Lo Stato Moderno - anno III - n.10 - 20 maggio 1946

238 LO STATO MODERNO RASSEGNA DELLA STAMPA ITALIANA Echi dell'ultimo Congresso L'importante prova democratica dei Congressi prelettoralli di partito si è conchliusa, e non si può negaTe ohe è seriv:ita ~ 'italiani per .f.are abbastan– za esattamente N ;punto delle effettive fol'2le politiche del paese. Ciascuno ha preso i suoi impegni; li analiz.za con notevole perspicacia Guido A.stut,I nel– la corrispondenza da Roma ailla Nuova. Stampa. del! 4 maggio (« Dopo i Con– gressi, la parola è al Paese•). Lo scrit– tore si com.piace anzitutto della matu– riità democratica oMetita, attraverso i I..AJfllgressi, da!I.J.'Irtal1'ia: e In genera.Le la. 13ta.gione dei Con– gTessi, cosi come le elezioni ammini– strative, ha. mostrato una forte matu– ritd democratica.. Le opinioni 1Si sono disposte press'a poco nel senso dei pa– raUeli, dividendosi ,nettamente in due zone: la ,settentriona.Le a>rog;ressista., la meridionale riformista... La .grande in– cognita.. è ieostituita.. ICiMl'intervento ~el- 1'« Azione t'attolica • ie 1deUe ~ ,re– ligiose nel gioco deLla maggioranza•· L'Astati, di fronte al risudtafu repub- 1:ildcano del Conwes,so delno-cristiano, è portait-0 a non soprav1811utairel'hnpor– tanza de~a deaisione monaoohioa dei liberaai: « I.! Congresso liberale conclude per la monarchia. Ma è affermazione .so– litaria, per la quale i liber~i hanno re– spinto a. maggioranza una mozione del– lo 1StessoCroce. L'unica manifestazione politica rn senso mana.rehico è dunque questa, che, traver.so i di,s,corsi di Ei– naudi, e quelli sostianzialtmente confor– mi di Croce, di ,Or,lando, di Nitti e di Bonomi, intravede <la."posstbilitd di evi– tare all'Ita..lia l'esperimento ~~bli– cano, sul .quale si appunta.no sia le cri– tiche dei a>iù cautelasi costituzionalisti che le preferenze deUe maisse sette11- trionali •· Questa affermazione «solitaria•, seb– bene abbia poco ifflll)I'eSsionato l'opi– nione pubblica (ohe è portata, a ra– gione e a tor:to insieme, a sottolineare soltanto i risultati e Je dill'ettive dei parliti di ,nassa) è invece dmportanre: perohè fino ai1la votazione dell'ordine del giorno Sogno, nessun partito ideo– logicamente iffiipartante aveva abbl'ac– ciato la oausa dalila mon~hia; nes– suno aveva a'll'l.lto il coraggio intellet– tuale che ha avuto hl Sogno di identifi– care monarc:hia e antifascismo, rom– pendo in tono di sdegnaita rivolta la identità corrente di repubblica e anti– fascismo; e intine, storicamente, è no– tevole che ,l'unità esarcllica del periodo ~ resistenza, a un anno di distanza, sia s,pezmta, e su una questione che sarà, come dice ,11Croce, soprattutto un quesito riguardante semplicemente la .fomna giuridica dello Sta-to, e che non tocca la consistenza della Jibertà; ma nella qua~ illltanto ,tutti gli italia– ni, compreso i,l P114\ti.toLibar-alle, sen– tono oggi in,vece precisamente una questione dj ilibertà. Ohe cosa rimpco– verano in.fatti gli italiani a questa mo– narchia? Di aver tradito la costituzio– ne e .iJ pq>olo; e negano perciò, a que– sta monaochia, la sua fiducia. Non solo a,l veochio ma anohe al nuovo re. (Ohi legga spregiudicatamente l'articolo di Togliatti: • L'Uiltima felil.onia, dei Sa– voia», nelil'Unitd del 10 ma·wo; potcà dissentire daUo scrittore sull'imposta– zione giuridica, sembrando inoontestabi– le il diritto fonnail.e del sovrano di con– validare uffi<:ialmente il suo già irire– vocabile nitiro; ma avverte .elle il vero· contenuto di quell'articolo sta in ciò, che i<lToglia4ti si i,ivolita contro la pos– srbHità che ancora .rimane ai soz,passa– ti dii ostacolare, in nome di un ditLtto, del quale ogni vitallità concreta è spen– ta, ili cammino dei yivi). Anche ai nuo– vo re, che ha ormai alle sue spalle una non breve carriera in quell'unico ramo che la oonsutetudine storica attribuisce ai mona-rchi, la ca,rriera miJDta·re,e che l'ha degnamente impiegata nelil'atto più disonorevole