Lo Stato Moderno - anno III - n.3 - 5 febbraio 1946

LO STATO MODERNO 6.'i RICATTO o GUERRA L'EUROPA DI IERI ì • Si sperava che la politica del ricat– to, esercitata unitamente dall'Itajja e dalla Germania, avrebbe condotto all'i- - solamento di Londra e di Parigi o che le avrebbe indotte, possibilmente in opposizione l'una aJ,l'alt:ra, a parteci– pare al progetto dl un patto a quat– tro che avrebbe !Desso in grado i di t– tat'ori di fare il bello e il brutto tem– po con loro o di discreditarli di fronte alla Russia Sovietica. Gli amici e gli alleati balcanici e cen<broeuropei della Francia e dell'foghilterra, abbandonati così a se stessi, si sarebbero sponta– neamente di propria iniziativa rivolti verso l'Asse Roma-Ber1ino ne1':a spe– ranza di trovarvi qualche garanzia di sicurezza. Questo p,ogetto fu mandato rapida– mente ad effetto. Il 6 novembre Ber– lino firmò un patto con Toklo contro il comunismo. Ciò cui la Germani-a r.ealmente mirava era di allontanare la Russia dall'Europa, più specialmente dalla Francia, e di assicurarne l'Iso– lamento. Gl'interessi giapponesi consi– stevano nel reagire all'influenza russa che dava segno di soffocare in Cina il sogno giappon!lse di conquista e di suprema'zfa. La Germania, che spinta dal Kaiser, aveva un tempo promosso una crociata europea contro il pericolo giallo, si :f11ceva ora complice del de– litto di aiutare e favorire la supre– mazia giapponese in Asia. Mussoli.ni si mostrò ora vieppiù desi– der050 d'i ·compia·cem HLtler. Si fece paladino delle sue 11Ìchieste colon~a'lli: lo istigò a sti,m,ger.e il suo accerchia– mento della Riussia; si proclamò disposto a lasciar !ibero LI .campo allla .Germania in Austria e in Oocosl~cchia. Pm, do– po aV'eI'da,to qu~te ga=zie, egli chiese la collaborazione tedesca all'avventura spa-g,noJ, cui e~H ambi'll'a come essen- 21iailepunto di paT.tenza per la sua . espansione nel M'editeraneo. Berlino prese in .considerazione queste proposte. Già ne1 1930 era i-n atto un movimento ~ ravvicina-re la Spagna e la Q-erma– nia, sulle stesse ~ indicate dal Kais&. Le opéfe del professòr Her;re e quelle di nazisti militanti come Manifred Sell e del maggiore Rodhe, che erano stati memlmi del pa!I",t\to sin dall;!'-iruzio,a·b– bondano di argam'enti • com~ questi: • Di fronte ad una Spagna che po– trebbe aspetta!I"Si a~uto dailla Germania, la Francia dovrebbe mostrarsi PI'U– dente ». Oppure: • Lll Spagna, che si estende da en– trambe le parti di Gibilferra, può, pe-r meizo di.. ~\lpa, e! .Jiìer:rOIe )-e ~nar-ie · di ~ENEVl:CVE TABOUlS ne1'l'Atlantico, e deNe Ballean e di Car– tageoa nel Medliterraneo, tagliare ogni via marittima alla F1rancia. Il libro_ del m<1•g.giore Rodhe, pubblicato da Mittler, l'editore -della Reichswehr, contiene re seguenti significative osservazi-oni: • L'dmportanza strategica nava1!e de1- Je Baleari è suscettibile di accrescersi in fu.turo, specialmente se si metterà in a,tto il progretto di un can:tle tra Bor– deaux e Nar,bonne. Questa posi:mone strategica, con Cartagen,a, eaàice, le coste settentruonali del Marocco, Fer– reo! e le Cana1'ie, dà a,lJ!a Spagna un vantaggi-o militare tanto più g;rande in Occidente in quanto, in caso di un con– fii~tto ita4o-fra;ncese, la Spagna possiede forze teiitoriailii senm dubbio non tra- scurabilli ». · Quando Hitler andò al poterli, un pe– l'looico milit8!I'e tedesco cominciò ad ap– parire In edizione spagnolla col titolo: • Ejercito, ma,rina, avtiactòn • e llu pu:b– lllica,to dalla stessa ·casa che pubbli– cava il Deuts,chsweh-r, ollgiano ufficiale deldo Staito Maggiore tedesco. IJ fonda– tore di questo periodico era il genera~e Wdtlhelm Faupel, che divenne più tardi ra,ppresentante del Reich presso Fran– co, e vi coMa.boravano g'li uf~ci>a[i e i crirtici mllitari più in vista in Germa– nia. Fu d<i li ohe Franco attmse paTecchi suggeriltienti per la condotta de1la ri– V'Ol!u.2lione. In parttcolane si fissò bene in mente que{,to mònlito: « Bisogna i,m– padronirai sin daill'in,izio noo solo del•le Canarie, ma anc~. qei possedimenti spagno'Jl nel Marocco occidentale. Itni e Rfo de Oro, ehe sono centri strategici de1!