Lo Stato Moderno - anno IV - n.6 - 20 marzo 1947

LO STATO MODERNO 13i RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA La "bomba,, Truman te all'attacco è partita la stampa comu– nista: così Renato Mieli, sulJ'Unitd del La nostra opinione pubblica è in ge- 14 marzo. intitola senz'altr,o il ooo edi- nere mo:to più sorda ai problemi in- toriale « Sulle orme -di Chur-chi-:-1 », rie- ternazion-ali che ai :problemi di vLta e vocando il precedente del discorso d1 politica .i,n,tet"na. 'I1utta,via ~a Conferenza F•ulton. L'argomento gn-osso del Mieli di Mosca. e :poi 'la « ,bomiba Truman », è anzi tutto à'interpretazione d,~l di- ci~ il messaggio del Presidente ameri- scorso Truman .come atto- di imperie- cano al Congresso del 13 ma-rzo, hanno l.'i.smo;,in secondo luogo la mala scelta per un momento -concentraito e attirato deìla parile da difendere. costitu:ta da l'atteni.ione ldie<.li'a !Stampa,. con tnetta Grecia .e Turchia, paesi dal reigime dub- preferenza sui consueti e, pall'e. lentis- biamente demoaratko. L'attacco del simi processi dellra ipolitka d[ partito M:eli è dU!l1,qued:.retto ed una smen- e d: governo. tita -della sincerità ideologica del me~- Nei ,commenti a~ discorso· del presi- sa~,o Truman. -Iil rriHeV'Odegli :intenti dente Truman ;primeg,gia un tema, imper:alistici era del resto assai netto quello del!a decadenza dell'Inghilterra anche nelle voci più spr-.."gin.tdicatedel- e de'la volonta,ri-a liquidazione di po- la stamipa indipendente. come nell'ar- sizion: imperiali tropoo ,pesanti; si ac- ticolo del MissirO'li: « Il di'scorso d: Tr.u- compagna 1-a conlSitatazione Jdell'altro man», rsul Messaggero del 13 marzo. fatto. ~he l'« Aanerioa racoog~1e il far- -- COME PUO SALVARSI L'EUROPA dello mglese ,. (A. G., Corriere delLa Sera del 14 marzo), D.egno di nota•. per una ,più ampia POTENZA E INFLUENZA L'interessedi ouies,to artico:oè,oe,rò cen– trato sulla dist:.nztione di metodo •PO– litico deEtli an:gl-osassoni e dei sovieti– ci. Lo scrittore osserva che ,g1i an,~lo– sassoni ia.vevano ,pensaito. docantè la guerra, a delimitare 1a zona de~·a « .po– tenza » .russa. ma non a•vevan.o .r:flettu– to che questa a.vrebbe adoperato un particolare strumento di ,potenza. quello dell'« i!l1'.fluenza. ». In iverità A. -G. considera l'influ~a come cosa di– stinta dalila ,potenza-: merutre effett:•va– mente ,l'inif'uenz.a non è ·che un,o dei mezzi de'.la potenzia. e i,l~on avell' pre– veduto l'i!l1fluenza è la steSSla cosa che non aver -concretamente delimi-tato la potenza stessa. Sul terreno dell'inifluen– za, ra~iona lo scrittore. gli ~•osassoni' si trovano :n netta ind'eriorità rds.petto ai sovietici. !~atti le democrazie occi-. dentali\'. iproprio lot-"'roh~ tal:il \devono consentire l'-or,e:,andzzazfone dri ipartriti comunisti neri Pae$i, da ~oro controllati. • Si agqiu-n,ga ,che gli ,eserciti d'occu– pazione sono ,sempr.e i miqU.ori a.aenti di nrapaf]rQ:nda contro · i ,lm-o Paesi E i! faitimento delle .am.mini.~t-razioni ·in– mPse e amertca-na nella Germanta oc– cide-ntale predistione auel Paese a ri– cevere il ~e'1'11.e d ita vropa,aanda comu– nista. E' probabile che nelrla zona rus– sa ci sia a,ltrettanta aente malcontenta dPH'ammini!!tlrazione russn q1u1:rvtri ce n'è in occidente makontentia dP.Ll'am– ministrazione anal-0-americana. Forse ce ne sarà assai più. Ma in Ru..