Lo Stato Moderno - anno IV - n.6 - 20 marzo 1947

LO STATO MODERNO TRA VAGLIO Degli episodi più vivaci del!a vita po:itica, deg:i episodi che più fervide po'.emiche suscitano - generati da un anta– gonismo di uomini oltre che di idee e di interessi - con– viene riparlare quando, per la stessa relativa lontananza nel tempo, è intervenuta una tal qua!e distensione; per cui al di là deg:i immediati motivi di una discussione ta!ora acerba, si de!ineano con maggiore evidenza i temi fondamenta:i sui qua:i g!i episodi si sono venuti intessendo. Ed allora discu– ted significa chiarire i momenti di un processo in cui essi si inseriscono, di un processo che visto da vicino può sem– brare talvo!ta caotico e persino dissennato, mentre è positi– vamente costruttivo di una nuova realtà storica. Solo ora forse è possibile trattare in questi termini della scissione del P.S.l.U.P. determinatasi nel congresso di Roma o de::a conseguente formazione del P.S.L.I.; fatti che insieme costituiscono un avvenimento, sia pure margina!e, di una crisi non ancora conc!usa. Di una crisi che va guardata ed interpretata nel quadro deta crisi po:itica genera:e in cui si agita il nostro Paese, e non soltanto il nostro Paese; meglio, nel quadro della crisi storica con cui il Paese va rifacendosi una c!asse dirigente nuova, va affrontando i compiti che gli sono imposti da esigenze nuove. Il movimento socia'.ista ita!iano non poteva sottrarsi ad un profondo processo di adattamento a!'.e esigenze storiche in atto, cos~ come non vi si possono sottrarre tutti g:i altri partiti, anche se mostrano una compagine più massiccia, meglio capace di resistere ad un certo impulso centrifugo per l'impostazione dogmatica dell' idea che li regge. Nessun dogma, mai, si salva dal!a corrosione de:J'eresia. Lo scog'.io contro il qua!e i maggiori partiti odierni ne– cessariamente urtano, e che determina il loro interiore di– sagio, è dato dal fatto che sono partiti vecchi perchè sorti ne'.laseconda metà del seco!o scorso da una situazione eco– nomico-socia-le profondamente diversa dall'attuale e dalla qua:e hanno ricevuto definita impronta. Nati come partiti d'opposizione a!lo stato liberale - espressione, questo, ali' origine, di un moto religioso di libe– razione, poi crist.Llizzatosi nel dominio oligarchico di una c'.asse dirigente limitatissima rispetto alla massa politica in formazione nel Paese - essi, conservando que!!a loro carat– teristica di strumenti di guerra, sono oggi impegnati in una politica di governo, la quale significa puro e semp:ice rove– sciamento de[a posizione primitiva, negazione del:a passata tendenza tradizionalmente rivoluzionaria, che però ancora conservano ne!!' impostazione ideo!ogica e propagandistica, mentre sono costretti ad un impegno che diremmo rifor– mistico. Questa intima contraddizione è, ripetiamo, il motivo per cui i partiti di massa, che sono veramente significativi, ci si presentano come agitati, come scossi da un grande travag!io che non è soltanto po:itico e organizzativo, ma anche spiri– tuale ed ideale. .Ed ecco perchè, mentre assistiamo allo sforzo che il partito comunista compie, non importa quanto per esp:icita volontà e quanto costrettovi da storica necessità, per ·trasfe– rire dal terreno della affermazione giacobina e dittatoriale al terreno de!!a costruzione democratica il suo peso po:itico ed organizzativo, altrettanto vediamo il partito socialista che tende a trasferire il peso della sua forza politica data sfera P\lra e ~emplice della ideologia classista ad una sfera più vasta e comprensiva, anche se non si renda aperto conto che questa nuova sfera siinifica, in fondo, il superamento SOC1ALIST A della stessa ideologia classista alla qua!e mostra di volersi tuttora anacronisticamente ancorare. E' chiaro che il processo di revisione che tutti i partiti subiscono interessa po!iticamente in quanto si traduce non in una semplice accademia ideo!ogica ma in posizioni e con– tra,pposizioni pratiche: la contraddizione interna che ogni sin– golo partito vive non è soltanto uno sterile giuoco di idee e di astratte dichiarazioni programmatiche. E' fatale che il nuovo assetto politico particolare e generale che dovrà essere raggiun– to, e che segnerà una fase di stabilizzazione della vita nazionale, · sia condizionato da:Ja disso:uzione dei vecchi organismi nei loro diversi e:ementi eterogenei e dalla ricomposizione degli elementi più omogenei a costituire nuovi strumenti po!itici - i nomi non contano, e potrebbero rimanere gli antichf -, praticamente più aderenti alle nuove circostanze verso le quali storicamente si tende. Questo processo po:itico, che è un comp:esso processo storico, si complica anche, come è natura'.e, perchè si traduce in una contrapposizione di uomini e di gruppi diversi, in un urto di temperamenti e di caratteri che lo rendono spesso torbido e lo ritardano. Ne: caso specifico considerato, vediamo che la chiarifi– cazione interna del partito socialista, dando luogo ad un dis– sidio nel quale una concezione rigidamente classista si è ve– nuta a scontrare con una sia pure condizionata reinterpreta– zione della teorica marxista, è affermazione prepotente della necessità obiettiva di un vero e proprio superamento del mar– xismo stesso, ma è stata gravemente turbata dal dramma persona:e dei rappresentanti de:Je due opposte tendenze: Nenni e Saragat. Il carattere de'.l'uomo po!itico Nenni, tutto istinto ed intuizione delle esigenze popolari, schivo di ogni coerenza che non sia quella dell'aderirvi sempre, più che di elevarle e guidarle, magari reagendovi, non potè ad un certo punto non scontrarsi col temperamento di Saragat, uomo di cultura e di meditata non irruenta azione e, nonostante l'ansia umana che lo pervade, incapace di suscitare que: consenso imme– diato de:le grandi masse organizzate che è caratteristica de! demagogo, intesa questa parola non in senso spregiativo ma lettera:e. · 1; partito socialista, sotto il dup!ice urto di un conflitto storico e di un conflitto persona!e, si è spezzato; ma quale possa essere la fortuna dell'uno o de:J'a!tro troncone, è dif– ficile ammettere che questa divisione costituisca per la po– litica ita!iana un fatto immediatamente felice se non sarà esattamente interpretata e cautamente. portata alle sue logiche conseguenze. Ne:Ja scissione, l'antagonismo Nenni-Saragat non giuoca che come aspetto minore di un dramma ben più profondo: che è quello della definizione concreta della rela– tiva funzione politica e storica dei due partiti: il comunista e il socialista. Ne!la politica ita:iana il partito comunista e il partito socialista stanno a rappresentare due momenti essenziali per la instaurazione di una solida democrazia: il partito comu– nista, il momento progressivo in senso assoluto; i! partito so– cia:ista, il momento progressivo concepito in termini stori– camente concreti: il primo, una intransigente quasi fanatica tendenza avveniristica; il secondo, .Ja possibilità di una affer. mazione strettamente realistica. Ottima cosa per la politica italiana il fatto che entrambi questi momenti si svolgano nel circolo di un giuoco demo– cratico di governo. Risponde a una chiara e salutare esigenza storica che movimenti, che si potrebbero definire rivolu:iio-

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