<a massima importanza contro la ~,nci,a,.· . Le relaziOl'lli ufficiali tra la Germania e 1•arEl()ubblica s~gn-ola divennero ine– quiv,ocabilmente tese, dopo hl crollo del– la repubblica di Weimar. Al!Jorchè 4'am– basciatore spagnolo uuis de Zwueta presentò ie proprie credenzia-!Ji a!_can– ceL!iere tedesco nell'ottobre del 1933, Hitler gli aveva tatto un'a,ccoglienza · g,J.aoiail e. La wttoria dei partiti di destra alle elleznòni spagnole nel nQV<elnbredel 1933, avevano sol:levato grandi speranze in ~rmania. lii capo dcl:la Confederazione spagno'la dei pa·rti11i autonomi di destra, Q,id- Robles, era un noto ted.escofilo, che nel 1934 avew pal'tecipato 01 ct>n– ~o nazi~~ociàÌista di Norim– ber,ga e vi era stato 8'<:colto.a In-accia aperte. Corne risultato di ciò, ne'! 1937, a!hlorchè la gn.iér,ra cLvile · era al suo culmine, e- i ribelli versavano in cattive acque, egli si seqtl g,iustm~o di a:cof stare Hitler per un'dntervJsta, che fu segreta, ma id cui scopo può essere .fa- cilmente indovinato. - (A proposito, nel 1914, anche José Antonio Primo de Rivera, capo della « Falange spagnola •• formazione com- 1.attentistica del,l'estirema destra, fu ospLte del governo tedesco aU'Hòtel Kal– se11hof, dove abitavano soltanto i vis:!- ~ importanti). · Luis de Ziulueta riferì in merito a ciò. a Madrid, ma nessun provv ~men.to fu preso ed eglà diede le dimissioni. Lo so– sti tu! Agramonte, ministro dii Spagna a Praga. Le opi-niorn di Agramonte re-· sero possibile di prendere in conside– ra:liione l'offerta che Hitler gli fece ai– lorchè presentò le sue credenzi~t nel marzo del 1935. Questa a,Jtro non com– prendeva che li completo appog,g:io te– desco alJ. governo rea:!lionario di Madrid nella sua lotta contro qual'Siasi tenta– tiV'O di movimento democratico in Ispa– gna. Von Neurath aveva precedente– m-ente informato Agramonte de1l'allar– nre suscitato in Germania daJ patto tnaruxK"usso di cui e-ra imminente la mma, perclìè avrebbe signì.tlcato un grande aumento dEilla propaganda co– mUillista in Frnnci,a e nei paesi limi-trofi. Agramonte ebbe , ancora parecchie oc– casioni d\incontrarsi con HiJtler. Divenne intimo amico di Ribben<trop e partecipò a,J congresso di Ambu11go del 1935. Fu -per mezzo suo che LI capitano Agacino fiunominato addetto navalè presso l'am– basciata spagnola di Berlino. Il capi– tano A,gacino, monaTchico e ~escoffilo, era .legato a!hlo Stato Maggiore dcl!la l\µrina germa,nica dagli stessi stretti rapporti che legllvano d~colònnello Mar– tinez aJ!o Stato Maggiore del ,Reich. ]! general!e Sanjurjo, ~be era già de– stinato come e<apo della rivolta, si recò in Gellllllania nelia prjm<1 metà di feb7 braio àe1 1936. Fiece questo viaggio du– ran-te 1:1 periodo -deJ,J:eQlimpil!di inver– mllli e questo passò per un semip!içe via,ggio di, piacere. Ma pur andando a' Garmi,sch, Ìil_ generaQe Sanjurjo v,isitò le fabbriche tedesche di munizioni e passò loro ingenti 'oròinazioni. Et>be inoltre paa-ecchl colloqui con Hitler, Hess, Rib– bentrop, Blomber,g, F1ritsch e Beék. Du– rante questa visita si deoise in che ma– ni.era la Germanià avrebbe dato aiuto ai gen&a,Ji spagnoli contro la Re.pub-– blica. Quando l'azione incominciò, A– gramonte diede le dimissioni ,da àmba– sciator,e e trasmlile copia della lettera •di dimissioni a,l miL!listro tedesco decil Esteri, proceçimento questo senrza l'e– guale neg'J:I annali d~la_ diplomazia.

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