Lo Stato Moderno - anno IV - n.2 - 20 gennaio 1947

28 LO STATO MODERNO Il • • di De -Gasperi Non si deve giudicare del risultato degli incontri di De Gasperi a Washington éd in altre città americane solo daI:e immediate concessioni di crediti in dollari o dalle as– segnazioni assicurate di grano e di carbone. Per quanto pressanti possano essere le nostre necessità di va:uta e di materie prime, ogni considerazione sul viaggio del Presidente del Consig:io ita:iano va inquadrata nella prospettiva di una più ampia visua!e. In primo luogo, dai risu!tati immediati non devono essere disgiunti gli sviluppi prevedibili in base ag:i affidamenti forniti dagli uomini di stato americani. Secondariamente, agli effetti di un nostro maggior prestigio nel campo internazionale, le faci:itazioni americane vanno riferite alla situazione locale di politica interna; al recente successo dei rnpubblicani; alle loro sia pur remote nosta!gie .isolazioniste, che se ormai più non si concreteranno in mutamenti sostanziali nel:e maggiori diret– tive di po:itica estera, potranno significare una minor gene– rosità negli aiuti da fornire agli stati europei, forse un 1rn– gidimento nella politica dogana:e, e la frapposizione di osta– coli ad ogni immigrazione dall'Europa. Ma sopratutto gli italiani devono compiacersi del carat– tere dell'accog:ienza fatta a De Gasperi. Egli è stato ovunque acco:to COJ_lle i: rappresentante di una nazione nobile ed amica, che potrà essere d'ora innanzi trattata nei consessi internazionali al!a pari con ogni stato libero- e democratico. Ancora importa osservare che non sono state chieste particolari concessioni, nè posti vincoli ad una politica este– ra indipendente dell'Italia, come contropartita per l'aiuto che gli Stati Uniti sono pronti a ·prestarci. Se qua:cuno poi osservi -· e ciò avverrà, se già non accadde - che il solo fatto di ricevere degli aiuti può comportare per noi una soggezione, si deve rispondere a costoro che. quando un po– po:o ha estrema necessità pei- vivere di rifornimenti di ma– terie prime e di soccorsi finanziari, un governo responsabile non può ricusare, ma deve sol:ecitare nel modo mig!iore tali aiuti dall'unica nazionale che generosamente li offre. Ad ogni modo anche il pri_mobilancio del!a missione di ·De Gasperi è confortante. Conviene rifarsi a!le previsioni, già riassunte su . « Lo Stato Moderno » (1). In primo luogo si trattava di ottenere il rimborso di 50 mi:ioni di dollari per emissione di aro-lire, un prestito di 100 milioni di do:Jari dalla Export-Import Bank e l'istituzione di un fondo di emergenza per rifornimen– ti alimentari. Era poi prospettàta la possibilità che ci fosse– ro cedute altre navi per ricostituire la nostra marina mer– cantile, distrutta per i tre quarti. Infine si attendevano affi– damenti per la stipulazione di un accordo commerciale e per la nostra emigrazione. ~ Il piano a lunga scadenza, èontemp:ava un prestito dal– la Banca Internazionale per la ricostruzione. Ecco la precisazione del Dipartimento di Stato Ameri– cano, sui cinque punti degli accordi intervenuti: 1) Il Dipartimento del tesoro ha effettuato un secondo pagamento di 50 milioni di dollari per forniture e servizi ·prestati alle forze armate americane ìn Italia. 2) I transatlantici Conte Grande e Conte Biancamano sono trasferiti al Governo italiano e saranno destinati al rim- (1) N.. 1 'Ciel 1947: • De Gasperi a Washington•· ,, patrio dei prigionieri di guerra e all'immigrazione italiana. 3) Viene presa in favorevole considerazione la richiestà del Governo italiano di ae<;1uistarea:tre cinquanta navi pro-· venienti da,ll'eccedenza di tonnellaggio degli Stati Uniti. 4) Considerata-la rinascita del commercio fra i due pae– si « assai confortante », è stato raggiunto un accordo per il sol:ecito inizio dei negoziati per sostituire con un nuovo trat– tato commerciale il « modus vivendi » del 1938. 5) La « Export-Import Bank » ha annunciato di essere disposta a portare a cento milioni di dollari il credito verso l'Italia. Il comunicato del Dipartimento di Stato aggiunge che, nel quadro del:a definitiva sistemazione 'della pace, vi sarà 1 una sistemazione generale fra i due Governi dei prob:emi finanziari e dei prob:emi connessi conseguenti a:Ja guerra. In partico:are il Governo degli Stati Uniti sarebbe di– sposto a rinunciare al rimborso delle forniture alimentari e di altre assegnate alla popolazione ita:iana prima dell'inizio del funzionamento dell'U.N.R.R.A. Infine, element~ da non trascur-are, il Presidente De Ca– speri è stato informato che delle necessità italiane sarà te– nuto conto nel programma di soccorsi diretti, che fra poco sarà presentato all'approvazione del Congresso e dovrà so– stituire l'U.N.R.R.A. E si precisa: gli Stati Uniti hanno « tut– ta l'intenzione» di aumentare le spedizioni di frumento in Italia. Il ministro Campilli ha poi dichiarato di avere raggiun-– to coi dirigenti det:a Banca Internazionale per la Ricostru– zione un accordo per cui, appena perfezionato i1 nostro in– gresso nell'organismo· internazionale, presenteremo una ri– chiesta di prestito, basata sopra un piano dettagliato delle necessità dei vari settori dell'economia italiana. Il ministro ha poi confermato che nel mese di febbraio si riceveranno dagli Stati Uniti tono. 230.000 di grano, e che tale cifra dovrebbe essere superata in marzo; le spedi– zioni di carbone dovrebbero e:evarsi ad o!tre 700.000 ton– ne:late mensili, quantitativo che può consentire ali' economia italiana di far fronte alle più importanti necessità. Prima dl fare un bilancio delle concessioni ottenute, è doveroso considerare le difficoltà incontrate daDe Gasperi e dag:i altri negoziatori. In un primo tempo si trovarono op– posizioni alla concessione del pr~tito di cento mjjioni di doll!!ri da parte della Export-Import Bank. I rappresentanti italiani hanno dato prova oltre che di abilità, di tatto e di buon gusto. Non hanno nascosto la reale situazione dell'Italia, ma ne hanno prospettato le pos– sibi:ità di rinascita, non si sono presentati come questuanti, ma come uomini liberi, che chiedevano un soccorso per un popolo lav~ratore, che saprà rendere quanto gli viene pre– stato. Si deve ritenere che quanto si ottenne, possa senz'altro consentire di far fronte al nostro più urgente fabbisogno di materie prime e che la nostra bilancia dei pagamenti per il 1947, se non deve essere considerata a cuor leggero, potrà con ulteriori incrementi delle esportazioni essere tenuta in equilibrio. / Lo stesso De Gasperi ha fatto in questo senso ,dichia– razioni di un sobrio ottimismo. Della maggiore importanza è la restituzione dei dùe

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