Lo Stato Moderno - anno III - n.14 - 20 luglio 1946

LO STATO MODERNO 333 RASSEGNA DEL.LA STAMPA ESTERA 11 Tirolo meridionale Nel nwnero precedente abb:amo ri– portato i passi più importanti cl: un articolo ri.guardante l'autonomia della Valle d'Aosta, apparso recentemente neUa stampa penodica britannica. Esa– miniamo stavolta il dliscorso del pro– fe990r Savory alla" Camera dei Comuni ,,11.rante l"ultimo d:battito degli affari esteri, sull'Al'.,to Adige, o come l'orato– r2 insiste nel chiamarlo, stù Ti,rolo me– noionale. Tale discorso è riportato in gran parte da.J numero del 20 giugno del!:a Weekly Revi.ew. Piremettiamo che l'oratore è apertamente favorevole al– le rivendicazioni austriache. La questione alto-atesina risale al– l'anno 1915, quando il trattato di Lon– dra sliabiHva ohe questo territorio sarebbe toccato ,ali' Itai!.ia, qualora la guerra in cui noi ci impegnavamo ad intervenire a fi,anco delle potenze occidentali avesse esito ;y,ittorioso. Questo fami-gerato trattato, causa' non ultima, dato il mancato ademp:– mento da parte degli a.:.ieati di molte clausole importanbi alla Conferenza di Parigi, delle delusioni e de.hle recru– descenze naziona/List,i,che che facilita– rono l'ascesa a. fascismo, è_commenta– to dal Savory con intento opposto, con l'intento ci-oè di biasim.u-e il « merca– to•, oompiuto dagli ahleati, .di un ter– ritorio non italiano, promessoc-i e ce– dutoci dn contrasto col principio di na– ziona:ità e di ,auto-decisione. Il deputato britannico contesta le co– ii!ddette • necessità strategiche• che diedero all'Italia 1a regfone a sud del Brennero: d,l ,passo non potrebbe esser considerato un ilim:te, una difesa, un baluardoi. ma sarebbe a;tuttosto ,una strada, un •legame tra 1e ~egioni che &i trovano al di qua ed al di dà del valico. In tutta la reg,ione che daJ passo giunge a circa 40 km. a sud di Bolza– no, le popolazion,i di cultura e razza tedesca sono predominanti: si tratta d: tribù bavariche che si insediarono nel paese durante le migrazioni bair'bariohe, circa ,ne-1600 d. C. Nel Tlren,t:no, invece, l'ita1C.arrizzazione di tutta la zona è cosa antichissima. A queste affermazioni si può obbiet– tare che, se la prevalenza etnica au– striaca è incontrovertdbUe, o almeno lo· era.fino al 1938, il Brennero ha indub– biamente le caratteristiche di un con– fine: è vero chè esso è una strada, ma una strada stretta ed incassata che la– vori di difesa possono rendere ed han– no 'fesa ,un punto di separazione fra i due pa~i, separazione che l'elevatezza dei monti ciccostanti serve a confer– mare. Il Savory afferma di aver per– corso vent'anni fa il Bolzanese e di- · mostra una oonoscen.za de visu dai pro– b:emi della regione; ma diment:ca che in conseguenza degli accordi fra Hitler e Mussolini qualunque sia il gi-udizio che s: debba dare di essi da,! punto di VIÌsta de-! di,ritto delle ,genti, aa situazio– ne etnica e linguistica 'è mutata e la prevalenza ted.esoa non più cosi net– ta. Inoltre, specie in conseguen– za della po:it.:ca accentratrice del governo fascista, 1a maggiora= degld a~to-atesini opta con s:a-ncio per l'Au– stria, sia pure germaruzzata. Buon giuoco ha il Savory quando mette in luce il sistema di coercizione esercitato dopo il 1922 dal governo ita– liano. Ch.i si recò in quelle regioni e a Bo:Zlll!o stessa nel period-0 della • i ta– lianizzazione » può ricordare l'esaspe– razione della popolazione e la sua ri– luttanza ad abbandonare la lingua e la cu!itura austriache che assumevano tutti i toni appassionati che sono propri dei paesi irredenti. Ma• allo stato attuale le cose sono cambiate: l'au~onomia del Tiro!o me– ridionale è un fatto incontestabile e invano, nella presente s:tua-ZJione diplo– matica, le varie voci che si innalzano pel consesso dei vincitori possono assu– m~è J.l tono conviincente d,i eh.i è ri,gi– damente fedele ad un principio di e– quità. E' probabile che