Lo Stato Moderno - anno III - n.12 - 20 giugno 1946

LO STATO MODERNO 285 RASSEGNA DELLA STAMP-A ESTERA L'Ungheria fra oriente e occidente L'Ungheri,a è oggi al con1!ine fra le due ,ione <;l;ieirrimediabilmente si van– no formando d'Ocoidénte e d'Oriente. Essa è in una posi2lione particolare per– chè finora non si è ,aviuto colà una • po– litica del partito unico• come in tutte dal più al meno le in.azioni dell'Europa orientale. Le elezioni dcl novembre 1945 dando l\lna sensibile prevalenva al partito dei pittoli proprietari, han– no si può dire sorpreso 1'Jtti coloro che. non prestando aU'Unghe-ria attenzione particolare, l'a>vevano creduta ormai, soggetta al destino di tutti i Paesi oc– cupati dall'Armata rossa. Giova riJevare quanto SC'l"ive The World Today riguardo alla posizione caratteristica di questo paese d,anu– biano. La lfine dell,a guerra vide nella si– tuazione .politica ungherese una ma– turità democratica sconosciuta agli al– tri Paesi sconfitti. Fin dall'inizio il compito di ~oV'e'l'nare il Paese f.u as– sunto. non da un unko partito, ma da una larga coalizrlone che va dai comu– nisti ad « borghesi democratici»; inol– tre. tutti i partiti ra<ppresentati nel governo hanno aderito ad un program– ma equilibrato e comprensivo, pro_gres.. sivo e moderato, Per quasi un an110 questi uomini hanno governato l'Un– ghe,,ia di fronte alle più gravi diffi– coltà, con un successo considerevole. Si deve notare che una tale situa– zione di cose è dovuta in parte ai ca– pi tomunistJ. Arrivati nel dicembre 1944 aa seguito delle armate sovietiche di ciu .!(odevano 1'appo/?~o e la c-0nti– denza. essi avrebbero presumibilmente potuto assicurarsi un posto più impor– tante. nel tl!Overno. ldJ quello che essi attualmP<nte deten!!ono. Pd aoolicare un oroeramma più r~dicale. Essi die– dero iqforo 'COnoonsoliberamente sia al– la coalizione che al suo propramma. Pochi e-ovPTni europei am>arirebbero quindi fondati su basi sioore come lo un"h<>-rese; tanto più sconcertante è quindi per di' visitatore straniero accor– l!ersi che la vita politica uNlherese è dbmdm1ta kla un profondo disagio. Si oorla rrmtinuamPnte di una crisi che i n;ù 'l'>ttimisti considerano latente e P<>tPnzia•le,m=tre alki orewdono im– minente. « Invero non t1'ascone mese, spes.,o settimana, senza che non si ve– rifichi auaJl;che torbido che occhi nor– mali crP'derebbero r,iu.stlticabile solo in una situazione totalmente diffe'tente da quella deslct!tta. La stessa settimana nella auale · fu'tono soc-ritte queste pa– gine fu cont1'aWistinta da dimost1'a– Zioni di massa nelle strade di Buda- pest, neUe quali gli operai erano ar– 'tingati in termini che sembravano se– riamente su,gge'titre il· pericolo immi– nente di una restau'tazione del regime pre-rivoluzionairio. E se le parate di massa a Budapest non sono un fatto di tubti i giomi, pochi giorni passanb senza che qualche 01'at01'e, in qua.lche posto, non renda fu'tioso sè ed il suo uditorio eocitandolo ad una lotta a col– teUo contro la « reazione •. La 1ettura di giornali ungheresi o !a conversazione con ,rappresentanti di tutte le tendenze, '1asoiano l'impressione non di una cooperazione· costruttiva, ma di 1ma contesa amara é sorda f,ra po– sizion.i opposte inconciliabili. L'Unghe– ria non è pe,rò divisa dal problema del- 1'-0~'li,ma ,piuttosto da quel che si do– vrà verificare quando questo periodo necessariamente provvisorio sarà tra– scorso. LI destino del Paese dipen<;!e. in– somma, da un futuro più o meno pros– simo in cui si 1P<>rrà n problema ba– se: l'UnP"heria dev'essere una dem<><;ra– zia oocidenta1e od orientale? Gli ispiratori ed i ca]'.)i d'ella campa– g,na per -la • democrazia orientale• so– no naturalmente i comunisti, o, piut– tosto. i capi del Partito comunista un– gherese. La reazione contro il regime di Bela Kun, se!?Ulto allla prima guerra mon– dia•le. eliminò oon successo le traccie del partito comunista: l!'li uomini ritor– nati con le armate sovietiche nel 1944 • dovettero così ricreare il oartito dalle fon•damenta. AJl'lchetenendo conto delle circostan7e favorevold a loro disoo&I-· zione. bis~a rendere omat!l'tio ane <'a– parità or!!anizza~ive dei caol che hanno formato un n:irhito che. In ooolù mf,Si di vita, dispone ~à del 17 % dei vo– ti. La com'O'l&izione di esso, natural– mE>nte è varia. Una oarte consiste -in soctaldf'mocratici di sinistra. staccatisi. che crn:titul~cono o~ei eVi elementi oiù moderati d<>lnartHo. « Essi srmo tutta– via s,u,perati di numeTo da reclute che hanno un pn•sato pol.itko bPn diffe– Tente. Mol,ti fra i membri d 0 1 pnrtito sono pe,-sone di tendenze violente Pd assai S'OPl.<-rn hanno un prissato oolitico as.•11.idubbio. Un 11ran numero di essi. soltanto pochi mesi fa. comwmeva il r,ro.•.,o del oartito delle « Croci frec– ciate• di Sz,Hosi. ed ottennero come è noto la liberazione dai cam'Pi di con– centrramento tn O'IJ.i erano stati ,rin– chiu,.,i dal nuovo ,regime. finnando una dichiarazione in cui si obblfpavano ad aderire al nuovo ,parti,to; c!t poteva avvenire, per Tender foro giustizia, senza. grande turbamen_to deUe lorQ co– -Slcienze, in quanto. eccetto che per U punto dell'antisemitismo e per la po– sizione de/Ia « Meoca » - Berlino in– vece di Mosca - la dottrina deUe • Oroci frecciate• esposta a uomini• comuni, differiva assai poco da quel– la comtinista ». Alla testa di questo partito sta un pic– colo numero d~ capi, assenti dall'Un– gheria da molti anni e contraddistinti, per la mentaHtà da e6Sd acquisita, con H termine di • moscoviti •· Sono quasi tutti dai fanatici di grande abi-· lità politica e molti di essi di grande integrità, ma « per :la loro mentalitd e per il modo di ,concepire le cose, essi non appairten,gono all'UngheTia ,ben.si all'U.R.S.S., ,n ,eblagera:rch.ia ,statale del– la quale molti di essi hanno tenuto ,e tengono tutt01'a vari uffici come fun– zionari civili o ufficiali dell'esercito•· . L'altro schieramento politico unghe– rese, quello che si ispira alla demo– crazia nel senso occidentale, ,è pjù ete– rogeneo, nè è possibile i()8l"la~ di esso come di un blocco unito, chè tra i ·vari c-0moonenti esistono del'Je differenze profonde in molti punti. All'estrema dl"Stra della vita politica mal!1iara stanno quegli elementi che non hanno faitto parte del • fronte d'andi<0endenza • co– me i • bor.e;tiesi democratici • ed i • ra– dicali », i,1• Movimento delle donne cri– stiana• di suor Mar~erita S7!lachta e, assai ,più amportanti. de forze politice.– mente non oreanlzzate ma ,spiritual– mente a~errite raggrupoate intorno aUa figura del nuovo primate arcive– scovo, cardina,le Mindszenthy. I! « ,oartito dei 'PÌ<XlOli proprietari •, numPticamente predominante. è fram_ mrsimiato di wri élementl di diversa ot"leine. tenuti Jnsleme t:lall'opportunltà politica: ouesto. fa sl che ben netta sia la sua se,para;o:ione dal « partito nazio– nale dei contadini• e dai socialdemo– cratici. La concezione della • democraZ1a ~tentale• non •md., inv:ero di molt~ favore fuori delle file del partito co– munista. E' s~i d'fficdle O!!!!irender n<>Wlare l'Unione Sovietica fn Un-srhe– ria: 18.•ma1tl!':ioranza del oopolo. soecie ~lla pi<'<'ola #(ente !della cam,:,arna, aveva atteso con · an-cia l'arrivo del– l'Arm~ta rossa. dnoo la crudezza del– l'OCC'Upazione tedesca: quando i russi hanno conouistato ed OCC'\JIPato i!Pae– se è se!!!Uìto naturalrn'ente ,u,n amaro disin<"arnno, perchè 1 nuovi oocui:,anti ricordavano da vicino gH antichl. men– tre la delusione. subita dal popolo un– ~erese per avere spe,rato Invano un nfi,elioramento, non too:nava loro di vanta!!gio. Anche se le requisizioni si fossero svolte in ,perfetto ordine e so– pratt.utto senza « eccessi sessuaM • ija parte· dei soldati sovl!etici, restava co– m'\lnaue il fatto di un esercito che in un primo temoo ammontava a 2 mi– lioni di uomini, vivente delle risorse del Paese occupato. Si aggiunga, per com-

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