Lo Stato Moderno - anno III - n.19 - 5 ottobre 1946

442 LO STATO MODERNO UN POPOLO INQUIETO: I CURDI Non si sa bene se la questione tra Iran ed Azerbaigian sia pacificamente risolta, se fo sarà in irvvenire o si compli– cherà mS:grado le truppe russe abbian abbandonato quelle provincie, ma ,per ragioni di vicinarvz:anel Medio Orienre mi par Jecito accennare ad 'llna questione, quella curda, che per ora non è all'ordine del giorno. Per far ,sorgere qu~tioni di questo genere ~a Russia ha le rioetl'e belle e pronte e da tempo. Essa attacca sui fronti di– plomatici più .impensati; 1'11vversariaè J'Inghilterra - anche se si parla di Iran, Irak, Turchia, Afganistan, eoc. - ormai, condannata alla difensiva, che è, in guerra per lo meno, una posizione 6COIDoda.La pressione si esercita nella vasta zona che va dal Medirerraneo all'India, =ia il ganglio nevrai• gioo dell'Impero asiatico inglese. - La ricetta per esempio potrebbe esser la seguenre: in . quel vasto mosaioo di popolazioni ohe è la federazione delle repubbliche sovietiche ce ne son molte che si intitolano ad una quakhe popolazione ohe vive entro altri confini, se pure non ha lo stesso nome di parre di .que1 territorio o regiqne in cui vive la popolazione presa di mira. L'Azerbaigian è re– gione russa ed iraniana, l'Armenia è russa e turca, l'Uzbeki– stan è una repubb1ica della federazione russa e Uzbeki vivon nell'Afghanistan <- essi fornirono appunto il pretesto per la recente cessione di territorio afghano all'U.R.S.S. - ma la vera pacchia sono i Ourdi chè, .se è vero che in Russia ce ne son solo 20 mila, questi fanno chiasso per 20 milioni e si rivo!gon attraverso la radio russa di 'Erivan ai loro fratel:i sparsi in Siria, Turohia, Jrak e Iran! rChi è vecchio si rioorderà che di rivoire i Curdi nella Turchia Hamidiana e dei Giovani Turchi ne misero in 1piedi una .serqua; in tempi più recenti altre ne nacquero, sempre in Turchia e nell'Irak; sei mesi fa corse la notizia che a SaudjJbulagh, città persiana o iraniana che dir ,si voglia, posta al 'Slld del lago Urmia, era stata proclamata la repubblica autonoma curda. Saudj-bulàgh era ancor ieri oc– cùpata, dai Russi Bi capisce, i quali ,per altro non parfarono allòra nè parlano ora di questo nuovo staterello, ed i. Per– sian'i neppure. Un paese abitato dai Curdi al cento per cento non esi, sie, essi ,sono più o meno maggioranza in moire ,provincie, mi• noran:re in al.tre, in un ,paese immenso a forma di triangolo che, posto il vertice ad Ardahan, ha per base la linea che dal Go1fo di Alessandretta COITeal Golfo Persico. I Curdi non costituirono mai una unità politica; n'Omadi e semi-nomadi, .non son andati mdlto più in là della vita di tribù, ,sotto la guida di Agà che godono ancora di diritti e privilegi feudali. Una loro leggenda ,racconta che re Salomone, stanco delle sue 700 mogli e 300 concubine, mandò deg!i emissari nei pae– •&id'Asia ai!la ricerca di 400 .vergini per rinnovel!are il ,suo ha- rem e cbe la carovana nelle strette dell'Antitauro fu assa– lita da una ,llurba di diavoli cbe uccisero i carovanieri e rapi– rono le donzelle. Dall'unione delle 400 vergini e d~i diavoli nacque il popolo curdo. Questo spiegherebbe quindi la fie– rezza di quei montanari ed il loro &pirito guerriero che son le loro qualità! Essi non hanno avuto e non hanno arte o lette~ ratura, amano armi e cavalli e detestano d'esser inquadrati in stati aocenttatori. Fu dei loro il Saladino del Tasso che fondò una dinastia al Cairo; altre celebrità mm ,si conOSCOÌlo. Quanti si;lno .di ,preciso neppur si sa; la propagnnda russo-<:urda ;i{, ferma JChe,son otto milioni di ooi meno di quattro in Turchia, tre nel:'Iran, 750 mila nell'frak, 2 o 300 mila in Siria. Altre statistiche riducon queste cifre del 60 per cento! L'importanza del ,paese dei Curdi è - come è di moda clire - isoprattutto ,geopolitica; la ferrovia che unisce Costan– tinopoli a Bassora sul Golfo Persico passa in gran parte su territorio ab,itato dai Curdi; il miracoloso paese del petrolio tra Mossul e Kirk'llk nell'Irak è paese dove son molti Curdi, le pipe-lines che portano la preziosa linfa ai porti del Mediter– raneo passano in gran parte per ,paesi dove vivono Ourdi;, nell'acrocoro, donde 5ealuriscono fEufrate ed il Tigri, abitato dai Curdi, pare ci sian ricchezze favolose ed inesplorate di feno, rame, piomho. Mi par che basti tutto ciò a crear non una, ma dieci questioni internazionali! Desiderio di autonomia, almeno nei capi, v'è di certo; co– minciò a prender forma verso la metà del secolo scorso e sboccò in rivolte frequenti. Alla Conferenza di Parigi del 1919 una delegazione curda, guidata dal generale ,turco Sceril~ pascià, chiese ed ottenne (artico!i 62-64 del trattato di Sèvres) la formazione di uno Stato curdo, ma la •riscossa turca rese ineseguibili le clausole del « trattato di porce:lana » e le ri– vendicazioni curde non trovarono più posto nel successivo trattato di Losanna. Nel 1925 e nel 1930 scoppiaron ri· volte curde in Turchia e furòn soffocate nel sangue, rivolte fomentate dalla politica rl :ivellatrice.di Ankara che voleva, tra l'altro, toglier di mezzo i d)rivilegi feudali degli Agà consi– stenti nel diritto di esigere imposte e pedaggi; su questi mo– venti economici si innestano anche rancori di origine reli– giosa, essendo i Curdi maomettani osservanti e come tali mal tolleranti le riforme del ,governo laico .di Ankara. A~treriv~lte scoppiaron nell'Irak in tempi non lontani. A!lla Oonferenza di S. Francisco, l'anno scorso, una delegazione curda presentò nuovamente la richiesta di costituzione di wio Stato curdo .. Ora che i Curdi non sian proprio trattati coi guanti dai :governi sobto cui vivono sarrà ,Ìnù ohe vero, ragion l'l)r cui la propaganda che vien da Radio Erivan al grido di « Curdi di ogni pa'ese unitevi » ha buon gioco; i 20 mila Curdi ohe abitano in Russia hanno scuole, giorna:i, riviste, un teatro, son.spesso lodati da Radio Erivan per l'eroismo mostrato nella guerra .sotto la bandiera russa, il che fa presa, naturalmenre; aggiungete poi qualche altro mezzo .eh~ passi hl frontiera e corra nelle tasche degli Agà, e molto si spiega. , Tutto comunque concorre e render più visibile il contra– sto Ha il trattamento fatto .a'i pochi Curdi di Russia ed ai molti che vivono negli stati limitrofi, che son accusati di bri– gantaggio e ribellione anarchica ,se si .muovono. Se da questa situazione e dai ,suoi sv'rl'uppi,dovesse finir col formarsi uno Steto curdo, amico de<lla Russia, messo come un cuneo tra Persia e Turchia· ed incorporante ipaortedell'Irak, la Russia avrebbe vinlo '\lna prima partita; la seconda sarebbe giocata a nol\ lunga scadenza per gli sbocclff del Mediterraneo, verso Alessandretta, ad ovest, del Golfo Persico, a sud. E per con– vincersene basta guardar la carta geografièa. Che impensati risultati avrebbe J,a notiziola apparsa sui quotidiani che a Saudj-bulagh mesi fa si è proclamata una repubblichetta curda i° Effettivamente c'è troppo petrolio nel paese dei Curdi! JlOLANDO BALDUCCI

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