Lo Stato Moderno - anno III - n.16 - 20 agosto 1946

382 ciplterebbe lftffilmbt ill un C011,f1ltto •· (l1141lto • pouibtle neUo stadio 4ttu4le SI può Inoltre aglun,ere che per Il fat- deL!c quesUon,e? Seoondo eue la Pale• to che la Gran Bretaina terrebbe per stimi deve diventa.r~ un. temtor6o fe- M l'area della sua base militare, la derole oomposto di qu,atbro Stati - Wl4 pruenza delle ,truppe britanniche 1a- J>TOvin.cia,rnb<i, una ,ebTa.ica e due sot– Aatirebbe ala 11 dspetto del:e ~ontie- · to a.mminutrazione briflanica, un<i com- re, ala l• salvquardia del diritti delle pren.d,en.tle G~!emme ed i luogM minoranze che rimarrebbero in eia- sain.ti, l'alòro fo apopdl,a:to Negeb. L• scuno del due Stati. prooincie Tette daUe due comunità Nessuno può tuttavia prevedere qual- debbono e!S$eTeautonome in tutti gq.i coaa di 1 buono in 11.ma d ivisione, spe- affari di tmporlnnz.a provincictte, mct cie sotto ['aspetto economico. La ape- peT un periodo in.defmito sctra.nno ,og– ranza che li vicini arabi della Palestina getu al GoveTno icen.t'rale di ~a- - Sl\l'ia, Ll)>ano, Transgiordania - ai lemme pe-r ali affari esteTi, il commeT- unlscano in 'lilla erande Siria federale, cio ,esteTo, le doga.ne , l'aviazion.e civl- oui potrebbe lll<X:eci<&e \lilla Pa1estina le ere. St~llct questione vitctle deU'tm- unita o divisa ha poca probabilità di mlQTazione si ~ J>TOposfto che i governi essere realizzata. Il provvedimento più J>TOVim-!iali abbfmio potni J)Tovincia,li opportuno sarebbe quello di applicare peT limit<i1'la, mci che la p<irola finale alla Palestina ,lo schema elaborato per spetti a,i Govemo centTale ... "· l"lm:lia, secondo il quaJe differenti The Spect<itor commentava cosi que– ,gruppi si dncontrano su 'll!la base di sto programma: « I vantaggi e gli svan– ug:uaglianza peq- esercitare una serie di taggi del ptano sono equtlibTatl con cu- « poteri riserva ti •• necessari perchè rei, oon fin tToppa ou-ra. n 'piano dà ad possa esser mantenuta a'unità del Pae- arabi ed eòre! u con~otlo paTzictle S'WI se. Non 5i dà dldevo a,lla legge della I.oro propri affa,ri e prospetita una solu.- 'maggioraruia e si !PUÒ spe<rare dle i-1 ziicme parziale del J>TOblemadrel.l'immi- peso dell'interesse e della ll'espoosabi- gra.zione ebroica. Ma la soluzione isl)i• lità comune non Inasprisca 1 le in-evita- ra diffidenza, powhè è oovio il pe,ricolo bili divergenze. « I Cantom locali, - sta- che w por,te detla Pf'OVincia ebrnica sia- «- o unità fe<leTall fruirebbero di una no man.temde s,palanoaie e g!i immi~ ùi,iga autonomia, men#re wn GoveTno gra.nti siano amme,si fino a che si fac- centra,!e, composto dapprima di ebrei, eia insistente lct Tichiesta di e.sipan.sione di circtbi e di Ta.ppTesentanti dell<i Pl>- t01'Titorta.!e con ~•ctddwrre il motivo d.el - tenu mctn.datciria, poi di ebrei e di la sovropopolazione. E' VeTO che l'Alto arabi aolt<inùi, dovrebbe a.vene dei • po- Commi.Slsarlo potrebbe vieta.Te l'immt– teri rilervatl" come- l<i difesa, gli af- fari e,teTi e la piamjica.zione economi- grctzione CM •upm la ccipctcità di as- .!Ql'bimeroto deUa provincia, ma una c<i. Ciò diffe,rirebbe da,lla norma.I.e fe- ta,!e proibizione non faTebbe che por- dera.zione per {a de!ibeTata esc!wione tare nuovi torbidi. Gli aTabi dovrebbe- de!lci legge della maggioranza negli or- gani ceniraU •· Certo l'equlli.brio del To accon.ciarsi <il fatto di vedere una poteri verrebbe ad essere eccezional- p<irte de! P<iese, che -eni considerano mente difficile. Come sarebbe regola- !,oro, pa.ss4Tle definitivamente In man.i ta, ad esempio, l'lmml&razione? ebrctiche e gli ebrei a vedeT-sl confina• se ,u svantag,gi politici di ogni altra 'ti entro limiti teTTitoricili che certa- mente ~on li sod~feranno ... soluzione fanno Inclinare Ja bilancia - in favorè della t.esi della divisione, ciò ... Le proposte ispl,ran.o fiducia 0-'S-ai non è dovuto ad alcun merito iotrinse- limitcita. Per molti motivi una divisio– co di questa politica. A meno che non ne complieta sembTeTebbe prefeTibile, fosse integrata in uno schema 'politico perehè, finchè non vi saTd, ent1'4mbi le più ampio (&Tande Siria), di attua:tione parti oon.tinueronno 4 J)TemeTe per ot- assa! dlSCUtibiie, l'attuazione di questa ben.ere