strettamente le– gato a,,l'attuale disastro de-Ua Patria•· A parte l'ultimo argomento, di cui mm riusciamo a comprendere Ja piena por– tata. ciò che '° "Ire più dubbio n?l ra– gionamento detJ.:.'emmenrt:e IJ)Ubblicista è it ccmcetbo stesso di democrazia moder– na. Proprio <in nome di qu-est,o concetto sembra dtiflicile ammettere che siano a luniio accettabiLi dailè.a Rei:rubb.:.:ca al– cuni al1tw-Olii del Oonioaro.a,t,o e non perchè lirnililno 'l:a soviramltà deLJo Stato, perchè siamo d'accordo con don Sturzo che non c'è nu.'.J:.ada eccep:ire sull'auto– limitaz1one deLlo Stato mediante patti inLerna:zr:onali,1.:111:g:i, ecc.: ma perchè le Kmitaziloni - ce<rte lben noi.e siimita– z.iCYni che lil Concordato comporta - contrastano appunto col concetto mo– derno di d:mocra-zia. Basti osser=e ad esemp:o che, tin forza della conressiona- 1:tàdello Stato. d<ivJene ;indissolubi,le 1,1 matrimonio, anche per d seguaci d?.,icui– Il per i quali i,l matrimonio non è un sacramento: può 'lo Stato a,JJiorasancire un dia'itto che non è moralmeai.te vali– do per una parte d-ei suoi cittadini? O Si ricorrerà all'altro argom,nto: che per le minoranze deve essere va,J~do il vo!ry de::e ma,ggioranze: ma allora la Chiesa è dispasta a sottoporre li.a v-zll'ità di un sacramenoo al numero dei voti? Non credo ctle don S1n.tl"ZO ,potrebbe accetta– re QUesta conseguentlJà: a OUi tutta v!ia noo sfuggono >i sostmitcm più sbriga– li.ivt d '1 Coniccniclato. G:;i alV'Vell1Sa.ri del.!o arL 7 ~ sentiranno al'..:lorasfuderall'e l'ar– gomento tdecisiV'O:ma ailOl'a lllJOil è l'ar– tico:o 7 che negate, è il Concordato stesso. Non si tratta esattamenitP., di que– sto, cioè dti respingereHanetodo concor– datar~o. sibbene di disapprovare allcuni articolii del Concord,ato Lateranense, di • cui si vuole r:nvfare tuttavia Qa revisio– ne a momenti ipsicolog;camente e poli– lli.oamente più maturi. Ln ngme d.: que– sta prudenza stessa, ,gli avversari di queg:i artirol.i non V'Olwano l'inserzio– ne dell'art. 7, che rende ':a revisione mo:ito più comp:essa, e tanto più dif– flcoJtosa da scoragg'.ame l' dniziativa, specie in un Paes3, come il nostro. no– toriamente conformista. Qualche avver– sa,rio dell'art. 7 va più tin là, e formu.a F:der:co Barir.esi, • Lo scaruialo dell'ar– tico:o 7 •. La regione sicHia,na, 5 aprile) l'obbiezione che « con l'inserzione weUa Costituzione del Trattato come ta•Le si togiie ail potere esecumvo la ,possibilità di cbenwncia.rlo: ne è da dire che taLe possibilità .si era già tolta con la ra– tifica dei Patti avvenuta con Legge 27 maggio 1928, n. 810, perchè tal.e ratifi-. ca, conseguentemente ai principii gene– rali (come qualsiasi ratifica di trattati internaziona>!i ne! nostro diritto) ha ef– ficacia agli effetti interni, e pertanto non toW1e ai potere esecutivo la facoltà di denuncia11e i! Trattato. Quanto al Concordato, se si ammette che esso è un atto internazionaie, si presenta nella stessa posizione del Trattato; se ai con– trario si ammette che esso è un atto di diritto interno, la materia in esso compresa avrebbe dovuto, ,essere tratta– ta con ·= legge o11d.dnarìa •. 'LA ,LIBERTA DI STAMPA La stampa d'oppoeizr'.one - diciamo di quelù'opposizrlone che Si è determ:in3- ta dii firotnt:e aa vobo dell'aJl't. 17 suJ:.a lib:l!'tà di stiampa - dopo avere vtivace– mente ;reag';tl>Jal romma ohe ammette l';inrt.enr=to àn caso d'iurgenza del1' Alubo– ri tà di P. S. a sequestraire i periodici ohe sembrino vii o Lare !Ja relati va :egge - si è rivolta a indicare le vie che po– trE,bbero ancora far ritornare sulla de– cisione presa in Assemblea o sulla ·sua app.llicazione p'.