Lo Stato Moderno - anno III - n.16 - 20 agosto 1946

• Art. 35. - Gli impegni già assunti da!l!loStato versò gli Enti regionali sono mantenuti .con_adeguam'ento al vaìlore della moneta all'epoca del pagamento. .A!rt. 36. -. A!l fabbisogino fina,nzia(!'io deHa. Regione si provvede .con i red– di1i pat{imoni-ali della Re~one e a mez– zo (ji, tri,buti, deliberati daà.J.amedesima. Sono pel'ò riservate alllo Stato Je imposte di produzione e le entrate dei monopold dei 1:lllbacchie del iotto .. _ .A!rt. 37. - P~ le i01-prese m~ustria~i e oommercialli, che hanno la sed'e cen– tra,le fuori d'el terri tor,io d'ella Regio– ne, ma che in essa haruio staibidimenti e' impianti,- nell'accertamento dei red– diti viene èl.etermmata la,.,iuota del red– dito da attriobuire agili sta,biHmenti ed impianti medesimi. - ' L'imposta relativa a détta ~uota compete alla Regione ed .è riscossa da– gili or •gia.ni di riscossione d-ella m~·e- ~ma. , A<rt. 38. - Lo Stato verserà annuailc– men.te alla Regione, a titolo di solida– rietà naziona,1e, una somma da impie– gaTsi, in· base ad un piano economi cd, ne)ll'esecuzione di lavori pubblici. _ Questa somma tenderà a bilaçciaTe \.I 111inore ammontare dei re!dditi di la- t6 SfATO MÒDERNÒ voro nella Regic:ie in coniko;;to della mroia nazionaile. Si procederà ad una revas1one quin– quennale della detta a,ssegnaZlione con riferimento a1'le variazioni dei dati as– sunti per il precedente computo. Art. 39. - Jll regime dogana1e dellla Reg.ione è di oesciusLva compteten.ia dehlo Stato. ' . Le taa-i~ do$anaùi, per quanto in– teressa Ji1 Regione e relativamente ai limiti ma~m1, saranno· t'albiJite pre– via consultaZlione del Governo Regdo- na1le. .: Sono esenti da ogp1 dazio dogana1le le macchine e ~ arci!!i di lavoro agri– colo, non.chè i'l macchinario attinente aUa trasforma2lione illldust:riade dei pro– dotti ag,rucoli deLla Regione. .A!rt. 40. - Le dil;POSizliçnig,eneraH sul controllo va1utario emana.te da'llo Sta– to hanno Vligore anahe nella Regione. E' però istituita presso ii Ba.neo di Sicii!ia, finché permane il regime vin– coldstico sull-e valute, una oamert1 di. compensa.z,ii>ne alhlo scopo di destinare ai bisogni deJla Regione le va'lutJ este– 're provendenti da!lle esportazioni sici– liane, dalle riqiesse degli emigranti, dal turismo e da,l ricavo dei noli di naVli 377 iscri,tte nei compaa-tlm~ti .l.icilli:ani. .A!rt. 41. - . Il Governo delllla Reg,ione ha facoltà di etne.ttere prestiti inte.ni . Disposizioni .transitorie. • Art. 42. - L'.Nlto Commissario e ia Consulta Regiona,1e'dehla Sicilia, com– presi i te.cnic1, restano in carica con le 111.tua,Ji :tìunzion.i fino a'1tla prima ele– zione dell'Assemblea region~, che avrà luogo a cura del Gov-e,rno deil'Lo Staro,. entro tre mesi dail'a!PIPl"ovazione del presente Stat-uto, in base al!la ema– nanda legge elettòra~e politica· dello Staito. J:e,.si•rcosctjzioni dei COrliegle1ettorali sono, però, det=ina,te in ·numero di nove, in cora:ispondieinm aJle a uaLi circoscrizioni prown.ciaai, e ripartendo il num-&o dei deputati in base a·hl.a popd.laflJione di. ogn,i circosc.izione. ATt. 43. - Una Oommnssione parite– tica dd quattro membri nommatli dal-' l'A!lto Commissario della SiciJ.ia e da,1 Governo dello Stato, determinerà le norme t,ra,IlSlitorie rela,tive al passaggio çieg1i u.!Iliici e del personale deJ<loStato allla Reg,jone, nonohè Je norme per la a,ttuazione de<!presente Statuto. RlSPOSTE Al LETTORL I Carp Pozzani, evidentemen1:e deve essere mi~ la coLpa se un lettore attento e provvedu– toto come te ha polluto scivooare in un equivoco così grosso a proposito del– mio articolo s L'ombra sua torna ... ». A meno che non siia.uno se~ che ti ha giocato i,1 tuo ,vecchio e tenace amore per il tuo PJemonte, che insie– me alla gl9ria dei vini aJ.linea anche queJia èi~aver dato i na>ùali agili uomi– ni più pfeoccupati di far crescei'e quel– Ira