se l'Alto Adige fos– se sotto la sowandtà di un grande Stato o,rÌll'loitorenon vi sarebbe nemmeno sta– ta una questiona alte>-<atesina. Il fatto che esso ci verrà con ogni probabilità lasciato non può d:sgraZJiatamente ve– nire attribuito ad una va.utazione de:la cobelligeranza itawiana o ,perlomeno al,la consider_azione che esso faceva parte dei territori riconosciuti all'Italia prima de:– l'•avvento del fasoismo, ma deriva sem– plicemente dal fatto che nessuno pansa di poter s,cagiooare sutficienteme-nte la Austria da.Jla pa-rtecipazione aa,J,aguer– ra nazista, nè pensa che essa possa ri– entrare nel proprio gi,uoco sì da render utile rafforza-ria. Incerta è invero la posizione di paesi, come l'Austria ai margini dell'Ordente e dell'Occ:dente: · se essi giuocano abilmente possono an– che strappare vantaggi a destra e a ,sin>i.stra; ma se entrambi i «blocchi• perdono la 1iidu.c!a di potersenz serv.w:-e, rischiano di essere abbandonati ad una vita di autonomi... stenti. Il nuovo governo soviefrco La composizione deli'attuale Governo sovietico è oggetto d,: dettagJ,iata descri– zione neH'Eoonomist del 29 gi,ugno. In tutti i paesi eur-opei si suole genera-l– mente credere ad una posizione auto– cratica del maresciallo Stalin nell'U- nione Sovietica e di conseguenza non si attribuisce i,mportanza alla forma– zione del governo, considerata sua e– manazione diretta. Se tuttavi:a si pre– sentasse iJ problema de'.la sue.cessione - come sembrava dovesse essere alcuni mesi or son.o, quando si pansò di un e– ventuale ritiro di Stalin per ragion.i di salute, le posizioni tenute dagli altri uomini di governo verrebbero ad as– sumere importanza cruciale. Come è noto una delle deliberazioni più recenti del Soviet supremo fu quel– la dd mutare il titolo d,i Consiglio dei commissari d~l popolo in quello di Consiglio dei ministrr. Tale mutamen– to, che corrisponde a,I,!a riéosbituzione del tempo>'.hi guerra di gradi militari del vecchio regime, non ha semp.Jice– mente lo scopo di far suonare il nome più pianamente e normalmente agli o– recchi occident.a-li; esso r:chiama a,lla memoria dei russi che i • ministri • in quel paese furono sempre sce:.ti dallo zar, diversamente dai commissari, In– vestiti, a:meno teoricamente, dei loro poteri dal popolo. Oggi, Si? il Soviet su– premo detiene ancora il potere' di no– minare i ministri, questo titolo attri– buisce 1> empl:icemenj.euna p:ùpremmen– te autorità a chi ne è dn.vesbito; moltre, poichè Stalin ha neLla vita pubb:ica quotidiana il ti !,9lo di « Ca.po del po– polo •• questa sua posizdone al di sopra d~Ha costituzione :ta -considerare « 1 ministri oome « suoi • ministri, perso– nalmente da lui scelti per 4! .mo servi– _zio•· Tale mutamento di nome ci con- ferma l'r:in.nalzamento del governo al di sopra della assemblea, della qua,le in or!gJ,ne era consideratooomesempllcc emanazione, e sotto:inea la posizione SJx>Ciale assunta da StaLin nel sistema sovietico.• Un alt~o si,ngolaa-e a.spetto del -nuovo Oonsigao dei ministri è il considerevo– lissirno aumento dei suoi membri, che assommano a ben cinquantasette, con un presidente e otto vdcepresidenti. In un certo senso si potrebbe dire che il «gabinetto» vero e proprio è formato dal presidente .e dagl,i otto Vlicepresi– denti, mentre gli altri ministri hanno piuttosto la posizione di sottosegretari di sta.to . • La. mo!tip!icazione dei mtnl– steri deve in gran parte attribuirsi a!!e necessità amministrative di una eco– namia socializzata e ,continua la spe– ciaUzzazione caratteristioa deJ 1periodo di guerra, quando erano areati nuovi commissariati con oa.pi direttamente r.esponsabili e competenze separate per occuparsi di problemi specùùi di pro– duzione ed approvvigionamento». Si è pensato evidenteinente che una amminisln'azione socialistica ve-n-ga av– vantaggiata dal frazionamento di gros-

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