qua,Lche cosa di più. M<i è acl- po!itlca sarebbe « geograficamente com- meno un piano, e se il Presidente TTU– plena, politica.mente xomoda· ed eco- mcm vi dd n SIIIO cippoggio, val la pen.a nomicamente rebrograda ». Il ma~o, di tentare. Se si eccettua la divisione che si potrebbe sperare di ~ggiùngere ìoflate, non v'è sul tappeto piano mi- sarebbe « !'ugua&Iianza del maloon- gllore •· tent-o •• PER UN ORDINAMENTO FEDERALE Cosi, dunque, in succinto, scrive The DELLA GERMANIA Eaon,omist del 13 ~u.gljo. ln seguito al dibattito sulla questl90,e palestinese a~- Gli ieventl di questi mesi hanno la– la Camera del Oomunl, e all'aocettazio- sciato nell'ombra quello che è pur sem– ne da parte del Governo di un rifacl- pre il problema principe della politica mento moderato dell'ultima tesi, quel- intemu:ionale d'oggi: il pro~lema cioè lll della divisione, la stessa dvdsta ·113 di?llla sistemazione della Germania. Il a1osto si chiedeva « Siltemazione de- piano Bevin, presentato alda Conferen- finttive1 del!G P~atina1 », e fonnulava za di Pariigù, che prevede una struttu- con qualche amarezza il IMlOcommen- ra federale della nuova Germania ~ to sulle recenti violente manlfestazio- commentato da Edgar Stem Rubarth nl del sionisti. su Th,e Dail11 7\elegraph del 23 giugno. «Le propo,te presentate al Pcirla.men• Il plano prevede la fonn~zione di di- io da.I riQ719r Mol"NOII offrpno la mag- veni Stati fedffati, fruenti di una lar- pior ~1'4M4 dt ieuerc definlttv,, J)ff ga autonom1a, poisti sott!> la direzione di I un Parlamento e d'un Governo federale che ve-rrebbe controllato ~li alleati. IJli Stati sarebbero sette; nel caso che la Russia consentisse urebbe\l'o proba– bilmente nove, ciascuno con una popo– lazione dal 6 milioni ai 10 mlldonl di abitanti. Nella zona di occupazione bri– tannica &I avrebbe: 1) uno Stato frisone, comprendente 110 Sclùes\~-Holst>eln e ,le tre città an– seatiche di Amburgio, Brema e Lubecca; 2) uno Stato hamioverlano, secondo I confini del Regno a.nne53o nel 1866 da Bimiarck, con i piccoli prindpatl di /Brunswlck e di Lippe; 3) uno Stato vestfalico, che abbracci le maggiori zone industriali lungo ii oonfine ,belga ed olendese. Ne!Ja rz,onaamericana sarebbero pre– visti: 1) uno Stato dell'Assia intorno al· l'antica città imperia<le di F,rancofor4e; 2) uno Stato svevo, comprendente ill Wilrtèmberg e i.a metà sett-entrionalle del Baden; . 3) uno Stato baivarese. Il settimo Stato sarebbe formato d<al- 0e zone meno òmogenee del Palatinato, della Renania meridionale, dell'Assia e del Baden attualmente occupate da:! francesi. U piano, che si dfà aille an– tiche divisioni storiche deL!a ,regione te– desca, appare indubbiamente il più a– datto a dare al tedeschi la prosperlità locale senza che una ecc-essiva galva– n!Z2Jaz.ione de?li spiriti, conseguenza d~a centra'llzzaz.l-one, alimenti perico– lose ambizioni di dominio esterno . L'articolista elenca I vantaggi che un simile progetto arrecherebbe alla sicu– rezza generale ed al benessere della Ger:,:n:anla. Essi sarebbero amieno quattro: « 1) Ridu'l'Tebbe a,l minimo le posai– bUitd di un « isterismo di m:assci "• qua– le fu CTea.to e ,tru,ttato dai nazbtl. Con– cedieTe wna villa ciu.tonoma. a ciascuno Stato, con il soo ape~ carattere re– gionate, sia etnico che economico, ani– cun-erebbe l'equilibrio a.I complesso geT– manico; 2) e!imineTebbe il PeTtco!o di Ufl4 dittatura di minoTcinm maschercita da. ma.ggiorcinza, che Imponga. i suoi ico– pi al!.e parti men.o dinamiche e più colte detta. Nctzione; 3) faciliteTebbe e affretterebbe la conversione o riconvt'Tsione del.la Ger· ma.nia <1Lla democrazia. Il sigmficato e l'appltooZione della democrazia può dlf– fictlmente veniT appreso di .colpo da u.nct maiswa eterogenea di qu,asi 70 mi• !toni. Dovrebbe pénebT<lTe più lenta– mfflte in gruppi più rist-retti e più omo• genei; 4) la. ricostruzione si avvantagge– rebbe, come é nat-wrole, da una org<i• n.izza:z:ione fede,ra,le Gli errori ,commes– si ciVTebbeTo ccmseguenze meno gravi se queste fo,uro limitate ad un ,ingoio Stato fede,ral,e; i J>TOi7Teasi compiuti in uno SÒTebberodi v<intuggio anche a tut– t'i glt Oilbri CM ne ,equiasero l'e,empio». o.•.

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