Lo Stato Moderno - anno III - n.23 - 5 dicembre 1946

• 1542 LO' s·TATO MODERNO Per il testo de: territorio tedesco - ed è il prob'.ema che qui c'interessa - le speranze erano che la presenza nelle rispettive zone d'occupazione di eserciti appartenenti a na– zioni diverse tra :oro e :a re:ativa introduzione di usi, costumi ed abitudini varie da !uogo a luogo accentuassero !e diffe– renze, sino ad arrivare alla costituzione di a.:trettanti Stati di– stinti l'uno dal'.'a:tro ed autonomi. La so:uzione, insomma, del prob'.ema tedesco sembrava affidata ad una situazione di condominio a quattro. Ma, co– m'è vero che se l'uomo propone, nessun disegno riesce a violentare il natura:e corso di svi'.uppo de::a storia, ci sono del:e profonde ragioni perchè ad un certo momento 4'unità tedesca, anche se imperfetta, si sia attuata, e ora non è più possibile ritornare ind:etro. Nel'.a impossibilità di condurre a buon fine il '.oro disegno, di operare cioè una quadripartizione de[a Germania, di di– videre il Reich in zone d'inf.uenza, dimodochè a ciascuno dei Quattro Grandi toccasse fa sua parte e si attuasse perciò un equCibrio, inglesi ed americani in questi ultimi tempi hanno cominciato con l'affermare che l'occupazione de'.le rispettive zone di contro'.lo si rivelava un pessimo affare. Qua'.cosa come 80 mGoni di ster'.ine al:'anno, ha detto Bevin, per il contri– buente britannico e 200 mi:ioni di do:Jari per il contribuente statunitense, secondo i ca:coli di Byrnes, - e quando gli uomini di Stato ing'.esi ed americani considerano i ·'.oro con– naziona'.i non più nella qua,ità di cittadini, ma di contri– buenti, è segno che qua'.cosa di serio sta su'. punto di maturare. Pressochè contemporaneamente Lord Vansittart, co'.ui il qua'.e invocava castighi e punizioni gravissime per i tedeschi ed uno stato addirittura di sempiterna schiavitù al fine di impedire loro di tentare nuove avventure, ha fatto compren– dere di esser disposto a mettere mo'.ta acqua ne: vino de:Je sue requisitorie, e, que: che è più importante, si è assistito _ insieme ad una interessante evo'.uzione nei riguardi del fu– turo assetto da dare a~la German.ia. Ogni progetto di federazione di Stati, di un Reich fede– rato con lo scopo di operare que'.'.a separazione da!:a Prus– sia (Los von Berlinl) causa secondo g'.i esperti di ogni ma– lanno, veniva proi:(ressivamente abbandonato; comun11ue se da i;arte di. qualche ~crittore si ela cominciato con il consi– derare persino la po•s 1 bi'.ità di ricostituire i diciotto Stati di prima de:J'avvento di Hit'.er, per poi ridur'.i a quattro - le q_uattro zone di occupazione, - successivamente si è scesi a tre. ed in u'.timo a due. Ma auando si è J:(iunti a'.la even– tu~'.ità di metter su due Stati, so'.tanto due Stati. la parabo'.a evidentemente è compiuta, il ciclo è conchiuso, dal momento che i due Stati coinc:dono to11tcourt l'uno con :a Germania ang'.o-americana al di oua de'.'.'Oder, e l'a'.tro con la Germa– nia russa a'. di (à: ed è inuti'.e insistere4 sul chiaro siirnificato che una ta'.e d'cotomia ha ne'.lo scontro e nel contrasto per– manenti tra i due imperÌalisml, occidenta:e e orientale. Per quel che li ri,zt1arda i russi natura'.mente nnn inten– dono es~PrP.da meno: da ouesta parte si pensa addirittura, e lo si d:chiarn esoressamente, di riconouishue ai tenPsco– russi '.a 7ona del Reiçh che è sotto il cnntrnl' n deir'.i A'.ll'Ati ocçidPntali. e si fa un i;tran par'.are ouindi de'l11 neces•'tft di una r.erm.an 'a unific,ita. f. nuovo partito socialista unitario ha '.an'Ciato un manifesto in onesto senscr. che ha incontrato un vasto successo. I ru.. l i nua'.i noerann da Ber'.inn. fanno affidamento oer i lc,rn disel!'ni sul·" t•~ni.,.'one, sul fatto di dispo•re in ~o•tan7a de'la capitale del Reich. Jn tutto ouP•to. nero scontro in cui cia~runo dPi duP. con– ten~Pnti cerca di acca.narrarsi la s"rnnntlA de! nern'co di ieri, a ritram~ osrn! va"t""l!in sono i te,leschl. ; 011• li tra ooco sarAnnn in n'P110 snhl-nnl:o e fern,ento. Ne'.'