Lo Stato Moderno - anno IV - n.2 - 20 gennaio 1947

LO STATO MODERNO 43 RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA Funzion~ della Il, 1 • E' imprevedibiile oggi se il nuovo Partito SociaJista uscito a Roma dalla secessione dei saraga,tiani {C,-itica so– cia.le e Iniziativa, più, torse, d. U,bertari dd Andreoni) awà la forza di elevarsi ,rapidamente a gaorante de:la !srbertà pubb:.ica, ohe è quanto dire delJa de– mocrazia. r.: proposito è indubbiamente questo: ma bisogna daire tempo al tem– po, cioè concedere un lasso di 111on po– chi m:si all'organ:zzaziione di un par– tito che, se non manca di una notevole classe di.rigentie, esce tuttavia dal ·vec– chio Partito con 'lllll bagaglio estrema– mente ùegigero di qw,i beni materia:i eh.e sono a.i: stampa, le sedi d,i partito, la burocrazia <li sezione, i comitati di· studio, ecc. In questa condi:zrione. ad e-– virtare il 'l)erico:oossimo òlocchismo, sembra sia ancora chiamata aa Demo– crazia Cristiana. E' questa :a ,più .recen– te opinione di Don Sturzo che ha scritto, a questo proposito, alcuni arti.coli note– voli, di cui due soprattutto importanti: • Guerra civile e dittatura•, e « Verso la soluzione o verso le soluzioni? • (Do– mani d'Italia, Napoli, 8 e 12 gennaio). I SINTOMI ALLARMANTI L: leader democristiano OSSeTva spre– giudicatamente la situazione, e si do– manda se non ci troviamo per avven– tura a,LJa vdgil.ia del:ia guerra <:ivile, e pertanto dehla dibtatura. • Se si continua a pa1'tare di blocchi di ere.stra e di sinistra, di passaggio dal governo al potere (frase di Nenni), di Repubblica dei Lavoratori (frase di un articolo deUa Costituzione p-roposto ad una deJle Sottocommissioni); se si con– tinuano a inscenare scioperi politici co– me queL!i di Napoli; se industriali ed agra,ri escono dal piano teicnic_o e cer– cano di influenza,-e la politica e, fa– cendo come gli industria.ti e gli agrari del 1921-22, dàn-no aLlo stesso tempo dena1'i ai comunisti ,e ai qualunquisti, si comincerd a costituire un ambiente predittatoriale che avveoonerà l'ItaJia da oggi alle, elezioni politiche•· AUo scrittore sembra particolarmen– te grave che uno storico come Salva– toreUi possa, in base ai fatti, preve– dere solo un quindicennio di libertà provvJsoria de: Paese ned r:guardi della dittatura comlllilista; gli sembra gravis– simo ohe Giannini· l)()SSa dire che la guerra civile non si :ta per il solo fatte, che egli non la vuo:e. Il che significa che dipenderebbe da Giannini la pos– sibi:ltà di scatenarla. LI per:colo è dun– que - secondo Don Sturzo - in questo bloccarsi della <;lestra e de:la sinistra. Pooo jmporta cne comunisti e qualun– Quisti si stud:no d: stabiUre una regola di convivenza: importa piuttosto sape– re se gl.: uni e gli a.1tri :a osserveranno. • Lo stesso Giannini ha offe,-to al co– munismo il piano di convivenza con i Qua.lunquisti sul.la base de! ,-ispetto ,-e– ciproco. Non mi interessa di sape,-e fi– no a qua! punto i qua,lunquisti rispet– terebbero i comunisti nelle loro mano– vre di dominare la classe operaia, te- nere in mano la Confed-erazlone del La– voro, avere il monopolio d\?U' Assisten– za PostbeUica e ora (a quanto semb1'a) dell'emigrazione, fare occupa1'e le te1're incott-e (non importa se veramente col– tivate) da improvvisate cooperative sen– za attrezzatura nè_tradizione ag,-icota e miUe altre lodevoli imp-rese. Mi inte– resserebt,,e sa.pere sino a qua! punto i comunisti rispetterebbero i qualunquisti n-ella difesa dei pr0'1)1'Ìeta1'iag,-ari e de– gli industriali, dei comme1"cianti e del ceti medi e di tutti quegli uomini e donne « qualunque • che a.spettano la salvezza dal quarto partito che agogna di prend-ere. il posl!o numero « du,e •. COMPITO URGENTE Ma se tale è la condizione de·i:a &f– fidenza e defa mano armata, chi può i.m,pedire che Si trascorra dal possesso e dalla riserva delle armi al.:'uso delle armi stesse? Non ,!'opinione media bor– ghese. tla quale sembra di:spost:a ad ac– cettare qualunque paterna1:smo, ;mch~ que-L'.ocomunista, ,pu.rchè assicuri ordi– ne e continuità di ùavoro: Sturzo è in– fatti cosbretto a constatare che la g.os – sa borghesia non ha impara,to nulla dial– l'esp&ienza fasc:sta, venticinque anni fa invocata allo stesso titolo, e ammo– nisce che essa avrebbe bisogno di com– piere oggi un viaggio in Europa Orien– ta· e per interd:rsi in modo assoluto le speranze in altri ,paternalismi. Non u– na moderazione interna alle 'destre e a,!le sinistre, non