Lo Stato Moderno - anno III - n.15 - 5 agosto 1946

LO STATO MODERNO 357 RASSEGNA DELLA STAMPA ESTERA IL MOVIMENTO DELLA DEMOCRA– ZIA CRISTIANA Con hl titolo « Roman Oathollcs be– come democratic • la Wor!d Review pubblica un articolo che rileva la po– sizione nuova assunta, nel campo po– litico, dalle masse cattoliche. E' evddente che nel seno stesso della Chiesa si sono avuti. dalla fine del pa– tere tempora-le, dei mutamenti quasi ri– voluzionari. Si disse nel 1870, quando ebbe luogo hl conolave per l'elezione del successore di Pio IX, che quel concla– ve sarebbe stato probabilmente l'ulti– mo. Non tu cosi; ma l'elezione di Leo .. ne XIII. verso la fine del secolo. portò 1a Chiesa cosi innanzi nel campo socia– le, ohe il governo di Vienna si preoc– oupò aUa sua morte, oon l'autorità che ancora gli restavia .in questo campo, di impedke la nomtna d1 un papa altret– tanto democratico. MaJg,rado le fasi di arresto o di r 0 - gresso di questa tendenm verso la democra2lia della Chiesa, è avvertibile in questo periodo « l'anelito a! conse– guiment-0 de! veochio ,sogn,o de! rifor– matori rotto!ici, ,gid ,n,el Medio evo: la liberazione deLl.a Chiesa daL!e infram– mettenze ,secolari attraverso una più. ch!a-ra distinzione fra g!i ordini spiri• tua.li e temporaili, che dia maggior ef– ficacia aiLla ,sua mis>sio,n,edi rivendica– zione d! valori ,religiosi m•orali ed u • mani. Qua1'Vtunque la diplomazia va– tkana ,sia ,semp-re in funzione, si è re– sa avvertibt!e Ila po:iizione secondaria in cw! è ,sbata posta. Si afferma in pri– mo piano Invece i,! compito di svp-re– ma guida del Pontefice, che pone in rilievo ,ed espone i princip!i universali deDl'etica cristiana e del! diritto natura– le e, per l'applicazione di e~i alla vita politica, sociaLe ed economica, conta as– sai meno su ,negoziati ron i governi che IS!Wl l !>e>ro consenso e parere di tutti gU uomtnl di b-uona volontd. Mentre i papi 1Prec~t! indirizzavano i ilo1'0 mon~ti a,i gove-rnanti, Pio XCI si ap– pella di-rettamente aila pubblica opi– nione"· Questa evdlmlione corrisponde ad una altra, satura di conseguenze più vicine ed avvertibili nel camp0 ·della politica vissuta: il sor,gere accanto a quella dei clerico-conservatori di una corrente de– mooratlco-crlstlana. che ,ha f!n'1to con lo assumere importanza predominante ne! part,i,ti politici cattolici di tutti I paesi. SoltaJ!lto pochi anni fa sussisteva la tendenza della Chdesa ad appoggiaire 11 regime autoritario, a diffid~e della de– mocrazia ed a bollare con ~e più aspre censure il libe-rai1ismo. Ogg1, non solo tutti i capi del pensiero cattolico sono della scuola democratica (Mal1ita!n, _Sturzo, B!ondel, Dawson), ma « i ·ioro P<>stulati tl"ovano un'eco nei più alti G o gradi del clero e l'appoggio det!o stes– so Pontefice"· Ciò che è ancor più si– gnificativo è « l'affermarsi in un paese dopo l'altro del.l'Ewropa come del!' A– merica meridionale di pa-rtiti democra– tico-cristiani, la cui indipendenza da,l– la giurisdizione ecclesiastica n,on è più gua,rdata con gelosia e sospetto, ma è accolta con soddisfazione dalLe autorl– td dena Chiesa"· Quando Rio XI tu eletto,, suo pro– ge,bto dominante fu la soLuz!one della questione romana. La sua mentalità e la tradizione gLIfucevano preferire del– le trattative dirette con un governan· te asso:,uto e MussoL!nJ. g,ld parve l'u'o– mo « mandato dalla provV1idenza • per la real!zz,az:ione di questo suo intento. « n fascismo gli apparve in un primo tempo come un baluardo contro i! bol– scevismo di cui aveva avut-0 una diret– ta esperienza qua,le noozio a Varsa– ,dia ». Tuttavia, quando i•l tempo e gli eventi gli apriTono gLi occhi, il suo mo– do di cons:derare le cose cambiò radi– calmente. Cosi, negli ultimi anni della sua vita, le sue eno!cMche fu,rono viep– p!ù isp1rate alila condanna del total!ta • r!smo, di destra come di sinistra, ed aÌ!Ia rdvend.ica2lione dei diritti umani di fronte allo stato. E' noto che eg,H sul suo 1etto di morte apprestava una con– danna più esplio!