compiuto dall'Italia fascista, quando assun.se i•l comando delle forze mandate d8tll'Itaa~a ad ag– gredire la Francia nel giugno del 1940, solleva, per questo suo passato, la d-iI– fidenza del popolo. H significato de11~ votazione monarohica del Congresso Liberale è dunque òl.lPlioe: per un lato quel Partito ha conquista,to la sua au– tonomia, sia rispetto al fronte dei .par– titi antifascisti, sia rispetto agli eletto– ri, che ne attendevano u,na indicazione positi,va: il P. L. ha cercato sì, di svin– colarsi da quella che ai suol occhi ap– pariva una impostazione violenta del problema istitll2lionade, ma ine ha di fa,tto accettato i tennillli, consentendo, nel suo stesso deddersi per la monar– chia al carattere di necessità etico-po– litica del dilemma istitumona•le: « In tutti i liberali c'è l.!empre stata un'autentica ribeUione ,contro la tattica dei partiti di siniistra di impost!lre la lotta su.Lia istituzione, impedendo, e questo era lo SCOPO, che l.!i discutesse di altri e ben 60Stanzia.li e fondamen– tali problemi •· (I liberaili e la monaT– chia, « Corriere del mattino», Ferrara, 5 maggio). Resta ora il significato sostanziale e cioè le ragioni monarchiche. Qui è molto importante tutto ciò che ha detto Bene– d,tto Croce, quando ha notato che la decisione non può essere presa su basi teoretiche (e dunque poco valgono ancne le argomenitaz;ioni storiche sui meriti, tuttora discussi, dei Savro~ n~la storia dell',un;ifica2'Jione e del rea-no d'lta,Jia), ma sulùa base pratica dehl:a passione e della inun.gj ,ni!zione R()iliµca. Senop– chè, su questa base, ·è curioso che la stampa liberale siit asseme sull'un-ico punto che ora cOliterebbe: quale tnQ– navchia? I monarchici libeira-li hanno respinto la repubblica senza propo,i:si la questione del modo in cui, dal punto di vista liberale, avrebbe dovuto esse– re costituita la ~bblica per .dare al– l'Hatlia le do\llute ga,rairwie di Ji.bertà: hanno •respin,to la repubblica semplioe– mente perché il loro modo di sentire la liber,tà è il lor-o vecchio mock>, quehl.o delile garanzie ben più che quello de1!a costruzione creativa dello Stato; ma illl che cosa si d4stingue oggi i,l loro modo di essere monarcllici, da quello di Lu– cifero o di Mosca? Rispondono a•rguta– ment:e i J.i,berali, ohe la loro ,arà la monarchia antifasci.9ta; e con ciò mo– strano di non avere dnteso l'antifasci– smo se non come uno stato d 1 animo ne– gativo: l'unico uomo che abbià perce– pì to il carattere costriutti,v:ameqte de– mocratico, e per.ciò repµbb1iClll\O, del– l'antifascismo è stato il Brosio. Vole.te sentiTe come lo ripa~o i liberji•li? Dice ancora J'editoria.Usta del Corner!! del mattimo: « L'agnosticismo del COlngTe.s&O fu spezzato dal non limpido, diciamo pu.re non autentico, liberalismo dei più a.u– torizzati rappresentanti del;ia ten(if?f\ia repubblicana. Nacque in moLti congres– sisti qµel diS'agio che /t-utet avranno sem– pre sentito, per esempio, -di fronte al– l'mvasato est-remismo del partito d'a– zione a !Proposito tdi :queUe troppe vie adotta.te e fu fatto di pensare che sotto la ma.schera repubblicana ,si ~Conde$– sero troppi e (non {'troppo chiari 4nte– ressi •· Quali siano gli inter~i lnco~ti dei Brosio e dei Oa<r1màlni l~sc!11m0" denunciare a<ll'insinuante invimtiva d~ suoi compagni di partito: è 1-!Il ~~g– giamento veramente generoso, qµellto, dopo l'adesione fino eoc4sivaru~te leale data dal Brosio all'-indirizz,o, che e~ non può condi.wdere, a~nto dal suo pa•rtito. Ne!,!a prassi dei partiti ita– liand, e di quegli stessi pa,rtiti di sini– stra cli cui continuamente si sott.91i11_ea la grossolanità, non era ancora successo di sent1're 1 accusare iÌ proprip compagno di masonerare oscuri e inconfessabili interessi. Questo succede nella stampa liberale: che, a,lloro, non sia del tutto senza giustizia U vasto di&interesse pQ– polare che circonda il Paf'ti~ Liberale? u. s.

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