Lo Stato Moderno - anno III - n.19 - 5 ottobre 1946

LO STATO MODERNO 451 RASSEGNA DELLA STAMPA E~TERA CHI CONTROLLERA I DARDANELLI? Le proposte avanzate dall,'Unione So– vietica alla Turchia per il regolamen– to del regime degli Stretti rendono u– tile ,un riesame delle vicende diploma– tiche di questa zona nevral,g,ica delle comunicazioni mondiali dalla prima guerra mondiale ad ora. E' quanto fa R. H. C. Stee,d sul Daily Teie,traph del 19 agosto. Nel marzo 1915, come è noto, la Gran Bretagna e la Francia promettevano alla Russia Costaminopoli, le due sponde del Bosforo e ,tutta la regione settentrionale degli stretti, in un trat– tato segreto, che fu poi denunciato dal governo bolscevico come imperialisti– co, e pubblicato, con altri documenti diplomatici, con le carte tratte dall'ar– chivio del governo zarista. n trattato di 6èvres regol'ò tempo– raneamente, a spese di una Turchia spossa,ta dalla guerra ma che aveva g.ià in sè grandi possibilità di ripresa, il controllo internazionale degli stretti sulla base di « una completa libertà di passaggio, tanto in pace quanto in guerra per ogni nave, sia commercia– le che da guerra». Meno di tre anni dopo, tlli condizio– ni venivano abbandonate completa– mente per la rapidissima ripresa del– la Turchia, le diffidenze fra Gran Bre– tagna, Francia ed Italia, lj:! troppo vaste ambizioni della Grecia e l'isola– zionismo sempre più accentuato degli Stati Uniti: le clausole del trattato di Sèvres furono co~I sostituite da quelle del trattato di Losanna, che stabili il ritiro delle truppe alleate e restituì i territori seittentrionali alla Tuchia. La Gan Bretagna, la Francia, l'Italia ed il ' Giappone assunsero l'.impegno d'i resi– stere a qualsiasi violazione sotto gli auspici della Lega delle Nazioni. La Russia fu invitata a f.irmare, ciò che essa. fece protestando. Durante à dieci anni successivi ·gli stretti non fecero più parlare di sè, il problema essendo provvisoriamente' ri– so1to con la custodia· degli stretti da parte di una .Twclùa eminentemente pacifica. Ma l'anno 1936 mutò la si– t\Ja2ione con la guerra -d'Ablsslnia, l'a– perto riarmo tedesco ed il fallimento della Lega, e rese legit,time · le richie– ste turche, appoggiate da·lla Russia, di una rev,isione delle clausole del trattato di Losanna cosi da consentire nuova– mente la fortificazione degli Stretti. Ecco le condizioni di fatto che por– tarono alla convent.ione di Montreux: la Russia desiderava di poter muovere liberamente le proprie navi da guerra dal mar Nero al Mediterraneo; la Gran Bretagna chiedeva la mesima cosa; la Francia vedeva di buon occhio le navi da guerra russe nel Mediterraneo per r<1-tforzi\re le Q~isioni della Lega e de- sidèrava il libero passaggio delle pro– prie navi da guerra per poter sostene– re i propri alleati russi e balcanici. L'I– taHa, dissidente per le sanzioni, rifiutò di cooperare. La convenzione di Montreux fu fir– mata da Gran Bretagna, Francia, Rus– sia, Giappone, Turchia, Grecia, Roma– nia, Jugoslavia e Bulgaria, nonchè dal– l'Italia qualche mese più tardi. Essa assicurava la massima libertà di navi– gazione • nei limiti della sicurezza d i•lla 1.'ur.chia »: 1) E' stabilita la libertà di passag– gio per navi mercantili in pace e in guerra, a meno che la Turchia sia bel– ligerante, nel qual caso posso'\o passa– re soltanto le navi non nemiche; 2) In tempo di pace grandi unità navali da guerra di Potenze rivierasche del Mar Nero possono passare soltanto isolate ed il tonneJlaggio totale di al– tre navi da guerra straniere non può oltrepassare le 15.000 ,tonnellate. Po– tenze non rivierasche del Mar Nero, inoltre, non possono avere più di 30.000 tonnellate di naviglio, da guerra nel mar Nero o 45.000 itonnelJate in ce.rte con- dizioni; L 3) In tempo di guerra, non essen– do la Turchia belligerante, le navi da guerra dei belligeranti non· possono pas– sare se non nel casa che siano al ser– vizio della Lega delle Nazioni. 