Lo Stato Moderno - anno III - n.24 - 20 dicembre 1946

I I !J .\ I \ LO STATO MODERNO 57L f NOTE QUJNDJCINALI LA CRISI FRANCESE Com'era facilmente_ da attendere, do– po i ~isulta·ti del~ elezioni del 10 no– vembre scorso per la priina assemblea legislativa della Quarta Repubblica, la crisi ,già esistente da tempo in seno al tripartitismo francese é andata anco– ra accentuandosi; senza però che sino– ra, ad oltre un mese di distanza, si pos– sa di•re di avere trovato una soluzione che dia una qualche garnnzia di stabi– lità e di efficienza. Anche le elezioni indirette del 24 novembre scorso, attra– verso le quali i cittadini Jirancesi dove– vano eleggere 82.000 delegati - i così detti grandi elettori - per la nomina di 127 membri (su 315) detL:a seconda Camera prevista dalla Costituzione; iÌ Consiglio della Repubblica, ihanno ri– confermato con assai lievi spostamenti i rapporti di forza tra i vari pa.rLiti e– mersi dallo scrutinio del 10 novembre. Contrariamente alle previsioni che face– vano supporre che in tali elezioni la stanchezza - i francesi vota vano per l'ottava volta in 18 mesi -, l'indifferen– za per un'elezione che aveva per ogget– to la a10mina di uom:ni in ,gran mag– gioranza sconosciuti a delegati ad un'assemblea senza veri poteri, e in– fine il 01sgusto per lo spettacolo non brillantissimo offerto dalla vita politi– ca francese dalla liberazione in poi, a– vrebbero causato un numero eccezionale di astensioni, ,il 68 ,per cento degli eiet– tori ha ancora comp:uto disciplinata– mente il proprio dovere. L'attesa gran– de vittoria ,comunista, ~e avrebbe do– v,uto essere •la conseguenza de:la più ri– gida disciplina esistente in tale parti– to, non si é quindi registrata; M.R.P. e Comunisti sono ancora finiti in testa e stavolta inaspettatamente con un pie~ colo vantaggio per il ,partito cattoli– cp, _c~e ha fruito in moltissimi casi dei voti aegh elettori di destra, rimasti in molte crcoscrizioni elettorali senza rap_ presentanti, in seguito alla decisione dei loro esponenti di presentare candiaati solta_1;t? là dove vi iossero grandi pro– liubuta di successo; negli altri casi questi. partiti preferirono non presen– tare hste proprie per non mettere in forse da possibile vittoria dei candidati M.RP .! a tutto vantaggio di ,que:li co– munisti. Le elezioni deli'8 dicembre cui par,tecipavano sol-5 g:i eletti del 24' no– vembre•, non potevano dare .r:sul-tati c?mpl~ssivamente diversi da quelli re– gistrati due settimane prima. Si è no– tato in generale un orientamento sem– pre p:ù. deciso, ,specialmente a destra dove es~~tevano sinora molti gruppi ~ gr,uooeth, ad una concentrazione di forze che dovrà essere attentamente se– guita perché essa comincia ad eserci– tare g:à una notevo:e influenza = fos– se solo per la sua azione negativa - sulla situazione parlamentare francese. Paralle:amente alda -campagna eletto– rale, si é svolta tra i partiti un'intensa azione di •r:cerca di alleanze in vista della formazione del nuovo governo i'he doveva succedere a quello Bidault potenzialmente dimissionario sin dal 10 novembre. Dato che la campagna elet– \orale era stata condotta da quasi tut- 1 ( ti i ,partiti, ma specialmente dai due maggiori, .contro il vecchio tripartiti– smo, tanto ~ comunisti quanto i :repub– blicani popolari - anche se questi ul– timi con assai meno convinzione e sen– za una perfetta concordia di vedute tra i loro esponenti - hanno dovuto darsi da fare per mantener fede alla loro propaganda elettorale. Così i comuni– sti si sono diretti immediatamente al partito socialista invitandolo a dare il proprio appoggio ad un governo popo– lare a direzione comunista; com'era da attendersi, questo invito ha provocato in seno alla direzione del partito socia– lista discussioni interminabili che si so– no a:la fine ,concluse, .con scarsissima maggioranza, con la vittoria di coloro chz sostenevano la necessità dell'inte– sa tra i partili marxisti. Poiché però i due partiti da soli non dispongono che del 45 per cento dei seggi, era necessa– rio ottener;, l'assenso di altri gruppi minori, primo ira tutti quello radical– socialista; la sua adesione avrebbe con– sentito una lievissima maggioranza, e quindi la formazione di un nuovo fron– te popolare. Nat,ura,lmente Herriot e i suoi amici duramente ammaestrati dal:e esperienze del biennio 1936-38 e probabilmente desiderosi di ;riguada– gnare terreno attraverso la permanen– za all'opposizione, hanno nettamente rifiutato; ma poiché nello stesso tempo rifiutavano analogo invito del M.R.P. tendente ad una so:uzione cenbrista di governo tripartito, con socia.listi e radi– ca,lsocialisti, appariva