Lo Stato Moderno - anno III - n.15 - 5 agosto 1946

LO STATO MODERNO 345 dai fatto che ,gli stati demooratici non sono ancora 'abba– stanza democratici. Ma (a prescindere dal loro atteggiamento nei riguardi della federazione qualo,a di:venissero perfetta– mente democratici) noi dovremo replicare che difficilmente potranno divenirlo di più !inchè sovrasterà .sull'Europa e sul mondo il pericolo di nuove ,guerre. La creazione di un re– gime politico è una deHe operazioni .più delicate della vita dei ,popoli; essa poi diviene quasi impossibile ,quando alle dif– ficoltà intrinseche normali se ne aggiungono altre esterne. Uno stato assolutamente òemocratioco non esistette mai. Fin– chè durera la struttura plm:aJi.stica internazionale, esso ri– marrà sempre un'utopia, o addirittura una chimera. Coloro che stimano di dover perseguire •la federazione europea me– diante la creazione di stati democratici, socialisti o comu– nisti, commettono l'errore di porre il carro innanzi ai buoi, di prendere il condizionato per la condizione. Ci deve però consolare ta costatazione che la priorità del p1;:pblemainternazionale sui _problemi interni degli stati europei, e quindi la necessità di combattere direttamente la struttura pluralistica dell'Europa, promuovendo l'incremento delle forze che contribuiscono allo sviluppo di una società politica europea nella quale gli stati nazionali siano final– mente .risolti, è sempre più ,largamente ri~onosciuta. Ci ba-sti, a questo proposito, citare il seguente passo di un recente li– bro di Léon Blum: « A l'échelle humaine »: « On devra donc tenir pour aoquis, scrive il capo del socialismo francese, que toute Démocratie 5ociale en France (e l'affermazione vale SUL REFERENDUM • Anche que3to, che iè iun argomento serio ~ degno di meditazione, è '(1,iventato arma idi propaganda, e 'di "quella insidiosa :pemagogia k/emocratica di pui ~embrano tnvasate le destre .conservatrici. E non hanno ancora ';,mparato ~ssere norma che il primo grado è sempre più a sinistra del secondo, e ,che ,dunque la democrazia diretta è sempre più rivolu– zionaria deZla democrazia ,indiretta. Ma c'è fesempio della Francia ... No, l'esempio 'della Francia e dellfl ISUll -costituzione iapprovato da 1UnaAssemblea con maggioranza social-comunista e bocciata in sede di · re– feren<lum popolare, non dice proprio nulla al riguardo: per– chè il 1« no » del popolo francese 11-0nandava a una costi– tuente esaminata ~el suo aspetto tecnico-politico, ma andava a una 6ituazione politica, -così come poi si ~ uisto ne/le ele– zioni del 2 giugno. In altre parole, il giorno del referendum si è dimostrato semplicemente iche in · Francia quel breve margine che i social-comunisti avevano r;onquistato -otto 'mesi prima, non esisteva più. Si è 'trattato insomma d, ~n normale rivolgimento politico, e non 'di un giudizio sulla ·costituzione. Nel ,frattempo, presa nelle spire di un dibattito di cui era solo 1111 pretesto, la costituzione se ne è andata in fran– tumi e la Francia è pncora ',Jn paese in regirr,.e,provvisorio con le incertezze che ne ,derivano e i guai che ne possono derivare. · • Perchè, a Fhi ben guardi fuori dai facili orecchiantismi dei facili motivi, questo è il pericolo del referendum costi– tuzionale: che si voti non già su un ,testo legislativo, bensj su una situazione 'politica igenerale, tùlo .scopo di accertare se .essa è identica ~ ,diversa ,da quella da cui 111acque 1' As– semblea che ha ,partorito ~ tcastituzione. ' La Francia, e tanto peggio l'Italia, povere di tradizioni di cleTTl(lcrazta 'diretta, 'dominate dai partiti di massa, mal si ugualmente per tutti gli altri paesi) a pour fon<lement indis– pensable une structure intematiònale 'suffisamment solide. Sans icette base on s' efforcerait en vain de l' édifier, .et, si l' on y réussissait par impossible, on ne parviendrait pa"l à la faire subsister. Elle resterait en effet à la merci ,de la pre– mièTe crise guerrière qui viendrait <le nouveau déchirer l'Eu– rope. Elle succomberait, à peu près infailliblement, ainsi que le prouve l'histoire des vingt-cinq òemières années, soit aux atteintes directes de la guerre, soit à ses antécédences ou incidences, la viotoire à cet égard n'engendrant pa,s des conséquences beaucoup moins pernicieuses que la défaite ». Il Movimento federalista europeo ha chiara l'idea della sua natura politica rivoluzionaria e non si ,perit:a di affeimarla e di proclamarla, pur sapendo che !'-attributo di rivoluzio– n.irio suonerà strano alle orecchie di coloro che sono abi– tuati a considerare it .federalismo come il sogno innocente di gente mite e pacifica, mentre nella rivoluzione non ve– dono che la violenza. Esso stima infatti necessario ovviare ad ogni equivoco su questa sua natura, appunto in ragione deHa tendenza troppo diffusa a figurarselo come un movi– mento puramente .idealistico e filantropico. Esso spera di poter C06Ì contribuire a liber!lrsi da quelia taccia di utopia onde riceve il maggior discredito. Del resto esso crede anche non sia lontano il tempo in cui la natura politica rivoluzio– naria del federalismo europeo apparirà a tutti manife5ta. UMBERTO CAMPAGNOLO COSTITUZIONALE prestano a esperimenti di referendum o ,copo legislativo. State certi ,che lnè qua 111è 1là~orebbe possibile a lcaso, comune invèoe in Svizzera, di una consultazione popolare r/ie boccia una legge mcoomandata da tutti i partiti. Ma quello è 'Un ifelice lfl strano tpaese dove la ·massa non annulla gli individui, nè gli individui st annegano mila massa; la tradizione della ,democrazia diretta ha ,creato negli uomini l'abitudine a liberamente interrogarsi e a liberamente ri– spondere. E sopratutto ho creato la delicatissima e difficilis– sima capacità di distinguere tra .un problema tecnico ,e un problema politico Non si vuole icon questo dire )che la proposta di un referendum costituzionale debba essere senz'altro respinta; si vuole solo dire >Cheessa ,deve essere esaminata .-;eriamente, fuori dalle polemiche \e ,dalle :preoccupazioni elettoralistiche, ·e avendo ben chiaro che al fondo c'è un senso di diffidenza per quello stato parlamentare che pur •sitratta di costituire, e che u1,1continuo ricorso alla procedura •della ··democrazia diretta, svuotando J' efficacia -,e dl .prestigio delle Assemblee legislative, si trasformi facilmente ,in !Un,avviamento verso un bonaparti– smo dell'esecutivo. Il problema è \dunque 11chiettamente politico B va posto nei seguenti termini: Va composizione della 'Costituente sor– tita fuori il due giugno dà .affidamento di redigere una co– stituzione buona per tutti e ,per l'equilibrio ·di .tutti, p legittimq_ Il sospetto 1che jsi appresti ,a manipolare ,uno Statuto -buono per pochi e ,volto premeditatamente alla rottura ,dell'equilibrio? Alla damanda sarà più facile rispondere nel corso del lavori dell'Assemblea ~ -ci riserbiamo idi rispondervi nori ap– pena essa avrà ripl\8/JO ~ sua attività. VITTOR

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