ù rigidtamente perico'.o– sa. Seoonr.:to eia Stampa (16 amtùe: L'a,r– tioolo 17: grave dnsidia contro la ùibertà di stampa») una proposta sarebbe 'l)ar– tita dall'on. Facohlnetl.i col cc,roace di comporre la controversia « per gli sfor– zi concordi di tutti i deputati costituenti che esercitano od abbiano esercitato la professione giornalistica, specialmente in sede di coordinamento del « corpus • di <leggi costituzionali, ,timitllindo la POT– tata così imprecisa e quindi vasba e su– scettibile di immensi arbitri, del comma sospetto•· A sua volta Leonardo Azza– r.:ta («Si può rimediare•, n Secolo XIX, 16 ~pr:le) 11itfene ohe, m,111lre in sede costitruzionale non sia -possib::e alcun rmedio al ma,:ifatbo, il ·conrettivo possa venire dal~a ,regge ,s,u}Jastampa: « H pro– getto deUa Pr.esidenza del COMi.glio che è gid stato presentato allla Costituente, è in questo ca,so più cawteloso e riguar– doso di quello deUa Commissione legi– slativa .... L'on. De Gasperi e !'on. Cappa sono ora impegnati a porre rimedio, e ciò essi pobrwnno fare e l'Assembiea Co– stituenbz dovrà secondare, con norme legislative ben preci.se che nettamente stabiliscano i casi (due o tre al massi– mo) in cui gli ufficia,1,i d P. S. possono eseguire i,! -seque-stro•. Quanto aill'op'Jllio– ne comU111ista. essa è s:.ntomait:icamente espressa da Mario Montagnana, su la Unità del 16 ap:nrle C • Diffii.denze signi– liioative •l: con la tranqui!Gità dei forti, hl, Mantagna:na 'ironrl.e.za sul:a ~ che soprattutto la stampa di destra e di centro m>Jstra ;in questo caso sugl'-:nter– venti della Pollz:ia: .poJiz,ia d,mocratica, insiste il Montagnana. e non più d:tta– toriale: d~ pruiz:ia dittatordale non te– mevano inveoe mo1ti dei protestanti di oggi. Non cr7de Montagnana che sia tu.ttaivia prudenrt:e ipreven.i!re in ogni ca~ gl!i abusi deill'ElseoubitVo? Le d~ttaiture SI'. preparano infatti nelle democraZie che non sorveglfano l'equilibrio dei loro dn– lerni poteri. Intelligenza politica Ai disoccupati che hanno esaspeirata– mente protestato a Torino urima. e a Roma poi (oon la nota avventura toc– cata aK'on. Sforza). è dedi<:ato questo de'.:à!cabo pens:ero di m. n., edimoria~isba del Corriere del Popoio, Genova, 12 a– prille( «Alffroniare il r'..sahio»): «Vogliamo aggiwn.gere ancom un. consiglio per il ministro deU'Interno: provi ad appiop– pa11eai ,responsabi!i deUe agitazioni e , deLLe distruzioni. come i-ndividui, come classe e come comune, ì danni e I.e spe– se: meno arresti e più multe •. Non sap– _p:arno come il m'inistro Scelba ootrebbe ma beifl:al'.mente mcuutere queste muo~te; come P<>tre,bbe moralmente imporle; e come potrebbe determinare la • o·,asse » imputata. N passo citato è segno di una inte:l!igenz;a ipo:.itica che ipreferdamo non quar.tftca;re, Rivoluzione Ll.beraJle (• I Hberali e l'art. 7 •, Qagldari. 3 aprile) spiega con una chia,rezza e since.rotà aJ,e QUaili la stampa d,i partito non 'VUOle abituarci le raeiionl de:,:•accettazione Jiberale de'1- l'art. 7. DoPO a.vel!' ll'liJa6 &un.to gH all'go– mentd del désoorso Croce, scrive l'orga– no dei liberaJi sarqi: « La Democrazia Cristiana si irrigidì nel difendtere il te– sto int.Egrale deU'airtico!o senza accet– taire emendami.enti eh-e avrebbero potu– to raccogliere la quasi unanimità deUa AssembLea come sarebbe stato augura– bile » (e qui Vii saresbe aspettatt l'oppo– sizione dei Jibera-:>i:no): • Si giunse cosi all'atto della votazione con l' Assemhle·a divisa in modo che i! votair-.e -pro o con– tro a.vrebbe assunto 11.nparticoL~ si– gnificato po~itico »: e at'.oora ,i l:l'berali, sciolti da qual.siiasi ·impegno di p~to. votarono, come p,,rsone, per d'art. 7. Vi– va Il.a .sinoerità dei libera lii. sardi: pensa– re che i iliberaLi cont:nentaùd si erano dalia taflJtla pena oer cambiare le carte in tawo;.a e .m:r ,appatru1~ dnvece lii. be-– rale l'aTb:lolo 7. u. s.

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