Lo Stato Moderno - anno IV - n.5 - 5 marzo 1947

LO STATO MODERNO 105 LE VIE DEL SINDACALISMO Il sindaca:ismo sore:iano po:itico, rivoluzionario, conqui– statore dello .stato in cui vuole identificarsi, contro il quale - e al semp:icismo della formu'.a « l'azienda ai lavoratori de::·azienda • - s'appuntò la critica demo'.itrice di Maffeo Pantaleoni, è venuto col tempo' decadendo, insieme a flac– cide esperienze burocratico-corporative, effetto di fi'.osofie erronee e nefaste. Altre esperienze invece, come la sovietica, ed altre maturità di praxi, 'COmequel'.c raggiunte nei paesi occidenta:i, hanno fatto del sindaca:ismo dei lavoratori una sostanza, una forza, una fina'.ità ben diverse da quel:e stron– cate da['insigne maestro. In che consisteva ,J' essenza della critica del Panta'.eoni e che cosa può vo:ere oggidì il sindaca:ismo nella realtà eco– nomica? Comprendere e approfondire que:Ja critica, aggior– nando:a e n:evandone le parti caduche, può tornare uti:e oggi che i: problema de:Ia misura e dei limiti del:a parteci– pazione dei lavoratori alla direzione de:I'azienda è divenuto, con i consigli di gestione e gli impegni assunti dal governo per la presentazione alla Camera del progetto Morandi, .un problema di concreta attualità. * * * I! Panta!eoni aveva definito i: sindaca:ismo come pre– tesa del.la massa operaia orga!)izzata di assorbire in sè la funzione deJ.!'imprenditore; aveva limpidamente definito la funzione de:J'imprenditore come il compfto di persona che • organizza dirige e combina i fattori della produzione », di persona che « pensa organizza e dirige i'impresa ,,; ma, non senza contraddizione, aveva nel contempo affermato che la e,·o'.uzione economica procedente, mediante :a divisione del :avoro autocoordinato, da'.Ja piccola a::a grande dimensione, da'.la persona fisica individuale a que[a giuridica e composta, poneva in essere una funzione imprenditrice non più incen– trata in un uomo, od in un ristretto comitato di uomini for– manti una unità responsabile di comando, ma incentrata· in più uomini separatamente, in tutti i lavoratori aventi un compito ne::•azienda, e ciò per un fenomeno di « diffus:one » del:a funzione fra lutti i cooperanti a: processo economico azienda'.e. · Argomentava il Pantaleoni che, se la ·funzione impren– ditrice era diffusa, non poteva nel còntempo essere accen– trata ne:Ia sola indistinta classe operaia se non a _patto di rinunciare all'unità di classe ( 0 ): ed aggiungeva che la massa operaia è so:o uno dei fattori de:fa produzione, la cui oc– cupazione è oggetto de::a legge de:Ja dimen.sione più pro– duttiva, il cui va'.ore è in funzione dei valori degli altri fattori della qJroduzione, ed è determinato sempre in modo razionale e perfetto in quel determinato momento di quel determinato stato di equilibrio, posto come dato basilare i: regime di perfetta concorrenza. Concedeva infine al sindacalismo il modesto fine di • far più abbondante il sa-la rio ,,, supposto il caso che nella rea:tà economica si dovesse, precisamente in virtù de:J'in– tervento sindacale, « evitare ed annu:!are gli aggruppamenti 111onopolistici dei compratori di lavoro ». Cosa in sostanza aveva il Panta'.eonr risposto a:I'istanza sindacalista? Volete essere imprenditori? Ma non lo siete (•) SI o-rivi COSIB è acca•llu'to nell'U.R.S.,S.: l'abolizione drlle classi si è risolta nella prlm&la dirigente della burocrazia s ndacale ed economica. Le classi si ricostituiscono e sorge una nuova • borghesia • senza proprietà privata dei mezzi di Produzione, ma più potente di quella capitalistica. di già? L'imprenditore è una nozione astratta, in rea:tà ciascun lavoratore nel suo cerchio è imprenditore; fa fun– zione imprnnditrice è diffusa, è un po' di tutti, un po' da per tutto, quindi state buoni, cari lavoratori, perchè, senza che finora lo sapeste, siete anche voi a « pen.sare, organiz– zare e dirigere l'azienda• e quindi que'.:o che ricevete è que!