.a fnchle~•a soora· ricor<lata essr hanno di<'h'aratn r.he il 1nro n!sa1>:fo e fo smar– rimento fn cui versano deriverebbero da'. fAttn rti e~spre senza meta, di non avere 11no scopo, ·un fine: Ma il fine invece tra 'breve sarà evidente; - e non importa se, compatibi:mente con l'occasione più favorevo:e, sarà raggiunto o con i russi, su::o schema allora di un naziona'.-comunismo, oppure con gli ang'.osassoni ~; e consisterà come sempre nel vecchio s:ogan de:l'ein Reich, eln Volk, ein Fuhrer, per procedere poi se– condo i disegni ed i metodi de::•« eterna Germania ». , GIORGIO GRANATA Cronaca di via Morone L'Associazione del:o Stato Moderno ha inaugurato il suo •econdo anno di vita con un discorso di Mario Paggi, tenuto J'lel:a settecentesca sala di via Morone, fra aristocratici spec– chi dorati e, a far contrasto po:itico, po:trone di uri rosso ac– ceso. Veramente era annunziato, come discorso di apertura, que:lo di Ferruccio Farri. Ma questi essendo stato tratte– nuto a Roma da sopravvenuti impegni par:amentari, Mario Paggi ha molto fe:icemente improvvisato ricorrendo a::a for– za persuasiva di que::a sua fe:ice dialettica, che a:cuni spi– riti ricostruttivi 1,l!i 'rimproverano, e altri, preva:en.temente critici, ammirano. Po'.emizzando, come se li avesse avuti in que'.l'istante dinanzi a sè, con i fatti, gli uomini, i partiti de: nostro tempo {pur non facendo nomi, che però si ascol– tavano fra :e studiate pause del suo discorso), Paggi ha i:Jumi– minato massimi e minimi problemi imposti da:Ja ine:uttabilità del'.a storia in atto al:a so'.uzione dei nostri artefici po:itici. Ha concluso per :a necessità di abbandonare l'esausto compro– messo, per adottare il criterio compromettente, ,se vogliamo, ma fecondo e operativo di una scelta decisa e lea:e. Il 21 novembre !'on. Pao'.o Treves ha fatto il punto de[a situazione internazionale. Questo significa, come tutti sanno, camminar sui carboni accesi. Ma :•oratore, il cui ri– cordo è '.egato a certe cronache suggestive « Sul fronte e die• tro il fronte italiano» {qua!e accog:ienza avrebbe oggi una mostr;i retrospettiva di Radio Londra?) ha sapientemente adombrato :e 'difficoltà del:'argomento con una dizione pro– fessora'.e chiara e persuasiva. B'.occo del:' est e blocco de'.– !' ovest, due rea:tà incontestabi:i, e di contro il nostro inte– resse immediato e mediato a rimanere estranei a::•uno e al– i' a'.tro, attraverso una gio:ittiana schermaglia che si ispiri ad una umanitaria e pacifica neutra'.ità. Usque tandem?, ci domandavamo, lusingati anche noi dalla rosea visione ma incerti se non fosse più una astratta utopia che una ~ncreta rea:tà. App:audita una inte::igente punta po:emica di Save[i. Vivo e schietto l'intervento del Ministro Guardasigi:'.i Fausto Gul:o, che il 24 novembre ha fatto un sagaèe ac– cenno a'.la riforma agraria. Le vicissitudini socia'.i, l'immedia– tezza politica, !a natura stessa de:la agrico'.tura ita'.iana, non so'.o impongono :a so:uzione de: problema, ma esigono che l'autorità sovrana de::o Stato intervenga contro lo sterile egoismo privatistico. L'equilibrio rea:istico del comunista Fau– sto Gu'.'.o, che ha le innate risorse di una oratoria tutta mèridiona-'.e, scandita e vivace, ha racco:to molti consensi. Ferruccio Farri si è imposto, il 27 novembre, a'.I'atten– zione degli ospiti che gremivano :a sala, con una sottile e ana'.itica « causerie » intorno a'.le posizioni attua'.i dei vari partiti e iile :oro possibCità future. Ha confermato :a ne– cessità di una sincera adesione comunista a: metodo demo– cratico, nel comp1esso gioco de::e parti; ha sotto:ineato, con precisione di dati, il carattere de[a crisi socialista e ha natu– ralmente accentuata l'esigenza di un partito di centro sinistro che faccia da so:ido pernio ne! vorticoso giro 'de::e compe: tizioili' sociali. Un lungo app'.auso ha accolto C discorso di' Pimi, che il pubb'.ico aveva seguito con devota attenzione. · EZZETA

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