4) Se ·1a Turchia è belligerante o se essa si considera immediatamente mi– nacciata dalla guerra, essa può chiude– re gli Stretti a tutte le navi da guerra. Durante l'ultima guerra, la Turchia fu in grado di far rispettare questo complesso regime giuridico e di man– tenere contemporaneamente una stretta neutralità fino agli ul timisslmi ti orni quando ruppe le relazioni diplomatiche con la Gtrmania. Le clauso~ della convenzione Idi Montreux .non si rive– larono vantaggiose per gli alleati: in– fatti i loro convogli non poterono pas– sare attraverso g•li Stretti ,per aiutare la Russia. · Ora Ja Russia ha avanzatò nuove proposte che suonano sostanzialmente cosi: l) Gli Stretti debbono sempre ri– manere aperti alle- navi mercantili di tutti •i Paesi; · 2), Essi debbono sempre rimanere aperti alle navi da guerra del!e Poten– ze rivierasche del mar Nero; 3) Essj debbono sempre rimanere chiusi alle navi da guerra di Potenze non rivierasche del mar Nero· tranne casi speciali; 4) La responsabilità di stabilire un regime per gli Stretti deve essere affi– data alla Turchia ed alle altre Potenze rivierasche del mar Nero; 5) La Turchia e la Russia debbono organizzare in collaborazione la difesa deili Stretti, per impedire !l loro 11s0 da parte di altre Potenze con intenti o– stili alle Potenze rivierasche del mar Nero. Nel novembre scorro l'America a vanzò delle proposte che coincidevam in gran parte con i primi tre comm delle proposte .russe; vi era però spe– cificato che le navi da guerra di Po– tenze non rivierasche dei mar Nero, potevano passare quando erano al ser– vizio dell'Organizzazione delle Nazioni Unite. Da parte americana si proponeva· inoltre che l'O.N.U. assumesse i poteri accordati alla Lega delle Nazioni nella convenzione di Montreux. La Gran Bretagna non fece proposte specifiche, ma insistette perchè venisse assicurato che il nuovo regime deglt Stretti sarebbe stabilito da una confe– renza internazionale delle Potenze fir– matarie della convenzione di Montreux, con in più l'America ed in meno .il Giappone. Si può perciò concludere che in linea generale la Gran Bretagna con– dividesse il punto di vista americano. L'atteggiamento della Turchia non mutò anche dopo che Peker, il nuovo primo ministro, ebbe ricevuto le pro– poste russe; egli dichiarò ch-2 la Turchia era disposta a discutere una revisione della convenzione di Montreux, ma che era impegnata a salvaeuardare la pro– pria integrità territoriale. I punti più discutibili della proposta russa sono quelli dei commi quarto e quinto. Il quarto sembra significare che il nuovo regime degli Stretti sarà de– terminato soltanto dalle Potenze rivie– rasche del mar Nero e non dai finnatari dell'accordo di Montreux, punto sul quale Gran Bretagna, Francia, Alneri– ca e Turchia nattu.ralmeme insistono. Il quinto comma rappresenta la l'ichie– sta, 01ma! familiare, di una -base. Si crede, invero, che la Russia coltivi l'i– dea di crearsi due basi, una su ciascu– na sponda, degli stretti .. « n motivo atiega.to dalla Rusisa i che gli Stieett formano la sua unica uscita <liretta,in acque calde, sugli oc~an~.E~si sono Mllo stesso tempo, come sempre furono, la fortezza. a presidio de! vasto complesso di industrie; di mate~ pri– me, di petrolio e di qrano. delle coste russe de! mar Nero e del retroterra.. E' mto!!erabite, essa pensa, che la chiave di questo tesoro debba rimanere nelle niani di altri. · « Inoltre, come abbiàm.o visto a Pa– rigi, essa esige la completa 'uguaglianza ne! Mediterraneo, ed i! diritto di sal– vaguardare tutti i sUOiinteressi e quelli dei suoi alleati. Ciò, essa afferma, non potrà mai essere una realtà finchè vi sarà la minima possibilità che gli Stret– ti possano ventr chiusi contro di lei o che vi possa paasare un nemico. Seccm,– do il su.o punto di vista l'unica wlu– zione consiste ne! controllo russo•· La posizione della Gran Bretagna as-

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