Lo Stato Moderno - anno IV - n.8 - 20 aprile 1947

184 LO ~TATO MODERNO nale delfa Spagna è andata, dal finire della .guen-a in poi, len– tamente migliorando soprattutto in ragione delle divei,genze tra i Grandi; ,se è ivero che l'azione intr~ re.sa dall'O.N.U. con– tro :rlregime falangista si è risolta in un provvedimento - ri– tiro degli ambasciatori senza rottura deUe Telazioni dipld'lna– tiche - di nessuna efficacia, è anche vero che la situazione inrema del paese sta attraversando ,una fuse partiicolannente oritlca sia dal punto di vista politioo che economico. Il Caudillo si è evidentemente mpromesso, restaurando ~ monarchia, di richiamare la distratta opinione pubblica sulla ma azione di governo e <li guadagnare nuovi consoosi, dando allo Stato una vemièe liberal~ttd1ioo-oociale (ma quanta roba!). In ver.it.àun esame, ancorchè superficiale, del progetto di legge non potrebbe ingannare nessuno nè dov~ebbe ritar– dare la formazione di quel fronte comune antifiranclmta tra i fuorusciti monarchici e repubblicani, che è lo scopo dell'at– tuale capo del Governo s,pagnolo in e.dio, Llopis. Le ibasto– nature che sono avvenute in questi giorni a· Madrid tra mo– narchici e falangisti ne sono, fOTSe, ii sintomo ;premonitore. ENRICO S~RA L'Europa e l'anima dell'Oriente Sotto l'evidente infilusso del notissimo 1Studiodi Osvaldo Spengler sul Tmmonto dell'Occidente, Walter Schtibart ha pubblicato in Svizzera (Lucerna, Casa Editrice « Vita Nova») un'opera di palpitante attualità, sul genere <li quei numerosi saggi storico-filosofici che 1Si sono moltiplicati all 'este.ro e poco in Italia, negli anni prebe1lici, durante il conflitto ed in questo dopoguerra, 1,uldestino e la crisi spfr,ituale dell'Europa. Mentre jn Speng.Jer viene annunciata la fine della mille– naria cu:lttira europea, Schubart non prevede soltanto la fine di un'epoca della cultura europea, ma al sorgere di un'altra epoca che sarà caratterizzata dai!,la cultura slava, in quanto l'ascesa dello slavismo è il futuro fenomeno per i popoli. La teoria 5U cui l'autore fonda la sua previsione - che per fui è certezza - è contrassegnata dall'alterna incarnazione dei quattro prototipi UirulW, improntati a quattro cornispon– denti Veltanschauungen: - dell'uomo armonico, concepito come un tutto pervaso da una intima armonia che non va influenzata p modificata o migliorata, ma solo ammirata ed amata, così come lo hanno pensato i greci all'epoca di Omero, i cinesi ed i cristiani del– .J' epoca gotica; - dell'uomo ascetico, il quale rifugge da qualsiasi inter– pretazione del mondo e se ne distanzia -senza la speranza o il desiderio di migliorarlo, seguito dai greci dell'epoca neo-plato– nica e dagli indiani; - dell'uomo eroico, che considera iJ mondo riordi·natÒ secondo fa propria concezione materialistica ed è quindi teso alla conquista dei beni della terra, dimostrando la più assoluta indifferenza per i problemi dello spirito (a tale concezione si informarono gli antichi romani ed i tedeschi); - dell'uomo messianico che si sente, invece, chiamato a realizzare nel mondo un più alto ordine divino di cui porta con sè l'idea; esso è dominato 1110n dalla volontà di potenza, come l'uomo éroico, ma dall'anelito verso l'amore e la conciliazione che lo.spinge a vedere negli uomini non i nemici, ma i fratelli e, nel mondo, non l'oggetto della propria cupidigia, ma la ma~ teria che deve essere redenta e nobilitata: così sentirono la loro missione terrena li primi cristiani e cosi oggi la sentono gli slavi. Il passaggio da un'epoca caratterizzata da uno di ~uesti ,prototipi ad un'alt;ra epoca, dominata da un prototipo diverso, non avviene mai senza profondi contrasti e turibamenti. Questi periiodi di transizione sono i momenti apocalittici dell'umanità. U ventesimo secolo è uno di questi periodi di transizione in quanto esso vede il tramonto della seconda epoca della sto– ria europea di questo ultimo millennio. Le due epoche che l'Europa ha avuto, dal mille ad oggi, sono l'epoca gotica e l'epoca prometea. La prima è sorta all'inizio dell'undicesimo secolo ed è du– rata fino al sedicesimo ed è stata caratterizzata dal prototipo dell'uomo armonico, che ha fatto della salvezza dell'anima il pensiero dominante del suo tempo. Essa ha oreato J'unità spii– rituale deU'Occidente sotto j) segno della Cristianità e sotto la guida della Chiesa. In essa si cercò <li compÒrre il contrasto tra la cultura nordica e la meridiona,Je sia nel camp~ politico, come dimostra la cre'azione del Sacro Romano lmpeTo, sia in quello filosofico dove con le speculazioni della Scolastica si tentò di fondere nella cultura gotica le antiche .culture me– diterranee. La seconda epoca ha visto il dominio del prototipo del– l'uomo eroico, il quale ha cessato di interessa.si del divino ed ha volto lo sguardo ai problemi terreni. Da questo atteggia– ménto sono derivate le grandi scoperte geografiche e scientifi– che per cui l'uomo ha creduto d'aver strappato alla divinità molti dei suoi segreti, ed ha intanto spezzato l'unità rnalizza. tasi nell'epoca gotica. Primo segno di questa tendenza disso– ciatrice è stata la Riforma la quale, operando la scissione nel campo ·della ·religione, ·ha determinato l'impossibilità di ogni composizione unitaria \iuropea. Nell'epoca ,prometeica il centro di gravità della cultura si sposta da Roma verso il Nord, perohè gli uomini delle .-azze nordiche hanpo le « tipiche qualità del prototipo dominante e e oono perciò destinati ad avere la guida del mondo 1'. Que– st'epoca è oggi al tramonto e fa sua fine assumerà l'aspetto di Ul)a sanguinosa catastrofe. Dal crollo di questa epoca, però, ne sm:geTàun'altra dominata dal prototipo dell'uomo messianico che si sv6lgerà sotto l'insegna de1la riconciliazione, e per que– sto viene definita dallo Schubart l'epoca giovanniaila, giae:chè essa è la più vicina allo spirito che informa il Vangelo secondo Giovanni. Così come gli anglosassoni ed i tedeschi, titani della mo– derna .teonocr~ia, hanno dominato il mondo o parte di esso, durante le epoche passate, gli slavi domineranno il mondo du– rante la nuova epooa, giacchè questa, per la logica stessa delle cose, « vorrà che la guida spirituale dell'umanità sia nelle mani di coloro ohe, come gli -slavi,hanno quale costante qualit.à del loro carattere, l'anelito deU'ultraterreno ». Dopo questa so[enne e cattedratica affermazione che CO· stituisce fa base ed il fondamento dell'opera, lo Schubart passa all'esame dell'-urto Oriente-Occidente, oggi ~ificato in quello Europa-Russia. · Nel campo della cultura il contrasto non è occasionale,

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