-ta delle dottu-!ne fa· sciste e naziste. Cosi Pio XI prejparò Ja strada alla trasformazione avvenuta sotto ?io XII, quando dottrine politiche, enunciate so– lo da una schiera ancor piccola e in quai:Che modo sospetta di democra.ti – co--cr!strlani, ricevette l'esplicita sanzio– ne papale. Senza, rui,turailmente, dipar– tirn darrla posizione -t.rad1:Dionale della Ohdesa, per cui mona,rch!a, aristocra- 2iia e democrazia sono tutte e tre dei sistemi eguaamente legittlmd, Pio xn ha d1chiarato apertamente di :i-:coglie– re la democrazia nel suo si.gn. \f1cato più esteso. Il regime autor!taI'io; che fi– no a ieri forma.va per la maggioranza dei cattolici un corollario della loro fede, è da J.u! apertamente ripud'ato: « Escludendo 4 cittadini da qualsiasi ef– fe~iva parlecipazione od influenza nel– la formazione della vo!ontd socini~, si dividono i cittadini in due categorie: quelta de! governanti e queUa d ?! go– vernati"· Vi è pure un ailtro vasto campo in cui l'attuale Pontefic~ ha abbandQn=tto iJ clericalismo conservatore: nel suo at– teggiamento favorevole verso l'«uman!– tarlsmo•. Una conseguenza di questo at– teggiamento è la sua inclinazione a com– ,prendere :Ja Weltan:schaung inglese ed americana come quakhe cosa « in cui sono stati p-reservati. ce-rti valori essenziali cristiani e4 umatii "· Ln corrdS,l)(m.denza ccm la politica ge- nerale dli Pio XII si deve considerare la sua manifesta approvazione al nuo– vo partito de:mocrntico cristiano Italia• no, « qua111tunquenumerose dich,iarazio– ni ufficiai.i. da entrambe le parti abbia– no posto in chiaro che ne$sun pa,rtito possa esser Identificato con la Chiesa o conta,re esolusivamente ~ulLla devo• zione de! cattolici». I primi pionieri di quella che fu poi la Democrazia cristiana furono a Parigi 11 g,ruppo dell'Aven,ir Intorno al 1830 - Lamenna!s. Lacordaire, Montalem– bert - che adottarono LI motto « Dio e libertà•· Il giruppo fu ripudiato dal' Pohtefice e un nuovo impulso demo– cratico nel1'amb1ente cattolico 91 ebbe soltanto con la rlvo!uzione del 1848. Nel 1863 Il Montalembert poteva proclama-. re a Mal!nes: « Vedo dinanzi a me do– vunque soltanto democrazia. Nel nuo– vo ordine I cattolici avranno da com– battere ma non awanno nulla da te– mer-e •· Nel 1890 il cardinale Mann!ng scriveva al Times « I pol!tic: e gli eco– nomisti della scuo:à c:Iassica hanno fat– to il loro tempo, il ventesimo secolo sarà per n popolo e per ,Je leggi della prosperHà comune sotto un sistema crl• stiano•· Nel medesimo tempo in Ger– mania i,J grande vescovo von Ketteler denunciava il fallimento sociale della economia del ,l,a,issez-fa!re, rivendicava· saila.r! più elevati e minor numero di ore lavorative, difendeva il diritto di scioperare e lllielcampo politico poneva !e basi del partito del Centro. L'opera di questi alti ,pre'at! fu coro– nata da·ll'enclcllca « Rentm N<YVM'Um • « indi-Tizzo così rivoluzionario che sol– tanto !7leQ!iultimi dieci o quindici a,n– ni .ie dottrine in esso contenute sono diventiate ,perfettamente fa,m!lia-ri al mondo cattolico ». Essa denunciavà lo stato di una società in cud i lavoratori era,no abbandonati « so?! e senza dife– sa -di f-ronte al datori d! lavorò • e in cui « Il monopc>Uo della produzione e del commercio pennetteva ad u,n pic– colo numero di uomini strarlcchi di im– por-re ..mU'infinita moltitudine dei p-rq– !etari un giogo che è poco men,o di una schfavtttl •· . &otto l'Impulso de'la « Rerum Nova– rum • la Democrazia cristiana (iil no– me fu coniato nel Belgio nel 1893) e– merge ora come un movdmento !nve– stl,to di una missione', incontrando l'a– marn resistenza del cler!co-conset'Wto– ri dominanti. n suo progresso, libero nel cam'P() socia'e, fù arrestato nel campo politico dallo st.ato di tensione esistente aOfora in Italia :ka Stato e Chiesa, Pio X attirò nel 1910 un'ondata & sospetti SUll:le tendenze democratiche del cattoldceslmo, favorendo aperta– mente l'ascesa ai potere in Firanc!a dell'estrema destra, ed una n.uova fase

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