-:o che vi spetta e non può essere né di più né di meno. * * * La tesi, alquanto beffarda, è sofistica. La diffusione del:a funzione imprenditori\Le esiste, ma non come frazionamento del potere, bensì come riflesso ap– plicativo e de:egato de:la funzione, rif.esso limitato per cia– scun de:egatario aI:a inte'.ligente rea'.izzazione di un par– tico:are de: processo aziendale. Infatti la parte centra:e es– senzialé de[a funzione de'.J'imprenditore - que'.la di pen– sare ed organizzare ;'azienda - è posta so:o nella mente e vo:ontà dell'imprenditore (unico o costituito in comitato o costituito da uno o più direttori o amministratori de:egati al servizio di chi ha solo ideato, pen.sato l'azienda, ma non è in grado di organizzarla e dirigerla). E' solo l'imprendi– tore arbit>rodi mutarn le sfere di attribuzione dei lavoratori e l'ambito in cui ciascuno, secondo le mutevo!i direttive centrali, può avere una re:atlva, autonoma, responsa:bGtà "cli lavO'Toorganizzativo direttivo combinativo; lui so'.o arbitro .11 mdJ..ti.\'are :a dimensione de:J'azienda e quindi .J'entita del lavoro impiegato; arbitro di destinare i capitali in uno od i-n a'.tro modo. Se dunque i :avoratori non hanno questi' poteri I che sono ne'.:'arbitrio dell'imprenditore datore di \avoro. ovverosia ne: suo diritto, dato il regime giuridico in cui il lavoro è racchiuso - non si può parlare di diffusione Je]a funzione 4,ÌÌprenditoria:e, ma so:o di diffusione degli atti esecutivi di quanto centra:mente pensato e voluto. I :avoratori quando chiedono la funzione imprendito– riale non intendono di • pensare dirigere organizzare » la azienda in cui operano, mediante un'assurda assemblea «uto– dirigente, un eterno comizio di voci discordi; ma pen.sano di sostituire U:l'imprenditore privato (che può ben essere un :avoratore dirigente o più :avoratori senza capitali propri, come infatti avviene estesamente nel settore de:Je grandi anonime) un'amministrazione ristretta e responsabile, sce:ta cos: come l'avrebbero sce'.ta i capitalisti che ·avendo i ca– pita'.i non hanno le capacità organizzative e direttive, o • queste hanno in modo e mi$Uia non sufficienti àla di– men.sione de:l' azienda progettata; pensano altresì di sosti– tuire aJ:'autocoordinamento deg'.i imprenditori, frutto del'.a loro concorrenza o coa:izione, un ordinamento centra'.e, più o meno decentrato, del comp'.esso economico del paese, èoor– dinatore di tutte le aziende socia!izzate, determinante le iniziative imprendilrici, concorrente nel:a sce'.ta dei capi delle aziende e soprattutto destinato ad ideare ,piani economici di produzione e distribuzione, va'.endosi di surrogati tecnici del mec'Canismo di mercato, di surrogati de::a funzione dei prezzi, dei saggi di sconto. ed interesse, del va'.ofe in regime di scambio, per effettuare raziona'.mente l'a5-5egnazione del:e risorse produttive e dei redditi indi-viduali. Ritengono i lavoratori che co'.oro che posseggono le quU:ità imprenditoriali e le mett;pno al servizio dei capita-' listi priv>ati, potranno ben' metter:e al servizio de! capitale socializzato; e che mediante r ordinamento socialista delle risorse produttive, g:i investimenti dei capitali e del reddito annuo disponibile nel paese possano prendere una via più confacente ru,Joro interessi di produttori e consumatori. La

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