fosse che per carità di patria: Sturzo polemiZ1J8 senza infin– gimenti con Ja sbampa pa •rtiico:arme.nte di destra •(AngioH:Jo~ Corbino, Zanetti) a dimostrazione di questa preoccupante mancanza di 'Una persuas:one di ,!ibe.r– tà. Gli appare dunque inevitabile rimet– te.re a tutt•og~i la run:zrione deùla me– diazione e della imposi7Jione della li– bertà (e cioè della democrazia) alla De– mocrazia Cristiana. Non che Sturzo ne ignori debolezze ed e11rori: ma la vede insostituibile d.n que,sto compito di im– mediata mgenM. Si tratrta di sapere se ,a Democrazia Crjstiana, concesso s:mz'altro che al– cuni dei suoi mig.;dorl abbiano consa– pevoleuia di questo compito (tra essi Indubbiamente De Gasperi), sia all'al– tezza di preparazione tiecnka e po!Wca ohe sar-7<bbe richiesta. U.n articolo· di Giuseppe Dossetti (« Quasi degli inno– centi, Democrazia, 5 gennaio) non può non consentire con questo g•iudiz:o se– veress•:mo de"J'Economist: • La man– canza di conoscenza. t'ecnica o di fatto non è soltanto p-rop-ria deUa sinistra. I democristiani in mate,-ia di economia sembrano essere Quasi degli innocenti. Essi possono accordarsi su questioni co– me quel-la laica o del divorzio; ma no,i su questioni economiche e sociali, quali quella del.la riforma agraria o quella del p-rol>.lema di cosa si iritenda fare deU'I.R.I. Per il mom-ento gli elementi gramma positivo •· « Ora - commenta Dossetti - a parte la crudezza della fo1'ma e certe asserzioni ma1'ginali, la sostanza dell'app-rezzamento ci sembra • avvicinarsi mo:to al vero •· La scissione socialista E' ,prematuro raccog'..iere sin d'oora le opinioni di stampa illltorno al Congresso deJ Partito Sooia.&ta: sono tuttavia da rilevare, per il loro senso della misura, i commenti di SHvio Negro sU: Cor1'iere deUa Sera, in (Particola.re del 14 u. s. 'Ilra le -parti in causa, è notevole J'a,rt:colo: • Tutte le vde conducono a Roma », su:- 1' Avanti! del 16 gennaio a firma P. Em. (la sigla è comunemente interpretata come di Pietro Nenni), che è un bell'e– Gempio di come i Congressi, anohe s,e a~tati e contrastati sino a,:J.a scissione, non insegn:no molto ag.:.i uomini per– vicaci e costant:. Lo scrittore· prende tra mano il suo vecchio Labriola, e di– mostra, testi a::Ja mano, che H momen– to è maturo per .iJ passaggio dal Go– verno al Potere. E' curioso clhe lo scrit– tore, che forse è stato e ancora potrà essere ministro degli Esteri, tenga co– ,si attento conto deUa situazione in– ternazionale da ritenere che il prole– tariato sia « pronto - materia:mente e sp:ritualmente - a 1'ovescia1'e l'orga– nizzazione capitalista e tutto il sistema ideologico borghese». Vada per [e con– di~oni spirituali: Jo scrittore stesso contr;buisce, come può, a sollecitarle; ma per queUe materiali c: domandia– mo, appunto, se il linguaggio d~J'edito– rialista tenga conto a:meno del fatto che De Gasperi ha realizzato or ora un complesso d'intes,e con un preponde– rante Stato J?.orghese: fattio che consi– glia qualche ,p,rudenza nei • .rovesc:a– menti • cui egJi agogl!la. Dal canto suo Giuseppe Saragat ha accompagnato il Manid:esto de.I nuovo Partito con un artico:O <• La strada e fa meta•) uscito nello stesso giorno (lR gennaio) sull'Umanitd di Roma e ne n ll'empo. L'artico..o di Samgat non è lltrettamen te un articolo di politica, pe.rchè in esso lo scrittore estende la (Jua vdsione alla crisi dell'uomo contem– poraneo, che nè ~I capitalismo nè l'uto– p!smo massimalistico possono liberare dal bisogno e dalla mortificazione di una vi1'a quotidiana • <inumana ». A Gtr:ngere, peorquanto è J>05sihile, l'uma– nismo un po' generico del Sar-agat, si tive·a che questo ,poggia su una valu– tazione spiri tuaMstica del lavoro, che giust~ka, nel soc:al:smo, la vticinanza de1 .pro!etariatQ operaio e di ceto me– dio. llll questa conce7ione non se.rnbra facile serbare la consueta idea di clas– se, quale !igura n,;,Ue W6Uali coorrenti dei oartiti marxisti. Su questo punto la ideologia di Sa.ragat non mi sembra aver ragi:iunto una chiara concretezza. di pens:eoro. Sul terreno politico :a po– '1lizione saragatiana sembra inv-e<:e pre– senta.rsi, sulla carta, come la µlvezza umanistica di quel blocchismo armato che abbiamo sottolineato dn base aJ.:e osservazioni di Don Sturzo. Ma ceni previsione su questo punto è sotto la riserva d~lle prove di efficienza poli– tica che potrà fumire prossimamente 1! nuovo Partito. u. 8,

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