Lo Stato Moderno - anno III - n.16 - 20 agosto 1946

to stATo MODERNO . 363 LA LOTTAPOLITICA IN SICILIA 1 precedenti storici L'esame del problema poHtico ·e sociaJe slcili~o. con– dotto in maniera piuttosto oonfusa attraverso innumerevoli inchieste di « colore » dei giornali cosiddetti indipendenti e le superficialissime speculazioni interessate della stampa di partito, si è concentrato intorno .a~ separaliismo, attribuendo ai partiti sepanti-sti, più o meno· rivdluzionari, un'importanza che in fondo non meritano. Ciò è .avvenuto perohè non si è fatta una classificazione ,sia pure .sommaria ma obiettiva delle idee politiche e dei partiti siciliaru ohe queste idee ,presumono di xappresentare: oosa invece molto importante per ohi vo– glia jntendere il senso del problema siciliano, cioè a diTe la sua realtà e il suo divenire, ~a sua crisi e la sua soluzione, per chi, in sostanza, non vogl!ia essere ingannato dal giornalismo leggero e dalla facile letteratura. Se c'è - come c'è - una crisi ,siciliana (e tale crisi è sociale e politica in ,quanto iristitato di un travagllio profondo non prodotto escl'usivamenre dalla guerra perduta e dal di– sagi<>' del dopoguerra, ma originato da una situazione storica), noi dobbiamo andare al fondo di questa cris; e vedere in che misura e in qu.ale .atmosfera i .partiti siciliani assumono il loro sclùerametito di battaglia· E siccome la· crisi è stata vista e g:udrcat.a in funzione dda .rottura, o della minacciata rot• tura, della coscieillZa WllÌtaria, dobbiamo vedere come i par– titi intendano sanare o ai;:profondire tale rottura, cioè a dire in quale misura essi ,siano unitari o meno, autorizzati o meno. Approfondiremo successrvamente in un particolare studio tutto que6to, limitandoci qui a dassificare i partiti siciliani e a definime lo schieramento, ,in base a que-sta premessa Ed ecoo chll si impone, prima di tale classifipazione e de– finizione, Ja conoscenza della vita pO':itica siciliana dal 1800 ad oggi e precisamente dalla rivoluzione parlamentare del 1812 alla 511eculazione del sepa.ratismo finocchiariano; perio– do in cui si formano e .si maturano le correnti ideologiche e le assunzioni politiche fondamentali alle quali l'odierno schie- ramento dei gruppi filciliani -si ispirerà. · La riyoluzione sicili.ana del 1812 fu la prima rivoluzione indipendentistica; ma no11 fu moto popolare essendo il po- · polo e gli interessi del pcpolo assolutamente estranei ad essa: chi si agitò e «pronunciò» fu J'aristocrazia feuda!le che ebbe l' ai;:poggio inglese ed impose al re una costituzione sul tipo britannico, tendente a porre ·il Parlamento al disopra del'.a Corona. (La storia di .quella rivoluzione che fu poi u,n « pro– nunciamento aristocratico e padarnentare » mostra strane so– migl:anze con fa storia del primo separatismo, specie là dove U confino dei. principi di Be'.monte, di Caste'.nuovo, di Vil'.a– franca, di Aci e .del duca d'Angiò può e!liere accostato a quello ,dà Finoochiaro Aprile, ,di Varvaro e di Restucc:a). ll conflitto .fu tra Pa,dan:ento e Corona, tra Baroni e Casa reale: e fu conflitto di interessi pummente aristocratici in quanto fa aristocrazia siciliana, gelosa delle sue ,guarentigie, della sua libertà d'azione, della sua tradizionale autonomia, .non solo non tolierava l' imiadenza i;:o4itica e J' assolut'..smo fiscale del Re, ma intendeva cog:iere C momento favorevo!e - costituito dall'o~pitalità .data d.all'Isola .ai Borbc,ni che erano stati sfrat• tati da Napoli in seguito all'instaurazione de!la repubblica; partenopea - per imporgli il riconoscimento della indipen• denza ùella Sicil:a Ida Nai;:oli e -la ,prorn~sa di inviare in Si– cilia, nel caso del crOAOde!la Repubb'.ica partenopea e della restaurazione del trono borbonico, un foogot~nente nella per-. sonadel iprincipe·~red,itario.: L'a,ppoggio britannico, che determinò il temporaneo abbandono del potere da parte del Re e l'atontanamento dal Regno dè.la Regina, diede al iptcmunciamento baronale forma e ccntenuto, ma ncn fu .decisivo e concreto se il Re potè tor• nare al ccotrnttacco, 11nnulla-re la costituzione e ribadire i vincoli di sub011dinazione di .Palem10 a Napolt {1816). Da qui la rivoluzione del 1820-21 che fu iniziata dai IOM'bonarl na• poletani ma che ~ .fece in Sicilia in nome del vecchio indi– pendentismo del 1812: infatti .i,l .napoletano fu moto costi• tuzionale e carbonaro spagnoleggiante (in quanto chiedeva la costituzione .spagnuola), mentre il motp siciliano fo preva• lentemente autoncmistico. Così si spiega perchè i carbonari napo:etani poterono marciare contro i Sicbiani e soffocare nel sangue !:a rivoluzione. Sorvoliamo sui fatti del 1831 e del 1836 .che, ~bene • •~pirati e dcminati da infiluenze e di. orientamenti nuovi, fu– rono ancora manifestazioni di protesta contro il Re sp.ergiuro e ,di fede nella indipendenza; e soffermiamoci -sul quarantotto anno in cui ap,parve ,per fa prima volta la soluzione -della con– federa-zione italiana, come indrspensia:bile necessità nazionale. Anche qui le forze attive sono quelle aristocratiche e antiro– mantiche più che Je iIJO.pola-ri. Qui è bene notare che i si– ciHani, pur avendo decretato la deoodenza dei Borboni dal trono di Si.cilfa, non pem;avano .affatto alla decadenza degli stf6Si dal trono napoletano sia perchè li .ritenevano -re napo– letani, sia perchè credevano che la Lega italiana avrebbe ac– colto nPl suo seno il Regno di Sicilia oeonpiena parità di po– ·sizione e di diritti con gli altri Stati italiani; tesi che vedremo tornare nel p_ensiero di Finocchiaro Aprile e neJa corrente del :sepaiati-smo cosiddetto indipendentistico. Fu questa la prima rivoluzione ipolitioa in ~enso italiano; -ma fu anche la prona rivo:uzione socia:e in senso europeo in quanto si realizzò CO· tne protesta conlTO l'assolutismo e la reazione, e in questa prol'esta agirono notevoli forze del proletariato contadino. :Ed è fa ciò, nel pr~ntarsi e .nell',agire delle forze sociali• iavoratrici, clie si delinea una maturazione significativa della 'lotta oociale perchè la rivoh.izione, promossa dall'aristocrazia • •isoliana, finiva fataln: ente per essoere realizzata dal popolo dando a quest 'ulf.mo coscienza..della -sua ,capacità politica; il iche poneva ii' prcblema, che andrà pcl'i più chiaramente de-. lineandosi, deta rivo:uzione come att;> di I fede da parte dei diavoratori siciliani in ~ miglioramento delle loro condizioni di vita, migl-ioramento che •sarà fatto coincidere, in quel tem• po, con Ja pas-sione politica rappresentata dall'idea unitaria, foderale o meno, ma /taliall'a. Tutto ciò, attraversar lo specificarsi de:Ie manifestazioni direttamente ispirate al rriazzinianismo, cont:nuerà ne: 1859- 1860 e si cono:u<lerà con l'unità. Dal 1861 si pone il probJe. :ma della parità dei diritti della Sicilia -nei confronti de11e al– tre regioni ita'.iane, problema prodotto dalla crisi di assesta– mento deilo Stato italiano ed esasperato -cl-alla ,presa di posi– zione del piemontismo iJ. qua:e considera la Sicilia come terra di conquista e colonia di sf1uttamento. I motivi di ri– 'chiarno furono fatalmente quelli del 1812 e del 1820-21 cioè a dire ki probest;t contro Napoli tramutatasi in pxotesta contro Torino prima e Firenze dopo, e fuTono naturalmente 6oote– uuti dalì'eristocrazia d.e veniva più duramente· danneggiata tlal centrali.<11r.o 1:urccratico e fiscale piemontese ,3 perciò aiz– zava il popolo contro il Governo italiano dipingendo:o come peggiore del Governo napoletano. Consegu!=lnza: il moto del 1866, 'la cosiddett3 rivoluzioM dtll rette e meuo, che fu sof-

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