<\SÌanon e– sL~teu.n -partito che nnn ria i1. C-O'l11.Uni– ~ta. e noi Pn.i>si•controllati dalla RuS'sia 1 partiti liberali o democratici (net senso occidentale della varola) sono ri– dotti iad ombre. Costcchè il « sivario di ferro» funzirm.'I. in -,.,ajn d4- nnn lasciar P<l.<i'~re le idee e la prorpaganda che muovono àa occi<J,e,nteverso o-riente. e da l11sci.llA' t >a.st~ are tutto auP.llo che .si vW,"lin far passare da oriente ve·rso oc-– e ente.». _Attnrn,i a questo -cP.nitrodelna batta– glia 'ideol-oEtica ie d'r,nfluen7.0, -.;i ra-c--<'o1- ~no 1e '1: >rin.ci 'Oali in;erio.reta~nni dP-lla_· I.e m~a r:!!'Uardo a1 dis<:orso d1 Truman. n· roiu a'la'lmlate. sono le i'Illteroretazio- 1 della stampa dd simstra. Decisamen- veduta deHa situa'li,one eUII'opea il commento di Alido Gar05ci: « At ldmite dri un trairireo destino». su:– l'Italta libera 'Ciel 14 marzo. II Garosci fa sua -l'interpretazione comunistica òi una volontà -coloniz7.~t,rice de!l'Ameri.! ca ne riguardi dell'Europa: ma l'inte– resse del suo cominento sta ne·l pro– soe_ttare il ,problema di IU!l1a ind:o?n– denza eurooe-a malgrado una tal!~ in– i-up,nza: « Questo a,ccade nuasi ai mostri confini, àavpe-rtutto. in Europa. Noi i– taliani (e in .una certa misura anche i francesi. ,e per.sino pli in-pLesi) siamo a1. limite di aue.sto destvno, di puerra e di dominazione coloni.aie c'/te in misura varia .s>tainahiottendo le varie nazioni eurn,pee. Noi non ne ~mo ancora tra– volti: pos-siamo esserlo se non ,m-ovve– diamo. al viù presto. a un ristahi.limen– to della situazione sul viano poTiti,co in– terno. Solo '11/Tta situazione' volitièa in– terna l-a auale ci 'Perm,etta di accoalie– re àeUe influenze Poliltche imperiali– stirh<! internazionali 1Z'elemento che noi piiui-bchiamo m-ogres.~1vo e di <Tesvstere alla corruzione e tùl'intervento imve– rialistic9: solo un -oiooo econom~o de– mocratico e .socialista, il ,aua,.le, sen.zn . rinmtarci all'autarchia, ·,ci -oermetta di « filtrare » ie in1'lu€nze cartche di ter– rori 1merrieri, di ocddente e di o-rien– te, può ,saJlvarci <].all'essere travolti in uma ,nuova avventwra mondiaie. d.i cui sarebbero es-che seducenti brandelli di territori ma che non 'O'Todwrrehb-erro CP,T– to ·w,e-rtd di uomini e vita di "'".,.'""'i. « Il compito è estremamente difficile, ma non iè forse .i-,iese.nui,bile. .Am.cora pochi piorni fa, c-rittcwrul.o 1-P. ùicune del pin.no laburista. un editoritùe del New 8ita~~man os,se:rvavn. che un 111.fln.n .si fa per sapere che co.~11 si vuol diven– tare. e poneva a1l'Irwhilterra ,,arie aJ.– ternn.ti1,<!. tra il diven;,re una divenden– za del Parrtito R-epubb.licann annericano, o un viçcolo paese autarchico e vove– ro obera.to d.a una gJOlitica auerriera e internn.ziona-le superim-e alle Ml'? for- . ze. Solo un vi.ano che :nnrta dl'llla vn– .Zontn. di <Te.~taurare ne,lla misura .del pn!tsibile un'economiri eurove-a. s.oto un pin.no che varta da,lia volontà. di unire intmntn ci.