timida pi:aoitioella che è ·1a democra- · ma ità!iana, l.a,st not J.east,. Giovanni Giolitti ... O vuoi che non sappii che quel po' di vita moderna che ha sof– fiato suU'Itailia dailùa. fdne· de1l'ottocento sioo all'avvento deJ fascismo ha av,uto in Gioli1lt'i il più fedeJe e iJl più abile • d~li sfruttaitori? Tanto è vero, che già nel mio artico– lo io lamentavo che, in presenm di una situazione tipicamente giÒlittiana, man- . o;is,se ai11'Ita•lial'uomo di .Dronero. Per– ché quesl'O è il punto, ohe in Italli•a cer– te situazioni politiche si ni.petono a ri– ma obbligata, determinate come sono dalla cronica passiviltà del P'(l.ese·- re– cettiz:io solo afile voci di maggioranza - daJ1la scarsezza e della scarsa prepa– razione della classe dLrigepte, A dalla mancanza di senso storico di . fronte, per fortuna, a •una discreta capacità tecnica, de\Je nostre é!ites, dawla iacili- . tà dell'abuso di far ruotare ·tutta la vi– ta italiana .da Roma (il che presuppone però, per l'onestà e J.a serie~ del ri– suEtaito del gioco, una burocrazia one– sta e preparata)_, da una economia che non se la serute di diventare unitaria e quiaidi moderna, e per di più quasi net– tamente separata illl due zone\che, per colmo di sciag;ura, non sono.nemmeno fra loro del tutto compJem:erutari. Ce n'è quanto ba&ta per rendere grama in Itali:a la vita di una democrazia che, nel mòndo moderno, o gLra bene o non gira atfatto. "' .A:gg1ungici lo• spaventoso abbassa: mento 'liel, livelw moral.e prodotto dal– le due g;uer-re, dal fascismo, dalila lotta cirvrle che in fondo non fu nemmeno– caina, _fome molti immagina.no , mli' semplicemente piratesca e ricattat'Oria. Anche là disuma:na e sciag;uraita gran– dezza di caino è stata quasi del tutt ignota a quest'ora della storia d\Italia, che par cercare nei peccati.minori rifugio e difesa contro la tentazi-OI1Je dei pecca– ti maggiori. Questo era ed è H terreno obie:_Ctivo della situazione giolitttana; e, su qttesto ter-réno, Golitti per k bene non poteva che operare .come operò, anone se certi aspetti della suà atti'Vità sono ancora osouri., se certo suo ottimi– smo appare oggi tròppo• candiido e ot.: , •tocentesco, e ·se certo uo costume elet– tora;J-istico era troppo diretto a sfrut– we le circostanze men liete anzichè a raddrizzarle. Ora 15 sforzo deJla nuo-, va Italia, quellla a cui pensavamo nei lunghi ànni del sil~io fascista - co- sì corrivo aJ,Jeca,tti,vanti t!l!lusj.oni e alle mectitaz-1oni autosodd1sfacentisi - do– veva essere appunto -ri'VOlt-0non, a su– perare G1olitt~ - che era uri pensiero va:no qualJ!to astra<tto ed in'lltile perchè gli uomini non si superano - ma a trasforma:re la obieùl !i.va situazione gio– Jittiana. E, sa gigi p\lr nella sterilità, pensavamo che la s11luaz1one andasse affrontata nel ll\1-0go di preswnibile mi– nore resistenza, e cioè nehlo schiera– mento• politico. Pensavamo che un'Ita– lia spaccata tiI'.j conservatori e rivolu– zionari non poteva essere go1"ernata che con l'etema manovra e con f eter~ no~compromesso, cioè con l'arte e non con la scienza politica, ma l'arte nè sempre è bella ~anche in estetica è tra– montato que mito), nè sempre può es– sere reahzzrata, perchè l'artista 'è, un dono di Dio e sé non c'è, non c'è; ma se non c'è un· pittore_ ~ muri deHe galle– rie italiane non trasudlll!lo lacrime, lad– do~ se non c'è un arti.sta rifinito _in una situazione come la nostra, tutto ~a a catafascio, e gli occhi degUi umani. non SQ,IlO più sutticienti al pianto che ci vuole. Serumchè, neanche questo luogo di minore resistenm ha offerto la bTeècia necessaria e tutto è tornato come prima, ma senza Gioli-tti, con una gi,a\'issima soonifitta, con finanze di– sperate, economia _all'a~baggio, uoa burocrazia sospesa sui magi.ci dirupi o della mol'te per fame o del tradimento dellla coscienza e dello S to, con il

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