chiaro che non vi era nessuna combinazione possibile per un tripart:,to di nuovo genere. Quanto ad un fronte di destra con •la partzcipazione del M.R.P. non v·era in– fatti. da P.ensare dato che pur esso, per raggmngere ,Ja maggioranza, avrebbe bisogno dei voti del gruppo· radicalso– cial:sta, natu.rn :mente conbrario a que– sta combmaz1one troppo contraria al– le sue tradizioni. L'espediente di un go– verno d1 unione nazionale e quello di un governo di tecnici estranei ai parti– ti sono stati naturalmente resp:,nti daJ– le sm,stre, che nell'unione nazionale ve– dono logicamente un allargamento ver– so destra del vecchio tripartitismo e contro il ministero di tecnici obbiett~no altrettanto fondatamente l'inseparabilità della tecnica dalla politica. Non essen– d.osi_potuto trovare una soluziòne quaJ_ s1.as1nelle trattative private, ci si è af– fidati ad un certo punto, anche se sen– za tropp;i, speranza, alla soluzione pa:r– lamentare. Ma già la elezione del pre– s1dete della nuova assemblea ,naziona– ne dimostrò come ogni speranz,a dei co– mun:sti di poter esercita.re un'influen– za predominante, oui essi :ritenevano di poter aspirn,re legittimamente cosii– tuendo il gruppo par,Jamentare più nu– meroso, fosse -destinata a :risultare ;va– na. Infatti, essendo stati presentati tre candidati: Cachin (comunista\ Auriol (~oci~lista) e Varenne (radicalso'cialista), riusci eletto Auriol, già pres:dente del– l'Assemblea Costituente, grazie ai vo– ti delle desbre. Quando poi, alcuni gior– ni dopo, si votò sulla candidatura di Tho?-ez a ca~o del governo, si verificò tira le file socialiste ,una piccola dele- · zione che rese ancora .più ~idente !a scarsa base parlamentare di cui avrebbe· potuto disporre il leader comunista; due giorni dopo Ja candidatura Bidault vew niva pure ~espinta; :rivelando clamoro– samente l'inesistenza di ù:na maggioran– za in seno alla nuova assemblea. Final– mente, i partiti si accordavano sulla de– signazione a capo del ,governo .del vec– chio Léon Blum, il !e<I.dersocialista :ri– masto in questi anni estraneo alla vi– ta parlamentare; e l'assemblea sanziona– va tale accordo con una votazione pie– bisci taria. Senonché é assai difficile pensa:re che 11setta,ntaquattrenne Blum possa a.vere tanta energia e tanta a,u– torità da dominare una situazione co– si complessa; e ne è prova la costituzio– ne di un ministero interamente sociali– sta, dopo il risultato negativo dei suoi sforzi per formare un ministero di unio– ne generale su larga base. Eppure, mai come ora la Francia avrebbe bisogno di' un governo in grado di dominare all'in- . terno la situazione finanziaria sempre più preoccupante e di far sentire ener– gicamente la propria voce nei consessi internazionali che fra pochi mesi do– vranno affront~e Ll problema della Germania, problemà fondamentale per la sicurezza :t;rancese. LA SCONFITTA DI LEWIS Il 7 dicembre scorso John Lewis ha finalmente dato ord:ne ai 400 mila mi– natori del suo sLnqacat-o d'interrompe- re lo sciopero che dura,va ormai da di– ciassette giorni. Come è noto, lo sciope– ro era stato iniziato in conseguenza del– l'abolizione del blocco dei prezzi decisi! da Truman subito dopo Ja pubblicazio– ne dei risultati delle elezioni del 5 no– vembre, che avevano manifestato con la" vittoria ,repubblicana H malcontento della ,grande maggioranza del popolo, americano per Ja politica dei ,prezzi del governo. Poiché la libertà dei prezzi importava naturalmente anche la li– bertà di contrattazione dei salari e de– gli stipendi, Lewis sostenne !'inval:dità dell'accordo sa· aria le intervenuto nella primavera scorsa <tra il sindacato e il govemo, attuale g~tore delle mini&e, ed invitò i minatori ad abbandonare il lavoro. Obbligato a comparire dinanzi al tribunale per rispondere di viola– zione di contratto, ,Lewis fu condannato dal magiswato a pagare personalmen- te un ammenda di 10.000 dollari, men– tre al sindacato veniva inf-:itta una mu);ta di ,ben 3 milioni e mezzo di dol– larf. Era evidente la volontà del go– ve•rno di evitare a Lewis ,una condan- na a ca-rattere detentlvo che avrebbe giovato soltanto aL:a sua popolarità, mentre le fortissime ammende ,rappre– sentano una carico graviss:mo anche , per i•l potentissimo sindacato dei mina– tori. Lewis e il sindacato hanno ricor- so in appello; il nuovo giudizio avrà luogo solo fra par~i mesi. Dopo la condanna Lewis non desistette dal suo atteggiamento, inducendo .!L. governo· ad annunciare gravissime ~estrizionl nel campo dei trasporti e dell'illurn.ina– zione; inolt.e, data ,la _prog,r,essiva ·cà-

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