ò .che si vuò 1.tnire e che ha affimtà di sv!lUJPPi politt,ci (e per co- minciare l',Inghiilterra con le nazioni non reazion.a,rie del -conti1.1,ente) ha un senso e può sperare, secondo l'articoli- sta, di <ri11,5cire. , , « Lo stesso vale, con imme711Se diffieoitd in più, per la Fr.ancia e ;per npi. Oggi le « Leghe dei ,n.eutrl » rnon sono e non possono anù es,s,ere ifatti dliplomatici. ·Pooscmo ~ere ,solo fatti economico– politici, imp!icano tutta una politica in– terna. Tra l'altro implicano ,lo sviluppo e almeno la dri.rezione governatwa e.la parte di forze socialiste autonome. Ma è chiaro che, ;prima che si ponga in mo– do dra11imatico il 1problema della guer– ra e della rivoluzione, venwta dal di tu.ori, i popoU europei hanno il dovere di fa-'T'eoqni sforzo 1Per una diversa so– luzione. Non solo per la loro- esistenzà; ma per tutto il mondo ». iLa stampa llOJl dLchiaratamenti:? di sinistra. d: centro rSi.niistro;o lirberale, a anche di destra, ha cerica.to 1rt generale linvece di smorzaire i'l fuoco dell'al'ar– me: in 1questo -senso -citiamo Filiip.po Burzi.o {« Guanto di sf:da », Nuova Stampa del 14 marro); Renw Sega,:a, « Monroe -in soffitta,. l(n Tempo, 14 marzo); Pio HondioH {« C: siamo?», 1l Popolo, 14 marzo). Mia in -partico:are sul tema de:l 'avveni.re del!' Inghi<lterra è Poi tornaito sulla Sta'TTIIJ]a del 16 marzo Fililppo Burzio, per delineare le· possl– bil:..tà di una vocazione europea della Gran Bretagna ,(« U,n «a.tout 1 dell'In-· ghHterra »). o~mocrazia e libertà Nl:d. dfo:ri'legio ,eh~ sarebbe agevole com'!li)m-edelle ,proteste che specialmen– ,te la .stam:Pa 'liberale :ha levato contro la legislazione e'Cc-nionale nei riguar– di del :f1ascismo e delila mònrarclria iha 'LlJl ,posto s:ngpiare, ,per, il. suo senso di misura e per la finezza del ragiona– m.enito, l'articolo « L'rer~sia » di Marfo Mi1SSiroli,-aipparso sul M e,ssaggero e su-I ~eroto XIX -dell'll corr. Il Missiroli in– vero prende a· part:..to ,la tesi del Cala– mandrei, propensa a negalt'ç-cittadinan– za ai _partiti rehe propugnano un metodo· antidemocratico. H Missiroli a:fd'erma ohe nello stato democraitiico devono tro– var posto tutte le eresie, tutte :e oPPOsi– z:.oni, giacohè i ·partiti non sono come gli ordi1n,irelig:osi .i.Il seno aUa Chiesa, e lo Stato non ha su di essi l'autorità che a suo buon diritto la Ch':.ésa eser– cita ,sugli ordini religiosi: « Non è que– sta la via deUa libertd. In uno Stat-0 veramente liberale. 1tiutte le opposizioni debbono ,es,ser,e, ieonsentiibe: ,quèlte di met-Odo, come quelle che investono i prindpi.i stessi sui quali .si basa il <re– gime. (L'unico criterio ài;s,cr,iminatore, deve es.sere la -legalità. In ca.,so c-onPra– rio, si cade nel totaLitarismo e non c'è via di scampo. « Ferme <Testando l'osservanza della l~galitd e la racUcale negazione di quel mostro semtpre rina,scente. che è fo vio– lenza, tutte le ide-e ,e tutti i pa<Ttiti deb– bono avere diritto di dttg.dinanza nellp Stato. liberale. La verità, la lib~tà, deb– bono ammettere di -e-ss-ere .negate e com– battùte, perchè è ~olo attraverso la l_ot-: ta. che rifulgono in tutto il loro ..s,plen! . dore "· U; ~ ~

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